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Autore: ballerina 89    11/08/2017    1 recensioni
Piccolo approfondimento della precedente fan fiction: Happy beginning. In questa storia approfondiremo meglio l'argomento riguardante il rapimento della piccola Leila Jones (figlia di Killian e Emma), rapita dal famigerato Capitano Barbanera. Come riusciranno i nostri eroi a salvare la loro piccolina? Leggete e scopriamolo insieme.
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: David Nolan/Principe Azzurro, Emma Swan, Killian Jones/Capitan Uncino, Mary Margaret Blanchard/Biancaneve, Regina Mills
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Poche ore prima, una bambina dai lunghi capelli biondi e dagli occhi color del mare si era teletrasportata al porto per cercare un posto strategico dove nascondersi da suo zio Neal che la stava cercando. In un primo momento pensò di nascondersi sulla Jolly Roger ma dopo aver esaminato attentamente la nave pensò che suo zio l'avrebbe trovata subito li. Aveva bisogno di un nascondiglio migliore. A passo sostenuto uscì dalla nave e camminando in direzione del molo venne fermata da un passante. 
- Ciao piccolina ti sei persa per caso? 
- No.
- Dove sono i tuoi genitori?
- Non sono qui adesso. 
- E tu che ci fai qui tutta sola?
- Sto giocando con mio zio a nascondino e sono venuta qui per trovare un nascondiglio sicuro. 
- Forse conosco il posto che fa al caso tuo. Vuoi venire con me?
- Mamma e papà non vogliono che vada con persone che non conosco. 
- Ah si?!?! Fanno bene sai? è pericoloso dare retta agli estranei. Ma la sai una cosa tu somigli molto a due miei carissimi amici  e scommetto che sei loro figlia. 
- Come si chiamano?
- Emma Swan e Killian Jones.
- Siiiiii! Sono la mia mamma e il mio papà! - rispose con entusiasmo.
- Non avevo dubbi, hai gli occhi di tuo padre e i capelli e il vestiario di tua madre. Carina La tua giacca rossa! - La bimba sorrise - Allora che fai, ci vieni con me a vedere questo nascondiglio?
- E se poi zio Neal non mi riesce a trovare? Sai... lui non è molto bravo in questo gioco. Io tra poco devo essere a casa perché se nonna scopre che sono venuta fuori da sola si arrabbia. 
- Facciamo così... tu vieni con me, vediamo se zio riesce a trovarti e se non ci riesce ti riporto a casa io ok?!?! Tanto so dove abiti.
- Va bene! - disse sorridente - Ma posso tornare a casa anche da sola sai?!?! 
- Come?
- È un segreto non posso dirlo - sua mamma le aveva detto di non parlare della sua magia in pubblico, almeno non ancora. 
- Vogliamo andare?
- Si - e gli allungò la mano
- Cosa c'è? - Chiese lui riluttante
- Mi dai la manina? 
Ci pensò su ma poi sforzandosi gliela diete. Tutto pur di mandare in porto il suo piano. 

***
Storybrooke Hospital

Una volta assimilata la notizia, Emma svenne sul divano di casa di Regina e sembrava non avesse nessuna intenzione di riaprire gli occhi. I suoi famigliari preoccupati per la sua salute e quella del futuro nascituro optarono così per chiamare un'ambulanza che la trasportasse con urgenza in ospedale. 
- Whale! Allora? - Chiese Killian non appena il dottore uscì dalla sala visite.
- Ha avuto un bello scock. Dovete darle il tempo di riprendersi. Lo so che è pressoché impossibile, ma cercate di tenerla più calma e tranquilla possibile. È  in uno stato delicato, non dovrebbe subire questi  stress.  Per sicurezza le ho iniettato comunque un calmante quindi non sarà del tutto lucida nelle prossime ore. Preferisco tenerla un po' stordita per evitare che si senta male di nuovo!
- Grazie Whale! 
- Avete saputo qualcosa della piccola Leila? Io non riesco ancora a capacitarmi.
- Purtroppo no! Ci siamo affidati ad una squadra di soccorritori esperti in questo campo per farci dare una mano ma ci hanno categoricamente escluso dalle indagini perché siamo troppo coinvolti.
- Ma come è potuto succedere?
