Io cerco sempre di ferirti, in un modo o in un altro.
Inizialmente urlavo tutto il mio disprezzo e il mio odio. Ma questa tattica ha fallito, perché tu semplicemente mi ignoravi.
Allora mi sono messo a distruggere questo mondo orripilante, privo di logica o buonsenso. Con la mia spada, sorella della tua, ho iniziato a colpire tutto quello che mi capitava a tiro. Palazzi, finestre.  Anche questo, però, non ha funzionato.
Poi, in un momento di lucidità, ho capito. Io devo arrivare a colpire il cielo. Come ho fatto a non capirlo prima? Eppure avrei dovuto comprenderlo dalla pioggia.
Quando ce la farò, oh, allora lo graffierò, con le unghie, con la spada. Lo contaminerò con il mio odio, il mio rancore, la mia rabbia.
Sono sicuro che sarà come colpire un telo, la scenografia di un teatro.
E poi, ne ho la certezza, da lì uscirà inchiostro nero. Macchierà questo luogo, lo colorerà.
E dopo esso diventerà bianco, una volta entrato in contatto con me. E contaminerà questo mondo, lo scolorirà.
Esso decreterà la mia vittoria, la tua sconfitta.
Ma, finche quel momento non arriverà, non posso far altro che colpire la terra, osservato da un cielo beffardamente alto.

Questa giornata è stata strana, lo ammetto. La scena che ho visto è stata incredibile. Ho visto tre graffi nel cielo. Giuro. Erano tre nuvole che davano questa forma. Mi è venuto in mente Hichigo, la sua rabbia, il suo rancore. Ed ecco che ne è uscito.
Vi assicuro che molte delle parole non le ho scelte a caso, sono state pensate. Ho provato ad applicare la teoria di Ungaretti, la parola rivelatrice. Ma forse è meglio che non ci provi proprio…
Ed ora, devo dare delle spiegazioni su “Rainy day”. Si, Ichigo muore. Ovvio, no? Si uccide. Lo ha fatto per non sentire il dolore, e colpisce Hichigo perché non vede che è stato lui ad non impedire la morte di Orihime.
Evviva l’ ottimismo.
Ok, e ora…
ADDIO E GRAZIE PER TUTTO IL PESCE!!