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Autore: SophLandd    17/10/2017    0 recensioni
«Ragazzi, lui è Derek Hale, uno dei migliori agenti dell'FBI. È qui per scegliere un partner, e visto che siete nella classe dell'eccelenza, beh, uno di voi sarà il prescelto. Frequenterà ancora i corsi, certo, ma molto di meno.» Presenta l'estraneo il professore, e a quel punto Stiles alza lo sguardo su di lui, curioso.
E cazzo, vorrebbe non averlo mai fatto.
È il ragazzo più bello che abbia mai visto, e sì, lui è bisessuale da diversi anni. In pochi secondi tutta l'acqua, che era nella sua bocca, viene sputata fuori.
-Capitolo 1
Genere: Fluff, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Derek Hale, Stiles Stilinski, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: Spoiler!
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"Mentre gli anni passano, come fosse un ballo fuori tempo, tu sei con me."

«Stiles? Cosa diavolo stai dicendo!?» Osa domandare Derek, concentrandosi così tanto sui propri sensi, che capisce improvvisamente tutto...

«Io non ho più il mio cellulare da qualche giorno, deve essermi caduto mentre passeggiavo qua vicino con Boyd.» Lo informa la licantropa, cominciando anche lei ad avere un brutto presentimento.

«È stata...è stata lei.» Mormora Stiles, come in trance. «Ci ha preso abilmente i cellulari, forse utilizzando qualche suo potere, per-per condurci qua...»

Stiles, poi, si guarda intorno terrorizzato, visto che si sono addentrati all'interno dei sotterranei, ignari del pericolo, e non crede proprio di riuscire ad orientarsi. Evidentemente nemmeno Erica, visto che è sbiancata del tutto, avvicinandosi con fare protettivo alla propria partner. Come se il Darach potesse spuntare da un momento all'altro.

«Ha ragione.» Afferma Derek, cercando di mantenere un tono calmo. «Sento un altro cuore battere, oltre ai nostri, anche se per il momento non è vicino.»

«Ci dobbiamo assolutamente dividere e cercare un'uscita, non possiamo affrontarla con loro insieme a noi! 
Li spingerebbe a suicidarsi!» Sbotta Erica, riferendosi ai propri partner, cercando poi di tranquillizzare la ragazza, che ha gli occhi completamente sbarrati.

Stiles sente che sta per avere un attacco di panico, e si appoggia contro il muro più vicino, respirando a fatica e chiudendo gli occhi. Derek si precipita subito da lui, avendo percepito le sue emozioni, e tasta con le mani il suo volto. Dio, come vorrebbe guardarlo negli occhi.

«Stiles, respira.» Gli ordina, con Erica che non sa se intervenire o lasciare il lupo aiutare il ragazzino da solo. L'umano inizia a sudare, respirando affannosamente.

«I-io non voglio morire, Derek, non voglio lasciarti...» Delle lacrime gli escono dagli occhi, e il lupo poggia la propria fronte contro quella del ragazzino, alla ricerca di un contatto fisico.

«Ascolta me, Stiles.» Mormora il licantropo, con tono caldo e deciso. «Non morirai, okay? Non anche tu

È sopravvissuto alla morte di Paige, ma a quella di Stiles?

Dubita fortemente riuscirebbe a uscirne.

Possibile che tutte le persone che ama debbano morire? Si sente così impotente, perchè deve riuscire a portare Stiles in salvo senza vederci assolutamente nulla, rallentando così i loro movimenti. Come può salvarlo se non vede il nemico? Può affidarsi semplicemente ai sensi, restando comunque meno forte del normale.

Stiles, come rassicurato dalle parole del lupo, sembra rilassarsi, godendosi della vicinanza dell'altro.

«Lo sai che non ti lascerei per nessun motivo al mondo, Der.» Sussurra, conscio che, se dovesse morire, Derek rivivrebbe la stessa situazione di anni prima. E Stiles cercherà di impedire ad ogni modo la cosa.

«Ragazzi, ci conviene sbrigarci.» Li interrompe Erica, preoccupata. «Il battito si fa sempre più vicino, e proviene da dietro di noi, dobbiamo andare avanti!»

Derek si allontana dal ragazzino, e i quattro cominciano a correre davanti a sè, con l'unico rumore dei loro passi, e il moro che non fa altro che accertarsi dei battiti regolari del ragazzino, i quali gli infondono tranquillità e sicurezza.