- Lasciamo stare! Vado da mia moglie che è meglio.
- Killian... - provo a fermarlo suo suocero
-  No David! Non è assolutamente il momento!
- Lascialo stare David... si calmerà! Ha bisogno di tempo. - disse Regina mentre Killian raggiunse la stanza di sua moglie. 
Quando entrò nella sua camera il suo suo cuore perse un battito. Vederla lì, stesa in un letto d'ospedale, bianca in viso e con l'espressione corrugata lo faceva star male! Le prese la mano e la strinse nella sua. Non si accorse che anche il restante della famiglia aveva fatto ingresso in quella stanza.
- Amore mio.... ti prometto che la ritroveró! Costi quel che costi! Ma ti prego... apri gli occhi.  Non puoi farmi questo... non puoi lasciarmi da solo. Io ho bisogno di te, Henry ha bisogno di te... Anche leila e questa piccola creatura- disse toccandole la pancia.
Era un uomo distrutto. Prima la notizia della sua bimba e ora si ritrovava costretto a vedere sua moglie soffrire  così. Avrebbe voluto prendere volentieri a pugni un muro per sfogare la rabbia.
- Killian! - disse Regina poggiandogli una mano sulla spalla - Perché non vai un po' a casa? Vai a farti una bella dormita, poi una volta riposato tornerai qui.
- Voglio restare con lei.
- Hai bisogno di riposo anche tu. E' stata una giornata difficile per tutti.  Se cambia qualcosa ti faccio avvisare immediatamente, promesso.  Dai, vieni che ti accompagno io.
- Regina per favore te lo dico con le buone: lasciatemi stare. Non voglio sentire ragioni. Voglio restare qui con mia moglie. 
- Va bene, non insisto. - Tornò al suo posto 
Nella stanza regnava il più assoluto silenzio tutti aspettavano con ansia il risveglio della ragazza. Un'ora, due ore... tre. Niente da fare, Emma non ne voleva proprio sapere di svegliardi.  Erano li nel silenzio più totale quando finalmente udirono un piccolo gemito.Killian scattò immediatamente in piedi strinfìgendo ancora più forte la mano di sua moglie.
- Emma! Emma tesoro mi senti? 
- Kill....
- Eiiii amore ciao!!!! - disse sorridendole appena lei aprì del tutto gli occhi - Mi hai spaventato!
- Dove siamo? - chiese confusa
- Sei in ospedale, ti sei sentita poco bene!
- Mmmh.... - richiuse gli occhi e si girò dall'altro lato disorientata. Scattò come una molla qualche minuto dopo:
- Eiiii piano! Cerca di evitare movimenti bruschi ok? Ti sei appena ripresa!
- Killian... dov'è lei? 
- Chi amore? - sapeva già a chi si stava riferendo ma aveva bisogno di gudagnare tempo per prendere coraggio
- Leila... dimmi che è a casa con Henry a giocare e che non è davvero scomparsa...
- Amore mio.... - le strinse le mani
- Killian non mentirmi per favore. Ho bisogno di sapere la verità.
- Stiamo facendo tutto il possibile per trovarla!
- O MIO DIOOO NOOOOO!!!! Noooo la mia piccolina. - iniziò a piangere 
- Shhhhh -  suo marito la strinse in un abbraccio  per darle forza e per darsi forza lui stesso - La troveremo amore mio,  però per favore non agitarti. Non ti fa bene 
- Killian ha ragione tesoro! Tornerà a casa presto 
- FUORI DI QUI!
- Killian ma.... - provò a dire David
- Non mi ripeterò ancora. Fuori ... di... qui! È colpa vostra, solamente colpa vostra!
- Emma digli qualcosa tu per favore - insistette Snow
- Lasciate in pace mia moglie!
-  Smettetela! Non so cosa è successo e al momento non mi interessa, ho cose più importarmi di cui preoccuparmi. Non sono in vena di farvi riappacificare oggi, l'unica cosa che voglio è riavere indietro la mia bambina.
-  Tesoro, Ci vieterà di venirti a trovare se non gli dici qualcosa
- Non sono in vena di ricevere visite. Non voglio vedere nessuno quindi il problema non si pone - fece per alzarsi
- Amore dove stai andando?
