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Autore: karter    27/07/2017    1 recensioni
COMPLETA
[...]
- XXIII capitolo: Lettera (Sakura&Ino friendship)
- XXIV capitolo: Genitori&Figli (SuiSaku)
- XXV capitolo: Abbraccio (SuiSaku, SuiKari, Suigetsu&Sakura friendship)
- XXVI capitolo: Candela (NaruSaku)
-XXVII capitolo: La solitudine (SakuSasu; accenni Naruto&Sakura&Ino friendship)
- XXVIII capitolo: La mia noiosa (SasuSaku)
- XXIX capitolo: Un Fine Settimana Indimenticabile (Sakura&Ino friendship, accenni SakuraxOc, InoxShikamaru, Sakura&Suigetsu brothership)
- XXX capitolo: La sua vera natura (Kiba)
- XXXI capitolo: Un giorno magnifico (Naruto&Sakura&Ino firendship; KakaSaku)
- XXXII capitolo: Una Vita Insieme (Sakura&Suigetsu friendship; accenni Sakusasu e SuiKa)
- XXXIII capitolo: Brufolo (Amicizia al femminile)
- XXXIV capitolo: Per farla sorridere (Naruto&Kushina Jr)
- XXXV capitolo: Una smorfia di felicità (Sakura&Sarada)
- XXXVI capitolo: Catene (Sakura centric; team7)
- XXXVII capitolo: Tu non sei mio padre! (Sakura&Sarada; Sarada&Sasuke; Naruto&Sasuke brothership)
- XXXVIII capitolo: Benvenuta in famiglia, Mikoto Uchiha (ItaSaku)
- XXXIX capitolo: After two years (Sakura&Naruto friendship)
- XL capitolo: Mamma, mi parli di loro? (Team7, SasuSaku, OC/OC)
Sarà una raccolta di drubble, flashfic e oneshot senza la stoffa per essere storie indipendenti e raccolte sotto un'unica insegna.
Le fic saranno sia AU che no e il raiting potrebbe cambiare andando avanti.
spero vogliate passare a dare un'occhiata! xD
Genere: Fluff, Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Team 10, Team 7, Team 8, Team Hebi/Taka | Coppie: Gaara/Matsuri, Hinata/Naruto, Sai/Ino, Sasuke/Sakura, Shikamaru/Temari
Note: AU, Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Nessun contesto, Contesto generale/vago
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Catene







Si guardò allo specchio con occhi stanchi.
Quanto tempo era trascorso dall’ultima volta che si era riconosciuta nel riflesso che lo specchio le aveva rimandato?
Dov’era finita la ragazzina dagli occhi color giada sempre pieni di vita? Che ne era stato della giovane donna dal sorriso perenne sulle labbra? Cos’era accaduto alla testarda dottoressa dai capelli rosa?
Sakura non si riconosceva più nel suo corpo. Non poteva essere lei quello spettro dalle occhiaie violacee, le guance scavate, gli occhi spenti, i capelli opachi, le ossa sempre più sporgenti e i vestiti ogni giorno più larghi.
Un ghigno le deformò le labbra secche a quel pensiero.
Sapeva perché si era ridotta in quello stato, era tutta colpa loro! Di quei due ragazzini che non l’avevano mai aspettata nel corso della loro giovane vita ma che dalla loro scomparsa sembrava avessero deciso di farsi perdonare quella mancanza e chiamarla a loro per riformare il team sette.
Sentiva la sua anima legata alle loro con catene indissolubile, le stesse che le stringevano il cuore tutte le volte che il suo sguardo si posava su quella vecchia fotografia che per troppi anni aveva rappresentato tutto ciò che erano.
Erano trascorsi undici mesi dalla fine della guerra, trecentoquarantasette giorni dalle loro morti. Se le prime settimane erano passate rapidamente a causa del coma, i successivi duecentottantacinque giorni erano stati devastanti per la sua mente ancor più che per il suo corpo.
Ovunque si girasse vedeva loro. Le sorridevano, le parlavano, la chiamavano incessantemente, volevano che li raggiungesse, per questo non si erano risparmiati, l’avevano stretta tra le loro catene.
Catene di ricordi.
Catene di emozioni condivise e non sempre comprese.
Catene di rimpianti.
La peggiore, però, era quella del senso di colpa, perché lei era sopravvissuta in un mondo in cui di loro sarebbe rimasto solo il ricordo.
Era devastante la sensazione di oppressione che le risaliva dalle viscere ogniqualvolta apriva gli occhi al mattino. Perché era sopravvissuta? Che senso aveva la sua vita se non riusciva a sentirla sua?
Rise Sakura, rise forte per sovrastare il rumore delle catene che si scontravano tra loro, rise istericamente per quel rumore che poteva sentire solo lei e lentamente le stava portando via la vita.
Si sentiva pazza alle volte e le persone che la circondavano non aiutavano a farla sentire meglio. Nessuno le credeva. Erano convinti che il dolore della perdita l’avesse resa folle, e come biasimarli? Nessuno aveva subito le sue perdite, nessuno era rimasto solo al mondo come lei. I suoi compagni di team non c’erano più, il suo maestro, i suoi genitori, la sua maestra. Morti, tutti morti. Non aveva più nulla Sakura, solo quelle catene che la stringevano sempre più nelle loro spire.

-Kakashi-sensei, Sasuke-kun, Naruto- sussurrò senza distogliere lo sguardo dal suo riflesso. Era una sua impressione o stava sbiadendo?


-Aspettatemi, sto arrivando-


***


-Chi sono?- chiese una bambina dai capelli mori raccolti in due morbide trecce e due intensi occhi azzurri osservando una lapide in granito nero sulla quale erano poste cinque fotografie.
Erano dei personaggi davvero interessanti, così diversi gli uni dagli altri.
-Erano il team sette- gli rispose la madre con sguardo nostalgico -Erano una famiglia, ma un evento inatteso li ha divisi e da allora non hanno fatto altro che rincorrersi-
La bambina li osservò con occhi attenti. Le piacevano, specie il ragazzo con i capelli biondi e gli occhi color del cielo.
-Come sono morti?- domandò con occhi curiosi sfiorando la foto in cui erano rappresentati tutti e quattro assieme. Era strana quella foto ma le trasmetteva serenità.
-La guerra si è portata via i due ragazzi e l’uomo, e loro hanno trascinato a sé con catene invisibili la ragazza- rispose la donna scompigliando la frangia della sua bambina mentre una lacrima solitaria le rigava il volto. Se solo le avesse creduto…
-Nella morte sono riusciti a realizzare il loro sogno: hanno fatto tornare a risplendere il team sette-




***

-Sakura-chan, finalmente!- la accolse Naruto andando le incontro con uno dei suoi più bei sorrisi a illuminargli il volto.
-Tsk- la salutò in maniera Sasuke sorridendo in maniera impercettibile. Se non lo avesse conosciuto così bene non avrebbe mai notato quel lieve distendersi di labbra sul suo volto.
-Yo, Sakura- la accolse Kakashi distogliendo lo sguardo dal suo inseparabile libro per dedicare un sorriso alla sua unica allieva donna.
Sakura li osservò attentamente mentre calde lacrime le riga vano il volto. Non riusciva a credere ai propri occhi, erano tutti e tre davanti a lei e le sorrideva no a modo loro. Senza poterlo impedire si lanciò tra le loro braccia lasciandosi cullare dalla loro presenza.
Finalmente quelle catene che sembravano opprimere erano scomparse.

  
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