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Autore: jarmione    12/10/2017    1 recensioni
[crossover]
[crossover][crossover][crossover]Che cosa accadrebbe se la città di Storybrooke fosse popolata da altre storie e non da quelle che noi tutti conosciamo?
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Personaggi inseriti:
X-men -> Logan, Young Charles, Young Eric
Supercar -> Devon, Michael, Bonnie, KITT, Amy (mia OC)
Thor -> Loki
Doctor Who -> Eleventh, Clara
Dalton -> Joe, Jack, William, Averell, Evelyn (mia OC)
Adventure Time -> Simon/Re Ghiaccio, Marceline
Sherlock BBC -> Sherlock, Watson
Labyrinth -> Jareth, Sarah
Genere: Avventura, Fluff, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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ATTENZIONE! Questo capitolo contiene un elemento che mi ha obbligato a cambiare alcune impostazioni alla storia aggiungendo “TEMATICHE DELICATE” (anche perché era l’unico avvertimento più consono)

Leggendo capirete e PREMETTO che la storia avrà anche personaggi esistenti (le mie OC però sono mie a tutti gli effetti) ma è di pura fantasia, quindi ribadisco, niente pignoli o gente facile da scandalizzare.

Vi auguro buona lettura

 

 

 

 

La sua stupidità aveva superato il limite.

Glielo diceva sempre sua madre.

 

-Hai la testardaggine di tuo padre-

 

E suo padre confermava sempre

 

-È una degna Knight-

 

E finivano sempre a scoppiare a ridere assieme a suo zio, che era disperato

 

-Prima il padre, poi la figlia, questa è una condanna-

 

Li stava deludendo tutti.

Avrebbe voluto sua madre, avrebbe voluto confidarsi con KITT.

Desiderava abbracciare suo padre e sentire protezione.

Lei non era una Knight, era solo una ragazzina stupida e impulsiva che si era cacciata in una situazione più grande di lei.

Aveva tirato in mezzo anche Mina, che non centrava niente.

Che poteva fare?

Aveva solo ventiquattr’ore per risolvere tutto il casino.

Non doveva perdersi d’animo.

“Amy!” Maddy e Mina l’avevano raggiunta

“Cavolo quanto corri ragazza” si congratuló Maddy “hai mai pensato di fare qualche gara?”

“No e non intendo farlo” rispose secca Amy, continuando a ragionare sul da farsi.

“Che è successo con il sindaco?”

Amy respirava affannosamente.

Un po’ per la paura e un po’ perché aveva agora il fiatone della corsa.

“Ho...ho detto che avrei catturato Dracula”

“COSA!?” Esclamarono le due in coro

“Sei impazzita?”

“Penso proprio di sì”

“Oh Amy che hai fatto?” Mina era preoccupata.

Se solo avesse saputo...

“Ma c’è di peggio”

“Cosa può esserci di peggio che tentare di catturare quel mostro?” Domandò Maddy

“Ho solo ventiquattro ore”

A Mina caddero i libri di mano e Maddy lasciò cadere lo zaino.

“Tu...sei...pazza!”

“Grazie Maddy, non lo avevo notato” rispose sarcastica Amy, ormai esasperata.

“Possiamo fare qualcosa?” Si offrì Mina, che ebbe l’intelligenza di stare zitta e non esternare i suoi pensieri.

“No...non lo so”

“Beh...” intervenne Maddy, ricevendo già delle occhiatacce da parte delle altre “non sarà molto ma penso di avere qualcosa che può aiutarti al negozio di mio padre”

Mina la guardò e, conoscendo la sua amica, sgranó gli occhi “No...sul serio?”

“Si!” Maddy era eccitata “era una vita che volevo usarla e adesso ho l’occasione di inaugurarla”

“Ma di che state parlando?”

“Vedrai!” Ammiccò Maddy “vieni al negozio di antiquariato alle quattro, mio padre non ci sarà” e corse via.

Amy non osó immaginare cosa aveva in mente.

“Come farai?” Mi a la fece ridestare dai suoi pensieri

“Non lo so ma qualcosa farò” sospiró “Mina devi fare una cosa molto importante”

“Dimmi”

“Ecco...” deglutì “ieri sera mi hai detto che volevi uscire dalla città, andartene via”

“Si perché?”

“Ti consiglio di uscire dalla città prima che scadano le ventiquattro ore”

Mina sbiancò e si preoccupó “Perché? Che succede?”

“Non ho molto tempo per spiegarti ma...non voglio farti agitare ma devi farlo”

“No se non mi dico perché”

Amy era esasperata.

Ma perché non eseguivano i consigli e basta?