Ad un certo punto, però, arrivano ad un bivio, e si ritrovano costretti a intraprendere una delle due strade. 
Si fermano di botto, con Derek che non capisce bene cosa stia succedendo.

«Qualcuno mi può spiegare perchè ci siamo fermati?!» Domanda, vedendo nero e solo nero.

«Ci dobbiamo dividire, come dicevo prima.» Afferma Erica, guardandosi guardigna intorno. «Io e Laura andiamo a sinistra, tu e Stiles a destra...»

«Seguimi, Der.» Parla Stiles, afferrando la mano del lupo nella sua, e intrecciando le dita. L'umano guida velocemente il lupo nella direzione scelta, senza mai staccare quel contatto, e il moro si sente così dannatamente frustrato. Colpa di quella stupida maledizione, che lo fa sentire così dannatamente inutile.

«Il Darach è sempre più vicino, Stiles.» Derek pronuncia le seguenti parole con puro terrore, ma non tanto per sè, ma per il ragazzino.

«Derek, io...non posso andare più veloce di così.»

«Non vedi nessuna via d'uscita?» Chiede speranzoso il lupo, e allo stesso tempo come rassegnato.

«Solo dei cazzo di tubi d'acciaio! Nient'altro!» Sbotta l'umano, continuando a correre, mano nella mano con il licantropo.

Improvvisamente si trovano in uno spiazzo, che collega i due percorsi, così si ritrovano di nuovo tutti e quattro uniti, nonostante più avanti si aprano nuovamente altre strade, piuttosto inquietanti e scarsamente illuminate.

«Laura comincia a non farcela più.» Li informa Erica, con la ragazza che si sta riprendendo dalla corsa all'impazzata, con i battiti velocissimi. «Derek...cosa facciamo?»

Già, cosa fanno?

Il lupo si massaggia le tempie, non riuscendo a dare una risposta, dato che non sa neanche com'è il luogo che al momento lo circonda. Stiles si butta nelle sue braccia, lasciando il libero sfogo alle lacrime.

«Non piangere, ragazzino.» Ricambia l'abbraccio il moro, inebriandosi del profumo dell'umano. «Continuiamo ad avanzare, prima o poi deve esserci un fottuto tombino! Non morirai, Stiles! Non ti permetterò di fare la sua stessa cazzo di fine!»

Erica si lascia scappare qualche lacrima, commossa dalla scena. 
Fa per dire qualcosa, ma s'azzitta immediatamente, immobilizzandosi. 
Il Darach è più vicino di quanto pensino, e se n'è accorto pure Derek, visto che si è posto di fronte al ragazzino, ringhiando in tono di sfida.

«Che piacere rivedervi, o forse dispiacere.» Tuona una voce femminile, e Stiles osserva una donna avanzare dall'oscurità. È davvero bella, ma in un modo forse spaventoso, che ti fa rabbrividire. «Dipende dai punti di vista.» Aggiunge poi.

«Se vuoi essere vicina a Stiles abbastanza da manipolarlo, devi prima passare sul mio corpo!» Ruggisce Derek, trasformandosi quasi del tutto, con ancora la benda negli occhi.

«E anche sul mio!» Aggiunge Erica, illuminando gli occhi di giallo, e ponendosi di fronte alla propria partner.

«Derek, credi proprio di riuscire a vincere senza vederci?» Fa una risata amara il Darach. «Perchè non ti togli la benda? Paura di rivedere la tua amata?»

Il moro affloscia le spalle, perchè Jennifer conosce le sue debolezze. 
Ed ha ragione: non riuscirebbe ad affrontare la vista di Paige, così vivida da sembrare fottutamente reale.

Erica si slancia verso la donna, con i denti in bella mostra, quando la Blake la spinge contro una parete, senza neanche sfiorarla. Laura si precipita dalla bionda, mentre Derek cerca un modo per batterla.

«Oh, Derek, non riuscirai mai a sconfiggermi.» Ride lei, spingendo anche il moro contro una parete. 
Il lupo batte forte la schiena, con un breve lamento, e appena si rialza la Blake lo rispinge nuovamente. Potrebbe contrastare quelle spinte, volendo, ma non sa precisamente da dove vengono nè quando, perciò si ritrova a subire con un dolore lancinante tutto ciò, sentendo la propria schiena come spaccarsi in due.

