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Autore: summer_moon    10/07/2017    13 recensioni
| seconda classificata al contest ByeBoys&Girls Hellatus |
Ciao a tutti.
Questa mia storia è stata scritta appositamente per un contest.
I fratelli Winchester, assieme alla loro madre e all'angelo Castiel, sono alle prese con uno dei loro soliti casi.
Nel frattempo...
Dean ha deciso di fare coming out con Mary riguardo la sua relazione sentimentale con Castiel, ma purtroppo questo avviene quando meno se lo aspetta...
Come reagirà la donna, dopo la rivelazione del figlio al riguardo?
Buona lettura!
Genere: Comico, Slice of life, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Dean Winchester, Mary Winchester, Sam Winchester
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nel futuro
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Fanfiction partecipante al contest ByeBoys&Girls Hellatus


Prompt 1: One Shot - La mamma è sempre l'ultima a saperlo!


Personaggi: Dean, Sam, Castiel, Mary
Coppia: Dean/Castiel
Genere: comico, sovrannaturale, slice of life
Rating: Giallo




 

La mamma è sempre l'ultima a saperlo!










La vita dei fratelli Winchester, negli ultimi tempi, trascorreva abbastanza tranquilla, sempre se poteva essere definita tranquilla una vita votata completamente alla caccia di creature sovrannaturali che causavano disgrazie alle persone comuni.
Ma il problema principale che tormentava Dean Winchester -il maggiore dei due- era di tutt'altra natura: l'uomo aveva infatti deciso di rivelare alla madre Mary della relazione che portava avanti da tempo con Castiel, ma, per un motivo o per un altro, non riusciva mai a farlo.
Tutti avevano come notato l'inquietudine del biondo, non riuscendo però a comprenderne del tutto il motivo, dato che questi non voleva rivelare niente al riguardo, testardo com'era.
Così avevano cercato di convincersi di come Dean fosse semplicemente frustrato all'idea di dovere collaborare con i Letterati, i quali in effetti non andavano a genio a nessuno di loro, decidendo così di non provare più ad approfondire la questione.



Un giorno, proprio all'ora di colazione, Sam arrivò a tavola con il portatile in mano, il quale era aperto su un'email che riportava un messaggio spedito dai MoL con oggetto 'Inspiegabili fenomeni paranormali nello stato del Colorado'.
"Non dirmi che adesso dovremo fare noi tutto il lavoro sporco, mentre al contrario i Letterati e compagnia bella resteranno nei propri uffici a grattarsi i pollici!" esordì nervoso Dean non appena ebbe osservato lo schermo.
"Non sto certo dicendo questo!" rispose il fratello "Ma non possiamo nemmeno lasciare che la situazione rimanga irrisolta, non credi?"
"E va bene Sammy, fammi vedere!" convenne infine il maggiore, il quale si mise poi a leggere l'intero messaggio ricevuto dal minore.
"Allora io e Cass cominceremo a recarci sul posto, mentre tu e la mamma ci raggiungerete dopo."
"Possiamo sempre andare tutti insieme..." propose Castiel.
"Meglio di no." fece Dean,
"Mentre Sammy e la mamma faranno altre ricerche al riguardo, noi due andremo in quella città e cominceremo ad organizzarci, ad esempio raccogliendo informazioni e trovando un luogo dove alloggiare durante la risoluzione del caso." spiegò.
"E poi noi come dovremmo raggiungervi Dean?" chiese Mary,
"Potreste sempre usare la carretta di Cass!" scherzò il biondo, guadagnandosi in quel modo un'occhiataccia dell'angelo che gli disse con tono irritato:
"Guarda che la mia è una normalissima macchina, non si chiama carretta!" scatenando l'ilarità di tutti.
Poco dopo però la donna decise di dire la sua ed affermò:
"Ad ogni modo, visto che come si suol dire L'unione fa la forza, io dico di recarci sul posto tutti assieme come ha proposto prima Castiel, ed una volta arrivati vedremo il da farsi."
"Va bene mamma..." si arrese infine il figlio maggiore di lei.
"Prepariamoci allora, partiremo tra due o tre ore al massimo." aggiunse, per poi ritirarsi nella propria stanza a fare i preparativi.




