SERATA
DI CONFESSIONI MASCHILI - STORIELLA COMPLETA
Creata su richiesta di Veronica,
vincitrice del concorso Mamoru VS Seiya organizzato in questo gruppo.
Contesto: idealmente, poco prima di Zenit. Altrimenti ci sarebbe anche
Shun, che non ho inserito.
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«Ne
volete?»
Mamoru offrì un vassoio pieno di pasticcini alla comitiva che si era
riunita in casa sua per guardare l'incontro di boxe.
«Molto maschile» commentò Gen, ingurgitando un pasticcino alla crema.
Haruka ne stava addentando uno al cioccolato. «Principe, non ti hanno
detto che in queste serate si offre pizza e birra?»
«Ho anche quelle.» Mamoru appoggiò il vassoio sul tavolino del salotto.
«Questi pasticcini sarebbero finiti nella pancia di Usagi se non li avessi
nascosti questo pomeriggio. Ho preferito offrirveli piuttosto che
buttarli.»
Haruka continuò a gustarsi la sua leccornia al cioccolato, prendendone un
secondo pezzo prima che il gaijin Alexander potesse rubarglielo. «Odango
li ha comprati per noi ma poi voleva mangiarseli?»
Mamoru esitò. «No. Ogni tanto acquista valanghe di dolci.»
Haruka comprese tutto. «Una volta al mese?»
«Ehm... sì.»
Era troppo divertente! «Voleva farsi fuori questo vassoio tutta da sola? E
non ha sputato fuoco e fiamme quando glielo hai rubato?»
«Aveva comprato due vassoi. Ha divorato il primo e le ho fatto credere che
io mi fossi mangiato il secondo. Ha messo su il broncio. Probabilmente
comprerà in giro per strada qualche altro dolce, ma almeno non sarà
pesante come tutta questa roba. Domani mi ringrazierà. Dopo queste
abbuffate il giorno dopo piange sempre sulla bilancia.»
Alexander era confuso. «Perché fa così?»
Gen alzò entrambe le sopracciglia. «Non hai una ragazza?»
«Cosa c'entra?»
Gen indicò Mamoru con un braccio. «Sta parlando delle storie che fanno le
donne prima o durante il loro periodo del mese.»
«Ah» comprese Alexander, ma Haruka precedette qualunque suo commento.
«Non si chiamano storie, ma effetti collaterali ormonali. Vorrei vedere
te: staresti rannicchiato in un angolo a piangere tutto il giorno.»
Per quieto vivere Gen decise di non rispondere. Non poteva uscire
vincitore da una discussione sul ciclo femminile, non con una donna.
Alexander stava riflettendo. «Ami è tranquilla. Non mi pare che mangi
niente di particolare.»
Haruka scrollò le spalle. «Magari non è molto diversa dal solito, o cerca
di non fartelo vedere. O sei tu che non noti niente.»
«Non ho detto che non ho notato niente diverso.»
In sottofondo c'erano già i commenti pre-incontro, ma l'attenzione dei
suoi ospiti, notò Mamoru, era rivolta al discorso che avevano iniziato.
«Ami si incupisce nei giorni precedenti. Legge libri strappalacrime e ha
una visione più negativa delle cose. A volte mi sembra che si arrabbi più
facilmente.»
A Yuichiro sfuggì una mezza risata. Tutti si girarono a guardarlo.
Yuichiro tossicchiò. «Pensavo a Rei. Lei non si arrabbia solamente,
esplode. I nostri litigi più assurdi iniziano tutti nella settimana prima
del suo ciclo.»
Che lagna, pensò Haruka. «Avete notato solo il peggio di questa storia? O
siete riusciti a capire che ci sono dei lati positivi?»
Gen si mangiò un altro pasticcino. «Makoto è più dolce per circa dieci
giorni al mese. Prima che inizi il suo periodo si irrita per nulla e vuole
essere consolata in continuazione. Dopo è infastidita dai crampi, perciò
cerco di darle una mano il più possibile e lei me ne è molto grata - così
grata che nei successivi venti giorni non smette di ringraziarmi con tutto
il suo cuore.»
L'allusione sessuale era talmente evidente che persino Mamoru si lasciò
sfuggire un sorriso.
Haruka guardava il soffitto, incantata. «Il ciclo ormonale di Michiru la
rende una creatura stupenda, imprevedibile. Ci sono giorni in cui muore
dalla voglia di saltarmi addosso e altri in cui fa le fusa come una
gattina. Mi piace anche quando scatta come una iena. È una bestia maestosa
che aspetta solo di essere domata.»
