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Autore: Lyls    13/09/2017    1 recensioni
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The Vampire Diaries incontra Wynonna Earp.
Elena ha lasciato Damon, di punto in bianco.
Ed ha deciso di andarsene da Mystic Falls, e si è trasferito a New York, per cercare di dimenticare Elena.
L'unica che sembra comprendere quello che sta passando è Bonnie, e i due dopo essersi incontrati a New York decidono di fare un viaggio insieme, Bonnie che pur di non tornare a Mystic Falls decide di andare con lui.
E se questo li porta a girare il paese e finire in una ben nota cittadina di nome Purgatory?
Cosa succederà?.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bonnie Bennett, Damon Salvatore, Un po' tutti | Coppie: Bonnie/Damon
Note: Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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THE PURGATORY DIARIES
"Mai far arrabbiare una strega"
 
"Non possiamo ospitarli!" sbotta Waverly "non con il problema demon..." proprio mentre Bonnie entra spalacando la porta del bar facendo voltare tutti quanti e si zittiscono, Damon entra subito dopo Bonnie, che l'ha aspettato con la porta aperta per farlo passare "E di certo non voglio stare vicino a lui" dice Waverly indicando con lo sguardo Damon. Alla fine bisogna capirla, Damon ha provato ad ucciderla anni fa, e di certo sono quelle cose che non si dimenticano facilmente. 
"Volete che mi taglio un dito così almeno vi convincete che7 non sono una minaccia?" domanda Damon sarcastico.
"Potrebbe essere un..." inizia a dire Wynonna ma viene fulminata con lo sguardo da Bonnie "stavo scherzando su" anche se a giudicare dal suo sguardo non sembra che stesse scherzando.   
"Damon non è un problema, fidatevi" dice Bonnie guardando le persone presenti nel locale, anche se si sentirà un rumore di vetri infranti e tutti si voltano verso Damon che ora si trova vicino al bancone.
"Che c'è?" domanda Damon sbattendo un paio di volte gli occhi "non c'entro" 
"Damon?" domanda una voce femminile sconvolta.
Bonnie voltandosi vedrà una ragazza minuta con i capelli corvini legati in una coda alta, indossa un top aderente rosa e degli short di jeans.
Anche se a colpirla sono soprattutto gli occhi, di chi ha visto troppe cose, e di chi non si fida di nessuno.
Sembra Elena, solo che ha un aria più minacciosa, pensa tra se la strega.
"Rosie lo conosci?" domanda Doc un pò sorpreso.
Damon che ha riconosciuto la voce, fissa sconvolto la ragazza che ha davanti, tanto che è costretto ad appoggiarsi al bancone, leggermente pallido.
"Dov'è il posto che ci hai detto Doc?" domanda Damon ignorando la domanda, sorprendendo Bonnie che ora si chiede chi sia quella ragazza.
"Te lo mostro io" dice Rosie lanciando un occhiata a Doc, ed ha l'occasione per parlare da sola con lui.
"Chi è?" domanda Bonnie rivolta a Damon bloccandolo sulle scale, prima che segua Rosie al piano di sopra.
"Nessuno" dice l'ex vampiro, anche se notando l'espressione perplessa di Bonnie inarca un sopraciglio "che c'è?"
"Anche con Wynonna avevi detto nessuno e ti ha sparato contro" dice per niente convinta ed un pò preoccupata.
"Ti preoccupi per me, Bennet?" domanda con un tono un pò canzonatorio.
"Certo" dice Bonnie sorridendo e guardandolo negli occhi, lo dice con tale convinzione da sorprendere un pò Damon "ti ricordo che non sei più un vampiro, sei stato fortunato che Wynonna ha mirato al piede o con Doc che ha sparato per spaventarti e poi eri davvero sconvolto quando hai capito chi avevi davanti" e vorrebbe capirlo anche lei ma sa che, conoscendo Damon, è meglio non insistere troppo ed aspettare che sia lui a parlarne.
"Bonnie apprezzo che ti preoccupi ma non c'è pericolo, davvero" dice per poi appoggiare le mani sulle spalle della strega e spostarla leggermente per riuscire a passare e mentre passa gli da una leggera carezza sulla guancia prima di seguire Rosie al piano di sopra.
Bonnie dal canto suo, spera che non si sia accorto nessuno che quel gesto l'ha fatta arrossire.
Damon ha il potere di farla incazzare come una iena, divertirla, provocarla fino allo sfinimento, comportarsi da cazzone, ed essere fin troppo dolce, nel giro di una sola giornata ed a volte si chiede come diamine faccia ad essere così.
"Sai" dice una voce alle sue spalle facendola voltare "E' diverso dal Damon Salvatore che ricordavo io" Bonnie si rende conto che a parlare è stato Doc.
"Diverso in che senso?" domanda Bonnie avvicinandosi al bancone e sedendosi vicino a lui rendendosi conto che ora nel locale c'è solo lui, non pensava di essere rimasta così tanto a contemplare le scale cosa che se è così la fa imbarazzare non poco.
