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Autore: YellowSherlock    30/06/2017    4 recensioni
Oh - oh, i want some more.
Genere: Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: John Watson
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Ciao ragazzi!
Consiglio la lettura di questo breve testo con un sottofondo musicale, e cioè Animal - Cover By Chase Holfelder.
E' un brano che ho ascoltato attentamente e sin da subito mi ha scatenato delle forti sensazioni, dalla malinconia al più efferato tormento. 
Ho pensato di inserirla in questa scena un po' come "bottarisposta"  tra i nostri adorati protagonisti.
Mi servo della musica quando sento l'ispirazione, essa ha un potere incontrollabile su di me. 
Spero vi piaccia così come avete apprezzato le altre che ho proposto ultimamente; credo che comunque la riproporrò nel tempo con finali diversi perché voglio abbracciare tutte le sfaccettature che mi mostra questa canzone.
A presto! 



Uggioso, come al solito; mi sono quasi rassegnato a questo tempo londinese incerto.
Getto uno sguardo veloce all’orologio, sono le sei e mi ritrovo a girare per vicoli che conosco ormai come casa mia;
nelle mie cuffie risuona musica random che riesce a darmi la carica giusta per potermi dedicare un po’ all’attività sportiva;
benché la mia gamba sia ancora leggermente sofferente, sono un medico e so che devo combattere per poter permettere ad essa di ritornare ad obbedirmi.
Da quando ho realizzato determinate cose nella mia vita, ho deciso di riprendere in mano anche il controllo del mio corpo, cercando di non far prevalere nessun arto in autonomia:
Il corpo è mio e comando io.
Inizio con una camminata a passo veloce mentre prendo il ritmo che risuona nei miei timpani,
ogni mia falcata è precisa e prevista, evito le persone sul marciapiede con una determinazione che non mettevo in atto da tempo.
Adoro marciare.
Sfreccio dinnanzi a Speedy’ per poter poi evitare bene la signora col passeggino, l’uomo d’affari, la donna in carriera, la casalinga, il panettiere, la farmacia, la casa del signor Franklin,
e il ritmo aumenta,
 la strade che si incrociano, i pullman, le persone in gruppo, aumento di più , divoro sette otto passi in uno, sento il respiro affannato, ma non è ancora il momento, sento che quasi sto per mettermi a saltellare per reggere il ritmo, ma no, comando io.
Metto in risalto la mia figura, il mio corpo è divenuto più compatto per via degli ultimi tempi: il poco cibo per via dei pensieri e l’attività sportiva a cui mi sottopongo ogni pomeriggio, mi stanno aiutando a riprendere quello che una volta era la mia silhouette da soldato.
La musica cessa, io cerco di trovare le energie per far partire la gara con me stesso scricchiolandomi gli arti e le spalle senza perdere il passo, ma poi…
 
Un battito di cassa, violento.

Un accordo su chitarra elettrica che mi fa vibrare dalla nuca fino all’osso sacro.
Non è un accordo normale, mi provoca una sensazione pari ad una stimolazione.

Here we go again
 I kinda wanna be more than friends


Cosa? Quando ho scelto questo brano?  

 so take it easy on me
 I'm afraid you're never satisfied


Chi l’ha messa nel mio ipod?

Here we go again
We are sick like animals, we play pretend


Sherlock.
Come ha fatto? Devo assolutamente vietargli di usare le mie cose senza il mio permesso.
Non ha nemmeno idea di cosa sia iTunes.



Faccio spazio nei sentimenti di rabbia, e nella mia testa risuonano le ultime frasi percepite: Here we go again…more than friends.
Inizio a sentirmi scomodo, cerco di non cadere nel fermarmi d'impatto. 
Affanno, non riesco più a contenermi nei miei piedi,
...“più che amici?” …
devo assolutamente scappare via da questo ritmo, e devo farlo in fretta...ma...

 qualcosa mi dice che devo continuare ad ascoltare;
quel qualcosa che mi lega a lui, perché solo lui può convincermi a fare cose che non voglio.

you're just a cannibal and
 I'm afraid I won't get out alive


Ah sarei io il cannibale, bene. La sua prepotenza arriva ovunque, anche nella musica.


