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Autore: ellephedre    30/08/2017    11 recensioni
I ragazzi della mia saga (e Haruka, membro onorario del clan maschile) si incontrano per guardare un match di boxe. Ne scappa una chiacchierata sulle loro compagne.
Ringrazio per l'idea Veronica!
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yuri | Personaggi: Haruka/Heles, Mamoru/Marzio, Nuovo personaggio, Yuichiro/Yuri | Coppie: Mamoru/Usagi, Rei/Yuichiro
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la fine
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SERATA DI CONFESSIONI MASCHILI - STORIELLA COMPLETA
Creata su richiesta di Veronica, vincitrice del concorso Mamoru VS Seiya organizzato in questo gruppo.
Contesto: idealmente, poco prima di Zenit. Altrimenti ci sarebbe anche Shun, che non ho inserito.

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«Ne volete?»
Mamoru offrì un vassoio pieno di pasticcini alla comitiva che si era riunita in casa sua per guardare l'incontro di boxe.
«Molto maschile» commentò Gen, ingurgitando un pasticcino alla crema.
Haruka ne stava addentando uno al cioccolato. «Principe, non ti hanno detto che in queste serate si offre pizza e birra?»
«Ho anche quelle.» Mamoru appoggiò il vassoio sul tavolino del salotto. «Questi pasticcini sarebbero finiti nella pancia di Usagi se non li avessi nascosti questo pomeriggio. Ho preferito offrirveli piuttosto che buttarli.»
Haruka continuò a gustarsi la sua leccornia al cioccolato, prendendone un secondo pezzo prima che il gaijin Alexander potesse rubarglielo. «Odango li ha comprati per noi ma poi voleva mangiarseli?»
Mamoru esitò. «No. Ogni tanto acquista valanghe di dolci.»
Haruka comprese tutto. «Una volta al mese?»
«Ehm... sì.»
Era troppo divertente! «Voleva farsi fuori questo vassoio tutta da sola? E non ha sputato fuoco e fiamme quando glielo hai rubato?»
«Aveva comprato due vassoi. Ha divorato il primo e le ho fatto credere che io mi fossi mangiato il secondo. Ha messo su il broncio. Probabilmente comprerà in giro per strada qualche altro dolce, ma almeno non sarà pesante come tutta questa roba. Domani mi ringrazierà. Dopo queste abbuffate il giorno dopo piange sempre sulla bilancia.»
Alexander era confuso. «Perché fa così?»
Gen alzò entrambe le sopracciglia. «Non hai una ragazza?»
«Cosa c'entra?»
Gen indicò Mamoru con un braccio. «Sta parlando delle storie che fanno le donne prima o durante il loro periodo del mese.»
«Ah» comprese Alexander, ma Haruka precedette qualunque suo commento.
«Non si chiamano storie, ma effetti collaterali ormonali. Vorrei vedere te: staresti rannicchiato in un angolo a piangere tutto il giorno.»
Per quieto vivere Gen decise di non rispondere. Non poteva uscire vincitore da una discussione sul ciclo femminile, non con una donna.
Alexander stava riflettendo. «Ami è tranquilla. Non mi pare che mangi niente di particolare.»
Haruka scrollò le spalle. «Magari non è molto diversa dal solito, o cerca di non fartelo vedere. O sei tu che non noti niente.»
«Non ho detto che non ho notato niente diverso.»
In sottofondo c'erano già i commenti pre-incontro, ma l'attenzione dei suoi ospiti, notò Mamoru, era rivolta al discorso che avevano iniziato.
«Ami si incupisce nei giorni precedenti. Legge libri strappalacrime e ha una visione più negativa delle cose. A volte mi sembra che si arrabbi più facilmente.»
A Yuichiro sfuggì una mezza risata. Tutti si girarono a guardarlo.
Yuichiro tossicchiò. «Pensavo a Rei. Lei non si arrabbia solamente, esplode. I nostri litigi più assurdi iniziano tutti nella settimana prima del suo ciclo.»
Che lagna, pensò Haruka. «Avete notato solo il peggio di questa storia? O siete riusciti a capire che ci sono dei lati positivi?»
Gen si mangiò un altro pasticcino. «Makoto è più dolce per circa dieci giorni al mese. Prima che inizi il suo periodo si irrita per nulla e vuole essere consolata in continuazione. Dopo è infastidita dai crampi, perciò cerco di darle una mano il più possibile e lei me ne è molto grata - così grata che nei successivi venti giorni non smette di ringraziarmi con tutto il suo cuore.»