Era ormai giunta la sera quando i quattro cacciatori, a bordo dell'Impala di Dean, raggiunsero la città indicata dall'email mandata dai Letterati, ed una volta raggiunto un piccolo motel andarono immediatamente a dormire poiché stanchi per il lungo viaggio affrontato.
L'indomani, una volta riposati, avrebbero cominciato a fare sul serio.




Il mattino seguente decisero di dividersi i compiti.
Sam e Mary sarebbero rimasti nella camera del motel: il primo avrebbe condotto ulteriori ricerche sul caso attraverso il computer, mentre la seconda avrebbe provato a contattare direttamente i MoL nel tentativo di sapere qualcosa in più da loro; al contrario Dean e Castiel avrebbero cercato informazioni in città.
"Vedete di non fare cose strane voi due!" sghignazzò il minore dei Winchester nel vedere il fratello assieme all'angelo,
"Quali cose strane?" domandò questi mentre il maggiore, guardando l'altro, rispose:
"Semmai non fare TU cose strane Sammy. Non sia mai che invece di fare ricerche sul caso tu non ne faccia altre di tutt'altra natura..."
"Ok, voi due fuori di qui!" li cacciò allora il gigante, rosso come un peperone per l'imbarazzo, mentre Dean rideva come un matto nel vedere Sam in quello stato.
"Sam, va tutto bene?" chiese la donna vedendolo ancora un po' rosso.
"Sì, tranquilla mamma, adesso pensiamo al caso." le sorrise il figlio.
"Piuttosto speriamo che quei due non si caccino nei guai..."

 
***


"Allora, ricapitoliamo Cass." esordì il biondo mentre sistemava la cravatta del bruno.
"Se qualcuno dovesse chiederti qualcosa del tipo Ma perché tutte queste domande? risponderai semplicemente che vuoi sapere di più su questi fenomeni inspiegabili di cui parlano in città per un articolo sul sovrannaturale a cui stai lavorando per il tuo blog, mi sono spiegato?"
"Quello che ancora non capisco è perché voi umani dovete sempre mentire in questa maniera così spudorata..." replicò l'angelo, sentendosi rispondere da un piccato Dean
"E' nella nostra natura, te l’ho già detto anche in passato!"
"Inoltre non riesco a capire perché mai adesso vorresti che conducessimo le nostre ricerche separatamente, non possiamo farlo in coppia come abbiamo sempre fatto?" volle sapere Castiel,
"Prima di tutto Cass, penso che dividendoci potremmo fare molto prima, coprendo così un'area più ampia." rispose il cacciatore.
"Secondo, sarà meglio non concedersi nessuna... ehm... distrazione..." proseguì, guardando a terra.
"Cosa vorresti dire con questo?" domandò il bruno, non avendo capito bene a quale tipo di distrazioni potesse alludere l'altro,
"Lasciamo perdere..." disse Dean.




"Riguardo noi due e tua madre..." fece poi l'angelo.
"Ma dobbiamo parlarne proprio adesso?" protestò il Winchester.
"Cosa le hai detto?" chiese Castiel, ignorando l'obiezione del compagno.
"Beh, niente." confessò infine il biondo.
"Io non... non so cosa dirle, capisci? E'... è... è come se tutto questo fosse troppo e... non vorrei sconvolgerla."
"Non rendere le cose inutilmente complicate come tendete a fare sempre voi umani." replicò quindi il bruno.
"Ti richiamerò io." aggiunse poi, prima di agire come convenuto poco prima con il cacciatore, congedandosi così da lui.