No I won't sleep tonight

è certo che non dormirai Sherlock.


Oh Oh, I want some more

Un po’ di più.
Hai ragione, non ti ho sculacciato abbastanza!

Oh Oh, what are you waiting for?

Cosa sto aspettando? Me lo chiedo anche io, davvero, cosa aspetto?
 
Inizio a perdere il controllo di me stesso.
Corro, più veloce della luce e riesco a malapena a non finire sulla gente.
Uso la corsia destinata ai pedoni ma comunque non reggo il controllo, la musica mi parla troppo, mi svela troppe cose, mi provoca, mi eccita, mi manda all’inferno.

take a bite of my heart tonight

Stai pure certo che lo farò. Sei mio, in ogni angolo del corpo, mi appartieni in ogni insenatura delle ossa, in ogni spessore della tua carne.
Sei mio, dai capelli ai piedi, dagli occhi alle labbra, dalle mani alle spalle.
Mio.
Sei mio e comando io.

Oh Oh, I want some more
Oh Oh, what are you waiting for?


Smettila di chiedermelo! Smettila!
Non so cosa sto aspettando, per questo corro, per sfuggire da te.
Da questa tua provocazione perenne, oh Dio!!
Ti incastrerei in un angolo e ti farei chiedere pietà.

Sto aspettando, lo so…sto aspettando di calmare ciò che resta della mia integrità!
Semmai ne avessi avuta una in tua presenza.

Say goodbye to my heart tonight

No, l’ho già fatto una volta e sono morto.
Non dirò mai addio al tuo cuore, neanche stanotte.
Anzi, lo renderò impaziente, lo torturerò, lo farò implorare ma non gli dirò mai addio.
Perché è mio. Tu sei mio. Ogni goccia che caccerai sarà mia, sappi che ho sete Sherlock.
Sto correndo, perdo acqua e ho sete.
Ho molta sete.


Here we go again

Lo so, siamo sempre punto e a capo.

I feel the chemicals kicking in
 It's getting heavy and I-


Lo so, bastardo.
Lo so.
Lo so che ti stai drogando di nuovo perché non riesco a oltrepassare questa barriera che c’è tra noi.
Sai che non lo tollero e lo fai, pur di istigarmi e di farti prendere a pugni.
Lo so.
E io ti prenderei volentieri ancora a schiaffi , ma lo giuro che stavolta ti ammazzo.
Ti ammazzo Sherlock, ti lego fino a sentire le tue urla mentre mi dimeno negli abiti bassi che ti straccerò con i denti. 
Non ti darò la soddisfazione di sentire dolore, no, non ti prenderò a pugni.  
Non ti concentrerai sulle ferite per distrarti , ma ti ucciderò di piaceri, di cose che non hai mai visto o sentito, ti provocherò come la più disinibita anima che c’è su questa terra.

 Wanna run and Hide!
 I wanna run and hide.


e invece no, non stavolta.
Non correrai da nessuna parte, nessun caso, nessuna emergenza.
Sono io che sto correndo verso di te, ti bloccherò con tutte le forze che mi ritrovo.

I do it every time

Lo sai, lo so che lo sai.
Tu scappi;  io sarò pure uno stupido a nascondermi, ma tu sei codardo.
Una canzone per provocarmi quando sono lontano.
E invece no, sono più vicino di quanto pensi, il giro dell’isolato sarà incredibilmente veloce e ti pentirai di questo colpo basso.