Gen si chiedeva se a Kaiou sapesse che Tenou parlava di lei come se fosse
il suo animaletto domestico.
«Il sesso poi è sempre una novità! A parte le risposte emotive e
sensoriali, anche il suo corpo cambia fisicamente a seconda del periodo
del mese.»
«Non per tutte allo stesso modo» volle dire Gen.
Alexander pensò alla mezza misura di seno che Ami acquisiva per un paio di
giorni ogni quattro settimane e si morse le labbra.
Mamoru si intromise. «È provato scientificamente che ci sono alcuni
cambiamenti comuni a quasi tutte. Ad esempio la cervice tende a cambiare
posizione per favorire il rilascio di liquido e sempre per questo si
chiude e si apre-» Si zittì quando notò che gli altri lo fissavano in
silenzio.
Scoppiò una risata generale.
Haruka rideva più forte di tutti. «Principe! Non si tratta di una lezione
di medicina!»
Gen volle dare man forte al padrone di casa. Lo fece sedere tirandolo giù
per una spalla. «Dài, sono cose che ho notato anche io. Non prendiamolo in
giro.»
Alexander indicò Mamoru con una mano. «Volevi fare il ginecologo?»
Anche se fosse stato così, Mamoru non se ne sarebbe vergognato. «Puntavo a
fare il chirurgo, ma la conoscenza è potere.»
Alexander annuì. «Mi informerò come hai fatto tu.»
Haruka roteò gli occhi al cielo. «I libri non sono inutili, ma pensate a
conoscere le donne che avete tra le mani. Ogni donna è un tomo a sé
stante.»
Come rendere poetico un concetto banale, pensò Gen.
Yuichiro volle fare la domanda che avevano in mente tutti. «E tu, Tenou?
Sei come noi uomini o più come le ragazze?»
Haruka si servì un bicchiere di birra. «Quando mi capita una gara di
motocross nel periodo premestruale, i miei avversari si fanno molto male.»
Le credettero tutti.
Haruka era in vena di filosofeggiare. «Non riesco a immaginare di essere
come voi uomini in ogni cosa. Non è una noia essere costantemente uguali?»
Alexander volle parlare a favore del proprio genere. «Hai presente il
vostro massimo stato di eccitazione mensile?»
Haruka annuì.
«Quello è il nostro stato permanente.» Alexander schioccò le dita. «Basta
il pensiero giusto e siamo sempre pronti all'azione.»
Per il troppo ridere Haruka quasi si strozzò con la birra. «Non puoi fare
un paragone!»
«Be'...» si intromise Gen. «Quando siete eccitate voi vi strusciate
addosso, preparate la situazione, ogni momento è buono e ogni scusa è
valida...» Aprì le mani, a dimostrazione. «Un uomo si comporta sempre
così.»
«Lei non può saperlo.» Mamoru si rese conto della frecciata che gli era
uscita di bocca solo notando la sorpresa di Haruka.
«Buona questa! Giusto, posso solo fidarmi. Comunque non contate di avere
la stessa energia col passare degli anni.»
La bocca di Mamoru si allargò in un sorriso sornione. «Rimarremo giovani
per sempre.»
Haruka iniziò a provare una certa invidia.
Yuichiro si voltò per guardarla in faccia, colpito da un'idea. «Vuol dire
che voi ragazze avrete il vostro ciclo per i prossimi mille anni?»
Ad Haruka uscì una smorfia. Sperava tanto che non fosse così, ma al
contempo...
Il gaijin si espresse prima di lei, riflettendo. «Se un giorno smetterete
in teoria si scombinerà il vostro equilibrio ormonale.»
Appunto. Lei non voleva!
«Deve succedere per forza. Il numero degli ovuli non è infinito.»
«Che ne sai? Potremmo averne milioni!»
Alexander non aveva smesso di pensare. «Ami ha detto che le aliene
nemesiane non perdevano sangue, né una volta al mese né mai.»
«Delle due che abbiamo conosciuto» fece notare Mamoru, «una aveva qualche
problema mentale.»
Haruka si stava già disperando.
Mamoru si permise di massaggiarle una spalla. «Coraggio. Dobbiamo credere
nel potere planetario.»
«Già.» Haruka congiunse le mani e pregò. «Urano, non farmi avvizzire le
ovaie prima del tempo. E non farmi mestruare per mille anni. Mantienimi
volubile e in preda agli ormoni per l'eternità.»
