Un vento caldo
travolge il mio viso
mentre ascolto (esterrefatta),
l'inquieto silenzio
che soggiorna in questa caotica città.
Sono sola
in questa foresta di palazzi,
divenuti adesso miei unici amici.
E così sorrido.
Sorrido a quel sole raggiante,
al gatto solitario,
alla natura morta tutta intorno.
Sorrido per dimenticare.
Dimentico ciò che mi ha colpita.
Ferita.
Uccisa.
- Agnese Naselli