Si sveglia di soprassalto, annaspando in cerca d'aria. Ha avuto un incubo così vivido, che gli pare ancora di sentire l'odore del sangue, e la disperazione provata continua a stringergli cuore e stomaco in una morsa. Sguscia fuori dalle coperte, scappando dalla sua camera come inseguito dai peggiori mostri; non sa se c'è qualcuno in casa, i suoi genitori sono fuori – una riunione del Clan – e anche suo fratello dovrebbe essere con loro. 

"Sasuke?" 

Il bambino sobbalza per la sorpresa e fa uno scatto all'indietro. 

Itachi ha gli occhi opachi, lontani e spenti. Lo stesso sguardo del sogno. 

È in piedi al centro della Palestra, i loro genitori giacciono davanti a lui, in una pozza di sangue. 

Indietreggia, spaventato, il più piccolo, le gambe che tremano e gli cedono per la paura, facendolo scivolare malamente sul legno del pavimento. Colpi di tosse e singhiozzi intrattenibili prendono il sopravvento.  

Suo fratello lo ucciderà; come ha fatto con gli altri. 

"Non mi uccidere, niisan!" Lo prega, la voce mozzata dal pianto. "Non li uccidere …" 

Gli occhi assenti e lontani del ragazzo si sgranano, riprendono la loro naturale lucentezza, e la stanchezza infinita scivola via sostituendosi a sgomento e dispiacere; ma lui è così spaventato da non riuscire a notarlo. 

Urla e cerca di scappare quando Itachi si china; si dimena con tutta la forza che ha, nel sentirsi afferrare per un braccio: ma suo fratello è più forte. Allora chiude gli occhi, li strizza per non vedere e il suo corpo si paralizza dal terrore. 

Non arriva nessun colpo mortale, solo una carezza delicata sulla testa, che lo invita ad aprire gli occhi. 

"Calmati Sasuke … non … ti faccio nulla."La voce del fratello è gentile ma incrinata da qualcos'altro di ineffabile. "Era … solo un incubo." Dice con incertezza, come a volersene convincere anche lui. 

Tira su col naso, il bambino, e si morde le labbra. 

"Sono ancora vivi, la mamma e il papà?" 

Le sopracciglia di Itachi si inclinano, la sua bocca si apre appena, come per la sorpresa di qualcosa, i suoi occhi si fanno liquidi, ma Sasuke non ha il tempo di notarlo. Si sente stringere e di colpo davanti a sé ha solo la stoffa scura della maglietta del fratello e il suo odore buono e  confortante gli entra nelle narici. 

"Non ucciderò nessuno, Sasuke." La voce del più grande è impercettibile, come spezzata. "Te lo giuro. Non voglio farlo ..." 

Il fratellino arrossisce appena, per quell'abbraccio così prezioso, e perché gli sembra quasi che Itachi stia piangendo. Lui è forte, non piange mai, mai per nulla. 

"Niisan ..." 

 

 

 

Sasuke si strofina gli occhi e li riapre lentamente, cercando di mettere a fuoco le immagini sfocate intorno al lui. Ha avuto un capogiro tremendo. Si sente addosso una sensazione strana e inspiegabile, come se qualcosa gli fosse sfuggito, come se lo avesse dimenticato.  

Parole lontane e inafferrabili gli rimbombano nella testa. 

"Probabilmente, anche il presente cambierà … è il Jutsu più potente mai usato nella storia del mondo Ninja …" 

Una voce lo riporta alla realtà. 

"Sasuke, ti è successa di nuovo … quella cosa?" 

L'Uchiha si volta di scatto nel riconoscere suo fratello, il cuore – non sa nemmeno lui perché - prende a martellargli nel petto così forte che pare sul punto di esplodere. Gli sembra di non vederlo da tantissimo tempo ... 

"Sei diventato proprio come ti immaginavo." Commenta, stranendosi da solo per quelle parole che non sa bene da dove gli vengano. 

"Si, ti è successo di nuovo." Stabilisce Itachi. Il suo sguardo si addolcisce. "Che cosa hai visto questa volta?" 

Sasuke si porta una mano istintivamente all'occhio sinistro, lo sfiora appena e sposta i capelli che gli ricadono in quel punto. 

"Nulla … è solo: come una sensazione inspiegabile." 

Itachi sorride alla sua solita maniera, impercettibilmente, gli appoggia una mano sulla spalla, e con un cenno lo invita a guardare dritto, davanti a sé. 

"Guarda chi arriva." 

Sasuke alza la testa, e il simbolo del quartiere Uchiha si staglia davanti a lui. Aguzza la vista, quando vede il braccio di qualcuno che si agita per salutarlo; in poco tempo distingue chiaramente i contorni di quella persona.  

Sarada. 

Dietro di lei, anche Sakura gli fa un cenno. 

Non sa bene perché, ma gli pare di essere sul punto di piangere. 

La pressione della mano di Itachi sulla sua spalla si rafforza; poi, d'improvviso, quella sensazione di estraneità mista a stupore provata fino a poco prima, scompare, come fosse stata solo un lontano e vago ricordo mai realmente esistito. 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ciao a tutti! 

Da anni non scrivevo qualcosa in questo fandom. L'idea di questa fic sarebbe stata perfetta per una long ma non ho il tempo, quindi è diventata una flash. Insomma la stessa cosa xD 

Ho cercato di far trapelare quel che è successo ma non volevo infarcire il racconto di nozioni forzate, quindi, vi do la mia breve spiegazione. Immaginatevi, qualche anno nel futuro rispetto alla serie di Boruto. Nonostante gli sforzi del settimo, il mondo ninja è al collasso, le tragedie non sono finite e i nostri ex- protagonisti e i loro figli si trovano a dover soffrire per le continue perdite delle persone che hanno vicino. 

Per mettere fine a tutto questo cerchio di sofferenza Sasuke, aiutato da Naruto, grazie alle ricerche di Orochimaru mette in pratica un Jutsu spazio – temporale, per cambiare il passato. Essedo lui a metterlo in atto, inconsciamente cerca di cambiare la storia da un evento della sua vita, inducendo quel sogno al se stesso bambino. Tanto basta per cambiare le cose ( Per Itachi, penso sarebbe bastato davvero pochissimo ad impedirgli di eseguire l'ordine datogli da Konoha, e il sogno del fratello lo destabilizza a sufficienza). Il presente di Sasuke viene "risucchiato" dal passato perché non possono esistere due sviluppi diversi, quindi ecco spiegata la seconda parte della flash. 

Insomma, volevo solamente scrivere di Itachi e Sasuke ma per farlo dovevo mettere su tutto questo viaggione mentale XD … voi non fateci troppo caso, godetevi la fic ( se è godibile) e fatemi sapere che ne pensate. 

Se l'ispirazione mi assiste, pensavo di trasformare "Turn back" in una raccolta di flash legate da questa trama comune.