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Autore: Swanqueen27    14/10/2017    2 recensioni
Emma e regina, un'amore a parole difficile.
Quando alle parole subentrano carta e penna è tutto più semplice. O forse no.
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Emma Swan, Regina Mills
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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~"Tra me e te non ce mai stata sincerità ma, adesso vuoi la verità?
Eccotela.
Non ho mai amato nessuno come te, anzi, sei L'unica persona che abbia amato seriamente.
Le altre forse erano cotte, o qualcosa di minore, e l'ho capito perché tu eri tu.
Tu sei sempre tu. E nessuno prenderà il tuo posto.
Ho sbagliato, hai sbagliato.
Probabilmente ho sbagliato molte più volte io di te, però sarei stata sempre pronta a rimediare in
qualche modo.
Ma non ho potuto trattenerti, non si trattiene chi ha perso la voglia di provarci, di combattere.
Non si trattiene chi non ha voglia di te e di viverti nonostante i problemi.
Ecco, non si trattiene chi non è capace di dire “nonostante questo, io ci provo ancora”.
Non è stato semplice, non lo è tuttora, perché il pensiero di chiederti come stai è un dolore atroce e non lo nego.
Ma vado avanti, come volevi tu e come forse è meglio per me.
Non posso nemmeno negare che io non provi più niente, che io non aspetti un messaggio, anche
stupido o anche per farmi sapere cose di cui non potrebbe fregarmene di meno.
Ma a me frega tutto di te.
Anche la minima cosa.
La verità è che cambierei tante cose, la prima sono io.
Ma una cosa di me che non cambierei è il modo in cui ti ho amata.
Sai, cosa invece cambierei soprattutto? Il modo in cui l'ho dimostrato.
Io so cosa ho provato e cosa provo, credimi adesso te lo urlerei sotto casa tua, ma come posso?
Come posso spiegarti quanto il mio cuore battesse quando ti vedevo sorridere? Come la spieghi una
sensazione del genere? Come posso spiegarti i miei pensieri, le mie sensazioni, il modo in cui
riempivi le mie giornate e il modo in cui ti pensavo intensamente? Semplicemente non posso.
Eccomi qui, a scrivere qualcosa che non leggerai, a pensarti mentre mi ero promessa di non farlo
più.
Ma lo sai, non sono un fenomeno nel mantenere promesse.
Ed ecco un'altra cosa reale, forse la più seria, forse quella che fa stare più male ,sarò per sempre e
profondamente innamorata di te.
E lo sarò anche quando nella mia vita farà parte un'altra persona, perché so che non guarderò il suo
sorriso come guardavo il tuo, che non gli dirò “amo il tuo profumo” perché già amo il tuo; che non
gli terrò le mani e non le fisserò perché le tue mani erano quelle che le mie preferivano e  preferiranno stringere, fino la fine.
Fino la fine, da qualche parte, ci siamo io e te

                                                                                      -tua, forse, per sempre Emma. "

Regina lesse tutto d'un fiato la lettera che aveva trovato nella cassetta delle lettere al numero 108 di Mifflin street


 Non vedeva Emma da settimane, precisamente da quando lei aveva deciso che tra loro doveva chiudersi quello strano rapporto che si era creato dalla morte di Robin.
Emma era l'unica che poteva anche solo immaginare il dolore provato da Regina e per questo era anche l'unica a potersi permettere di parlarne con lei.
Avevano raggiunto una stabilità emotiva e un equilibrio affettivo in grado di permettere ad entrambe di guardare avanti. Ma si sa, qualcosa nelle loro vite deve sempre andare storto, e lo sapevano anche loro. Ve lo immaginate? Emma innamorata di Regina. Un sentimento talmente profondo da non essere ricambiato da lei. Ma forse si stava solo convincendo di non essere innamorata di Emma. Lei, Regina Mills non poteva essere innamorata di una donna, della donna che le aveva distrutto il suo lieto fine, della donna più bella che abbia mai visto. No. Non era possibile.


Alcune lacrime scesero sul suo volto, il suo cuore perse un battito quando lesse il mittente " tua, forse, per sempre Emma" non capì subito, non riuscì ad immaginare che parole buttate su quel pezzo di carta ingiallito potessero davvero uscire fuori dalla bocca della bionda, della sua bionda.  Il suo umore cambiò da triste ad arrabbiato. Pensò al lungo discorso affrontato da entrambe sulla decisione di non iniziare nulla di compromettente al di fuori di un'amicizia, ma ciò non bastò. Non bastò a fermare i sentimenti di Emma. si chiese e si richiese  come lei abbia avuto il coraggio di scriverle una lettera del genere.
Decise, senza pensarci effettivamente, di andare da lei e di parlarle.


