Love Hurts
 
L’aveva amato da sempre.
Dalla prima volta che i suoi occhi castani avevano incontrato quelle pozze dorate.
L’aveva amato quando la sua testardaggine e orgoglio lo portavano a dire o fare cose che potessero ferirla.
L’aveva amato quando nascondeva i propri sentimenti per paura di essere ferito, chiudendosi in se stesso.
L’aveva amato anche quando tutti le dicevano che le avrebbe portato solo dolore, che loro non erano destinati a stare insieme perché quel posto apparteneva già a qualcun altro.
Ma a volte l’amore non è sufficiente.
Non può curare ogni ferita, non può cancellare ogni singola azione e Kagome questo l’aveva imparato sulla propria pelle. Era sempre stata talmente assuefatta da lui da dimenticare quei gesti che tanto l’avevano ferita. Era diventata brava a trovare delle giustificazioni per i comportamenti di Inuyasha. Sapeva che i suoi gesti non avevano lo scopo di farla soffrire ma fino a quanto una persona può resistere? Perché doveva essere lei quella a dover capire, a dover fare sacrifici?
Troppe volte aveva anteposto la sua felicità per lui. Ed adesso di fronte a quell’albero, che mille volte li aveva osservati silenzioso, si rese conto di non poter più continuare a sostenere quella situazione. Ogni giorno si sentiva soffocare in quella specie di relazione.
Il suo cervello le diceva di correre, di mettere chilometri di distanza tra lei e il mezzo demone. Il cuore però non era della stessa idea. Si diceva che sarebbe cambiato, che la prossima volta non l’avrebbe fatto. Ma per quanto ci credesse o sperasse le cose non mutavano. Non si può vivere una vita di illusioni e questo lei lo sapeva. Ma era così dannatamente difficile staccarsi da lui.
Una lacrima solitaria rovinò il suo viso ormai scavato dalla sofferenza.
“Ecco dov’eri. Ti stavo cercando.” Il suo cuore perse un battito al suono di quella voce. Decise di non girarsi perché non voleva farsi vedere debole da lui.
“Scusa per prima. Sono corso come un’idiota non appena mi hanno detto di aver visto Kikyo. Sono stupido, lo so. Con il mio comportamento ti avrò certamente fatto soffrire. Ti prego perdonami Kagome. Non lo farò più.”
Menzogne, menzogne ed altre menzogne.
Ogni volta lo diceva.
Lo prometteva.
Era stanca di sentire solo belle parole e promesse che mai manteneva .E lei sapeva che questa volta non era diversa dalle altre. Sapeva di dover scegliere la sua di felicità. Di scegliere di amare se stessa.
Si asciugò la lacrima con la manica della maglia. Si sforzò di sorridere e si girò a guardarlo.
“Va bene Inuyasha, ti credo. Perché non torniamo dagli altri.”
Sapeva di dover andare via, sapeva che quello che stava facendo l’avrebbe logorata piano piano dall’interno.
Ma era una stupida.
Una stupida innamorata di Inuyasha.