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Autore: _Leef    31/05/2017    5 recensioni
Un piccolo + rosa spicca sullo sfondo scuro del test, come a volersi far beffe di lui.
Cazzo, aspetta davvero un cucciolo. Da Cas. Il loro cucciolo.
( Una gravidanza è un momento difficile da affrontare per tutti.
Ma in particolare per Dean Winchester. )
[ Omegaverse!Au - Omega!Dean/Alpha!Cas - Può essere considerata un seguito di "Infect me with your poison" ma non è strettamente necessario averla letta. ]
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Dean Winchester
Note: OOC | Avvertimenti: Mpreg | Contesto: Nessuna stagione
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Pregnancy Symptoms

 

1) Voglie

 

Dean fruga insistentemente nelle buste della spesa che suo fratello ha appena appoggiato sul piccolo tavolo della cucina del bunker, alla ricerca di quello che gli ha chiesto di comprare circa un'ora fa.

-Dov'è il gelato al pistacchio?- chiede il cacciatore, inarcando un sopracciglio quando in effetti si rende conto che della vaschetta di gelato non c'è traccia, non di quella del gusto che ha chiesto.

Suo fratello si sfila la giacca e la lancia su una sedia, aprendo subito dopo mobiletti e frigorifero per iniziare a mettere la spesa a posto. -Non ne avevano, ma ti ho preso un altro gusto.-

Dean aggrotta di più la fronte, mentre il suo stomaco si contrae con disapprovazione. Ha aspettato tutto questo tempo, pregustandosi il suo dannatissimo gelato al pistacchio per poi doversi accontentare di un altro gusto? Non gli sta bene, non gli sta bene per niente.

-Non voglio un altro gusto, Sam, voglio il dannato pistacchio- si ritrova a sbottare irritato, lanciando la busta in cui stava cercando sul tavolo con fare irritato.

Sam guarda con occhi sbarrati suo fratello che esce dalla cucina quasi come una furia, mentre Dean si infila la giacca borbottando qualcosa come chi fa da sè fa per tre.

Castiel decide di mostrarsi in cucina esattamente in quel momento e osserva con la testa piegata e la fronte aggrottata il suo compagno che si affretta ad uscire a passo di carica dal bunker senza nemmeno salutarlo. -Che cosa gli è successo?- chiede, senza riuscire a nascondere un pizzico di apprensione nel proprio tono.

Sam boccheggia per un attimo, colto alla sprovvista, ma ha ancora gli occhi fissi sul vaschetta di gelato alla fragola che è stata poco gentilmente lanciata via da suo fratello, scrutandola con aria assorta. -A Dean non è nemmeno mai piaciuto il pistacchio.-

 

2) Stanchezza

 

Dean si sta sforzando con tutto se stesso di rimanere sveglio.

Sul serio, ci prova, sta impiegando tutte le sue energie. Ma è dannatamente difficile e la voce di suo fratello non è mai stata così soporifera come in questo momento. Il cacciatore si sistema meglio sul divano, cercando una posizione che non concigli il sonno, ma senza nemmeno accorgersene si ritrova con la testa appoggiata contro la spalla di Castiel a fare praticamente le fusa.

Cosa molto strana in effetti, perché lui non è mai tipo da smancerie se non sono soli, lo tocca sempre il meno possibile davanti agli altri, ma in questo momento non c'è nessun altro posto dove vorrebbe stare. Anzi, stranamente una piccola vocina dentro di lui gli sta sussurrando di premersi addosso al suo Alpha e continuare a respirare il suo odore, che lo sta rilassando in una maniera assurda, ha lo stesso effetto di una droga.

-Dean, se hai finito di russare come un orso, io starei parlando!-

La voce di suo fratello lo fa scattere: Dean alza la testa di colpo e si mette a sedere dritto. Quando esattamente si è addormentato? Quanto tempo è passato? E soprattutto perché è completamente schiacciato contro il fianco di Castiel, con un suo braccio sulle spalle?

Dannazione, è tutto tremendamente imbarazzante ma il suo corpo non ne vuole assolutamente sapere di allontanarsi dal calore piacevole e famigliare del suo compagno, né tantomeno dal suo profumo.

-Uhm- biascica, sfregandosi energicamente gli occhi con una mano e impiegando tutte le sue energie per staccarsi da Castiel che lo sta fissando con la fronte aggrottata e un cipiglio preoccupato. Certo, deve aver capito anche lui che questo comportamento è strano per Dean. -Scusa Sam, non ho dormito molto stanotte. Credo che andrò a farmi un sonnellino ristoratore.-

Inutili risultano le proteste del più giovane dei fratelli, che se ne rimane con in mano il portatile e un'espressione incredula piantata sull'altro Winchester che sta già camminando verso la sua stanza. -Ma, Dean, la caccia...-

Castiel fissa il suo compagno allontanarsi, poi punta su Sam uno sguardo che risulta essere decisamente incredulo e quello che dice non fa che far stranire l'altro ancora di più. -Io non capisco. Ha dormito tutta la notte, Samuel.-

 

3) Ipersensibilità agli odori

 

-Mio Dio, cos'è quest'odore disgustoso?- sbotta Dean di punto in bianco, seduto ad un tavolo del bunker e continuando a sfogliare un qualche antico tomo degli Uomini di lettere per fare le solite ricerche di routine su un caso. E' davvero tentato di lanciare tutto per aria, sta terminando la sua già scarsa pazienza.