Oooh your killing me now!
And I won't be denied by you


the Animal inside of you

le gocce di sudore mi cadono sul viso assieme alla pioggia che sta iniziando a scendere come una benedizione dal cielo,
infondo tu quello sei,
anche se sei uno stronzo.
Sei la croce che mi porto dietro, ma non posso fare a meno di inginocchiarmi a te e pregarti di contenere questa bestia che si dimena dentro i miei organi, fino a farmi provare sensazioni proibite, vergognose, spregiudicate.
Contieni la bestia, ti prego.
Altrimenti ti farai male.

Oh oh, what are you waiting for?
Take a bite of my heart tonight.
 Oh oh, I want some more Oh oh.
What are you waiting for?
What are you waiting for!


Non sto aspettando nulla, basta! Sto arrivando.
Mettiamo fine a questa storia.
Anzi, diamole un inizio, diamo quello che si merita, quello che vogliamo entrambi.
Sto correndo più veloce delle mie possibilità, ma oggi Londra mi sembra un immenso tapis roulant, corro e non vado avanti.

Mi accorgo improvvisamente di essere fermo , sono in ginocchio sul marciapiede, fradicio e con un affanno che mi attanaglia, realizzo che la corsa adesso è solo nella mia testa.
Non ce la faccio,non riesco a proseguire,  ma devo assolutamente farmi forza, devo raggiungerti.


Hush, hush. The world is quiet.
 Hush, hush. We both can't fight it.


Il silenzio mi circonda, le persone sono indifferenti a questo estraneo inginocchiato.
Potrei anche morire qui, tra lo sguardo assente dei passanti.
Non possiamo combatterlo, hai ragione, ma possiamo combattere questa maledetta indifferenza che c’è tra di noi.
Noi non siamo la gente, noi non siamo indifferenti l’un l’altro.
Non mi sei indifferente, maledetto fantasma che ti aggiri nelle mie perversioni più profonde. 
Non posso combattere il mondo, ma posso combattere te: ti voglio.
Ti voglio, non contengo più questo dolore che si fa strada nel mio petto.
Vorrei svenire ma la forza che mi spinge verso di te è più forte di qualsiasi emozione umana.


It's us that made this mess, why can't you understand?

NO! Sei TU ad aver fatto questo maledetto disastro!
Ogni volta che mi guardi con quelle pietre d’acqua, con lo sguardo liquido, come se stessi per dirmi quello che vorrei più sentire al mondo.
Sei tu! TU! Che hai fatto questo disastro.
Con le tua labbra perfettamente delineate, che si increspano ad ogni successo, e tu lo sai, lo sai e te ne rallegri. 
Lo fai di proposito. 
E i tuoi denti, bianchi, perfetti, allineati.
Sorridimi, sorridimi cazzo!
Oh cristo, mi fai dannare.
Non posso più restare per strada.
Sento i capelli bagnati scorrere sul colle assieme alla pioggia che ormai è in pieno orgasmo.
Sei tu che fai danni;
corro;
riprendo un ritmo maledetto.

Sto arrivando.
Sono incontrollabile, la città ha ripreso il rimo e adesso non ha scampo.
Non hai scampo, Sherlock, è finita.
Anzi, sai cosa ti dico? Che è appena iniziata la guerra.

Oh, I won't sleep tonight.

E’ così, non ti farò chiudere neanche per una volta gli occhi.
Sto cercando le chiavi, scavo nelle mie tasche e sento oggetti, rumori.
Presenze, incontrollabili presenze.

Oh, I want some more!

Ti darò ciò che vuoi,
ti darò tutto ciò che cerchi,
il di più.

Salgo le scale con ampi salti.
Sto arrivando, Sherlock.

Oh, What are you fighting for? Take a bite of my heart tonight

Apro la porta della nostra casa, e ti ritrovo lì, nella tua vestaglia blu aperta sul davanti, che mette il risalto la tua pelle di porcellana.
Sei seduto sul divano mentre fissi un punto vuoto.

“John, stai bene?” mi dici, fingendo di non sapere. 

“Sei un maledetto stronzo.”

“Lo so.”

“Ti avvii da solo in camera da letto o ti ci porto con la forza?”