«DEREK!» Urla il ragazzino, fiondandosi sul lupo, cercando invano di fermare ciò, quando Erica, ripresasi, attacca il Darach a sorpresa. La Blake, non aspettandoselo, cade a terra.

«Stiles, Derek! Andatevene! A lei ci penso io!» Esclama la licantropa.

«Erica, non-»

«Zitto, Derek! Intanto devi pensare alla guarigione, visto che a mala pena riuscirai a stare in piedi! E non ci vedi neanche, è inutile! Cerca una via d'uscita, poi io e Laura vi raggiungeremo!»

Il lupo, a suo malgrado, si ritrova costretto a darle retta, con l'umano che lo aiuta ad alzarsi in piedi. 
Derek fa una smorfia di dolore.

«Ei, Der, aggrappati a me.» Gli suggerisce Stiles, con una calma che non sapeva di possedere, soprattutto in un momento simile. Il moro si aggrappa al ragazzino con tutte le sue forze, rischiando di cadere diverse volte, con Stiles che prende a correre verso una stradina a caso.

«T-ti sono solo d'intralcio.» Mormora Derek, visto come stanno procedendo lentamente. Sente che Erica e il Darach stanno lottando, o qualcosa di simile.

«Sta zitto, non ti lascio da nessuna parte...pensa a guarire, piuttosto!» Esclama l'umano, trafelato, cominciando a sentire la fatica. Soprattutto se deve quasi trasportare Derek Hale, che è composto al 99% di muscoli.

Derek si limita a stringere i denti, ignorando le fitte di dolore alla schiena, e concentrandosi sulla propria guarigione.

«Erica e Laura hanno trovato una via d'uscita.» Parla improvvisamente il lupo, dopo una decina di minuti, con Stiles che sente di non avere più le gambe ormai. Non ha mai corso così tanto e con questa intensità, e soprattutto con qualcuno da trasportare.

«Cosa?!»

«Ho sentito le loro voci, Erica deve aver capito che è pericoloso che il Darach stia così vicino a Laura, quindi poco dopo di noi hanno preseguito per una strada diversa...»

«Cazzo.»

«Cosa? Perchè ti sei fermato?»

Stiles prende un profondo respiro, passandosi una mano tra i capelli con fare disperato.

«S-siamo in un vicolo cieco, Derek...non-non possiamo andare avanti...»

«Vieni qua.» Derek lo circonda con le braccia, come per ricordargli che in tutto questo sono in due, e che qualsiasi fine farà Stiles, Derek lo seguirà a ruota, senza ripensamenti o dubbi. Stiles non riesce a smettere di tremare. Adesso il moro si è ripreso quasi del tutto.

Stiles si stacca dall'abbraccio, cercando di trattenere delle lacrime amare.

«Sta arrivando, non è vero?» Domanda, con il tono rassegnato di chi sa già la risposta. Derek lascia ricadere le braccia lungo i fianchi, ringraziando il fatto di non poter vedere negli occhi nel ragazzino, visto che il suo sguardo disperato potrebbere essere per lui come una pugnalata nel cuore. Sì, sente chiaramente i passi del Darach avvicinarsi, e sono in un trappola, senza via di fuga, se non quella di uccidere il Darach...

«Le impedirò di manipolarti, Stiles.» Cerca di rassicurarlo il lupo, facendo un passo avanti, verso dove crede sia l'umano.

Stiles scuote la testa, passandosi una mano sul volto.

«E come cazzo farai, Derek?! Come pensi di ucciderla, bendato?!» Esclama, disperatamente. «Se ti togliessi quella benda, non potresti evitare di vedermi! E non ce la faresti!» Gli ricorda poi.

«Stiles...»

«Ricordati che t-ti ho amato, Derek...» Ora Stiles è in preda dai singhiozzi, perchè ha capito che non può fare nulla lui, un semplice umano contro una creatura simile. «...mi sarebbe piaciuto viverti, e non-non puoi capire quanto mi distrugga il fatto che rivrirai lo s-stesso dolore...io...»

«Stiles, cazzo! Tu non morirai! Smettila!» Ringhia il moro, rifiutando categoricamente che possa morirgli anche Stiles.

Chiunque, ma non lui.