Sam sbatte le palpebre, colto alla sprovvista. E' appena entrato nella stanza dopo essersi fatto una doccia, quindi davvero non riesce a capire che cosa possa aver infastidito suo fratello, né a cosa si stia riferendo perché lui non sente niente. -Ehm. Non saprei.-

Dean si alza in piedi con un'espressione disgustata, inarcando le sopracciglia e annusando un po' in giro. Non c'è molto che lo irrita di solito sotto questo aspetto, la vita di cacciatore ti adatta un po' a tutto; adesso sente solo l'odore chiaro di Alpha di suo fratello -ed è così diverso da quello confortante di Cas- ma è strano, diverso dal solito. Si avvicina di più al corpo di Sam e sporge il naso verso di lui in maniera guardinga. Immediatamente, un forte senso di nausea lo costringe ad allontanarsi il più possibile. -E' il tuo fottuto shampoo, Sam!-

Dean agli occhi del fratello sembra davvero sconvolto, con una mano premuta sul naso e gli occhi sgranati in un'espresisone inorridita. E' buffo e Sam riderebbe se la situazione non fosse per lo più assurda, come tutte le altre scenate a cui si è visto costretto ad assistere ultimamente. -Ma è quello che ho sempre usato.-

Il maggiore dei Winchester scuote energicamente la testa e si para anche l'altra mano sul naso, facendo qualche passo indietro verso il corridoio per allontanarsi il più possibile da lui. -Fallo sparire, ti prego, fa semplicemente schifo. Mi viene da vomitare.-

Sam quindi, un po' arreso e ancora in stato confusionario, pensa che non ha idea di che diavolo stia succedendo a suo fratello, ma comunque cammina di nuovo verso il bagno per farsi un'altra doccia.

 

4) Nausee

 

Un paio di mattine dopo, Dean si sveglia insolitamente presto.

Da quando sta con Cas, da quando condividono ottime sessioni di sesso fantastico e da quando trascorrono insieme qualsiasi calore, dorme molto più di quanto non abbia mai fatto in tutta la sua vita. Il che è molto strano, perché è sempre stato abituato a dormire massimo quattro o cinque ore a notte se era fortunato o a non dormire affatto, quindi non riesce a trovare una spiegazione logicia a tutto questo.

Ultimamente poi, gli viene sonno in momenti impensabili della giornata; si addormenta senza nemmeno accorgersene sul divano mentre Sam spiega qualcosa su qualche caso, gli vengono colpi di sonno mentre guida -cosa di cui non ha mai sofferto-, e soprattutto non si sveglia più durante la notte se sente qualche tipo di rumore strano, come la sua vita da cacciatore gli ha insegnato a fare.

Motivo per cui gli fa strano essersi svegliato così presto. Afferra il proprio cellulare dal comodino e vede che sono da poco passate le sei del mattino. Con uno sbuffo, si volta per premere di nuovo il naso contro il collo del suo Aplha per respirare il suo profumo.

Ovviamente Castiel è sveglio, perché gli angeli non dormono, ma ha comunque gli occhi chiusi, mentre una sua mano accarezza distrattamente la schiena del cacciatore.

Dean vorrebbe sporgersi per baciarlo e dargli un buongiorno come si deve, ma non fa nemmeno in tempo ad alzare la testa che una terribile fitta allo stomaco lo fa impallidire terribilmente. Per fortuna, riesce a scivolare giù dal letto e fiondarsi in bagno giusto in tempo: si accovaccia davanti al water e vomita tutto il contenuto del suo stomaco.

-Dean?- Un gentile bussare alla porta lo distrae dai suoi organi che si rivoltano all'interno del suo addome. -Stai bene?-

-Cas, è tutto okay, stai, uhm... Aspetta lì.- Dean non sa nemmeno dove ha trovato la forza di parlare, fatto sta che riesce giusto a dire quattro parole prima che un altro conato lo costringa a seppellire la faccia nel cesso. -Cazzo, ma che diavolo...-

-Sto entrando- è quello che dice Castiel e Dean non capisce come sia riuscito ad aprire la porta, visto che l'ha chiusa a chiave, ma poi si ricorda che si fa scopare da un fottuto angelo del signore, quindi si dà del coglione da solo.

Castiel si inginocchia accanto a lui e gli preme gentilmente una mano sulla schiena, lasciandogli carezze circolari che lo rilassano e lo fanno sentire un po' meglio. L'Omega si aggrappa a quel calore confortante e solleva un po' la testa dalla tazza con un gemito. -Devo aver mangiato qualcosa che mi ha fatto male.-

Castiel non sembra per niente convinto. -C'è qualcosa che posso fare per te?-

Dean, suo malgrado, odia essere trattato come un bambino, ma deve ammettere che avere qualcuno che si prende cura di te è piacevole e lui non ha mai più avuto questa fortuna da quando aveva quattro anni. E' sempre stato dall'altra parte della barricata. Fa un sorrisetto amaro e apre la bocca per dire qualcosa, ma l'ennesima ondata di nausea lo piega di nuovo sul water.