 
***


Ritornato, dopo un paio d'ore, al motel -con le cosiddette pive nel sacco* dato che non era riuscito a scoprire granché- Dean si stupì nel notare come Castiel non fosse ancora rientrato.
"Hai mica visto Cass?" chiese così al fratello minore.
"Ma non era uscito con te, scusa?" replicò ingenuamente lui, guadagnandosi un'occhiataccia del biondo; fortunatamente per loro sembrava che Mary non fosse -in quel preciso momento almeno- al motel, altrimenti chissà cos'avrebbe pensato nel sentire Sam parlare di come l'angelo fosse uscito con suo figlio!
"Ecco, noi..." cominciò Dean, per poi cambiare di colpo argomento domandando dove fosse finita la madre.
"La mamma è andata a prendere qualcosa per cena, mentre io continuavo le ricerche" spiegò il gigante,
"E da quello che abbiamo scoperto finora..." fece per continuare, quando il telefono del Winchester maggiore squillò.
Leggendo sul display 'Cass', il biondo rispose e gli disse, senza nemmeno aspettare che l'altro parlasse:
"Cass, non ho ancora detto niente alla mamma riguardo noi due!"
"..."
Sam scoppiò a ridere senza alcun ritegno, venendo zittito dal fratello con un cenno della mano.
"Cass, ci sei?" si preoccupò il giovanotto, non sentendo nulla e mettendo subito dopo il telefono in modalità vivavoce.
"... guarda che a dire il vero ho chiamato per dirti che forse sono riuscito a scoprire qualcosa..." rispose finalmente l'angelo.
"E poi mi piacerebbe sapere perché mi chiedi se ci sono, dove dovrei essere secondo te?"




A quell'affermazione, il più giovane dei Winchester poté quasi giurare di avere visto il fratello fumare letteralmente dalle orecchie, a volte Castiel era veramente troppo ingenuo...
"Allora Cass, cos'hai scoperto?" chiese infine il biondino dopo avere preso un bel respiro per riuscire a calmarsi un po'.
"Ho sentito dire di come tutti questi fenomeni inspiegabili accadono soprattutto nella zona residenziale, e dopo essermi fatto dare informazioni più precise mi sono recato lì." rispose il bruno.
"Parlavano soprattutto di una villetta in vendita, la quale sembrerebbe essere la protagonista di tutto, al momento mi trovo proprio davanti ad essa..."
"Hai anche dato un'occhiata all'interno?" s'informò il cacciatore.
"No no, è... è sufficientemente sicuro." assicurò l'angelo guardandosi nel frattempo in giro.
"Sufficientemente sicuro?" lo parafrasò Dean. "Ok, guarda, amico, questo... questo è giusto il tuo punto di vista."
Castiel a quel punto scosse la testa per poi guardare verso il basso, forse perché mentre discuteva con il biondo era preso da pensieri un po'... particolari.
"Siamo ancora parlando della stessa cosa?" domandò.




All'altro capo del telefono Dean sospirò tristemente, per poi dare nuove istruzioni al proprio partner.
"Adesso tu darai una bella occhiata all'interno della casa-"
"-della villetta vorrai dire..." lo interruppe Castiel.
"Quello che è..." replicò il cacciatore seccato.
"... ed una volta che hai fatto... vieni qui, cosí parliamo della situazione e discutiamo del rapporto con mia madre."
"Lo sai che sono solamente tuo Dean, perché adesso vuoi coinvolgere tua madre nel nostro rapporto?" volle sapere a quel punto l'angelo.
"Ma cosa dici Cass? Quale rapporto?” esclamò sconcertato dall’ancora persistente innocenza del compagno. "Ci devi spiegare la situazione all'interno!" sbottò allora il Winchester. "Ma è mai possibile che pensi sempre a quello?"
"Hai parlato tu di rapporto scusa!" si difese il povero Castiel,
"Lasciamo stare, a dopo." rispose infine il biondo, chiudendo poi la chiamata.