Mentre gli altri ridevano, Yuichiro si augurò che Marte potesse mitigare
gli scatti d'ira premestruali di Rei, solo un poco, quel tanto necessario
a permettergli di sopravvivere.
«Quindi tu non te ne lamenti?» indagò Gen. «Ci sono donne che diventano un
fascio di nervi a seconda della settimana del mese. Non riescono a
controllarsi.» Era stato il caso di un paio di sue ex ragazze.
«Nahh!» fece Haruka. «Io ho un grande rapporto coi miei ormoni. Mi rendono
grintosa. A volte anche un po' arrabbiata, ma niente che non si possa
superare, specie se ho Michiru accanto. Inoltre i picchi di eccitazione
che mi regalano... non ci rinuncerei per nulla al mondo.»
Chissà se la pensava così anche Kaiou, pensò Gen, soffocando un sorriso.
Haruka era curiosa. «Qualcuna delle ragazze soffre di cambiamenti d'umore
eccessivi?» Guardò Yuichiro in particolare.
Lui cercò di essere onesto. «Rei è decisa di carattere. Quando qualcosa la
infastidisce lo fa sapere, non lo nasconde.» Sospirò. «Penso che gestirei
meglio la situazione se io e lei abitassimo da soli. Spesso si calma con
un contatto fisico.»
«Vuole essere coccolata.»
Yuichiro annuì. «A volte ha voglia di mettersi a piangere per la
frustrazione, ma si trattiene perché c'è il maestro. Si sfogherebbe più
facilmente se ci fossi solo io.»
Per Haruka era tutto chiaro. Fissò Gen, cercando la sua storia.
«Ho già parlato di Makoto» disse lui. «Il cambiamento più evidente nella
settimana pre-ciclo sono i piatti che prepara. Appena iniziano a diventare
più saporiti e speziati, so che sta per arrivare la settimana chiave.»
«Per la pausa al sesso?» scherzò Mamoru.
Gen non disse nulla.
Haruka fu fiera di lui. «Non temi il fiume rosso, bravo!»
«Non è un fiume» disse Gen, un poco imbarazzato. «Inoltre sotto la doccia
non ci si sporca.»
Mamoru era incredulo. «Makoto ha voglia di farlo?» Usagi sentiva male.
«Solo nelle prime ore, quando i crampi sono più forti.»
Mamoru non capiva.
«Dice che gli spasmi dell'orgasmo funzionano come una specie di
antidolorifico. Poi si sente meglio.»
Alexander prese appunti mentali: doveva convincere Ami a provare.
Per Yuichiro non erano rivelazioni nuove.
«Ci hai già provato?» gli domandò Haruka.
«Per Rei funziona come per Makoto. Anzi, lei è più sensibile proprio in
quei giorni.»
Mamoru era piuttosto certo che non fosse questione di insistere con Usagi.
«Sicuro di non dover essere più audace con la principessa?»
Mamoru scosse la testa. «I primi due giorni il maggior desiderio di Usagi
è mettersi sotto le coperte e guardare qualche anime della sua infanzia.
Poi forse ha voglia di fare altro, ma l'idea di sporcarmi non le piace. È
un suo pudore.»
Haruka scrollò le spalle. «A ognuno il suo.»
Gen puntò il televisore con un dito. «L'incontro di boxe sta per iniziare
e noi finora abbiamo parlato di donne mangiando pasticcini.»
Haruka fu scossa da una lieve risata. «Mancava solo il té.»
Nel salotto calò un momento di silenzio.
Da padrone di casa, Mamoru parlò. «Vi va una tazza?»
«Sì.»
«Anche a me.»
«Perché no?» si arrese Gen.
Haruka li derise a denti stretti. «A confronto, a casa di Rei le ragazze
stanno facendo una gara di rutto libero.»
Mamoru si fermò davanti al bancone della cucina. «Quindi per te niente
tè?»
Haruka non parlò per tre secondi.
Mamoru si diresse alla dispensa. «Per la tua tazza sceglierò una miscela
alle rose.»
Udì il ringhio di Haruka.
«Hai problemi a relazionarti col tuo io femminile» la canzonò Gen.
«Poi voglio pizza e altra birra.»
«Certo, Tenou-kun. E a fine incontro andremo fuori a vedere chi spruzza la
pipì più lontano.»
«Fottiti.»
Gen se la rise tra sé per il resto della serata.
FINE