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Autore: WolfLuna    22/08/2017    0 recensioni
Questa storia parla di Orion, il figlio mai conosciuto del Decimo Dottore (mi riferisco a quello di David Tennant), e del rapporto con suo padre. Nel corso dei capitoli si conosceranno e legheranno molto, anche dovuto alla perdita di una persona ad entrambi molto cara.
Genere: Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Doctor - 10, Nuovo personaggio
Note: AU, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 14

 

Il Dottore si svegliò, si era addormentato piangendo. Si sentiva svuotato, ma con la consapevolezza che era arrivato il momento di infrangere l'unica promessa che avrebbe risolto la situazione.

Si alzò e si diresse alla stanza del figlio. Bussò.

"?" - rispose Orion.

"Orion, posso entrare? Vorrei chiederti una cosa."

"Entra."

Il Dottore entrò con cautela.

"Orion, intanto mi dispiace. Hai ragione, è colpa mia. Avrei potuto salvare tua madre se non fossi stato uno stupito idiota codardo. Non posso cambiare il passato, posso solo cercare di migliorare il futuro.Devo pagare per il male che le ho fatto..e non c'è punizione peggiore se non quella di andare ogni giorno alla sua tomba per ricordarmi di ciò che ho preso e di ciò che avrei potuto avere. E averti al mio fianco sarà l'unico regalo che potrò ancora farle." - fece una pausa - "Allora che ne dici? Andiamo a trovarla insieme? Dopotutto è anche il giorno in cui ci siamo riuniti come una vera famiglia."

"Ci sto." - mi alzai e lo seguii.

*******

Passammo tutto il giorno al Tempio. Le raccontammo ogni cosa e la ricordammo.

Chiesi a mio padre di insegnarmi le cose essenziali della telepatia e lui lo fece anche se titubante.

Fu strano avere qualcuno nella mia testa, ma ancora più strano fu vedere le lacrime di commozione e gioia di mio padre. Creare un lieve collegamento telepatico con me, soprattutto dopo la morte della mamma, è stata un esperienza davvero sconvolgente e bellissima per lui. Era come se la morsa della solitudine avesse allentato la presa su mio padre, il che era un bene per lui.

Da quel giorno le cose cambiarono tra di noi, litigavano ovviamente ma eravamo anche complici l'uno dell'altro. Lui era mio padre, il mio papà, ma era anche il mio migliore amico e il mio angelo custode...proprio come lo era la mamma.

******

Qualche giorno più tardi apparve dal nulla un messaggio olografico della mamma. Ci diceva che aveva lasciato una parte di lei nella Tardis, come una piccola traccia di energia che si era fusa con la nave, così avrebbe potuto farci sempre compagnia e vegliare su di noi. Con questa consapevolezza ritrovammo una nuova gioia di viaggiare e affrontare nuove avventure, sapendo che la mamma era sempre con noi anche se non fisicamente. Da quel giorno tutto divenne...FANTASTICO.

 

...Continua...

 

 

NOTA DELL'AUTRICE:

 

 

Scusate per il ritardo e per il breve capitolo..rimedierò nel prossimo, appena posso.

Alla prossima gente!! XD

 

 

   
 
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