"Ma la mamma lo sa che state insieme?" s'informò Sam,
"Ancora no..." ammise il fratello, per poi dire sconcertato. "E tu quando l'hai scoperto che io e Cass stiamo assieme?"
"Praticamente poco fa. L'hai come ammesso ai quattro venti, non sono mica nato ieri, Dean." ironizzò il ragazzo.
"In realtà è da un po' che vorrei dirlo alla mamma, ma non so come fare..."
"Se vuoi..." cominciò il più giovane, ma Dean gli rispose infastidito con un 'Non ci provare nemmeno!', facendosi così sentire da Castiel, entrato nella stanza mentre i due Winchester stavano ancora discutendo tra di loro.




"Si può sapere cosa sta succedendo?" chiese quindi l'ultimo arrivato,
"Sam ha scoperto tutto, ecco cos'è successo Cass!" disse il biondino.
"Allora dicci tutto Sam, da cosa sono dovuti questi fenomeni di cui parlavano i MoL?" lo incalzò il bruno.
"Ma cos'hai capito?" s'esasperò Dean, mentre Sam, nel vedere il fratello fuori di testa non riusciva più a trattenere le risate "Sam sa tutto DI NOI!"
"Noi cosa?" li interruppe una voce femminile.
"Mamma, bentornata!" la salutarono i figli,




"Spero che non abbia sentito l'intero discorso, altrimenti sono spacciato..." si ritrovò a pensare, intanto, agitato, il maggiore dei due.




"Cosa stavate facendo di bello?" domandò la donna, mentre tirava fuori dalla borsa hamburger, insalata ed altre cose da mangiare.
"Parlavamo del caso..." cominciò il biondo.
"Credevo che stessimo parlando di noi..." s'intromise Castiel.
"Appunto Cass!" lo interruppe il giovanotto "stavamo parlando di come NOI non siamo ancora stati messi al corrente delle novità da Sammy!" concluse, tirando così in ballo anche il minore, il quale restò senza parole.
"Sam, cos'hai scoperto?" volle sapere Mary
"Adesso che ci siamo tutti..." cominciò il gigante, mostrando il portatile agli altri. "Allora... secondo quello che ho letto e scoperto finora, sembra che il responsabile di tutto potrebbe essere un fantasma..."
"Oppure in alternativa il responsabile è uno degli amici di Carol Anne..." ironizzò il biondo.
"Carol Anne?" fu la domanda di Castiel, cosa che fece alzare gli occhi al cielo all'altro,
"Dean voleva dire che in alternativa potrebbe essere tutta colpa di un maledetto Poltergeist." spiegò allora Sam.
"Allora cosa si fa?" chiese Castiel.
"Domani andremo ad ispezionare nuovamente la villetta di cui hai parlato al telefono." propose il maggiore dei Winchester,
"Sammy e la mamma, nel frattempo, vedranno di scoprire se ci sono state delle morti sospette in quest'ultimo periodo, ed appena scoperto il responsabile andranno a sistemare i resti dello stesso!"
"In poche parole a voi andrà la parte facile, mentre a noi la più difficile..." sbuffò il minore.
"Sei tu l'intelligente della famiglia, Sammy!" cercò di rabbonirlo il fratello,
"Vorresti forse dire che io non lo sono?" s'intromise la madre dei ragazzi,
"Naturalmente oltre a te, mamma!" replicò il biondino imbarazzato, mentre gli altri ridevano per la figura fatta da quest'ultimo.

 
***


Il mattino successivo Dean e Castiel si recarono, di buon'ora, alla villetta di cui aveva parlato l'angelo, rimanendo nella zona fino al tardo pomeriggio.
"Ma qua non c'è nulla di strano!" sbottò infine il biondo dopo ore in cui non sembrava succedere assolutamente nulla.
"Eppure sono sicuro che è qui, mi avevano detto che la casa in questione era sulla sessantottesima..." rispose l'angelo.
"Sei proprio sicuro che fosse la sessantottesima" lo apostrofò Dean "oppure t'avevano detto che era sulla settantottesima e tu hai capito male perché sei duro d'orecchio?"
"Almeno abbiamo passato del tempo assieme, solo noi due..." disse Castiel con aria innocentemente trasognante,
"MA TI SEMBRA IL MOMENTO ADATTO?" urlò il Winchester, per tutta risposta.