Castiel aggrotta la fronte in quel modo che in altre circostanze Dean definirebbe adorabile, ma poi si avvicina e preme gentilmente il naso contro il collo dell'Omega. Lascia un bacio sul marchio d'accoppiamento, lo annusa per un secondo e poi ritrae di scatto la testa, fissandolo con quesi suoi dannatissimi occhioni blu sgranati.

Dean si acciglia. -Cosa?-

-Dean, credo che..- Castiel sembra nervoso il che è impressionante, perché difficilmente un qualche tipo di emozione traspare dalla sua faccia solitamente impassibile. Per un secondo il suo viso gli ricorda quello dell'impettito Angelo del Signore che era stato quando lo aveva portato in quello che lui si ostinava a definire un luogo di perdizione. -Credo che non sia.. Insomma... Tu sei...-

Il cacciatore ci mette un po' a capire cosa l'angelo stia cercando di dirgli.

Quasi istintivamente, abbassa lo sguardo sul proprio addome e ci porta una mano sopra.

Non può essere. Dannazione, no, non può essere possibile.

Sta davvero.. aspettando un cucciolo? Da Cas?

-Il tuo odore è diverso- dice solo il suo Alpha come spiegazione, ancora inginocchiato accanto a lui, senza riuscire a staccare gli occhi dal punto in cui è poggiata la mano del suo compagno. -E' fantastico.-

Il cacciatore non sa bene cosa dire, quindi si limita a fissare la tazza del cesso come se fosse un'opera d'arte di inestimabile valore. Non può aspettare un cucciolo, è una cosa assurda. Anche se deve ammettere che la maggior parte delle volte non sono mai stati molto attenti al prendere precauzioni -non si può biasimarlo, andiamo, Castiel quando entra in modalità Alpha dominatore del mondo è terribilmente eccitante e gli fa scordare persino come si chiama, chi ci pensa più al preservativo-, non può davvero essere successo a lui.

-Dean?-

-Prendiamo un test.-

 

5) Il test

 

Quindi Dean si trova di nuovo chiuso in bagno, circa un'ora dopo.

Ha spedito Castiel a comprare un test di gravidanza -e davvero, avrebbe voluto assistere ad una scena del genere ma era troppo impegnato a non rischiare di avere una crisi di nervi ed in più l'angelo sfruttando i suoi poteri ci avrebbe messo molto meno tempo- e adesso sta aspettando da quella che sembra un'eternità il risultato del test.

Castiel ha insistito per stare con lui ma Dean Non piscerò davanti a te, Cas e quindi adesso è da solo, con un infarto in corso e le budella che si contorcono ripetutamente.

Questi due fottuti minuti sembrano eterni. Nello sbuffare, Dean alza gli occhi sul proprio riflesso nello specchio e ci manca poco che gli venga un attacco di panico.

Lui padre? Certo, in fondo è qualcosa che ha sempre desiderato, ma ci sono milioni di motivi per cui non dovrebbe accadere una cosa del genere, milioni di complicazioni diverse. Avrebbe dovuto continuare a prendere quei dannati soppressori, nonostante il suo legame con Castiel.

Innazitutto, l'altro padre del cucciolo sarebbe un angelo, un essere celeste e soprannaturale, che non sa assolutamente niente di come ci si prenda cura di un cucciolo. Questo inoltre porterebbe al fatto che il loro piccolo sarebbe per metà un essere non umano e magari qualcuno vorrebbe dargli la caccia.

E poi andiamo, Dean è un cacciatore. La sua vita fa schifo, ringrazia ogni giorno di essere vivo e non vuole questo per suo figlio. Non vuole fargli la stessa cosa che suo padre a fatto a lui e Sam.

Quindi si passa le mani tra i capelli e poi torna ad afferrare con forza il lavandino, sentendosi sempre di più sull'orlo di una crisi di nervi. Quando finalmente i due minuti sono passati, prima di afferrare il test, Dean prende un grosso respiro e cerca di farsi forza.

Andiamo, combatti i mostri e poi hai paura di una dannata striscia di plastica?

Quando lancia una rapida occhiata al piccolo schermetto, Dean potrebbe giurare di star per svenire come la peggiore delle signorine e ne avrebbe tutto il diritto.

Un piccolo + rosa spicca sullo sfondo scuro del test, come a volersi far beffe di lui.

Cazzo, aspetta davvero un cucciolo. Da Cas. Il loro cucciolo.

Giurerebbe di star per piangere, ma non sa se dalla gioia o dalla disperazione. Deglutisce e si infila il test nella tascha posteriore dei jeans, poi si lava la faccia e prende un ultimo respiro per calmarsi prima di aprire la porta del bagno.

