CAPITOLO 14
Il
Dottore si svegliò, si era addormentato piangendo. Si sentiva svuotato, ma con la consapevolezza che era arrivato il
momento di infrangere l'unica promessa che avrebbe risolto la situazione.
Si
alzò e si diresse alla stanza del figlio. Bussò.
"Sì?" - rispose Orion.
"Orion,
posso entrare? Vorrei chiederti una cosa."
"Entra."
Il
Dottore entrò con cautela.
"Orion,
intanto mi dispiace. Hai ragione, è colpa mia. Avrei potuto salvare tua madre se non fossi stato uno stupito
idiota codardo. Non posso cambiare il passato, posso solo cercare di migliorare il futuro.Devo pagare per il male
che le ho fatto..e non c'è punizione peggiore
se non quella di andare ogni giorno alla
sua tomba per ricordarmi di ciò che ho preso e di ciò che avrei potuto avere.
E averti al mio fianco sarà l'unico regalo
che potrò ancora farle."
- fece una pausa - "Allora che ne dici? Andiamo a trovarla insieme? Dopotutto è anche il giorno in cui ci siamo riuniti come una vera famiglia."
"Ci sto." - mi alzai e lo seguii.
*******
Passammo
tutto il giorno al Tempio.
Le raccontammo ogni cosa e la ricordammo.
Chiesi a mio padre di insegnarmi le cose essenziali della telepatia e lui lo fece anche se titubante.
Fu
strano avere qualcuno nella mia testa, ma ancora più strano fu vedere le lacrime
di commozione e gioia di
mio padre. Creare un lieve collegamento telepatico con me,
soprattutto dopo la morte della mamma, è stata un esperienza davvero sconvolgente e bellissima per
lui. Era come se la morsa della solitudine avesse allentato la presa su mio padre, il che era un
bene per lui.
Da
quel giorno le cose cambiarono tra di noi, litigavano
ovviamente ma eravamo anche complici l'uno dell'altro. Lui era mio
padre, il mio papà, ma era anche
il mio migliore amico e il
mio angelo custode...proprio come lo era la mamma.
******
Qualche giorno più tardi apparve dal nulla un messaggio olografico della mamma. Ci diceva che aveva lasciato una parte di lei nella Tardis, come una piccola traccia
di energia che si era fusa
con la nave, così avrebbe potuto farci sempre compagnia e vegliare su di noi. Con questa consapevolezza ritrovammo una nuova gioia di viaggiare e affrontare nuove avventure, sapendo che la mamma era sempre con noi
anche se non fisicamente.
Da quel giorno tutto divenne...FANTASTICO.
...Continua...
NOTA DELL'AUTRICE:
Scusate per
il ritardo e per il breve capitolo..rimedierò
nel prossimo, appena posso.
Alla prossima gente!! XD