Se
c'era una cosa che l'agente Coulson aveva imparato nei suoi
innumerevoli anni di carriera e la sue molteplici missioni e che mai
nulla è come sembra, a maggior ragione ora come Direttore
dello
SHIELD non poteva scartare alcuna ipotesi per giustificare
ciò a cui
aveva appena assistito. Si domandò se era riuscito a
mantenere la
sua immutabile faccia da Poker anche in quella circostanza, faccia
che peraltro May insisteva non esistesse se non accompagnata da
occhiali da sole.
Oltretutto temeva che essere sorpreso nel suo letto
nel cuore della notte da una sconosciuta seduta
accanto intento a fissarla non avesse aiutato nel mantenere un
minimo
d'impassibilità. La sconosciuta in questione non sembrava
minimaente intenzionata ad articolare alcun suono ma pareva ancora
intenta a fissarlo, non sembrava pericolosa a prima vista. Era
semplicemente una donna qualunque, magari non proprio qualunque,
decisamente molto attraente .
Bionda i capelli legati in una treccia ,
aveva occhiali da sole scriri e un espressione persa nel vuoto,
non poteva avere piu di 25 anni, 26 al massimo. L'abbigliamento era
decisamente molto ambiguo si trattava di una tuta in pelle bordeaux con
in rilievo simboli dorati, corredata da stivali rossi altissimi
immaginava che in altezza l'avrebbe surclassato non poco. Nessun arma
di alcun
genere solo un ciondolo legato strettamente al collo ,rosso
anch'esso.
Poteva non ritenerla pericolosa ma l'esperienza suggeriva
a Coulson che era meglio non sottovalutarla , inoltre ora che si
era svegliato non poteva lasciarla lì a fissarlo avrebbe
quantomeno
dovuto indagare su chi fosse e perche si trovasse lì.
Si schiari la gola e disse "immagino che il
protocollo di sicurezza sia stato violato" si mise seduto con
tutti i sensi alla massima all'erta aspettandosi una qualsiasi mossa
da parte della sconosciuta. La ragazza piego la testa in ascolto ma
non pronuncio alcuna parola ma sorrise in risposta .
"Bene
questo non è il mio momento migliore ma ha appena violato i
nostri
protocolli di sicurezza temo di doverla arrestare, ovviamente sarebbe
cosa gradita sapere con chi sto parlando, e soprattutto potrei sapere
il motivo per cui e qui accanto al mio letto nella mia stanza nella
mia base?" chiese Coulson cercando di scalfire almeno un pò
la
giovane
"Credo abbia ragione Signor Coulson di solito è buona
educazione presentarsi tuttavia sento una nota di ostilità
nei miei
confronti per cui non so quanto il mio nome le possa interessare"
parlò finalmente la giovane sempre con il sorrriso sulle
labbra.
"L'ostilità
mi pare più che ovvia, è appena penetrata nella
mia base, dormivo
beatamente quando mi sono svegliato e l'ho trovata qui, la cosa mi
pare abbastanza inquietante già di per sè anche
se non mi sembra
evidentemente ostile non posso evitare di non essere particolarmente
cordiale al momento. Gradirei molto mi dicesse chi è , cosa
vuole e
come è entrata qui dentro"
"D'accordo" accondiscese la ragazza
"gradirei non essere arrestata come lei dice" sorrise, poi
aggiunse "più che il mio nome gradirebbe sapere chi sono,
probabilmente, deduco dal fatto che dormisse di non essere arrivata
in un orario consono , mi scuso ma ho ancora qualche problemi con gli
orari" Coulson aggrottò la fronte quella ragazza parlava in
maniera davvero strana e soprattutto lentamente come se quella non
fosse la sua lingua di appartenenza, eppure non sentiva alcun accento
straniero, stava per risponderle quando lei lo precedette
"Immagino che il suo
abbigliamento non sia consono ad una possibile conversazione puo'
cambiarsi se gradisce"
"Ah la ringrazio per avermi dato il permesso "
disse sarcastico. Tuttavia ciò provoco solo un sorriso nella
giovane.
"Le
posso assicurare che non sono qui per provocarle alcun male, ne a lei
ne ai suoi dipendenti tuttavia sebbene sembra che lei abbia
già
interaggito con altre forme di vita il discorso da affrontare credo
sia molto lungo" spiegò la ragazza
"Mi sta dicendo
che lei è un aliena?" chiese Coulson sbigottito
"Non dovrebbe esserne così
sorpreso ormai, tuttavia gradirei l'indicazione come altra forma di
vita, il termine alieno è un po rozzo" e nuovamente
sorrise.
Coulson sopirò e
lentamente si alzò continuando a tenerla d'occhio, non
sapeva cosa
fare, avvicinarsi ad un arma?o magari la sua mano robotica? Essere
indifeso e per di più con una sola mano a disposizione lo
disturbava
seppure non sembravasse ostile ma se realmente era un aliena come
diceva
cose le impediva di attaccarlo?
Stava stragionando per Dio erano le 3
di notte quale alieno ti fa visita accanto a letto nel cuore della
notte per fare conversazione??
"Potremmo parlare nel suo ufficio magari?" Continuava a sorridere , la
cosa lo stava irritando non poco e come
se lo prendesse in giro. Prese la mano robotica che aveva lasciato
sul comodino e i primi pantaloni che trovò a disposizione,
li
indossò decidendo di non perdere tempo a cercare una
camicia, la
maglietta che aveva indosso andava più che bene.
"Mi segua" disse
seppur ancora dubbioso
"Se preferisce
chimare qualche suo dipendente per la sua sicurezza faccia pure , ma
le posso assicurare che non ho cattive intenzioni , non vorremmo
rovinargli la nottata"
"Già
basta la mia giusto?" sussurò irritato.
La donna scoppiò a ridere,
cosa che non si sarebbe mai aspettato. Scese le scale e giunti al suo
ufficio la fece entrare e lei prontamente si accomodò. Prima
di
scendere aveva preso il cellulare e dato l'allarme silenzioso, al di
fuori del suo ufficio attendevano istruzioni. Si accomodò
anche lui,
direttamente uno di fronte all'altro la tensione era
palpabile.
"Allora, l'ascolto" la incitò Coulson
NDA: ringrazio anticipatamente chi leggerà, seguirà e recensirà. Baci