Si ritrova a tipo un centimetro di distanza dagli occhi blu e ansiosi di Castiel che appena lo vede sporge immediatamente le mani verso di lui e sussurra -Allora?- con un tono talmente basso ed apprensivo che Dean quasi stenta a riconoscerlo.

L'Omega si appoggia una mano sul petto, in preda ad un infarto fulminante dovuto al fatto di esserselo trovato ad un palmo dal naso, e cerca di respirare più profondamente. -Merda, Cas, spazio personale, okay?- sbotta, con il cuore che tamburella freneticamente contro lo sterno.

Dio, si sente così nervoso. Così stupidamente e pateticamente nervoso.

-Dean- dice l'angelo ansiosamente, e l'Omega giura che non capirà mai questa cosa del suo nome pronunciato come se fosse un rimprovero.

Prende l'ennesimo grosso respiro, poi sbuffa e volta la testa di lato, giusto per non farsi vedere in faccia e non sta arrossendo, gli uomini non arrossiscono. -Dovresti, uhm, salutare il cucciolo, Cas.-

E Dean vorrebbe avere una videocamera in questo momento, per poter ricordare per sempre il volto di Cas e per potersi ricordare quanto sia magnifico; i suoi occhi già dannatamente blu si illuminano -e Dean può quasi giurare che si tratti della sua Grazia-, una gioia pura e sincera brilla nelle sue iridi e le sue labbra si piegano nel sorriso più grande e dolce che gli abbia mai visto fare.

-Avremo un cucciolo- sussurra l'angelo, tornato tutto serio all'improvviso, con tanto di fronte aggrottata e testa piegata di lato, come se fosse un'osservazione scentifica.

Dean sbuffa perché come sempre il suo angelo ottuso ha rovinato l'atmosfera e si premura anche di alzare gli occhi al cielo. -Sì, Cas, grazie per la brillante osservazione.-

Ma Castiel lo ignora e lo abbraccia all'improvviso, stringendolo in una morsa a dir poco soffocante; ma Dean non si lamenta, perché il suo profumo è così dannatamente piacevole, il profumo di Alpha felice, che non potrebbe scostarsi nemmeno sotto tortura. Si limita a brontolare qualcosa contro il suo collo mentre respira il profumo rilassante del suo compagno e lo stringe a sua volta, chiudendo gli occhi per evitare di piangere.

-Grazie per questo miracolo.-

Dean lo sente sussurrare a Castiel a voce bassa, e non sa se stia parlando con lui o con Dio.

 

6) Le confessioni

 

Dirlo a Sam si rivela un po' un problema, in realtà.

Dean sa che deve farlo, deve trovare il coraggio di parlare con suo fratello, ma la verità è che ha un po' paura di vedere come potrebbe reagire. Sam non si è stupito troppo del loro Legame -Dean è quasi sicuro che ci sia il suo zampino di mezzo alla scomparsa misteriosa dei suoi soppressori-, ma questa è una cosa completamente diversa.

-Sammy- dice quindi il cacciatore quando riesce a trovare il coraggio, mordicchiandosi nervosamente le labbra e presentandosi davanti al fratello, che sta trafficando come al suo solito con il portatile. -Devo dirti una cosa.-

Sam alza lo sguardo solo per un secondo dallo schermo, gli lancia un'occhiata stranita, ma poi gli fa cenno di continuare, mentre le sue dita continuano a scorrere velocemente sulla tastiera.

-E' importante- gli fa notare il maggiore, passandosi una mano sulla bocca con fare sempre più nervoso. Si avvicina ancora un po' e poi si infila le mani nelle tasche.

-Certo, ti ascolto, dimmi tutto.-

A questo punto, Dean trattiene il respiro perché il momento è finalmente arrivato e lui non sa esattamente che cosa dovrebbe dire. Non è tipo da prepararsi discorsi filosofici, ma non ha mai nemmeno dovuto affrontare un argomento così serio. Chiude per un attimo gli occhi, prima di lanciare la bomba, decidendo di essere il più diretto e conciso possibile: -Io e Cas avremo un cucciolo.-

Il ticchettio delle dita sulla tastiera si interrompe di scatto e Dean si ritrova con gli occhi grigio verdi di suo fratello puntati addosso. Ha una paura fottuta di quello che potrà dire ma non ha nemmeno il tempo di aggiungere qualcosa che il viso di Sam si illumina come un fottuto albero di Natale; si alza talmente in fretta da rovesciare quasi tutto ciò che c'è appoggiato sul tavolo e lo stringe in un abbraccio stritolatore, uno di quegli abbracci che non gli dava da quando era tornato dall'Inferno.