Derek era così concentrato nell'urlare quelle cose al ragazzino, che non si ś accorto dell'arrivo del Darach. Però, un improvviso odore di paura lo investe, e si rende conto che non sono affatto soli.

Ringhia, drighignando i denti e saltando verso dove sente provenire il battito della Blake.

«Oh, Derek, pensi davvero di poter salvare il tuo ragazzino?» Ride lei, schivando prontamente il mannaro, il quale si ritrova a colpire a vuoto. Sarà comunque e sempre in svantaggio rispetto al Darach, senza la vista.

»Stiles, scappa!» Grida il moro, indirizzandosi verso il ragazzino, senza ricevere una risposta. «Stiles!?»

E, con una mossa azzardata, si strappa la benda di dosso, osservando finalmente ciò che lo circondando...
e poi, li vede. Blake sta guardando l'umano negli occhi, e Stiles sembra come incantato. Derek improvvisamente capisce come mai le vittime non abbiano cercato di scappare...lei le incanta, rendendo impossibile una via di fuga. Derek corre furioso verso i due, pronto a fare la Blake a pezzi, quando viene respinto di botto...e poi capisce, ghiacciandosi: il Darach ha sparso del sorbo intorno a loro due, come un cerchio.

E l'immagine di Stiles prende a diventare fin troppo simile a quella di Paige, facendo uscire un ringhio di dolore dalla gola del mannaro. Jennifer, intanto, prende a mormorare delle parole in latino arcaico, che Derek non può comprendere, ma sa solo una cosa: ha massimo un paio di minuti, prima che lei finisca di pronunciare la formula mortale.

Derek, così, si ritrova in panico, senza sapere minimamente cosa fare, e avvicinandosi alla barriera di sorbo, cercando come di penetrare attraversaro, sapendo benissimo che è praticamente impossibile riuscirci. 
I suoi occhi si illuminano di blu, e ruggisce come mai prima d'ora, mentre preme le mani contro quella barriera invisibile. La figura di uno Stiles morto cerca di dissuaderlo, e Derek è davvero tentato da scappare via da quella visione, visto che torna subito dopo ad essere Paige, con quegli occhi giudicanti, quasi a volerlo incolpare della sua morte.

A dirgli che non può proteggere nessuno.

Adesso Derek sta ruggendo di dolore, in lotta contro se stesso. E la sua mente ritorna a un episodio della sera prima, dopo che lui e Stiles avevano fatto l'amore...

"A cosa pensi?" Il mannaro arriva di soppiatto alle spalle nude del ragazzino, posandogli le mani sui fianchi, e lasciandogli una scia di baci sul collo. Stiles continua a guardare fuori dalla finestra, con il capo rivolto verso le stelle, godendosi il calore del compagno.

"A me, e a te." Risponde l'umano. "A quantofinalmentemi senta casa. Non mi sono mai sentito così bene dopo la morte di mia madre, e dopo tutti i casini successi con il soprannaturale...mai."

Derek, essendo un poco più alto, abbassa il volto verso i capelli del minore, pizzicandosi il naso con quelle ciocche ribelle, e inebriandosi dell'odore dell'altro. Vorrebbe solo vedere il compagno, visto che è costretto ad indossare quella sorta di benda.

"Che intendi con il sentirti a casa?"

Stiles rilassa i muscoli. "È come se, quando mi ritrovo con te, ogni particella di quest'universo fosse dannatamente giusta...come se non dovessi essere in nessun altro posto, se non insieme a te."

Derek non riesce ad evitare un sorrisino. "Forse è dovuto al fatto che sei il mio Compagno."

"Forse." Riflette Stiles. "Ma non credo sia solo il legame, Derek, perchè sì, so che siamo destinati ad essere legati per sempre...ma credo principalmente sia quello che provo per te. Sai, credo di aver sempre sottovalutato l'amore, soprattutto quando stavo insieme a Lydia." Fa un sospiro. "A volte vorrei non amarti così tanto, Derek, perchè essere completamente dipendente da un'altra persona mi spaventa a morte. Mi spaventa il potere che hai su di me, come riesce a farmi sentire con un solo tocco, o come potresti farmi a pezzi con una semplice parola. Il modo in cui la tua assenza potrebbe uccidermi." Derek resta in silenzio. "Ma, d'altro canto, non vorrei mai smettere di amarti. Perchè tu, Derek Hale, mi hai fatto conoscere cosa davvero significa dare tutto te stesso a qualcun altro, cosa significa essere amati...sono riuscito a vedermi con i tuoi occhi, e mi sono sentito per una volta una persona migliore, che si merita tutto ciò. Mi hai dato troppo, Derek, e non smetterò mai di ringraziarti."

