[Dedicata a Kisachan]
“Dai, ti prego... ho voglia” le aveva detto il giovane Yamato Ishida, mentre ricopriva sua moglie – Mimi Tachikawa, ormai signora Ishida – di bollenti baci sull’incavo del collo.
“No, ti prego... e se ci sentisse Mina?” rispose lei, riferendosi alla loro bimba di tre anni, Minako, dai capelli biondi, come il padre, e gli occhi color nocciola, come la madre.