-E' una bellissima notizia, Dean!-

Il più grande dei Winchester ricambia l'abbraccio un po' stranito. -Uhm, è.. E' davvero okay per te?-

Sam lo allontana e lo guarda come se stesse parlando un'altra lingua, ma poi annuisce freneticamente con l'entusiasmo di un bambino, e Dean quasi si commuove nel riconoscere il lui quel bambino che ha cresciuto. -Ma certo! E Cas come l'ha presa?-

-Lui?- Dean non riesce a trattenere un sorriso, spostando lo sguardo sul suo Alpha che sta entrando nel bunker proprio in quel momento, con un paio di buste in mano e un sorriso che gli va praticamente da un'orecchio all'altro mentre borbotta qualcosa come Dean, ho comprato un peluche come quello che ho regalato a Claire anche per il nostro cucciolo. -Direi piuttosto bene, in realtà.-

 

7) Affettuosità elevata

 

Castiel ha presto sviluppato un'ossessione per la sua pancia.

Dean non può dire di esserne infastidito; nonostante spesso davanti agli altri riproveri l'angelo per essere troppo appiccicoso, gli piace particolarmente il modo in cui Castiel si piega per premere dei baci sul suo addome adesso leggermente gonfio o come ci sorride contro o come ci appoggia la guancia sopra senza mai smettere di accarezzarla.

Istintivamente, senza reprimere un sorriso intenerito alla vista del suo compagno che lancia baci su tutto il suo addome gonfio, Dean lascia scorrere le dita tra i capelli scuri del suo Alpha, rilassandosi di più sul loro letto, quasi sul punto di addormentarsi per quanto si sente bene in questo momento.

-Come pensi che sarà il pulcino?- chiede di punto in bianco, abbassando gli occhi su Castiel che intanto ha alzato quei suoi due fanali blu enormi dritti nei suoi.

-Il pulcino?- chiede l'angelo, con un sopracciglio inarcato e l'ombra di un sorriso che gli macchia quelle labbra carnose e screpolate.

Dean avvampa, perché di solito lo chiama così soltanto tra sé e sé ed esserselo lasciato sfuggire è dannatamente imbarazzante. -Sì, insomma, è un cucciolo, è tuo figlio e tu sei un.... un pennuto.-

Castiel ridacchia, un suono virile e roco che fa rizzare ogni nervo dell'Omega, e poi preme un bacio sull'ombelico adesso un po' sporgente del suo compagno. -Non lo so, Dean, non sono cose che succedono molto spesso.-

Dean sospira, senza riuscire a reprimere una smorfia preoccupata. Il loro piccolo avrà sicuramente qualche potere angelico ma sarà anche umano, cosa che lo renderà fragile e sarà inevitabilmente esposto ai pericoli del mondo esterno. Castiel osserva il cambio di espressione sul viso del suo Omega e si solleva un po' su un gomito per guardarlo meglio; lascia la mano libera sulla sua pancia, come se potesse davvero accarezzare il pulcino, e poi si sporge verso di lui per premergli un bacio sulle labbra. E' un tocco rapido e dolce, che vuole essere rassicurante. -Non ti preoccupare, sarà amato e ben protetto. Non gli succederà niente.-

Dean sa che in vite come le loro questa è una promessa che nemmeno un Angelo del Signore è in grado di mantenere, però sorride ugualmente perché quando Castiel gli parla in questo modo si sente inevitabilmente protetto e dice: -Lo so.-

-Vorrei che avesse le tue lentiggini- sussurra l'angelo, portando di nuovo le labbra contro la sua pancia e accarezzandola distrattamente anche con le dita. -Magari non il tuo carattere, non credo di poter sopportare un altro Dean.-

Di tutta risposta, l'Omega gli tira una ciocca di capelli e mette su un'espressione oltraggiata, facendo ridere l'angelo di gusto, cosa che gli causa uno scompenso emotivo. Vederlo così felice è piacevole, vederlo sorridere e letteralmente brillare di gioia, perché Castiel se lo merita dopo tutto quello che ha passato, ed è bello sapere di essere lui l'artefice di quella felicità, per una volta.

-Domani posso rimanere con te, Sam se la caverà con la caccia.-

Dean si irrigidisce perché questo è un tasto dolente per lui. Si sente costantemente combattutto.

Ha deciso di non partecipare più a nessuna caccia, almeno finché il pulcino non sarà nato, per tenerlo al sicuro il più lungo possibile. Allo stesso tempo, Castiel aiuta Sam tutte le volte che può, ma Dean e il pulcino sentono il bisogno di avere il proprio Alpha sempre vicino e vorrebbero non doversi mai staccare da lui. Dean sa quali sono le priorità, sa che è meglio che un angelo aiuti suo fratello con la caccia, ma forse adesso che aspetta un cucciolo può permettersi di essere un po' egoista.

Quindi si lascia scivolare sul letto fino a quando non riesce ad avvolgere le braccia attorno al collo di Castiel e a sfregare il naso contro la sua pelle per respirare completamente il suo profumo. -Ci stai viziando troppo, Alpha.-

Castiel sorride in maniera maliziosa e lascia scorrere le dita sotto la sua maglietta, accarezzandogli la schiena causandogli dei brividi e premendo di più i loro corpi l'uno contro l'altro. -Sono qui per questo.-

 

Dean è girato su un fianco e si è svegliato perché questa posizione è la sua preferita ma non piace molto al pulcino. Castiel non dorme come sempre, ma è comunque steso dietro di lui: Dean ha la schiena premuta contro il suo petto e Cas lo sta abbracciando in quella maniera calda e avvolgente che tanto gli piace.