“Scusa?”

“Hai capito bene.”

“No, credo tu debba darmi qualche spiegazione.”

“SMETTILA! Smettila di fare così!
 Animal, lo sai.
 L’hai messa tu nel mio iPod.”

Sul suo viso si manifesta uno dei suoi sorrisi maliziosi con uno sguardo appuntito, tipico di chi ha pianificato tutto.

Tolgo il mio impermeabile e lo getto chissà dove, tolgo i miei vestiti fradici di pioggia e sudore e mi manifesto dinnanzi a lui senza provare nessun tipo di vergogna.

“Oh John, ti ci voleva una canzone per farti superare l’imbarazzo?”

Quando le sue parole mi arrivano all’orecchio, divento livido di rabbia.
Scaccio via la voglia incontenibile di tirargli uno schiaffo.
Si prende gioco di me!

“Ok, hai deciso di scherzare. Va bene, hai perso l’occasione. Vado a farmi una doccia, Addio.”

Quando mi giro per dirigermi verso il bagno, Sherlock mi prende per un braccio e mi incastra sotto all’uscio della porta bloccandomi le gambe con un ginocchio.

“Ripetilo.”

“Vado a fare una doccia.”

“No, un po’ prima.”

Hai perso l’occasione.”

Sherlock fa pressione con il suo bacino sul mio facendomi sentire la sua eccitazione.

“John Watson, ricordati che con te io non la perderò mai l’occasione!”

la sua bocca si posa violentemente sullo spazio che attraversa il collo fino alla fine della spalla e mi morde in modo violento tanto da farmi lanciare un urlo bestiale.

Il segno dei suoi denti è profondo, mi stringe i fianchi e pigia il mio petto al muro, non ho più via d’uscita.
Fino ad un’ora fa ero convinto di poter avere il comando su tutto il mio corpo, ma lui mi fa perdere ogni connessione cervello-corpo.

Continua con i suoi baci sul mio collo fino giù la schiena, mentre con le sue mani si insinua nei miei slip toccando ciò che spinge per uscire da tempo; cerco di liberarmi dalla presa, ma ogni volta che cerco di averla vinta, lui mi sbatte al muro con più violenza di prima.

“Watson, stai fermo.”

“Altrimenti cosa fai?”

Mi gira con altrettanta violenza, mi guarda negli occhi.

“Altrimenti mi fermo.”

La mia bocca resta aperta, non so se urlare o provocarlo.
Lo vedo eccitato, perciò lo provoco, tanto lo so bene che non si fermerà mai a questi livelli.
Il mio bacino si inarca cercandolo, lui capisce che lo sto sfidando.

Si toglie la sua vestaglia di raso, resta solo in intimo con la sua eccitazione ben evidente.
Mi guarda, mi da un ultimo morso sul braccio e mi dice: 

“Vado a preparare la cena, ci vediamo più tardi.” Tirandomi per lo stesso braccio che ha segnato, dandomi una sonora pacca sul sedere.

Resto aggrappato al muro, scosso dalla corsa, scosso dal suo impeto, non ci credo .
Ha avuto la forza di fermarsi.

Mi sta per scoppiare il cervello, che bastardo!

Da quando si occupa della cena?

Non gli darò la soddisfazione di cadere in tentazione.
Sarà il pasto più lungo della sua vita.

“Ascolta un po’ di musica mentre ti insaponi, magari ti rilassi.” Mi urla dalla cucina.

Dio, devo resistere altrimenti non rispondo delle mie azioni.

Vado a fare una doccia, ho bisogno di distrarmi, il sudore e la pioggia iniziano ad essere assorbiti dalle mie cellule e provo brividi di freddo.
Seguo il suo consiglio, apro la playlist dell’iPad che teniamo sempre nel bagno.

Scorrere per sbloccare.
Musica.
Brani.
Playlist.
1 Canzone presente.

Animal.


 
   
 
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