Arrivò davanti al vialetto di casa sua, scese dalla mercedes e si piazzò davanti alla sua porta. Prima di bussare prese un respiro profondo, tanto profondo da farle quasi mancare il fiato. Bussò. Nessuna risposta.
Decise, dopo altri tre tentativi di lasciare perdere, non aveva un discorso pronto, non aveva un motivo valido. Voleva spiegazioni ma non sapeva se Emma sarebbe stata in grado di dargliene.
Non fece in tempo a girarsi che finalmente la porta si aprì. Emma era davanti a lei, una canotta sgualcita, un paio di slip rossi ed i capelli arruffati. Tutto ciò che riuscì a fare Regina in quel momento fu esalare un respiro.

-"Regina? Cosa ci fai qui? Solo le sette e quaranta di domenica mattina, non hai di meglio da fare?" chiese emma con un tono misto tra l'addormentato e il sorpreso.

-" certo che ho di meglio da fare Signorina Swan, ma prima ho bisogno di chiarie alcune cose con te. Quindi ti prego di vestirti"

-" siamo tornate al Signorina Swan? Allora è grave." rise Emma

-"posso entrare? Fa abbastanza freddo. Non ti toglierò molto tempo." Regina sentiva il cuore in fibrillazione, sarebbe esplosa da un momento all'altro.

-" entra. Mi vesto e preparo un caffe. Accomodati pure. "

Regina non se lo fece ripetere due volte, entrò e prima di accomodarsi si guardò in torno. Non aveva mai notato i particolari della casa della bionda. Era molto classica ma allo stesso tempo tranquilla. Trasmetteva un senso di tranquillità. Stranamente ordinata e profumata. Se non fosse stato per il " swan" scritto a caratteri cubitali sulla cassetta della posta, Regina avrebbe scommesso tutto sul  fatto che non potesse essere di Emma.

Emma tornò nella grande stanza dove la bruna stava osservando, con due enormi tazze: caffe nero per Regina e cioccolata calda con panna e cannella per lei.

-"allora a cosa devo questa visita mattutina? Henry ha fatto tardi ieri sera? " chiese Emma, ignara di ciò che Regina stringeva tra le mani.

Fu un attimo. La bionda prese un colpo appena realizzò cosa Regina stava appoggiando sul tavolino che le divideva

-" come…non è possibile…l'avevo buttata." si giustificò Emma.

-"ora Emma, parla." tre parole, un coltello nel cuore di Emma ed una scintilla negli occhi di Regina.

-"no." sguardo verso il pavimento, spalle chiuse, occhi pieni di lacrime.

-" no? No? Non puoi dirmi no. Emma non puoi scrivermi dicendomi che non amerai mi più nessuno come hai amato me , non ora che ti do la possibilità di dirmi ciò che pensi. Non puoi Emma " regina si ritrovò con la voce rotta dal pianto, lacrime calde e salate a bagnarle il viso, sentimenti a lungo repressi ora iniziano a venire a galla…

-" non dovevi leggerla, non dovevi essere messa a conoscenza di questa lettera. Doveva rimanere mia. Doveva…rimanere mia…" anche Emma ora stava davvero con il cuore in frantumi. Aveva due scelte: aprirsi a Regina o continuare a mentire a se stessa e a lei.

-"regina ne abbiamo già parlato, è una cosa impossibile. Tra noi, non può esserci ciò. Per quanto io lo voglia, per quanto io brami le tue labbra, anche ora, non può esserci nulla. Ti amo come nessuno ha mai amato un altro essere umano, ti voglio altrettanto, ma sono cosciente che ti farei solo del male, e non è ciò che voglio. " ammise con tristezza…

-" e allora perché tutto questo? Perchè scrivermi e dirmi questo se poi sei cosciente del fatto che non potrà mai esserci nulla tra noi. Emma perché?" glielo chiese in modo triste, affranto, deluso. Glielo chiese come se fossero le ultime parole a lei concesse in un' intera vita.

-"non capisci. Non volevo la leggessi, non volevo questo. Cazzo Regina, non volevo ridurti così. Non… volevo. Scusami."

-"E' meglio che ora vada Emma…" e si smaterializzò dalla vista della bionda, da quella casa che ormai era diventata troppo piccola per entrambe.
Una volta a casa Regina si chiuse nel suo studio, tirò fuori una bottiglia del suo sidro di mele, n bicchiere ed un foglio. Con la sua calligrafia regale e con una ferita aperta nel cuore iniziò a scrivere. Sputò in un foglio tutto ciò che voleva dire ad Emma Swan. Lo bruciò scagliandogli una palla di fuoco. Prese un altro foglio e scrisse ancora. Brcio anche quello, seguito da altri sette. Sette fogli, sette bicchieri di sidro. All'ottavo bicchiere la grande Regina mills si addormentò sopra ad un foglio bianco. c'era solo una scritta " Cara Emma, ti amo."

   
 
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