Il cacciatore sfrega il viso contro il cuscino, reprimendo un gemito soddisfatto, e si stringe di più al suo Alpha, che non sembra aver capito che lui è sveglio. La mano di Castiel scivola sulla sua pancia che ormai è visibile anche da sotto i vestiti e preme un bacio contro il suo collo. Riesce a percepire il suo sorriso anche senza vederlo chiaramente, è come se illuminasse la stanza.

-Ti amo- sussurra l'angelo a voce bassa contro il suo orecchio, come per paura di svegliarlo, e il cuore di Dean inizia a battere talmente forte che ha seriamente paura che l'altro possa sentirlo e percepirlo sotto alle dita.

E' la prima volta che glielo dice. Non che non lo avesse mai saputo, loro non hanno mai avuto bisogno di parole per esprimere quello che provano, di solito basta uno sguardo, ma sentirselo dire ha tutto un altro effetto, ed è la sensazione migliore del mondo.

Anche al pulcino sembra piacere, perché si tranquillizza e permette al suo papà di tornare a dormire su un fianco.

 

8) Sbalzi d'umore

 

-Dannazione!-

Dean lancia lennesima maglietta sul pavimento, poi si appoggia le mani sui fianchi e osserva con aria critica il casino che ha fatto nella sua stanza.

Non c'è una maglia o una camicia che gli stia decentemente adesso che il pulcino sta crescendo e odia questa cosa. Non è colpa del pulcino, ovviamente, però Dean è sempre stato molto affezionato al proprio aspetto e vederlo cambiare così repentinamente -soprattutto senza aver mai considerato di farsi ingravidare da un Alpha in tutta la sua miserabile vita- è qualcosa di molto drammatico per lui.

-Che succede?- chiede Castiel all'improvviso, uscendo dal bagno con gli occhi blu pieni di preoccupazione. E' ancora mezzo bagnato, con i capelli scuri tutti arruffati e qualche goccia che ribelle scivola lungo il suo petto e con addosso solo un asciugamano legato sui fianchi; per questo Dean deve concentrarsi parecchio, altrimenti finirà con lo stendersi sul letto e aprirgli le gambe come la peggiore delle puttane.

Dean si schiarisce la voce e riprende a tirare fuori qualche altra maglietta dal cassetto. -Non mi sta più niente. Se continuo di questo passo dovrò andare in giro nudo.-

Castiel aggrotta la fronte e piega la testa di lato in quel suo solito modo buffo. -Non credo che andare in giro nudi faccia parte delle convenzioni sociali umane.-

Dean sbuffa scocciato e si volta di nuovo per guardare il suo compagno. -Chissene fotte delle convenzioni umane, Cas. Sono orribile, guardami!-

L'angelo lo guarda seriamente per ancora qualche secondo, poi fa qualche passo verso di lui e lo abbraccia delicatamente da dietro. Preme entrambe le mani sulla pancia dove il pulcino sta dormendo beatamente e sfiora con il naso il collo dell'Omega, baciando distrattamente il marchio di accoppiamento. -Non dire sciocchezze, sei bellissimo, Dean.-

Il cacciatore si sforza di non arrossire -fallendo miseramente, e pianta gli occhi nel loro riflesso allo specchio, osservando con circospezione lo sguardo adorante di Castiel, cercando di carpirne la sincerità.

Non è mai stato uno che si faceva certi complessi da ragazzina in balia degli ormoni, ma la gravidanza lo rende ancora più drama queen di quanto non sia mai stato. Si sente quasi nella testa la voce di Bobby che gli dice qualcosa come Boho, mi dispiace che i tuoi sentimenti siano feriti, principessa. -Non è vero, sono enorme, tra poco non riuscirò nemmeno ad allacciarmi le scarpe.-

Castiel si concede di ridere contro il suo orecchio, beccandosi una gomitata che comunque non gli fa cambiare espressione. -Sei così per il nostro pulcino. Vorrei vederti pieno dei nostri pulcini per il resto delle nostre vite, lo sai?-

Dean arrossisce mentre un qualche strano istinto Omega si risveglia dentro di lui, facendolo sentire impossibilmente felice. Il suo Alpha è fiero di lui, è fiero del fatto che stia portando dentro di sé il loro pulcino e di conseguenza non può che essere felice anche lui.

Oddio, ma quando mi sono trasformato in una signorina obbediente?

Dean sospira e si abbandona all'abbraccio di Castiel, chiudendo gli occhi e sentendosi un po' più tranquillo e rilassato adesso.

Castiel mordicchia gentilmente il lobo del suo orecchio e poi sfrega il naso tra i suoi capelli, respirando profondamente il profumo del suo compagno mischiato a quello del suo pulcino. -Possiamo andare a comprare dei vestiti più grandi, se ne hai bisogno.-

-Ah, quindi mi stai dicendo che sono grasso!?-

 

9) Il parto

 

Dean ha combattuto moltissime battaglie. Troppe, più di quanto ad un essere umano sarebbe concesso. E' morto e risolto un paio di volte, ha visitato Inferno, Purgatorio e Paradiso, ma adesso sa che non c'è niente di peggio del parto.

