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Autore: Katonoffirecrow    04/08/2017    2 recensioni
Non sempre la verità o i concetti sono chiari, e spesso ciò può portare a tragiche conseguenze
Genere: Avventura, Azione, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Princess Cadance, Princess Celestia, Princess Luna
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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« Quanta inutile stolta convinzione che si è sparsa nel regno...è davvero disgustoso.

Tu non trovi ? » chiese uno stallone dal manto bianco come la neve, vestito con una serie di cinghie chiodate che si incrociavano sul petto e sulla groppa, mentre le caviglie posteriori ed anteriori erano dotati di polsini, a loro volta borchiati, e gli zoccoli, neri come la pece, avevano la parte più vicina al terreno rinforzata con del metallo.

Rimase qualche istante in silenzio, scrutando il proprio interlocutore, decisamente più alto, coi suoi occhi rossi, mentre il vento gli fece leggermente muovere il crine molto corto, mentre il volto bianco e scavato mostrava la presenza di due grosse cicatrici, che si incrociavano in proprio tra gli occhi.

«Dipende a cosa ti riferisci vecchio mio, sai vi sono molte convinzioni qui ad Equestria, pertanto non credi dovresti essere più preciso ? »

« Giustamente non posso darti torto. Vi sono innumerevoli stoltezze in questo regno, ma probabilmente quella più colossale è che l'amicizia, l'amore, i buoni sentimenti e tutto ciò che è buono e chi lo predica, possa riuscire in qualsiasi impresa...decisamente un esempio inutile. » rispose schiarendosi la voce.

« Se non ricordo male però, anche tu sei stato sconfitto da tali poteri. O sbaglio ? » chiese con tono quasi ironico l'essere alla destra dello stallone, abbassando il proprio sguardo verso di lui, incrociando quegli occhi cremisi ed un espressione seria, quasi irritata.

« Ops. Ho detto per caso qualcosa che non va ? » disse l'umanoide portando la mano destra dinnanzi alle proprie labbra, nascondendo il sorriso sadico che stava segretamente sfoggiando.

« Ti sbagli. Io non sono stato sconfitto, la mia fu una ritirata mossa per motivi maggiori, altrimenti durante la caduta di Sombra, non avrei di certo lasciato che le principesse facessero i loro comodi.

Se quello smidollato di un unicorno non avesse puntato tutto sul potere magico, ed avesse calcolato ogni variabile, probabilmente non sarebbe stato esiliato, ed infine, distrutto. »

« Beh non posso darti torto, è stato decisamente idiota per le sue decisioni, ma non mi pare che tu lo abbia completamente dimenticato, infatti quel tuo arsenale se non erro è stato-»

« Si. L'ho creato utilizzando frammenti del suo corpo, ed unito ad altre sostanze ho generato questo vestiario, in modo da poter agire con poteri che prima non possedevo. »

« Ma non hai appena detto che basare la propria strategia sui poteri è sbagliato ? » rispose nuovamente l'essere umanoide, battendo due volte il proprio bastone nero sul terreno, mentre in lontananza una flebile luce cominciava ad alzarsi all'orizzonte.

« Ti sbagli. Io ho solo detto che li utilizzo per i poteri che mi conferiscono, non ho detto che baso ogni mia azione sul loro utilizzo. Rammenta, sono in grado di far sparire un villaggio intero da solo, anche senza bisogno di questi poteri.

E tu Nero, dovresti saperlo bene, viste le numerose offerte che mi hai fatto per accogliermi tra le tue schiere. »

« Offerte che tu sfortunatamente hai sempre rifiutato, per quanto fossero decisamente interessanti, insomma avevo anche detto che potevi divenire potente quasi quanto Rain, e tu sai che non è poco. » disse Nero, fissando col proprio occhio abissale lo stallone, che sollevò il sopracciglio destro, ridacchiando.

« Pensi che me ne possa fregare qualcosa di avere dei poteri del genere ? Tutto ciò che desidero è mostrare la verità a questi stolti. Perché solo con la verità si può migliorare questo regno, e distruggendo i cancri che la infestano con le loro menzogne e false azioni non fanno altro che rallentare questo processo. »

« Ed allora non credi che con un potere così grande tutti ti ascolterebbero ? » chiese l'umanoide, osservandolo perplesso, grattandosi il mento con la mano sinistra.

« A quel punto non lo farebbe per acquisizione del concetto, ma per paura del mio potere.

