Anime & Manga > Naruto
Ricorda la storia  |      
Autore: Fenrir_23    11/10/2017    1 recensioni
A distanza di anni, la morte di un fratello fa ancora troppo male
"Perché non mi parli un po' di lui?"
Genere: Drammatico, Fluff, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Itachi, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha | Coppie: Sasuke/Sakura
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

                                                                                       INGUARIBILMENTE FERITO





Un solo avvertimento, armatevi di cioccolato.






Sakura si scostò da Sasuke e lo trovò a fissare blandamente lo schermo del televisore. Si sollevò appena e sospirò per attirare la sua attenzione. 

Quello era uno dei rari periodi che erano riusciti a ritagliarsi per stare insieme. Anche dopo il suo ritorno dal lungo viaggio di redenzione che si era autoimposto, ormai sei mesi addietro, raramente Sasuke si fermava a Konoha a lungo.  La loro era sostanzialmente una relazione a distanza: Sakura doveva tristemente ammettere di aver trascorso molto più tempo lontana da lui, che insieme, già da quando aveva iniziato ad amarlo tanti anni prima. Eppure, aveva comunque imparato a leggerlo come un libro aperto e, in quel momento, quello sguardo distante perso in un punto e le labbra serrate in maniera rigida; innaturale, bastavano a farle capire cosa gli affollava la testa. 

"Perché non mi parli un po' di lui?"  

Si sentì subito avvampare per l'imbarazzo e l'indelicatezza di avergli fatto una domanda del genere. Rigida come una corda di violino, rimase a fissare Sasuke che posava il suo occhio destro su di lei.  

Lui non le aveva mai parlato di Itachi; mai più del minimo indispensabile. Una sola volta si era sbilanciata a chiedergli qualcosa, e aveva ottenuto il silenzio completo e uno sguardo così carico di amarezza, che si era quasi sentita male dal dispiacere. 

Erano trascorsi mesi da allora, eppure il dolore di Sasuke pareva non essersi minimamente affievolito. 

"Mi … mi dispiace, Sasuke, non … dovevo farti questa domanda." Abbassò lo sguardo, la ragazza. "Scusami." 

"Guardami."
 La voce di lui era acquosa, sciolta, tanto da non sembrare sua. Sakura Rimase sorpresa quando la invitò con un tocco delicato ad alzare la testa, e nel fissarlo si trovò ad osservare la figura di sé stessa riflessa nell'occhio nerissimo di Sasuke, che si tingeva del rosso dello Sharingan. 

 

 



*

I passi dei piedini scalzi sono impercettibili, sul pavimento in legno. Il bussare delle mani piccole sulla porta scorrevole non sortisce alcun effetto, così il bambino la apre lentamente, titubante. 

"Niisan?" 

La luce fioca della luna filtra leggermente da una finestra lasciata semiaperta. 

"Niisan … ?" 

Sasuke ha i brividi, si stringe nelle spalle e tremolando appena si avvicina al letto del fratello, studiandone i lineamenti distesi. Gli è capitato ben poche volte di vederlo dormire. 

Sobbalza quando Itachi lo coglie impreparato mormorando il suo nome nel silenzio assoluto della notte, mentre apre lentamente gli occhi. 

Sasuke si stringe le mani intorno alla pancia e si morde le labbra, indeciso. Ora che ha sette anni e si sta facendo un po' più grandino, ha vergogna a mostrarsi debole: ma quella notte i brividi della febbre e il dolore alla pancia non sembrano volerlo lasciare in pace, e l'idea di affrontarli da solo fino al mattino seguente non gli piace affatto. 

"Non stai bene?" 

Il bambino annuisce appena, poi le mani del più grande, che è a mala pena un ragazzino ma già pare adulto negli atteggiamenti, gli sfiorano la fronte con affettuosa delicatezza. 

"Hai la febbre …" Itachi si mette a sedere e guarda suo fratello più attentamente. "L'hai detto alla mamma?" 

" … no … " 

Il maggiore si sporge in avanti, i suoi capelli lunghi lasciati liberi sfiorano il viso di Sasuke, solleticandogli la guancia destra. "Vieni." Alza le coperte e si sposta per fare un po' di spazio. 

"Domani mattina lo dici alla mamma però, va bene?" 

Sasuke non se lo fa ripetere, si infila di fianco al fratello rannicchiandosi per farsi piccolo piccolo e annuisce appena con la testa, per rispondere alla sua domanda.  

"Tu non ti ammali mai, niisan..." 

Borbotta, contro la sua spalla. 

"Non è vero ..." La voce di Itachi è carica di sonno, la sua mano sinistra intreccia una ciocca dei capelli disordinati del più piccolo, con movimenti ripetitivi. "Dormi ora …" 

Il bambino chiude gli occhi e si rintana con la testa sotto le coperte. I brividi di freddo sono passati: anche la pancia non gli fa più male come prima. Lì con Itachi, è al sicuro. 

 

 

 

 

 

Sakura si rese conto di essere tornata alla realtà solo quando alcune lacrime le scivolarono sul viso. Quel ricordo che Sasuke le aveva mostrato con un Gengjutsu, le aveva lasciato addosso tutta la dolcezza di cui era intriso, ma anche un senso di amarezza e nostalgia indescrivibile. 

"La ferita che mi porto dentro per la perdita della mia famiglia … e per tutto ciò che riguarda Itachi, per la sua mancanza … non guarirà mai, Sakura. È come il mio braccio, non si può sistemare …" 

Sakura istintivamente cercò la mano di Sasuke; le lacrime che le rigavano il viso diventarono tante , bagnandole la stoffa della maglietta dove si posavano, dopo essere precipitate giù per il mento. 

Una parte di lei era contenta che Sasuke avesse deciso di condividere un ricordo così prezioso e intimo: ma non erano lacrime di commozione le sue. Sentiva di aver compreso appieno la portata del dolore che lui si portava dentro solo in quel momento, ed era qualcosa di tremendo. Era orribile pensare ad un'intera famiglia cancellata per sempre, per mano di un fratello buono che, giovanissimo, aveva dovuto assumersi responsabilità indicibili e sbagliate, finendo per autodistruggersi. 

"Sei la solita lagna …" Disse Sasuke, a voce bassa, mentre lasciava che la sua fronte si abbandonasse contro la spalla di lei. 

Sakura capì che quelle poche parole nascondevano un grazie implicito, ma non gli disse che dopo quella volta in cui l'aveva spezzato, solamente nominando Itachi, non aveva più avuto il coraggio di fargli una domanda simile. E nemmeno che non credeva che lui volesse condividere i pensieri che aveva per suo fratello. 

Rimase in silenzio, a versare al posto di Sasuke le lacrime che ormai lui non aveva più. 

   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: Fenrir_23