Eppur ti scorgo, da lontano, con i miei occhi vuoti,
il bianco candore, la rosea tristezza.
L'animo di chi rimane ancorato a qualcosa,
di chi lotta e di chi soffre, per una giusta causa.
Ci si perde a guardar penosi dettagli, quasi come se potessero far la differenza.
Non si vince col talento, ne con la boria, ma con la passione e l'intraprendenza.
Può essere nascosta, può farsi notare fin troppo, ma senza di essa ci si rimette,
poiché l'unico appellativo di chi niente può far, è quello di cadere senza lottare.
Finire nel vuoto, nell'immensa trasparente vita, la propria e quella desiderata.
Viaggiano gocce nei vasi del nulla, portano ad una meta che niente è e nulla da,
solo un filo che corre, nuota, scala, suona un armoniosa melodia.
Eppur ti scorgo, da lontano, con i miei occhi vuoti,
aggrappato ai sogni, coloro ciò che prima non era,
osservo, gioisco, riunisco alla mia veste, quel singolo filo.
il bianco candore, la rosea tristezza.
L'animo di chi rimane ancorato a qualcosa,
di chi lotta e di chi soffre, per una giusta causa.
Ci si perde a guardar penosi dettagli, quasi come se potessero far la differenza.
Non si vince col talento, ne con la boria, ma con la passione e l'intraprendenza.
Può essere nascosta, può farsi notare fin troppo, ma senza di essa ci si rimette,
poiché l'unico appellativo di chi niente può far, è quello di cadere senza lottare.
Finire nel vuoto, nell'immensa trasparente vita, la propria e quella desiderata.
Viaggiano gocce nei vasi del nulla, portano ad una meta che niente è e nulla da,
solo un filo che corre, nuota, scala, suona un armoniosa melodia.
Eppur ti scorgo, da lontano, con i miei occhi vuoti,
aggrappato ai sogni, coloro ciò che prima non era,
osservo, gioisco, riunisco alla mia veste, quel singolo filo.