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Autore: cryptoZoologist    09/06/2017    2 recensioni
Questa storia partecipa al contest “Caffè o Tè?” a cura di Fanwriter.it!
La lunga giornata di un professore alla U.A. inizia davanti a una tazza di caffè, o tè; All Might e Aizawa hanno gusti opposti a riguardo e anche su come affrontano la mattinata, ma sembra che su qualcosa siano d'accordo.
Dovresti cercare di ridurre la caffeina, perché per una volta non ti bevi un bel tè?
Genere: Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: All Might, Shōta Aizawa
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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★ Iniziativa: Questa storia partecipa al contest “Caffè o Tè?” a cura di Fanwriter.it!
★ Numero Parole: 883
★ Prompt: 13) “Uno cosa deve fare per avere un espresso!?
Vuoi una tazza di tè?
Chi è che mi odia…

Prova con del tè

La parte peggiore dell'essere un insegnante consisteva certamente nel dover essere a scuola molto prima dell'inizio delle lezioni. Non che gli dispiacesse, sia chiaro: All Might era sempre solito ad alzarsi di buon ora, quindi non costituiva di certo un gran sacrificio. Ma non tutti erano come lui.
Aizawa ne era un ottimo esempio: eccolo entrare nella sala insegnanti, con tutta l'aria di chi aveva dovuto fare uno sforzo immane per alzarsi dal letto e il viso ancora sprofondato nella sciarpa. Ancor prima che questi varcasse la soglia, aveva iniziato a sentire grugniti sommessi. Un sorriso si formò sulle sue labbra mentre lo vedeva arrancare fino al tavolo.
− Buongiorno Aizawa-kun! Bella giornata oggi... − l'altro lo interruppe prima che potesse finire.
− No, no, non mi parlare. Smettila di fare rumore, è troppo presto! − bofonchiò, mentre si massaggiava le palpebre. − Quanto odio le mattine...
− Dovresti esserti abituato a questi orari ormai! − rise e prese posto accanto a lui. Aizawa si era accasciato con le braccia incrociate a fargli da cuscino e intanto lo osservava versare l'acqua bollente nella sua tazza. Sospirò e si tirò su a poggiare il mento su una mano.
− Cosa devo fare per avere un espresso? 
All Might smise di mescolare e gli lanciò un'occhiata.
− Vuoi una tazza di tè?
Quello si lasciò cadere in avanti fino a toccare il tavolo con la fronte e si coprì la testa con le braccia, mentre emetteva un gemito scocciato.
Del tè? Che ho fatto di male per meritarmelo?!
L'eroe cercò di trattenersi dal manifestare il suo divertimento di fronte alla reazione del collega. Quando era appena arrivato alla U.A., credeva che quei comportamenti bruschi fossero dettati da un'antipatia nei suoi confronti ma, con il tempo, aveva capito che non era così: si mostrava sempre freddo e a tratti aggressivo, per mantenere un'aria di distacco che non era poi così naturale. Faceva il duro per celare la passione e l'impegno che metteva in tutto ciò che faceva, sia come pro-hero che, soprattutto, come insegnante.
Anche con gli studenti era così: severo e scocciato da ogni cosa. Però l'aveva capito quanto ci tenesse a loro e, nel momento del pericolo, non aveva esitato a dimostrarlo sacrificandosi per la loro incolumità.
− Che c'è da ridere? − Aizawa lo fulminò con un'occhiataccia, irritato dal sorriso sornione che doveva ancora avere stampato sulle labbra. All Might sentì un lieve rossore salirli alle guance, imbarazzato dall'essersi fatto cogliere mentre pensava a quelle cose.
− Ah, no, niente, stavo solo... niente, niente − cercò di distogliere l'attenzione e chiudere l'argomento mischiando le parole a dei colpi di tosse, più o meno veritieri.
L'altro si alzò e lo lasciò solo a cercare di darsi un contegno, mentre prendeva la moka da uno dei ripiani dietro di loro. Tirò un sospiro di sollievo e lo ringraziò per non aver indagato ulteriormente e avergli impedito una figuraccia ancora peggiore. Non poté comunque fare a meno di seguirlo con lo sguardo e indugiare sulla sua figura mentre lo vedeva prepararsi il caffè. Ogni volta che erano nella stessa stanza, sentiva qualcosa, partiva dal profondo delle sue viscere e si trasformava in una specie di calore che lo pervadeva totalmente, lo faceva fremere sia di paura che di anticipazione: da una parte, lo metteva a disagio e voleva finisse il prima possibile, ma allo stesso tempo provava un immenso piacere nello stare insieme a lui.
Socchiuse gli occhi, mentre ripensava a tutto quello che era successo in quei mesi e a quanto Aizawa avesse dato prova di eroismo, nonostante facesse di tutto per nascondere quella parte di sé.
Forse era proprio quel suo carattere a suscitargli quelle sensazioni.
Si voltò verso la sua tazza, con la bustina di tè che galleggiava alla deriva, la mente ancora occupata da lui e nient'altro.
− Sai, Aizawa-kun... non serve che tu mantenga a tutti i costi quell'aria da duro. Almeno non quando sei con me.
Non ricevette risposta.
− L'ho capito come sei veramente.
Aizawa rimase immobile, lo sguardo fisso sulla moka, a contemplare il vapore che vi usciva. Appena smise di gorgogliare, la tolse dal fuoco e riempì la tazzina che teneva in mano. Tornò al tavolo e si sedette di fronte ad All Might. Questi aveva la testa china e osservava i cerchi che i movimenti del cucchiaino creavano nella sua bevanda. Si era pentito di aver detto quelle cose. Non capiva cosa lo avesse spinto a farlo.
− Non parlarmi prima che abbia bevuto il mio caffè.
Si bloccò e lo guardò, esterrefatto. Schiuse appena le labbra e rimase così, con la bocca aperta, senza riuscire a proferir parola, poi scoppiò a ridere.
− Dev'essere quello che ti rende così nervoso!
Riuscì a intravedere un sorriso formarsi sulle labbra del collega, che prontamente lo nascose portandosi la tazzina alla bocca.
− Dovresti cercare di ridurre la caffeina, perché per una volta non ti bevi un bel tè? − sogghignò.
− Se ci tieni tanto, dovresti invitarmi a prenderne uno da te. − fra i ciuffi corvini, gli occhi Aizawa gli scoccarono una frecciatina maliziosa. All Might avvampò e cercò di sfuggirgli portando lo sguardo altrove; si decise finalmente a bere il suo tè e i due rimasero in silenzio a godersi la compagnia l'uno dell'altro.


CZ: Questa storia partecipa al contest di Fanwriter.it, che potete trovare qui
Guess who è tornato dopo un tempo immane? Hell yeah, io. Penso che ormai abbiate capito che non mi dedico molto alle fanfictions... per scrivere, scrivo, ma tutta roba altamente Top Secret <3
Comunque, sono finalmente riuscito a prendere parte a uno degli eventi di Fanwriter.it! Era una vita che volevo farlo, ma tra università e impegni vari, non sono mai riuscito a cavare un ragno dal buco!
Importante: ho notato di aver fatto diverse ripetizioni, ma non ho idea di come sistemarle! Ho descritto varie azioni molto specifiche che riguardavano gli stessi soggetti e oggetti, cambiarle avrebbe compromesso seriamente il senso che volevo dare! Voi come evitate di cadere in questa situazione? Spero davvero abbiate qualche consiglio da darmi, perché non so come orientarmi! Il mio editing è ancora molto carente e ogni dritta o suggerimento a riguardo sarebbe immensamente apprezzato!
   
 
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