Antonio stava seduto su quella panchina in pieno sole, ancora confuso dall'inusuale regalo, quando Lovino gli comparve di fronte.
"Un presente per il tuo onomastico." bofonchiò rosso in volto, porgendogli un piccolo cestino riempito di dolcetti al marzapane.
Come nelle migliori scene cinematografiche, il volto dello spagnolo s'illuminò.
"Oh Lovino. Sei così cariñoso"
Romano distolse gli occhi da quelli scuri, ammalianti, di Antonio.
"Che aspetti a prenderlo?"
"Ad esser sincero, al momento ho qualche difficoltà nei movimenti."
Si guardarono a lungo, in silenzio..
“Sei ammanettato.” Commentò Lovino.
“Lo so.”
“Dunque?”
“Dunque temo che dovrai imboccarmi, se vuoi che accetti il tuo regalo.”
“Antonio?”
“Mnmm”
“A volte desidero davvero essere ancora dell'altezza giusta per prenderti a testate sullo stomaco.”
Omake
"Allora Francis, la consegna è andata a buon fine?"
"Mais oui, mais oui! Antonio non potrà che ringraziarci."
"Questo è certo. Dopotutto le manette sono state una brillante idea del meraviglioso me."