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Autore: erica1609    27/08/2017    4 recensioni
-Derek Hale, piacere, sono il nuovo coach.-
Un uomo alto e muscoloso apparve dalla porta, lasciando tutti pietrificati, faceva un gran terrore.
Un volta che la vecchietta si dileguò, il nuovo coach assunse una posizione più rilassata, per poi mettersi un cappellino rosso in testa.
-Scusate ragazzi, mi hanno imposto di fare il severo, cosa che ovviamente non farò, mi fa sentire vecchio.- Ci fu una risatina collettiva.
-Per voi sarò il coach, non un insegnante, per cui chiamatemi per nome, oppure ‘coach‘, mai per cognome perchè pure questo mi fa sentire vecchio, ci sarà un rapporto alla pari tra di noi.-
Un’altra risata di sollievo e soddisfazione riempì lo spogliatoio.
-Detto questo, ragazzi miei, dieci giri di campo.- Finì Derek.
Tutti risero anche a quell’improvviso ordine, guadagnandosi un sorrisetto da parte di quel coach che, a livello di sarcasmo e umorismo, a Stiles piaceva tanto.
STEREK, NO LUPI MANNARI, NO SPOILER.
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Derek Hale, Stiles Stilinski
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Stiles non era riuscito ad addormentarsi, erano le due di notte e tutto ciò a cui riusciva a pensare era la paura, era terrorizzato, nonostante fosse stretto tra le braccia di Derek.

-Non dormi?- Chiese improvvisamente il più grande.

-Nemmeno tu?-

Derek sorrise, girando Stiles nell'abbraccio e facendo in modo che si guardassero nel buio.

-Sono nervoso, mi sono preparato in questi giorni e domani devo-

-Non mi hai ancora detto cosa devi fare.-

-Stiles, non credo sia necessario che tu sappia.-

-Ma domani sarò qui, lo vedrò comunque.-

-Peter dorme, parla piano, comunque no, non è qua che svolgerò il mio compito..-

Derek abbassò lo sguardo e Stiles lo notò, anche se l'unica luce proveniva da fuori la finestra.

-Ne vale la pena? Vale la pena fare questa cosa per la tua libertà?- Tentò il più piccolo, sperando di non far arrabbiare Derek, non lo stavo giudicando, era solo maledettamente curioso.

-Capirò se non comprenderai, ma sì, devo e dopo sarò libero di fare ciò che voglio, senza che lui mi controlli.-

-Come puoi essere sicuro che Jake mantenga la sua parola?-

-Non lo sono, ma è la scelta più ovvia che possa fare, non potrà tornare a Beacon Hills dopo quello che farò quindi dalla Germania non può contattarmi, o chiedermi favori. E prima che tu lo chieda sì, a lavoro concluso si trasferirà con i suoi amichetti in Europa.-

-Come hai fatto in questi mesi, ormai sono dieci mesi che vi siete lasciati.-

-Si è presentato di rado alla mia porta, ma voglio comunque liberarmene.-

Stiles si strinse al suo quasi ragazzo.

-Come può essere diventato così pazzo? Vuole uccidermi perchè sono il figlio dello Sceriffo e potrei raccontargli tutto e sono anche legato a te, poi vuole i soldi di Peter e uccidere anche lui. Ti aveva promesso che non ci avrebbe fatto del male solo per tenerti al guinzaglio, mentre alla fine ci ucciderà comunque, è un pazzo, e ho paura che faccia del male ai miei amici.-

Derek sperò che niente capitasse agli amici di Stiles e alla sua famiglia.

-I tuoi amici sanno tutto?-

-Sì, ma non arrabbiarti, sono stati loro a farmi capire che non mi avevi abbandonato quando io ero troppo arrabbiato per farlo.-

Derek sorrise a Stiles, era grato a tutti quei ragazzi.

-Quindi ora dove sono?-

-Li ho spediti in campeggio e io teoricamente sono con loro.- Rispose Stiles, poi si fece coraggio e disse una cosa a cui rifletteva da un po'.

-Sai, ho pensato qualche volta di parlare con mio padre, per farci aiutare, mi sono fermato solo perchè altrimenti avrei dovuto spiegare il motivo per cui stai tipo collaborando con Jake, passeresti per colpevole anche tu.-

-So che ai tuoi occhi sarebbe la scelta migliore, ma le conseguenze sarebbero troppo devastanti per me, per te, per i tuoi amici.-

-Lo so.- Disse Stiles. -Ho paura, Derek, non voglio morire e ho paura per te, per tuo zio.-

-Nessuno di noi morirà.-

Derek baciò Stiles sulla fronte ed entrambi dormirono un sonno poco tranquillo.

 

**************************************************************************

La mattina dopo i tre erano in piedi, ansiosi, e cercavano di stare fermi.

-Sai quando Jake verrà a chiamarti?- Domandò Peter.

-No.-

-Nipote, credo che tu debba dirci cosa esattamente devi fare, è opportuno informarci.-

-Siete già troppo coinvolti.-

-Ti prego, Derek.- Intervenne Stiles.

Il coach ci pensò per qualche minuto, ma la risposta era sempre no.