Io non voglio dominare, non mi importa di essere un re, possiamo dire che mi ritengo un insegnante, o un dottore, si o altresì un eroe...o un cattivo, visto che le due cose non sono molto diverse, è questione dei punti di vista. » concluse lo stallone, mentre il bagliore in lontananza crebbe, fino a rivelare il maestoso sole che si stava innalzando su Equestria, rivelando come i due stessero dialogando sulla cima della montagna su cui era costruito il castello di Canterlot.

« Dunque non hai proprio intenzione di accettare la mia offerta, ed agirai a modo tuo ? » chiese Nero, mentre alle proprie spalle si era aperto un varco dimensionale violaceo.

« Sicuro come non mai. Anzi, mi chiedo perché non rimani ad ammirare ciò che accadrà. A te sono sempre piaciute le cause di tuo interesse, e se non erro questo potrebbe tornarti utile. » disse lo stallone, cominciando a sporgersi lungo il crinale della montagna.

« Ammetto che sarei curioso, ma al momento ho un problema più urgente da sistemare. Puoi sempre rallentare un po' il tuo avanzamento di piano fino al mio ritorno. » disse Nero, cominciando a svanire nel portale, osservando lo stallone spiccare un lungo salto in aria, per poi volgersi verso il basso, sorridendogli.

« Sai perfettamente che andrebbe contro me stesso rallentare. » sentenzio l'equino, precipitando verso il castello, mentre l'umanoide sorridendo svanì nel portale.

Il pony in caduta libera, si dirigeva a grandissima velocità verso la torre principale, dove si trovava la camera di Celestia che, nel medesimo istante stava planando verso il balcone, del tutto ignara della visita che stava per ricevere.

« Bene, ci siamo. Che inizi lo spettacolo !! » gridò lo stallone, che ancora in caduta, cominciò a trottare a velocità elevatissima sul tetto della torre in discesa, per poi lasciarsi cadere verso il basso nuovamente proprio verso il balcone, dove stava atterrando la monarca.

« SEI MIA !! » tuonò il pony, facendo in tempo ad osservare lo sguardo di Celestia incrociarsi col suo, per poi schiantarvisi addosso con violenza inaudita.

Un forte boato venne avvertito in tutto il castello, seguito da un grido di dolore terrificante, che fece saltare tutte le vetrate della struttura.

La polvere che si era alzata dopo lo schianto cominciò lentamente a posarsi, mentre il balcone, danneggiato dall'impatto, pareva fosse pronto a cedere da un momento all'altro.

In quello stesso istante delle guardie entrarono nella stanza soffermandosi impietriti sulla soglia del balcone.

All'esterno, con il volto e gli arti anteriori sporchi di rosso, lo stallone se te stava con sguardo indicibile immobile su Celestia.

Questa era immobile al suolo, piena di ferite dovute all'impatto ed hai vetri che erano esplosi, che si trovavano anche addosso al suo aggressore.

« Allora dimmi Celestia, fa male ? » chiese con sadicità avvicinando le labbra all'orecchio dell'alicorno mentre con forza premette gli zoccoli anteriori sulle giunture delle ali della malcapitata, che parevano quasi pronte a staccarsi dal suo corpo.

« Fermo !! Non osare fare una sola mossa altrimenti noi-» la guardia dovette zittirsi di colpo quando lo stallone, spinse con forza lo zoccolo destro sull'ala della sovrana facendola gridare nuovamente.

« Altrimenti cosa ?? Mi eliminerete con la forza dell'amicizia ? Oppure andrete a chiamare Luna, o le altre principesse ?? Forza, portatele pure da me. Vi mostrerò quanto i loro poteri ed insegnamenti che pensano di darvi siano sbagliati !! » tuonò nuovamente lo stallone, con ghigno satanico in volto, per poi addentare il coppino della regnante, facendola nuovamente gridare, fino a farle perdere i sensi.

Lentamente risollevò la testa, sotto gli occhi impietriti dei presenti, per poi cominciare a far illuminare le borchie sulle proprie cinghie.

« Beh signori, direi che per oggi può bastare. Come avete visto, la grande Celestia, con tutta la sua magia e potere non ha potuto nulla contro di me. Pertanto io comincerei seriamente a chiedermi se è degna di regnare e se i suoi insegnamenti sono corretti.

Ora, con questi pensieri vi lascio. » concluse lo stallone, svanendo poi in una coltre nebbiosa nerastra, lasciando libera la principessa.

 

  
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