"Quando l'ho conosciuto io, era praticamente un mostro, non so cosa fosse successo ma era come senz'anima, ci mancato veramente poco che mi uccidesse e mi ha lasciato questo" si scosta leggermente il bordo della maglietta che indossa per mostrare una cicatrice che parte dalla base del collo "avevo capito che non era un essere umano quando dopo che gli ho sparato allo stomaco si è alzato come se niente fosse"
Bonnie ascolta le parole di Doc, senza dire nulla, il Damon Salvatore che ha conosciuto lei, per quanto non fosse un santo, aveva dei sentimenti e portavano il nome di Elena Gilbert, lei era riuscita a tirare fuori il suo lato umano, ma anche in parte quello mostruoso.
Quando erano tornati dal mondo prigione dopo che erano morti, pensava che le cose sarebbero tornate come prima, che Damon avrebbe visto solo Elena, che lei sarebbe tornata ad essere solo Bonnie, la migliore amica della sua ragazza e la strega che tutti sfruttavano senza che nessuno pensi mai che è anche un essere umano e che può avere dei limiti.
Invece non era andata così, Damon si era mostrato diverso dopo che erano tornati nel loro mondo, si può dire che sono diventati amici grazie al mondo-prigione.
Si ricorda ancora gli sguardi straniti degli altri quando hanno capito che erano diventati amici, gli era quasi sembrato che Elena fosse in qualche modo gelosa, l'ha percepito chiaramente.
E quando poi Elena l'ha lasciato, ha avuto paura che sarebbe diventato depresso, alla fine ha preso la cura per lei, per avere un futuro... e quel futuro era andato in pezzi.
Bonnie fissa assorta e quasi con aria truce il bancone, come se volesse incenerirlo con lo sguardo.
Ed essendo una strega, potrebbe anche riuscirci se continua a fissare insistentemente lo stesso punto del bancone.
"Conosco quello sguardo" dice Doc fissandola "chi è l'altra?"
Bonnie lo guarda confusa, non capendo di cosa sta parlando.
"Cosa?" domanda dubbiosa.
"Hai lo stesso sguardo che ho io quando vedo Wynonna e Dolls insieme" dice Doc per poi porgerle un bicchiere pieno a metà di un liquido ambrato che è sicuramente Whiskey.
"Chi è Dolls?" domanda Bonnie curiosa, prendendo il bicchiere, anche prima l'ha nominato.
"Una spina nel fianco, ma è anche un buon amico" dice Doc lasciandosi andare ad un sorriso.
"Sembra la descrizione di Damon" dice Bonnie portandosi il bicchiere alle labbra, e dare un lungo sorso, prima di decidersi a rispondere "è la sua ex" Doc la fissa aspettando che continui "gli ha spezzato il cuore, è per lei che è tornato umano" anche se si zittisce, forse riflettendo sulle parole di Doc, quando ad un certo punto arriva di corsa e si tratta di Rosie, la sua  testa spunta dalle scale .
"Doc! Abbiamo un problema!" urla sconvolta Rosie, ha l'aria di una che ha appena visto un fantasma.
Bonnie scatta subito in piedi e sale di corsa le scale superando Rosie, pensando subito che possa trattarsi di Damon.
"Damon" dice sospirando vedendolo seduto sul letto che sembra stare bene "perchè Rosie è scesa di sotto sconvolta?" domanda Bonnie avvicinandosi e sedendosi vicino a lui.
"Per questo" dice mostrando le mani e facendole vedere una serie di simboli strani in azzurro che sembrano partire dalle dita evanire piano piano "appena mi ha toccato la mano si è scottata".
Bonnie gli prende la mano di Damon e se la rigira tra le sue, vedendo che prima di svanire quei segni erano anche sul palmo, aggrotta la fronte.
"Non ho mai visto nulla di simile" dice la strega abbastanza perplessa, continuando ad esaminargli la mano.
Damon che la sta fissando, non può fare a meno di notare quanto sia bella, concentrata e determinata, ma probabilmente è il momento sbagliato per pensarci.
"Ora puoi dirlo" dice Damon dopo un pò continuando a  fissarla.
"Cosa?" domanda Bonnie confusa.
"Te l'avevo detto" dice sorridendo divertito, Bonnie gli lancia uno sguardo truce ed un pugno sul braccio.
"Non sei divertente" dice Bonnie sbuffando "quando è scesa giù di corsa in quel modo mi sono preoccupata, sul serio"
"Non è successo niente" dice Damon conciliante
"E tu quello lo chiami niente?" domanda Bonnie sbotta guardandolo incredula "ti sei illuminato di azzurro, come un albero psichedelico di Natale"
Damon in tutta risposta fa un gesto con la mano, come se non fosse importante.
"Ma abbiamo un problema più urgente ora" dice Damon fissandola e lei lo guarda confusa, ed ora che altro è successo? "c'è solo questa stanza, dovremmo dividerci il letto" dice scoccandole un occhiata divertita.
