v o g l i o  c h e  t u   s i a  f e l i c e .

risveglio;

Kagome aprì gli occhi.
Un sottile raggio di sole illuminava debolmente la stanza,rischiarando le pareti di luce chiara.
Finalmente mattina!
La ragazza si alzò lentamente, facendo meno rumore possibile,per evitare di svegliare Miroku e Sango che dormivano pericolosamente vicini!
Sospirò,pensando alle botte che avrebbe preso il povero bonzo quando la sterminatrice si fosse svegliata.
A volte Kagome non riusciva a comprendere il comportamenti dell'amica nei confronti del monaco. Certo Miroku si comportava spesso in modo deplorevole e andava punito ma si vedeva lontano un miglio che era cotto di lei! In fondo cosa le costava dargli qualche attenzione in più?!
La ragazza scosse la testa, meglio non pensarci ora.
Scostò la stuoia che copriva l'ingresso della capanna e uscì all'aria aperta.

Fuori tirava un fresco vento di primavera, che ormai era inoltrata nell’epoca Sengoku.
Kagome intravide Shippo e Kirara, che aiutavano la vecchia Kaede a cogliere erbe nel campo appena fuori dal villaggio.
Non le andava di raggiungerli in quel momento, l’avrebbe fatto più tardi. Ora voleva starsene ancora un po’ da sola a godersi quella splendida mattina.
Rimase a contemplare il paesaggio per un po’: gli alberi intorno al villaggio avevo tutti messo i fiori e i petali, sospinti dal vento, si adagiavano sul prato come un manto.
Tra tutti gli alberi però, per Kagome vi era uno particolarmente speciale: Goshinboku.
Era lì, infatti, che la ragazza aveva conosciuto Inuyasha e lì erano cominciate tutte le sue avventure. Sorrise al ricordo di quel giorno ormai lontano.
Era ormai passato parecchi tempo da quando Naraku era stato sconfitto ma alla ragazza piaceva quell'epoca e ci tornava ogni qualvolta le era possibile. In più c'era un pensiero fisso che minava la tranquillità di Kagome: Kikyo. Sapeva che la sacerdotessa era morta eppure era da quel giorno che un oscuro presagio l'accompagnava passo passo: Kikyo era viva e voleva vendetta!
La ragazza ne aveva parlato con i suoi amici, Miroku e Sango erano parsi piuttosto preoccupati e si erano scambiati un paio di strane occhiate. Kagome non ne aveva ben compreso il perchè di tanta agitazione da parte loro, si era aspettata una certa gioia invece da Inuyasha che, però, era rimasto impassibile e non aveva detto neanche una parola sulla questione. L'argomento era caduto lì.

Kagome restò immobile alcuni minuti ad ascoltare il rumore del vento tra le foglie, che le scompigliava l'orlo del vestito color prato indossato al posto della divisa scolastica. Adorava quel suono. Dopo poco, stava per rientrare, quando si accorse di una massa di capelli argentei svolazzanti, appoggiata al tronco di Goshinboku. Non c'erano dubbi, il solito pigrone.
-Inuyasha!- urlò la ragazza, correndo verso di lui.
Il ragazzo però non si muoveva, la fanciulla gli si avvicinò silenziosamente e finalmente capì: stava dormendo.
Evidentemente si era addormentato mentre faceva quei suoi soliti turni di guardia! La ragazza lo osservò meglio.
Gli splendi occhi ambrati erano chiusi e qualche ciuffo ribelle color argento, gli svolazzava vivacemente sul viso.
Dalle labbra, appena socchiuse, giungeva un sommesso russare. Aveva un'aria totalmente rilassata.
Kagome sorrise, quando dormiva, Inuyasha, sembrava così tranquillo, il problema era quando si svegliava, allora sì che si scatenava e chi lo fermava più?!
Una folata di vento più forte delle altre sorprese la ragazza, avvolgendola il un turbine di petali color pesca. Lei rise divertita e lasciò che la ricoprissero quasi interamente.
Stava rimirando un bocciolo che le era capitato in mano intatto quando udì una voce alle sue spalle.
-Tsk, sempre a giocare! Proprio qui dovevi venire a rincorrere le farfalle?!-
Kagome si voltò di scatto, Inuyasha aveva aperto gli occhi e la guardava con aria di rimprovero ma la ragazza notò un sorrisetto affiorargli sulle labbra.
-Oh cavoli. Non volevo svegliarti! Mi dispiace, se vuoi me ne vado subito- sussurrò mortificata.
Il mezzo-demone la squadrò per un attimo -Bah! Fai quello che ti pare! Io torno a dormire!-
Il volto di Kagome si illuminò quando sorrise -Grazie Inuyasha-
Il ragazzo tornò a fissarla:com'era diversa avvolta nel suo vestitino verde, mosso dal vento, sembrava più fragile e delicata.
Il volto però era quello di sempre: due allegri occhi color cioccolato, danzavano, seguendo la il girotondo che i petali compivano intorno al suo corpo e quel sorriso capace di riscaldare anche il più freddo dei cuori, era sempre lì a ricordargli l'affetto che Kagome era capace di dare ogni giorno.
Inuyasha pensò che il quel momento assomigliava molto ad una ninfa dei boschi a sud delle montagne:fresca e leggiadra. Una volta aveva avuto l'onore di vederle in uno dei suoi tanti viaggio insieme a Kikyo.