L'allusione sessuale era talmente evidente che persino Mamoru si lasciò sfuggire un sorriso.
Haruka guardava il soffitto, incantata. «Il ciclo ormonale di Michiru la rende una creatura stupenda, imprevedibile. Ci sono giorni in cui muore dalla voglia di saltarmi addosso e altri in cui fa le fusa come una gattina. Mi piace anche quando scatta come una iena. È una bestia maestosa che aspetta solo di essere domata.»
Gen si chiedeva se a Kaiou sapesse che Tenou parlava di lei come se fosse il suo animaletto domestico.
«Il sesso poi è sempre una novità! A parte le risposte emotive e sensoriali, anche il suo corpo cambia fisicamente a seconda del periodo del mese.»
«Non per tutte allo stesso modo» volle dire Gen.
Alexander pensò alla mezza misura di seno che Ami acquisiva per un paio di giorni ogni quattro settimane e si morse le labbra.
Mamoru si intromise. «È provato scientificamente che ci sono alcuni cambiamenti comuni a quasi tutte. Ad esempio la cervice tende a cambiare posizione per favorire il rilascio di liquido e sempre per questo si chiude e si apre-» Si zittì quando notò che gli altri lo fissavano in silenzio.
Scoppiò una risata generale.
Haruka rideva più forte di tutti. «Principe! Non si tratta di una lezione di medicina!»
Gen volle dare man forte al padrone di casa. Lo fece sedere tirandolo giù per una spalla. «Dài, sono cose che ho notato anche io. Non prendiamolo in giro.»
Alexander indicò Mamoru con una mano. «Volevi fare il ginecologo?»
Anche se fosse stato così, Mamoru non se ne sarebbe vergognato. «Puntavo a fare il chirurgo, ma la conoscenza è potere.»
Alexander annuì. «Mi informerò come hai fatto tu.»
Haruka roteò gli occhi al cielo. «I libri non sono inutili, ma pensate a conoscere le donne che avete tra le mani. Ogni donna è un tomo a sé stante.»
Come rendere poetico un concetto banale, pensò Gen.
Yuichiro volle fare la domanda che avevano in mente tutti. «E tu, Tenou? Sei come noi uomini o più come le ragazze?»
Haruka si servì un bicchiere di birra. «Quando mi capita una gara di motocross nel periodo premestruale, i miei avversari si fanno molto male.»
Le credettero tutti.
Haruka era in vena di filosofeggiare. «Non riesco a immaginare di essere come voi uomini in ogni cosa. Non è una noia essere costantemente uguali?»
Alexander volle parlare a favore del proprio genere. «Hai presente il vostro massimo stato di eccitazione mensile?»
Haruka annuì.
«Quello è il nostro stato permanente.» Alexander schioccò le dita. «Basta il pensiero giusto e siamo sempre pronti all'azione.»
Per il troppo ridere Haruka quasi si strozzò con la birra. «Non puoi fare un paragone!»
«Be'...» si intromise Gen. «Quando siete eccitate voi vi strusciate addosso, preparate la situazione, ogni momento è buono e ogni scusa è valida...» Aprì le mani, a dimostrazione. «Un uomo si comporta sempre così.»
«Lei non può saperlo.» Mamoru si rese conto della frecciata che gli era uscita di bocca solo notando la sorpresa di Haruka.
«Buona questa! Giusto, posso solo fidarmi. Comunque non contate di avere la stessa energia col passare degli anni.»
La bocca di Mamoru si allargò in un sorriso sornione. «Rimarremo giovani per sempre.»
Haruka iniziò a provare una certa invidia.
Yuichiro si voltò per guardarla in faccia, colpito da un'idea. «Vuol dire che voi ragazze avrete il vostro ciclo per i prossimi mille anni?»
Ad Haruka uscì una smorfia. Sperava tanto che non fosse così, ma al contempo...
Il gaijin si espresse prima di lei, riflettendo. «Se un giorno smetterete in teoria si scombinerà il vostro equilibrio ormonale.»
Appunto. Lei non voleva!
«Deve succedere per forza. Il numero degli ovuli non è infinito.»
«Che ne sai? Potremmo averne milioni!»
Alexander non aveva smesso di pensare. «Ami ha detto che le aliene nemesiane non perdevano sangue, né una volta al mese né mai.»
«Delle due che abbiamo conosciuto» fece notare Mamoru, «una aveva qualche problema mentale.»
Haruka si stava già disperando.
Mamoru si permise di massaggiarle una spalla. «Coraggio. Dobbiamo credere nel potere planetario.»