Poco dopo squillò il telefono del biondo.
"Ma dove diavolo siete finiti voi due?" li rimbeccò Sam non appena il fratello ebbe risposto,
"Siamo sulla sessantottesima Sammy, perché?" fece questi.
"Perché voi due non siete altro che dei poveri imbecilli" replicò quindi il gigante "m'hanno appena detto che la casa infestata è quella in vendita sulla SETTANTOTTESIMA, ma dov'era il nostro Cass con la testa quando è andato a chiedere informazioni?"
"In effetti Cass, ma dove ce l'avevi la testa?" lo prese in giro il cacciatore.
"L'ho sempre avuta sul collo, se proprio volete saperlo..." rispose il bruno infastidito.




"Dove sei Sammy?" chiese poi il maggiore,
"Mi trovo all'interno della casa in questione, mentre la mamma è andata a sistemare i resti del nostro fantasma, per il momento sembra tutto tranqui-" stava dicendo il minore, quando poi s'interruppe improvvisamente la comunicazione.
"Sammy ci sei?" fece Dean,
"SAMMY!" urlò poi, quando il fratello continuava a non rispondergli.
"Cass sbrighiamoci!" ordinò al bruno.
I due salirono così in auto e si precipitarono nel luogo indicato da Sam.
 
***


"Accidenti, s'è rotto il telefono..." si lamentò Sam.
Stava ispezionando la cosiddetta casa infestata, mentre parlava con Dean, quando all'improvviso aveva percepito come un forte freddo e s'era sentito inspiegabilmente spingere con violenza in avanti; il cellulare gli era così sfuggito di mano, e cadendo s'era ridotto in mille pezzi.
Poco dopo il ragazzo, udendo dei rumori da quella che, a prima vista, sembrava essere la cucina, decise di andare in quella direzione.
Entrato nel locale vide le imposte delle finestre sbattere, mentre il freddo sembrò farsi persino più intenso rispetto a prima.
"Abbiamo trovato il nostro fantasma..." pensò Sam.




Il gigante prese quindi il sale che aveva portato con sé, per poi iniziare a disegnare con esso un cerchio attorno alla propria figura, ma poco dopo quasi sbiancò per la sorpresa, nel vedersi lo stesso davanti al naso!
"Chi osa venire a disturbarmi?" proruppe la presenza con voce cavernosa. "Non uscirai vivo da qui!"
Al sentire quelle parole il minore dei Winchester, deciso, gli sparò addosso con il fucile caricato a sale, ma lo spirito -dopo essere apparentemente scomparso- riapparve alle spalle del giovane per poi lanciargli contro una sedia della cucina.
Per sfuggire all'attacco Sam si rifugiò sotto il tavolo, mentre il fantasma rideva malignamente, facendo anche esplodere la lampadina del locale.




"Sammy!"
Dean entrò di corsa nella stanza, seguito a ruota da Castiel.
"Dean!" rispose il fratello.
"Ok, adesso siamo solo: io e te." affermò il biondo rivolto al fantasma "Fatti sotto Casper!"
"Senti un po' Dean" fece curioso Castiel "ma come fai a sapere che il fantasma si chiama proprio Casper?"
"Ma povero me..." sospirò il cacciatore rimanendo comunque in allerta.
Un rumore improvviso di una porta sbattuta distrasse poi il Winchester, e lo spirito vendicativo ne approfittò per lanciare il giovanotto contro il muro; l'urto fu talmente forte da fare perdere i sensi al biondo.
"DEAAAAAAAAAAAAAAAAAAAANNNNN!" gridò Sam, vedendo il fratello a terra,
"Penso io a lui!" intervenne l'angelo, precipitandosi senza esitare al fianco di Dean "Tu pensa a tenere occupato lo spettro!"
"Parli come se fosse facile..." pensò il gigante, impugnando il fucile e sparando nuovamente al fantasma, in modo da attirare l'attenzione su di sé.