Già Kikyo.

Dal giorno della sconfitta di Naraku non l'aveva più vista. Ricordava che Kagome gli aveva parlato di un presentimento infausto riguardante la sete di vendetta della miko ma il ragazzo non l'aveva ascoltata, stava facendo sforzi enormi per dimenticarla ed era ancora abbastanza confuso.
Da quando era stata riportata in vita da quella strega che la voleva usare per i suoi loschi scopi, Kikyo non era più la stessa, l'odio era troppo radicato nel suo cuore e più volte aveva cercato di fare del male a lui ed ai suoi amici soprattutto a Kagome.
Il motivo di tutto quel risentimento verso la ragazza, Inuyasha non era ancora riuscito a comprenderlo, perchè mai Kikyo se la doveva prendere con una come Kagome?
Forse centrava il fatto che lei era sempre tra i piedi a cercare di salvare tutti, mettendo sempre a repentaglio la sua vita per il bene comune o forse semplicemente perchè lei era viva.

Kikyo provava odio verso tutti coloro al quale era permesso di respirare e camminare senza il supporto della anime dei morti, ma forse ce l'aveva così tanto con Kagome perchè era la sua reincarnazione e... e perchè lei gli aveva promesso di restargli accanto, cosa che alla miko non era permessa...
Ma cosa andava a pensare? Cos'erano queste fantasie egocentriche??!!
Si stava rincitrullendo, ma comunque ora preferiva non pensare a Kikyo, il suo ricordo lo feriva ancora troppo...

-Accidenti!-
L'urlo di Kagome riportò Inuyasha alla realtà: la ragazza stava cercando di appuntarsi il bocciolo da lei raccolto tra i capelli ma le frequenti folate di vento le creavano non pochi problemi.
Il ragazzo ridacchiò -Vieni qui- disse alla fanciulla, alzandosi in piedi -Ti aiuto io-
Inuyasha prese delicatamente il fiore dalle sue mani e lo infilò tra i morbidi capelli corvini. Kagome arrossì a quel contatto.
-Ecco fatto! Certo che oggi non ne combini una giusta!- osservò il mezzo-demone ridacchiando sommessamente.
La ragazza voltò la testa, stizzita -Senti chi parla. Cos'era successo prima? Ti eri incantato? Sembravi un vecchio demone mummificato! Sei molto più bello mentre dormi...- dopo quell'affermazione Kagome si portò una mano alla bocca, rossa in viso.
Inuyasha la guardò strano finché...
-Brutto monaco maniaco!-
Un urlo riecheggiò nella quiete del mattino. I due ragazzi si voltarono in direzione della capanna.
-Questa è Sango- affermò la ragazza dai capelli corvini con voce imbarazzata, correndo via.
Il mezzo-demone sospirò, che strana mattinata.