Il lupo si è commosso, ma cerca di non darlo a vedere.

Stiles si gira verso di lui, portando una mano sulla barba, in una carezza.

"Supereremo tutto insieme, come una famiglia."

"Famiglia...?"

Stiles lo abbraccia.

"Sì, Derek, anch'io sono la tua famiglia. Adesso e sempre."

Già, Stiles è parte fondamentale della sua famiglia. E, improvvisamente, Derek riesce a vedere passare nella sua mente un ipotetico futuro con Stiles: loro due che continuano a lavorare per l'FBI, insieme. Loro due che vanno a vivere insieme, che si sposano, che passano gli anni ma dentro restano sempre gli stessi.

E Derek si dimentica del passato, perchè finalmente riesce a convincersi che tutto ciò che ha adesso è quel ragazzino, ed è solo lui il suo presente e futuro.

E, come per magia, la figura di Paige sparisce, e riesce a vedere il vero umano. Derek ruggisce ancora di più, facendosi più avanti, con in mente solo una cosa: deve salvare Stiles.

«LASCIALO ANDARE!» Ruggisce, trasformandosi quasi del tutto, per poi concentrare tutta la sua forza nel superare quell'impenetrabile barriera. Il Darach sta continuando a parlare a Stiles, come se niente fosse.

"...Ho rinunciato a tante cose nella mia vita, Derek...ma non ho mai rinunciato a te, e non ho intenzione di farlo proprio ora."

E quel flash back è la ciliegina sulla torta, perchè neanche Derek ha la minima di rinunciare al ragazzino.
Alla sua ancora. 
All'unica cosa che lo tiene in vita.

Così, con un ultimo ruggito, riesce a spezzare la barriera, sotto lo sguardo sconvolto del Darach. «Tu...tu...come hai fatto...» Mormora, mentre Stiles sembra tornare piano piano alla realtà. Derek le salta addosso, facendola atterrare a terra, e tirandole un pugno.

Probabilmente è grazie all'amore che prova per Stiles che é riuscito a infrangere quella barriera, o comunque al loro legame.

La donna sputa del sangue, facendo comunque un sorrisetto. «Oh, Derek...sei arrivato un p-pò tardi p-però...io ho finito di parlare al r-ragazzino...»

Derek socchiude la bocca, tirandole altri pugni, per metterla a KO, e poi cercare Stiles con lo sguardo.

«Stiles!» Grida il suo nome, correndo verso l'umano, il quale sembra piuttosto spaesato. Dio, adesso avrà istinti sucidi che dovrà soddisfare ad ogni costo?

«Ti prego, Stiles, non dirmi che stai pensando di ucciderti, ti prego...»

Il ragazzino alza lo sguardo sul lupo, il quale è a pochi centimetri di distanza, e lo guarda come se fosse impazzito. «Sei matto? Perchè dovrei suicidarmi, quando ho te?»

Il lupo vorrebbe piangere dalla gioia. «Ce l'hai fatta, Stiles... hai resistito alle sue parole, perchè hai trovato qualcosa di talmente forte da sfidare la morte....»

Il ragazzino illumina gli occhi, mentre delle lacrime liberatorie gli escono dagli occhi.

«Ho trovato te, Derek, solo te..

«Ti amo anch'io, stupido.»

Il sorriso dell'umano è qualcosa di impagabile, e il lupo sente in lontananza delle sirene: Erica deve essere riuscita ad avvertire l'FBI, e stanno venendo a prendere il Darach.

Stiles, senza troppe parole, si fionda sulle labbra del lupo, piangendo ora di felicità.

Ce l'hanno fatta.

E ridono l'uno sulle labbra dell'altro, ricordandosi che sono ancora vivi, che sono sopravvissuti.

«Torniamo a casa?»

Il lupo lancia uno sguardo alla donna, la quale è sanguinante stesa a terra. 
A lei ci penseranno gli agenti.

«Sì, Stiles. A casa.»

FINE

   
 
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