- A cercare nostra figlia mi sembra ovvia come cosa! 
- Non puoi alzarti! Devi risposare, sei svenuta e ti hanno dovuto iniettare anche un calmante, è  fuori discussione che tu esca da questo letto!
- Devo andare a trovare mia figlia! Ha bisogno di me! Fuori è buio pesto, sarà spaventata a morte! 
- Emma guardami!  Guardami ti prego! Andrei io personalmente a cercarla e l'ho già fatto ma l'autorità competente ci vuole fuori dalle indagini 
- Chi se ne frega delle autorità Killian!
-  Non siamo lucidi in questo momento e hanno ragione.  Lasciamogli fare il loro lavoro. Vedrai che riceveremo presto buone notizie.
- Mi dispiace ma non riesco a starmene qui con le mani in mano menre la nostra bambina è fuori chissà dove. - si alzò e si diresse molto lentamente, visto la debolezza, verso la porta della sua stanza. Non riuscì a raggiungerla, venne colpita da un dolore improvviso al basso ventre che la portò a cercare appiglio alla parete piu vicina per non cadere. 
- O CIELO! EMMA!!!! TUTTO OK? 
- Sto bene!
- Dovresti tornare a letto.
- Ce la faccio benissimo.
- Ma se non ti reggi neanche in piedi...
- Killian, ti ho detto che ce la faccio, lasciami andare da lei. - il dolore di poco prima si presentò di nuovo questa volta in maniera piu acuta. cercò di trattenere un gemito ma non ci riuscì.
- OIIIII.... reggiti a me!  - disse Killian tenendola per non farla cadere - Passato? - annui.
- Killian falla stendere immediatamente, vado a chiamare Whale! - disse Regina con voce allarmata indicando i pantaloni della ragazza che avevano delle macchie di sangue
- No,nononononono Emma non farmi scherzi per l'amore del cielo! - disse prendendola di forza  e costringendola a letto.
- Lasciami Killiannnn!
- NO! SMETTILA DI FARE DI TESTA TUA. REAGISCI! 
- Fuori di qui, devo visitarla - disse Whale entrando di corsa seguito da  due infermiere - Anche te Killian, per favore esci. E' in buone mani puoi star tranquillo. - tentò di fare resistenza ma poi Regina riuscì a portarlo fuori con lei.  
Furono minuti interminabili quelli che seguirono, Whale sembrava intenzionato a non uscire e Killian ormai temeva il peggio.
- Staranno bene, sia lei che il bambino. - lo confortò Regina
- Sta andando tutto nel modo sbagliato.  Non riusciremo mai ad essere felici.
- Non dire così... Emma è una tosta, non si arrenderà così facilmente. 
La porta della stanza di Emma finalmente si aprì:
- Tutto ok? Cosa ha avuto? Stanno bene? 
- Calmati killian o penso che tra poco ricovereremo anche te. Adesso sembrerebbe stare bene. Ha avuto una piccola emorragia, sembrava l'inizio di una minaccia di aborto.
- O cielo!
- L'abbiamo presa in tempo. E' dovuta allo stress. Se riusciamo a tenerla tranquilla dovrebbe rimanere un caso isolato. Killian, stai tranquillo, stanno bene adesso e fisicamente Emma non ha prolemi per portare avanti la gravidanza.
- Come si fa a far star tranquilla una donna a cui è scomparsa sua figlia?
- Le somministreremo dei calmanti più forti con una regolarita di sei ore l'uno da l'altro per i prossimi due giorni e vediamo come va.
- Non farà male al bambino?
- Tranquillo, so quello che faccio. Staranno bene tutti e due. Ora vi lascio ho delle visite da fare. Emma sta dormendo,  è l'effetto dei sedativi, potete andare da lei però se volete. Con permesso
Whale si allontanò e David si avvicinò a suo genero per rincuorarlo un po.
- Tranquillo, hai sentito Whale? Staranno bene! 
-  Vattene via. 
- Killian lo so che....
- HO DETTO VIA! ANDATEVENE!!!! Non siete i benvenuti. Lasciate in pace la mia famiglia - senza degnarli di uno sguardo tornò da sua moglie.
- Ci odia... e anche nostra figlia, l'hai sentita prima?
- Sono solamente sotto shock tesoro... andrà tutto bene.