Bonnie non dice nulla, limitandosi a fissare le lenzuola azzurre che coprono il materasso, l'ultima volta che hanno provato a condividere un letto, anche se improvvissato in una tenda, non era andata proprio benissimo.
Più per il fatto di essere stata presa alla provvista, dopottutto Damon è un bell'uomo, e capire che la sua compagnia non gli dispiace non l'ha di certo offesa, è stato il modo che l'ha sconvolta.
Dopottutto scoprirlo sentendo qualcosa di duro contro la sua gamba che stavano dormendo abbracciati, o meglio lei l'ha abbracciato nel sonno, sconvolgerebbe chiunque e gli ha urlato in un orecchio, oltre ad avergli dato un pugno.
"Uh perchè sei diventata rossa?" domanda Damon guardandola un pò confuso, che cosa ha detto per farla diventare rossa?.
Ha solo nominato il letto e...
E la guarda sospettoso ed al tempo stesso sogghigna, capendo probabilmente il motivo di tale imbarazzo.
"Non dicevi che non volevi pensarci più?" domanda fissandola con aria divertita, ed anche un pò provocatorio.
"Non ci stavo pensando! Proprio per niente!" urla Bonnie rossa in volto ed esce di corsa dalla stanza.
"Bonnie! Stavo scherzando!" urla divertito e quando vede che non torna si alza dal letto e decide di correrle dietro uscendo dalla camera, anche se poi ci va a sbattere contro, letteralmente, la strega stava tornando indietro.
Damon l'afferra per non farla cadere all'indietro e si perde in quei occhi color cioccolato, avvicinandosi leggermente alla strega.
Bonnie sbatte un paio di volte gli occhi, si ritrova a pochi millimetri da Damon, tanto vicina che volendo potrebbe annullare le distanze tra di loro, e legge negli occhi dell'ex vampiro la stessa identica cosa....
"Damon potresti venire con me? Rosie mi ha detto...." si voltano entrambi di scatto verso la direzione della voce e riconoscono la figura di Jeremy, che sembra farsi piccolo piccolo notando lo sguardo omicida di Damon "h-ho interrotto qualcosa?"
"Nooo! Tu che dici?" domanda grondando sarcasmo velenoso, anche se non è Damon a dire queste parole, ma Bonnie.
Damon ha l'aria di uno che vorrebbe  tanto essere un vampiro, solo per staccare la testa a Jeremy.
"E dimmi cosa vuoi e sii veloce" dice l'ex vampiro fissandolo, anche se nello stesso momento dalla camera viene un suono di un telefono che squilla, cosa che fa alzare gli occhi al cielo a Damon "puoi rispondere tu? sarà sicuramente Caroline, da quando mi sono lasciato con la stronza, pensa che potrei fare qualcosa di stupido e non ho voglia di sentirmi ripetere per l'ennesima volta 'devi essere forte Damon'" dice imitando in falsetto la voce di Caroline, facendo ridere Bonnie che va verso la stanza e prende in mano il telefono che è appoggiato al comodino, senza neanche controllare chi sia.
"Mi spiace, ma Damon al momento è impegnato e non può rispondere, se vuoi dire a me quello che vuoi dirgli" dice Bonnie sarcastica dopo aver cliccato sulla cornetta verde.
"Bonnie?" domanda una voce familiare alle orecchie della strega che le fa passare il buon umore, e non può neanche credere che abbia avuto il coraggio di chiamarlo "perchè hai risposto tu al suo posto?"
"Perchè sono con Damon" dice Bonnie sapendo benissimo che quelle parole dicono tutto e niente, mentre sente il silenzio che è sceso c'è dall'altro lato del telefono "hai idea di come l'hai ridotto?".
"Io...non...."
"NON INIZIARE A DIRE CHE NON VOLEVI!" dice Bonnie iniziando ad urlare senza curarsi del fatto che tutti possano sentirla "LO SAPEVI CHE L'AVRESTI DISTRUTTO MA HAI FATTO FINTA DI NULLA PERCHE' TU NON VUOI PENSARE ALLE CONSEGUENZE PRIMA FAI LE COSE E POI TI RENDI CONTO DI AVERE LASCIATO IN GIRO SOLO DEVASTAZIONE" urla ancora la strega al telefono, non da neanche il tempo ad Elena di rispondere "SPERO CHE TU POSSA PASSARE QUELLO CHE HAI FATTO PASSARE A LUI!"
"Bonnie...." anche se la voce a Damon muore in gola quando vede il suo povero telefono che prende fuoco, letteralmente nelle mani della strega "ho paura a chiederti chi era".
"Era la stronza" dice Bonnie lanciandogli quel che resta del cellulare, ed uscendo dalla stanza, non prima di aver sentito Damon dire divertito "mai far arrabbiare una strega" cosa che le fa scappare un sorriso.
   
 
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