Il parquet scuro e liscio, sotto di lui, risultava duro e anche un poco scomodo, in particolar modo per colpa della posizione tesa assunta dai suoi muscoli. Forse anche il tremore delle membra e l’intermittenza di rigidità e mollezza non aiutavano la sensazione di fastidio a placarsi - ancora meno il terrore, seppur cacciato a malomodo in un angolo della coscienza, che Hasumi e Fushimi liberati dagli impegni del concilio studentesco capitassero in quel luogo all’improvviso.