- Non sa neanche tutta la storia, come pensi che reagirà quando Killian gli dirà che è stata colpa mia se sua figlia è scomparsa?
-Non è stata colpa tua Snow.
- Si invece. Ho perso la loro bambina, nostra nipote. Capisci quanto è grave? Se qualcuno perdesse Neal io... io non lo so come reagirei. Killian ha ragione, siamo dei nonni orribili.
- Ti vuoi calmare? Ok, non sei stata con lei 24h su  24, ma era a casa nostra e al sicuro, chi andrebbe mai a pensare che una bambina di neanche quattro anni abbia dei poteri cosi avanzati?
- Non sarebbe successo nulla se mi fossi dedicata di più ai bambini. Stavano giocando, non pensavo...
- Autocommiserarsi non serve a nulla! Se volete rimediare a questo errore c'è solo una cosa da fare - esclamò improvvisamente Regina.
- Che cosa? 
- Andarla a cercare!
- E come? La squadra di ricerca ci vuole fuori dai piedi e anche se riuscissimo a non farci vedere da loro come facciamo a trovarla? Non abbiamo i mezzi.
- Abbiamo più mezzi di quanto tu creda. La pozione di localizzazione è una di queste
- E' VEROOOO!!!! Perchè non ci abbiamo pensato prima!
- Ci serve soltanto qualcosa della bambina.
- A casa ci sono alcuni dei suoi giocattoli.
- Bene... procediamo allora.
- Killian non si arrabbierà?
- Senti Snow, vuoi riacquistare la loro fiducia si o no?
- Certo che si
- Allora andiamo a cercare nostra nipote!

***
Al porto

- Questa è la tua nave? 
- Si, ti piace?
- Mmmm non lo so. Quella del mio papà è più grande!
- Ma come ti.... emmh...  ma come sei simpatica piccolina! -  disse mostrando un sorriso tiratissimo e scompigliandole i capelli. Mai discutere delle dimenzioni della nave di un pirata.
- Dove devo nascondermi per non farmi trovare da zio Neal? 
- Sotto coperta, nella stanza in fondo. Prima di andare però volevo farti un regalino. Mi stai simpatica sai?!?!
- Davvero???? Che regalo? -  disse con gli occhi che le brillavano.
- Questo! - disse mostrandole un braccialetto 
- Non mi piace.
- E lo indosserai ugualmente perché i regali non si rifiutano, non te lo ha insegnato la tua bella mammina? -  senza farla replicare le mise il bracciale al polso  che lei cercò inutilmente di togliere.
- Non si toglie! 
-  Può toglierlo solo un adulto.  Quando tornerai a casa mamma sara felicissima di togliertelo. Vai di sotto a nasconderti ora. 
- Ci ho ripensato! Non voglio nascondermi più! - Disse incrociando le braccia arrabbiata
- E come mai? sentiamo...
- Non mi va punto e basta!
- Guardaaaa.... Sta arrivando tuo zio , ci rimrrà male se non ti nascondi! Forza forza, va di sotto prima che ti veda!  - la spinse verso le scale. 
Riuscì a reggersi e a non cadere
- Eiii... mi hai spinto!
- era per non farti vedere, corri a nasconderti che sltrimenti vincerà lui! - la bambina credendo alle parole di quel pirata andò di corsa a nascondersi. Di Neal neanche l'ombra.
Mentre la babuba era sotto coperta, Barbanera era seduto comodamente  sulla sua nave a godersi il panorama quando venne disturbato dal suono del suo telefono:
- Allora? Sei riuscito nell'intento?
- Caro il mio draghetto ma per chi mi hai preso? Sono o non sono un pirata?  Certo che sono riuscito! È stato un gioco da ragazzi.
- Cosa aspetti a portarmi quello che ti ho chiesto?
- Abbi pazienza mia cara, avrai tutto a tempo debito. - Riagganciò il cellulare 
- Si è fatto buio, non penso che Neal mi troverà più ormai. Sicuramente non era lui prima, ti sarai sbagliato. - disse la piccola Leila tornando di sopra da Barbanera
- E quindi?!? È solo uno stupido gioco ragazzina. 
- Non si dicono le parolacce! E poi io voglio tornare a casa. Sono stanca.