Dovette vuotare il sacco

“Perché il sindaco ha detto che se mi capita qualcosa e vengo presa io da Dracula, chi pagherà le conseguenze del fallimento sarai tu!”

Mina iniziò a tremare visibilmente, dando ad Amy la conferma che c’era qualcosa sotto di cui non era a conoscenza.

“Quello che ti chiedo è di scappare, di lasciare la città o almeno dirmi cosa posso fare per aiutarti”

Mina non la guardava.

Aveva gli occhi lucidi.

Nella sua mente c’erano i volti dei fratelli e il volto di Lowell.

O aveva cambiato idea sul fatto di scappare oppure non si sa.

“Mina dimmi come posso aiutarti” la incalzò Amy “non mi importa di Dracula mi importa di te adesso!”

Mina dovette appoggiarsi al muro.

Scivoló fino a sedersi a terra.

Amy fece lo stesso.

“Da quando nostra madre è scomparsa i miei fratelli sono diventati i miei tutori finché non sarò maggiorenne” fece una pausa “ma a causa delle loro malefatte c’è un ordine del sindaco di revocare il loro potere e di farmi allontanare”

Amy si mise una mano davanti alla bocca “Oh Dio...”

“L’unico modo per farmi restare sarebbe che io diventi maggiorenne ma è impossibile prima di due anni”

Era un problema.

Avrebbe dovuto esserci un nuovo tutore, o qualcuno più competente.

Non che i fratelli Darwin fossero pessimi, anzi!

Se non era per loro, Mina non avrebbe avuto ciò che ha adessso

Provava quasi dispiacere per Jeff, che sin da subito non le era stato molto simpatico.

“Ma c’è di peggio”

Ancora?

Che poteva esserci di peggio?

Perché tutti erano convinti che ci fosse qualcosa di peggio de peggio?

C’era uno psicologo nella città, stava meditando di andarci.

“Cosa?”

“Ha a che fare con Chris”

“Ti porterebbe via lui?”

Mina scosse la testa “No, se ne occuperebbe lo sceriffo Kostner”

Amy rabbrividì.

Va bene la perdita di memoria ma non riusciva proprio ad immaginare suo padre che strappava i ragazzi, o i bambini, ai loro cari.

Sarebbe stata una delusione.

“Quindi cosa?”

Mina fece un lungo sospiro

“Aspetto un figlio da Chris”

“COSA!?”

“Non mi stupisce la tua reazione”

“Ma...” cercò di non andare in escandescenza.

Non era la situazione e nemmeno il luogo adatto.

Cercò di assumere un controllo

“Beh...lui è...molto grande”

“Lo so...e so la stupidata che ho fatto” confessò Mina “ma ti giuro Amy che non era previsto e che, in ogni caso, ero consenziente e non negherei nulla”

“I tuo fratelli?”

“Non sanno che sto con lui figuriamoci che sono incinta”

“Per tutti i fusibili” Amy si passo le mani sul volto “è un bel problema...va contro la legge, anche se eri consenziente”

“Ma perché una persona non può fare l’amore con chi vuole senza essere giudicata?” Piagnucoló Mina 

“Ormai siamo in ballo, tanto vale ballare” si rimise in piedi e aiuto Mina a fare lo stesso “so che ci conosciamo da meno di un giorno ma ho bisogno di sapere se ti fidi”

“Ti ho raccontato tutta la mia vita in un giorno, più fiducia di così...” sorrise appena.

Stavano correndo, ma Amy dava fiducia a Mina e ne incuteva altrettanta.

Era strano come gli adolescenti legassero praticamente subito.

Sembravano due bambine.

I bambini facevano amicizia senza pregiudizi.

“Allora devi fare esattamente ciò che ti dico” si assicuró che nessuno fosse nelle vicinanze “vai a casa, prepara una borsa con dentro solo lo stretto necessario, se hai qualche risparmio prendi pure quelli e poi vai dal vice sceriffo”

“Da Chris?” Amy annuì “Perché?”

“Provvederò io ad avvisarlo” la rassicurò “gli dirò solo di portarti fuori città e assicurarsi che non ti manchi nulla, almeno con lui sarai al sicuro”

“Non che la cosa mi dispiaccia ma...per quanto dovremmo stare fuori città?”

“Finché non si calmano le acque”

“Non per contraddirti ma faranno in tempo a rompersi a me...ti ricordo che Chris non sa del bambino”

“Preferisci che ti strappino dai tuoi fratelli e te lo portino via una volta nato?”

“Certo che no!”

“Allora fidati di me”

Mina sospiró “E i miei fratelli?” Chiese “non so come reagiranno, non voglio lasciarli...non voglio abbandonarli”

“Non è un abbandono se poi ritorni”

“Dio che situazione...”