«Già.» Haruka congiunse le mani e pregò. «Urano, non farmi avvizzire le ovaie prima del tempo. E non farmi mestruare per mille anni. Mantienimi volubile e in preda agli ormoni per l'eternità.»
Mentre gli altri ridevano, Yuichiro si augurò che Marte potesse mitigare gli scatti d'ira premestruali di Rei, solo un poco, quel tanto necessario a permettergli di sopravvivere.
«Quindi tu non te ne lamenti?» indagò Gen. «Ci sono donne che diventano un fascio di nervi a seconda della settimana del mese. Non riescono a controllarsi.» Era stato il caso di un paio di sue ex ragazze.
«Nahh!» fece Haruka. «Io ho un grande rapporto coi miei ormoni. Mi rendono grintosa. A volte anche un po' arrabbiata, ma niente che non si possa superare, specie se ho Michiru accanto. Inoltre i picchi di eccitazione che mi regalano... non ci rinuncerei per nulla al mondo.»
Chissà se la pensava così anche Kaiou, pensò Gen, soffocando un sorriso.
Haruka era curiosa. «Qualcuna delle ragazze soffre di cambiamenti d'umore eccessivi?» Guardò Yuichiro in particolare.
Lui cercò di essere onesto. «Rei è decisa di carattere. Quando qualcosa la infastidisce lo fa sapere, non lo nasconde.» Sospirò. «Penso che gestirei meglio la situazione se io e lei abitassimo da soli. Spesso si calma con un contatto fisico.»
«Vuole essere coccolata.»
Yuichiro annuì. «A volte ha voglia di mettersi a piangere per la frustrazione, ma si trattiene perché c'è il maestro. Si sfogherebbe più facilmente se ci fossi solo io.»
Per Haruka era tutto chiaro. Fissò Gen, cercando la sua storia.
«Ho già parlato di Makoto» disse lui. «Il cambiamento più evidente nella settimana pre-ciclo sono i piatti che prepara. Appena iniziano a diventare più saporiti e speziati, so che sta per arrivare la settimana chiave.»
«Per la pausa al sesso?» scherzò Mamoru.
Gen non disse nulla.
Haruka fu fiera di lui. «Non temi il fiume rosso, bravo!»
«Non è un fiume» disse Gen, un poco imbarazzato. «Inoltre sotto la doccia non ci si sporca.»
Mamoru era incredulo. «Makoto ha voglia di farlo?» Usagi sentiva male.
«Solo nelle prime ore, quando i crampi sono più forti.»
Mamoru non capiva.
«Dice che gli spasmi dell'orgasmo funzionano come una specie di antidolorifico. Poi si sente meglio.»
Alexander prese appunti mentali: doveva convincere Ami a provare.
Per Yuichiro non erano rivelazioni nuove.
«Ci hai già provato?» gli domandò Haruka.
«Per Rei funziona come per Makoto. Anzi, lei è più sensibile proprio in quei giorni.»
Mamoru era piuttosto certo che non fosse questione di insistere con Usagi.
«Sicuro di non dover essere più audace con la principessa?»
Mamoru scosse la testa. «I primi due giorni il maggior desiderio di Usagi è mettersi sotto le coperte e guardare qualche anime della sua infanzia. Poi forse ha voglia di fare altro, ma l'idea di sporcarmi non le piace. È un suo pudore.»
Haruka scrollò le spalle. «A ognuno il suo.»
Gen puntò il televisore con un dito. «L'incontro di boxe sta per iniziare e noi finora abbiamo parlato di donne mangiando pasticcini.»
Haruka fu scossa da una lieve risata. «Mancava solo il té.»
Nel salotto calò un momento di silenzio.
Da padrone di casa, Mamoru parlò. «Vi va una tazza?»
«Sì.»
«Anche a me.»
«Perché no?» si arrese Gen.
Haruka li derise a denti stretti. «A confronto, a casa di Rei le ragazze stanno facendo una gara di rutto libero.»
Mamoru si fermò davanti al bancone della cucina. «Quindi per te niente tè?»
Haruka non parlò per tre secondi.
Mamoru si diresse alla dispensa. «Per la tua tazza sceglierò una miscela alle rose.»
Udì il ringhio di Haruka.
«Hai problemi a relazionarti col tuo io femminile» la canzonò Gen.
«Poi voglio pizza e altra birra.»
«Certo, Tenou-kun. E a fine incontro andremo fuori a vedere chi spruzza la pipì più lontano.»
«Fottiti.»
Gen se la rise tra sé per il resto della serata.

FINE

   
 
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