- Punto uno su questa nave io faccio quello che voglio, punto due stiamo per andare a casa quindi zitta e vai sotto coperta! 
- No, io voglio stare qui! Giù fa troppo caldo.
- Non è un problema mio! Sparisci mocciosa.  
- Sei cattivo! Voglio tornare a casa dalla mia mamma.
- Smetti di frignare!  Guarda che non ti ci porto più a casa se continui a fare cosi! 
- Tanto posso tornarci anche da sola. PRRRRRRRR! - gli fece una pernacchia
- E come sentiamo!
- Ho la magia! - Fece per sparire ma non ci riuscì - ma.... perchè sono ancora qui?
- Che c'è bambolina, non ci riesci? 
- Io... io.... io non lo so perché! - Ci provò di nuovo ma con lo stesso risultato.
- Te lo dico io il perché! Lo vedi questo bel braccialetto? È fatto appositamente per non farti usare la magia! Non sforzarti, non riuscirai a tornare a casa da sola.
- Perché me lo hai dato?
- Perché a casa ti ci porto io e non la magia. 
- Perché vuoi salutare la mia mamma è il mio papà? - Chiese ingenuamente
" Ma quanto sono stupidi i bambini" pensò tra se e se - Certo bambolina, non vedo l'ora di salutare il tuo papà. Per quanro riguarda la tua mamma invece...  beh, non mi limiterei a salutarla! -  rise facendola spaventare.
- Voglio tornare a casa ora! -  Disse iniziando a piangere - Voglio andare da mamma. 
- D'accordo! Siediti allora perché si parteeeeee! -  disse togliendo l'ancora. Nell'esatto momento in cui la nave iniziò a muoversi la bambina scattò in piedi:
- Perché ci muoviamo? - La mia casa non è in mare.
- Forse no, ma la tua nuova casa lo sarà!
- Che dici? Non capisco... 
- Piccola stupida, la prossima volta impara a fare tesoro di quello che dicono mamma e papà. Non devi andare con gli sconosciuti. 
- Ma tu li conosci...
- Io si... e fidati che loro conoscono molto bene me! Sei tu che non mi conosci affatto. Evidentemente papà non ti ha ancora messo in guardia.
- Ma sono tuoi amici vero?
- Non ha importanza. Quello che conta adesso è che stai per abbracciare la tua nuova mamma.
- La mia nuova mamma?
- Si presto la conoscerai. E' ansiosa di vederti.
- Non mi serve un'altra mamma. Io ho la mia. 
- Non più. Stiamo andando da quella nuova.
- NOOOOO -  Disse piangendo disperata - io voglio la mia mamma non una nuova, dov'è la mia mamma? Voglio andare da lei! 
- Spiacente mocciosa. Non si può! 
- Sei cattivooooooo! - disse buttandosi addosso a lui per colpirlo - Riportami a casaaaaaa!
- Che caratterino! Il tuo papà sarebbe stato orgoglioso di te. Peccato che non rivedrai più neanche lui! - La bimba lo morse ad una gamba con tutta la forza di cui era in possesso  e approfittò di quel momento in cui il pirata era dolorante per correre in giro per  tutta la nave e gridare a squasciagola aiuto. 
- Brutta peste! Vieni qui! - la inseguì - Non ti sentirà nessuno tanto. 
- Aiutatemiiiiiiiiii! Mammmaaaaa.... papààààààààààà!!!!!
Barbanera riuscì a raggiungerla - Dove vuoi andare è? Non puoi scappare! 
- Si invece - e come se fosse la cosa più naturale del mondo si buttò in acqua. 
Purtoppo per lei non sapeva nuotare.
- Stupida mocciosa, voglio proprio vedere che farai adesso. - disse mentre ridendo si godeva quella scena.

 
Note dell'autore:
Salve a tutti ragazzi. Ecco il secondo aggiornamento di questa fanfiction. Barbanera è riuscito a prendere la bambina come da programma ma l'ha lasciata cadere in mare. rispetterà i piani per portarla a Malefica o la lascerà annegare? In tutto ciò i Charming con l'aiuto di Regina riusciranno a trovare la loro nipotina e far tornare la pace in famiglia? vedremo.... Alla prossima.
  
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