Castiel, nel frattempo, aveva portato il Winchester all'ingresso della casa, per poi curarlo una volta assicuratosi di come quello fosse un posto -vista la situazione- sicuro.
"Cavolo! Che botta..." fece questi svegliandosi, per poi dire "Cass, ma dove hai lasciato Sammy?" non appena notato come il minore non fosse con loro.
"Sam è-" cominciò il bruno, ma Dean lo interruppe con un "Non dovevi lasciarlo solo con quella cosa, accidenti!" per poi ritornare di corsa verso la cucina, ma la porta della stessa era come bloccata.
"Non capisco" disse l'angelo "era aperta quando t'ho portato qui!"
"Maledetto spirito della malora" imprecò il biondo "scommetto che l'ha bloccata lui!"
"Cosa pensi di fare?" domandò l'angelo, per poi notare l'amico lanciarsi verso la porta,
"La sfondiamo, è ovvio!" rispose il cacciatore prendendo la stessa a spallate "Resisti Sammy, stiamo arrivando!"
 
***


Le cose non andavano bene per Sam.
Il ragazzo aveva ormai quasi terminato le munizioni, inoltre il sale non sembrava avere molto effetto contro quello spettro.
"Ma cosa aspetta la mamma a sistemare quei resti?" si diceva.
Mentre il giovane, riparato sotto il tavolo della cucina, cercava di trovare una soluzione, lo spirito vendicativo rideva sguaiatamente.
Sembrava quasi giocare con lui.
Ad un tratto Sam si ritrovò completamente allo scoperto; il fantasma aveva infine deciso di fare sul serio.
Distrutto così l'unico riparo del minore dei Winchester, lo scaraventò contro il muro come aveva fatto con Dean.
"Comincia a pregare, moccioso." lo minacciò lo spirito, mentre il ragazzo, stordito, era del tutto vulnerabile. "E’ giunta la tua fi-" proseguì, ma all'improvviso si bloccò sul posto.
"Cosa diavolo..." disse, per poi prendere improvvisamente fuoco. "NOOO!" fu l'ultima parola pronunciata dallo stesso prima di scomparire nel nulla senza lasciare traccia.




Poco dopo Dean, una volta svanito il fantasma, riuscì finalmente a sfondare la porta.
"Sammy come stai?" gridò, catapultandosi nella cucina e raggiungendo il fratello che si stava lentamente rialzando,
"Sono stato meglio..." sorrise il gigante.
"Dov'è finito quel maledetto?" si guardò attorno il biondo,
"Svanito" rispose il ragazzo "... di sicuro è stato grazie alla mamma."
"Andiamocene." affermò il maggiore, seguito da Sam e Castiel; i tre risalirono così sull'Impala per poi ritornare all'hotel.
 
***


Ritornati al motel trovarono Mary, arrivata poco prima di loro, e Sam volle sapere come mai aveva impiegato così tanto per trovare i resti della persona divenuta uno spettro.
"Ho avuto diversi problemi nel trovare il luogo in cui era stata sepolta." ammise la donna "Senza contare che dovevo evitare di farmi notare da chicchessia, cosa mi sarei inventata sennò?"
"L'importante è averlo finalmente sistemato." affermò Dean "Adesso scusatemi, ma prima di tornare a casa, il sottoscritto, vorrebbe dire due paroline a Cass." guardò l'angelo "In privato." sottolineò.
Il bruno si congedò dagli altri e seguì il biondo nella stanza di lui.
"Ma cos'avranno da dirsi di così segreto da non poterlo fare davanti a noi?" volle sapere Mary,
"Diciamo che sono..." il figlio cercò le parole giuste "questioni personali."
"..."
 