E' stato un dolore unico: i poteri anestetici di Castiel non sembravano aver effetto, forse per la natura speciale del loro pulcino.

Però adesso che vede entrare il suo angelo nella sua stanza, con il loro pulcino tra le braccia, a Dean non importa assolutamente niente. E' sicuro che rifarebbe tutto da capo volentieri, altre dieci volte, pur di riavere questo piccolo cucciolo tra di loro.

Castiel si siede sul letto accanto a Dean e gli appoggia contro il petto un fagottino avvolto in una copertina azzurra, poi gli passa delicatamente una mano tra i capelli biondicci ancora un po' sudati.

-Ma ciao, piccoletto- è quello che il cacciatore riesce a sussurrare con voce spezzata, accarezzando con un dito una guancia di suo figlio e premendo un bacio leggero sulla sua fronte. E' un bellissimo maschietto, con degli occhi blu enormi che ricordano tanto quelli di Cas, ma è ancora presto per dirlo. Sotto alla coperta, proprio all'altezza delle scapole del piccolo, Dean riesce a sentire un piccolo bozzo.

Lancia al suo Alpha un'occhiata interrogativa, preoccupato che ci possa essere qualcosa che non va con il loro cucciolo, ma l'angelo scuote la testa e preme un bacio contro la sua tempia. -Tra qualche giorno da lì spunteranno le ali.-

Dean trattiene il respiro, perché ha sempre segretamente sognato di vedere le ali di un angelo e l'idea di vedere quelle del suo pulcino gli fa accattorciare le budella per la felicità. Porta di nuovo gli occhi sul suo bambino, che intanto ha avvolto una manina attorno al suo indice e ha arricciato il nasino per sentire l'odore di suo padre. -E' bellissimo.-

-Lo è.- Castiel annuisce solennetemente. -Dovremmo trovargli un nome.-

Dean trattiene il respiro perché in effetti c'è un nome a cui ha pensato e che gli piace molto, ma è una cosa stupida. Lo ha anche aiutato Sam a fare delle ricerche su Internet, ma non ha mai parlato a Cas perché è dannatamente imbarazzante. Ora però è arrivato il momento, soprattutto perché il loro bambino si è rivelato un maschietto, come aveva segretamente sperato. Stringe più forte il pulcino contro di sè e poi sospira. -C'è un nome che.. Insomma...-

Castiel piega la testa di lato e gli lancia un'occhiata incuriosita. -Quale?-

-Joel- sussurra il cacciatore, mordicchiandosi le labbra senza riuscire a staccare gli occhi dal loro bambino. -Ho visto che El in ebraico significa Dio. E ho pensato di unire i nomi dei nostri padri, ecco. So che è una cosa stupida e magari non ti piace nemmeno, ma ho pensato che forse...-

Per fortuna Castiel interrompe quel suo sproloquio baciandolo a tradimento, in maniera talmente intensa da togliergli il respiro. E' un bacio così profondo che Dean sente quasi la testa girare e quando si staccano ci mette un po' a rimettere a fuoco la situazione. Sbatte le palpebre e lancia al compagno un'occhiata interrogativa.

-E' perfetto- chiarisce Castiel e se gli angeli potessero piangere, Dean potrebbe giurare di vedere i suoi occhi blu farsi lucidi. -Benvenuto al mondo, Joel.-

 

10) THE END

 

Dean lancia una rapida occhiata a suo figlio di due anni seduto sul tavolo del bunker con un paio di pastelli in mano, mentre tenta di fare un disegno.

Joel fa per portarsi alla bocca uno dei poveri pastelli ma Dean lo ferma appena in tempo, appoggiando una mano sulle sue e tirandole indietro. -No, Joel, non si mangiano i colori.-

Il piccolo alza gli occhi su suo padre, inclina la testa di lato assomigliando terribilmente all'altro padre, e mette su un broncio adorabile, tornando poi a disegnare come se niente fosse.

Dean sospira e sprofonda sulla sedia di fronte a suo figlio con un sospiro esausto. Ormai stare dietro a Joel è diventato praticamente il suo lavoro a tempo pieno e contrariamente a quanto si fosse aspettato, non se ne lamenta per niente, nonostante sia tutto un molto stancante.

Joel è bellissimo. Ha gli occhi blu e i capelli scuri e perennemente arruffati di Castiel, il naso pieno di lentiggini, e le ali che ancora non riesce a controllare bene sono piccole, adorabili e nere. Ma il suo pulcino non è proprio un angioletto.