-Ok, Derek, so che non vuoi dircelo perchè credi che siamo già coinvolti abbastanza ma guardaci, siamo sani come pesci, al sicuro, per merito tuo che sei riuscito a tenerci fuori quanto basta. L'unica cosa su cui forse puoi sentirti in colpa sono i bigliettini-infarto di questa settimana che io e tuo zio abbiamo ricevuto, ma per il resto davvero, sei riuscito a non contattare nessuno e a lasciare tutto per questo. Hai avuto il coraggio di partire per non fare del male a nessuno ed è colpa di Jake che non tiene fede alle promesse se io e Peter siamo ora come ora in pericolo. La colpa non è tua.-

Stiles prese fiato, Peter gli sorrise.

-Ha ragione, nipote.-

Derek afferrò la mano di Stiles, la strinse, poi la rilasciò.

-Va bene.-

 

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Esattamente dieci minuti dopo, c'era un silenzio tombale nella stanza. Peter fumava in terrazza, Derek fissava un punto indefinito e Stiles fingeva di stare tranquillo. Le parole di Derek rimbombavano nella testa di tutti e tre.

 

“Questa mattina uno dei rivali mafiosi di Jake lo incontrerà in un magazzino abbandonato, ci saranno le guardie del corpo e tutto. Il mio compito è quello di far esplodere il magazzino per eliminare le tracce dei morti che Jake causerà. L'incontro dovrebbe essere d'affari, ma Jake vuole fare fuori il suo rivale, rubare i suoi averi e prendersi i suoi lavori, ampliando così la sua società mafiosa.”

 

Stiles dopo aver saputo dell'esplosione si sentiva male, ma Derek non avrebbe fatto niente di male o quasi, perchè sarebbe stato Jake ad uccidere, non lui. Non capiva infatti l'espressione inorridita di Derek mentre raccontava.

-Se devi solo piazzare della dinamite, perchè Jake ti ha tenuto qui una settimana?- Chiese Peter.

-Perchè il mio compito non si limita solo a far esplodere un edificio.- Rispose Derek.

 

Ciò che Derek disse dopo, cioè il resto del suo compito, Stiles non riusciva nemmeno a concepirlo, aveva provato a dire a Derek che sarebbe stato meglio dover sopportare Jake a casa sua due volte al mese piuttosto che fare quello, ma Derek aveva detto che pur di liberarsi di lui avrebbe fatto qualsiasi cosa.

 

Sbagli, Derek.- Disse tutto d'un tratto Stiles, attirando l'attenzione del diretto interessato e di Peter.

-Stiles, ormai devo farlo, non puoi capire cosa si provi a vedere quella faccia ogni mese, è troppo per me.-

-Ma non capisco! Non capisco! Non ne vale la pena.- Tentò ancora il più piccolo.

-Devo liberarmi di lui!-

-Derek, ti prego!-

-Stiles, basta!-

-No, no, non ti lascio andare!-

 

Si sentirono dei passi da fuori dalla porta, erano due guardie, Stiles e Peter si fiondarono dentro l'armadio, dopo pochi secondi i due uomini entrarono.

-Dobbiamo andare.- Uscirono poi, aspettando Derek.

Quest'ultimo sospirò in modo pesante, poi finse di prendere una giacca dall'armadio solo per vedere lo zio e Stiles, toccò la mano ad entrambi, ascoltando i loro sussurri.

-Torna vivo, nipote.- Aveva detto Peter.

-Ti rivoglio qui.- Aveva invece detto Stiles.

 

Derek uscì, sperando di tornare.

 

***************************************************************************

Due ore dopo Peter e Stiles erano nella stanza, lo zio osservava il ragazzo ansioso, era visibilmente preoccupato e decise di intavolare un discorso.

-Lo ami?-

-Come?- Disse Stiles, risvegliato dallo stato di trance in cui era.

-Lo ami?-

-Non lo so, ma lo rivoglio qui tanto quanto lo vuoi tu.-

Peter sorrise. -Mi basta, ok, credo tu debba sapere perchè io sono così tranquillo.-

-Sì, vorrei sapere.-

-Io capisco mio nipote, c'è una cosa che non sai, Stiles.- Peter si mise eretto e osservò il ragazzo fare la stessa cosa. -Prima che Derek ti incontrasse, ma dopo che aveva lasciato Jake, è successa una cosa orribile.- Peter si rattristì.

-Peter, non devi perforza dirm-

-No, devo.- Continuò. -Jake ha tentato di approfittarsi sessualmente della sorella minore di Derek, Cora.- Stiles spalancò la bocca, inorridito. -Fortunatamente la abbiamo trovata prima che lui potesse concludere qualcosa, la ragazza era ancora pura, ma Derek giurò che si sarebbe sbarazzato di Jake alla prima occasione. Per questo lo capisco.-

Stiles si alzò per lavarsi il viso, e finalmente capì tutto.

 

-Perchè Jake è diventato così orribile, così matto?-

-Non lo so, ragazzo.-

 

 

Ciao! Cosa dovrà mai fare Derek oltre all'esplosione? Qualche idea? Al prossimo capitolo!

 

   
 
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