A chi lo dici...ci vediamo da Maddy alle quattro, vieni con Lowell”

Mina annuì e recupero i libri, correndo poi verso casa sua.

La decisione era drastica, ma se il sindaco avesse fatto davvero ciò che Mina le aveva appena riferito allora era la decisione migliore.

Anche se ancora piccola per lo stato, in quel momento si sentiva un leone.

Avrebbe difeso Mina in ogni modo e per quanto possibile.

Dracula poteva aspettare.

Si recò alla stazione di polizia.

Una volta dentro trovò lo Sceriffo Kostner alla scrivania, che alzò di colpo la testa “Signorina Knight”

“Pa...sceriffo Kostner...” non era proprio la persona che si aspettava di vedere, anche se si sentiva più sicura in sua presenza.

“Che è successo?” Chiese preoccupato.

“Cercavo il vice sceriffo”

“Sa finendo il giro, arriverà a breve, vuoi dire a me?”

Amy scosse la testa “Non ho fretta, posso aspettare”

Kostner incrocio le braccia e alzò un sopracciglio, evidentemente infastidito.

Si stava mettendo contro suo padre...si sentiva peggio di prima.

Lo sceriffo fece per ribattere ma venne interrotto da Lowell, che era rientrato fischiettando.

“Ehi Chris” salutó Kostner “tutto a posto?”

“Tutto ok” poi si accorse di Amy “ehi!”

“Salve”

“Amelia aveva bisogno di te”

Amy sentì un brivido lungo la schiena.

Era difficile che la chiamassero Amelia e quando ciò accadeva significava che aveva combinato qualche disastro.

Sentirlo dire da suo padre era anche peggio.

“Dimmi pure” Lowell le sorrise ed era pronto ad ascoltare

“Si tratta di un’amica” il vice sceriffo capì e smise di sorridere.

La fece accomodare nell’altra stanza e chiuse la porta.

“Di che si tratta?”

“Non sono affari miei e non intendo entrare nei dettagli più di quello che già mi è stato detto ma...”

Lowell la incalzò con lo sguardo.

Amy alla fine svuotò il sacco, evitando di menzionare la gravidanza di Mina.

Il vice rimase ad ascoltare.

Non sembrava minimamente turbato, ma Amy aveva imparato a leggere gli occhi delle persone e si vedeva che dentro stava morendo.

“E il sindaco ha detto che la farà pagare a Mina se Dracula mi fa fuori”

Lowell strinse i pugni, convinto di non essere notato.

“Io cosa dovrei fare?”

“Ho già detto a Mina che deve lasciare la città, non permetterò al sindaco di agire in caso di fallimento da parte mia”

Quella frase era bastata a convincere Lowell e a fargli capire il piano di Amy.

Finalmente qualcuno di meno testardo.

“Ci penso io” si alzò dalla sedia e si sistemò il cappello alla cowboy.

Un ottimo elemento per distinguersi.

“La ringrazio sceriffo Lowell”

Lui sorrise appena “Date le circostanze puoi chiamarmi Christopher...o Chris per comodità”

Amy annuì

“Per quanto riguarda Dracula...” aggiunse “recati dal signor Mind, lo psicologo della città, lui saprà aiutarti”

Amy sgranó gli occhi.

Non credeva di essere così pazza...anche se in fondo...

Annuì di nuovo.

Meglio ascoltarlo, dopotutto lui aveva ascoltato lei.

“Se vedi Mina dille che la sto aspettando”

“Si” ed Amy uscì.

Aveva risolto un problema, adesso doveva pensare a Dracula.

Il suo orologio segnava ancora un orario sballato e non riuscita a metterlo in ordine.

Essendo che Mina era uscita a mezzogiorno da scuola, doveva essere all’incirca la una.

Aveva tre ore di tempo prima di presentarsi da Maddy per l’aiuto con Dracula.

Le era venuto mal di testa.

Se ci fosse stato KITT avrebbe tenuto lui in memoria tutti gli appuntamenti e le cose da fare.

Ma lui non c’era...e chissà che fine aveva fatto.

Avrebbe tanto voluto cercare un meccanico e vedere se lo trovava, ma non era il momento.

Schioccó le dita una per una e poi frugó nella tasca della giacca.

Prese il biglietto da visita del signor Mind, ottenuto il giorno prima.

Lesse la via e vi si recò.

“A noi due Dracula”

 

 

AVVISO! Pian piano che vado avanti metterò anche gli altri personaggi inseriti nel primissimo capitolo! Tranquilli che non mi sono dimenticata di loro.

  
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