Dean sta giusto per rialzarsi quando un famigliare battito d'ali lo distrae: Joel si è materializzato in braccio a lui e gli si è appeso al collo, sbavandogli contro il mento nel tentativo di dargli un bacio. Inevitabilmente, il cacciatore scoppia a ridere e avvolge il bambino in un abbraccio. -Sì, anche tu mi sei mancato in questi dieci secondi in cui siamo stati lontani.-

Il piccolo gli si accoccola contro e chiude gli occhi, i pastelli e i suoi disegni ormai dimenticati sul tavolo principale del bunker. Dean non può fare a meno di sorridere e di premere un bacio sulla fronte del suo pulcino, respirando a pieni polmoni il suo profumo che è rassicurante, un misto del suo e di quello di Castiel, più una nota fresca e ancora indefinita. Ama questo bambino come non ha mai amato niente in vita sua.

E' raro che Joel dorma, visto che è un mezzo angelo non ha bisogno delle stesse cose di cui necessita un essere umano, ma quando capita una rara occasione, Dean la coglie al volo, quindi trasporta il suo pulcino in camera e lo appoggia delicatamente nella sua culla, sistemandogli addosso la coperta.

-Dorme?- la voce di Castiel lo fa quasi sobbalzare, perché era talmente impegnato ad ammirare il pulcino da non essersi accorto del suo arrivo.

L'Omega annuisce e fa un piccolo sorriso, per poi stiracchiarsi platealmente. E' esausto e muore dalla voglia di farsi un sonnellino anche lui, ma vuole un po' sfruttare questo tempo che lui e Cas hanno da soli, visto che Joel dorme e Sam è in giro per fare la spesa.

Quindi lancia un'occhiatina maliziosa al suo compagno e gli si avvicina, avvolgendo immediatamente il suo collo con le braccia e iniziando a moridcchiargli qualsiasi centimetro di pelle riesce a raggiungere. -Potremmo iniziare a provare a fare un fratellino o una sorellina per Joel, che ne dici?-

Castiel rimane impassibile, si limita solamente a mugolare un po' e a lasciar scorrere le dita sotto la maglietta dell'Omega. -E rivedere te con le nausee, gli sbalzi d'umore e le crisi esistenziali? Uno spettacolo imperdibile.-

Dean rotea gli occhi, poi mette su un'espressione oltraggiata e si concede di tirare uno schiaffo giocoso sulla spalla dell'altro uomo. -Sai, ti preferivo quando non sapevi nemmeno dove stava di casa, il sarcasmo.-

Castiel di tutta risposta ride, ma poi spinge il proprio compagno contro il muro facendolo gemere. Gli solleva le braccia e le blocca sopra alla sua testa, scendendo a mordicchiare il collo del compagno, leccando con la punta della lingua il percorso di una vena. Poi preme il naso contro il collo dell'Omega, respirando soltanto compagno, famiglia, casa e non esiste odore migliore al mondo.

-Spogliati, Dean- ordina, entrando praticamente in modalità Angelo del Signore Alpha dominante, facendo rabbrividire di desiderio il cacciatore. -Vediamo un po' cosa riusciamo a fare.-



Salve!
Ho scritto queste note già quattro volte, e sto per sclerare, ma la pagina di internet scade sempre prima che io possa pubblicare...
Comunque, so cosa state pensando, che ho già due long in corso e che dovrei concentrarmi su quelle. Beh, come vi ho già detto quando ho l'ispirazione per qualcosa quella non mi lascia finché non scrivo, quindi eccomi qui con questa cavolatina.
Possiamo dare la colpa al fatto che sto leggendo molte Omegaverse ultimamente e adoro vedere Dean che aspetta un bambino da Cas, complice anche il fatto che ho inserito l'Mpreg nell'altra mia long, quindi sono molto in fissa ultimamente. Adoro questo universo, che ci volete fare.
Per quanto riguarda la storia, so che non sono tutti sintimo della gravidanza, alcuni punti sono più "fasi" ma dai, almeno per sta volta il titolo è per lo meno parzialmente azzeccato xD 
Leggo molte omegaverse in inglese dove chiamano i bambini "Pup", e ho voluto usarlo anche io, sia per la natura animale di questo AU sia per il fatto che è un soprannome dolcissimo. In inglese però suona meglio, quindi ho scelto di usare pulcino, perché insomma, Cas è un pennuto e quindi Joel è un pulcino. E qui viene il problema del nome: molte altre scrittrici usano questo nome perché è appunto l'unione dei due nomi dei genitori di Dean e Cas. Ci tengo a dire che non sono stata io ad inventarlo, non so nemmeno chi, ma ho letto di questo nome in molte fanfiction e l'ho scelto sia perché lo trovo adatto (di solito si chiama sempre Joel il figlio di Dean e Cas nel Canon!Verse), sia perché è adorabile, sia perché sono una frana nei nomi e non me ne sarebbe mai venuto in mente uno decente.

Detto questo, credo di aver finito di sproloquiare, anche se sicuramente ho scordato di dire qualcosa... Va beh, scema come sempre.
Ringrazio anticipatamente chi leggerà questa robaccia xD 

Un bacio e alla prossima!

PS: Per chi segue "Morso del Destino", stasera, massimo domani, dovrei riuscire ad aggiornare, perciò occhi su EFP!

 

   
 
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