***


Adesso che il caso era chiuso, infatti, Dean Winchester aveva un altro problema da affrontare: parlare della sua relazione con Castiel alla madre!
"Ecco Cass." cominciò il biondo "Vorrei dire alla mamma ogni cosa, vorrei che sia felice per me, ma non so proprio come dirglielo..." si interruppe per prendersi la testa fra le mani "... come reagirebbe se venisse a sapere di noi due?"
"Andrà tutto bene Dean." tentò di rassicurarlo l'angelo. "Qualsiasi cosa accada io sarò sempre al tuo fianco!" gli disse, per poi abbracciarlo dolcemente.
Il Winchester, sentendosi al sicuro tra le braccia del compagno, ricambiò con trasporto l'abbraccio.
"Hai ragione Cass, niente e nessuno potrà mai separarci!" ammise.
Mentre i due erano ancora stretti l'uno tra le braccia dell'altro, Mary entrò nella stanza senza nemmeno bussare.
"Ragazzi, è ora di anda-" fece la donna, per poi notare subito dopo i due uomini ancora abbracciati.




"Accidenti!" pensarono all'unisono i due.




"Dean, Cass" domandò lei "com'è che siete appiccicati come due sanguisughe?"
"Niente mamma, io..." fu la risposta di Dean, mentre si staccava dall'angelo.
"Ecco, Mary" intervenne il bruno "... è un po' complicato da spiegare..."
"Non è successo niente mamma, non farne una tragedia..." cercò di sdrammatizzare il biondo.
"Mi state forse nascondendo qualcosa?" chiese la madre con tono inquisitorio.
"Mamma..." fece Dean imbarazzato "... io..."
"Allora?" lo incalzò lei.
"E cosa dovremmo nasconderti" affermò Castiel senza pensarci su due volte "... a parte che io e tuo figlio stiamo insieme scusa?"




La donna, nel sentire la notizia bomba sgranò gli occhi a dire poco sbalordita.
"Voi due siete COSA?" gridò incredula.




"E bravo Cass!" gli disse il cacciatore "Alla fine ti sei fatto scappare tutto!"
"NON M'E' SCAPPATO PROPRIO NIENTE!" replicò l'angelo guardandosi attorno, secondo Dean: COSA gli era scappato?
Il caos attirò persino Sam, che s'era ritirato nella propria stanza nel tentativo di riposare un po'.
"Ma cosa succe-" cominciò a dire, per poi chiedere, notando Mary fissare sia il biondino che l'angelo "... mamma stai bene?"
"Ho appena saputo che Dean e Castiel stanno assieme..." fece la donna, ancora sconvolta dalla rivelazione.
"Lo immaginavo..." rispose lui, per poi cercare di trattenere le risa.
"Tu lo sapevi e non m'hai detto niente?" lo affrontò la madre.
"Avrei voluto metterti al corrente della cosa..." spiegò allora il ragazzo "... ma Dean, quando abbiamo provato a parlarne, m'ha detto Non ci provare nemmeno, quindi pensavo che te l'avrebbe detto lui... non l'ha più fatto poi?"
La reazione della donna, la quale scosse tristemente la testa osservando il figlio, gli fece capire che no, il fratello non le aveva detto proprio nulla.




In fondo Dean aveva come raggiunto il proprio obiettivo, ovvero mettere a conoscenza Mary di quello che univa il biondo a Castiel.
Quello che mai si sarebbe potuto aspettare però, era il fatto che alla fine era stato lo stesso angelo a rivelare ogni cosa, e non lui!
Probabilmente, se il Winchester avesse potuto prevedere il futuro, avrebbe deciso di non dire nulla alla madre, vista la reazione mostrata da quest'ultima...


 

FINE





*modo di dire che significa «con delusione e umiliazione per non aver ottenuto ciò che si voleva»





NA: questa è la prima volta che scrivo nel fandom di Supernatural, e sentendomi un pesce fuor d'acqua spero vivamente di non avere combinato castronate.
Ringrazio prima di tutto coloro che hanno organizzato il contest; e ringrazio cin75 e TeamFreeWill per avermi incoraggiata a provare a scrivere una storia in questo fandom.
Ringrazio poi tutti coloro che hanno deciso di leggere la mia storiella, e coloro che -eventualmente- decideranno di darmi le loro opinioni al riguardo.
Per finire ringrazio ancora cin75 per avermi aiutata a classificare al meglio la storia.
Detto questo vi saluto, ciao!
   
 
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