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Autore: LunariaScrittrice    20/10/2017    2 recensioni
Ehilà sono Lunaby, quella che scrive tutto su Yugi e Yami, ed infatti ecco qui una nuova storia!!
Si riprende da dopo il film " Yu gi oh the darkinside of dimension. "
la storia sarà dal punto di vista di Yugi Mutou.
" Mi risveglio per poi sentire che altre lacrime ho versato per poi guardare il sole dalla finestra che indica il mattino. « Mi sono innamorato di lui... »
A capirlo metto una mano in faccia, arrossisco e mi inizio ad odiare. « Sono pazzo! Come è accaduto? Proprio ad un fantasma...»
E so che questo mai muterà.
So che morirò a cercare una persona che corrisponda ad Atem.
So che vivrò nel tormento.
So che tornerò falso.
So che mentirò a me stesso.
So cosa accadrà.
Come un pazzo urlo guardando in alto. « PRENDITI LE TUE Responsabilità! IO COME CAVOLO VIVO ORA?
DOVEVI LASCIARMI MORIRE! SEI IL SOLITO EGOISTA, STUPIDO FARAONE!! MI SONO INNAMORATO! TI ODIO!»
Genere: Sentimentale, Sovrannaturale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Atemu, Un po' tutti, Yuugi Mouto
Note: What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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Ciao a tutti, questa storia è un possibile continuo del film 
Yugioh, the darkinside of dimmension.
Per chi mi conosce sa un po' come scrivo.
Il capitolo è sul genere: Sentimentale e Triste.
In pratica parla di come Yugi possa essersi sentito dopo che Atem lo lascia per la seconda volta.
Questa è una
puzzleshipping/mubbleshippin su Atem e Yugi.
Per ora il rating è verde.





Dalla vita all' amore.

POV YUGI

Brividi immensi percorrono la mia schiena quando sento in me una forza uscire, ma non sono io giusto?
Riapro gli occhi, ma non sono io, è solo… il faraone?
Rimango senza parole ma lascio fare a lui ogni mossa perché non ho tempo per chiedere come stia, del perché sia là…
Non c'è altro che silenzio mentre lo sento scivolare via.
Questo breve attimo è troppo veloce… e mi sembra una tortura.
Non posso creare una stanza mentale con lui.
Non posso parlargli
pare la mia maledizione: sentirlo ma non toccarlo.

 

Quanto deve durare l'agonia per me?
 

Ho sempre sperato che se l'avessi rivisto anche in morte gli avrei rivelato cosa rappresenta per me, i sentimenti che più ho nascosto ai miei amici, famiglia; solo a lui avrei voluto dirglieli, ma credo che sia una missione impossibile.

La battaglia termina?
No, non voglio crederci, ma è così
Quando lui si prepara alla separazione sento solo una frase “ Salutami gli altri.”

 

Il cuore mi piange, avrei voluto molto più tempo, avrei voluto abbracciarlo, sapere se almeno stesse bene nel suo nuovo mondo, ma c'è altro che mi preme ed è il perché sia tornato; l'ha fatto per salvare me, il mondo, o perché le leggi del puzzle l'hanno obbligato a tornare?
Si sa la prassi: prima bisogna costruire il puzzle, poi esprimere il desiderio e così si sarebbe avverato; ma questo è il passato no? Ma se è così perché è qui?

Ci guardiamo, ed io cosa dovrei dire in questo immenso cielo dorato che mi emoziona facendo sembrare tutto pura e semplice magia.
Cosa mi resta da fare se non accettare per la seconda volta l'imminente separazione? Nulla.

Annuisco.
Ormai sono pronto da un pezzo a lasciarlo alle mie spalle, alla mia vita, anche se una parte della mia anima risuona con lui e mi urla di impedire che lui riscappi, ma non posso scordare che è stato

Lui a volere ciò.
 

Lui mi ha lasciato.
Lui avrebbe dovuto voltarsi e stare con me mandando in malora il gioco delle ombre, Ishizu e tutto ciò che il destino bastardo ha deciso senza che noi volessimo.
Lui mi ha lasciato difronte alla sua tomba in lacrime per poi vederlo varcare quella porta bianca senza una fine che porta oltre alla morte stessa.

Avrei mille domande..
Avrei molti sentimenti…
Ho anche i rimpianti, e forse lui non sa nemmeno quanto lo penso, quanto mi senta solo senza il mio “ Mou Hitori No boku” il mio frammento d'anima perduto per sempre per colpa della sua scelta a fine del mio bene.

Sparisce nel nulla, in un attimo cerco di sorridere anche se non ci riesco.
Mi sento come tra sogno e realtà, spesato ma con la convinzione di aver agito nel verso giusto perché io sono vivo, lui è un fantasma, ma per me era come un fratello/amico, ma se era solo ciò perché se mi sfiorava mi sentivo preso, innamorato?
A volte credo di essermi innamorato di ciò che io mai sarò, e forse avrei dovuto dirglielo con un bacio, il mio primo bacio, ma se ne è andato di nuovo, e mi ha fatto capire come stanno le cose: i miei sentimenti.

Sorrido ingenuamente per poi correre dai miei amici che si stanno riprendendo.

 

Faraone se sei tornato significa che mi osservi?

Me lo domando dopo che saluto i miei amici e guardo le stelle con aria sognante tipica di quando ero un bambino di dieci anni.

Faraone tu le vedi le stelle?
Come è la morte?
Fa male?

Altre domande giungono per poi chiedermi perché solo ora mi senta ancora una volta pensieroso verso lui.
Questo capita ogni giorno e mai smetterà, lo so…
Mi sono illuso che lui possa avvertire i miei pensieri, che sono ancora telepatico con lui nonostante la separazione.

Faraone se io diventerò autosufficiente tornerai da me?
Tornerai e mi dirai che starai con me come un tempo?

Ci fantastico sul cornicione della mia finestra.
Le stelle sono immense, quasi mi ci perdo e la mente non smette di far parlare il mio cuore a tal punto che mormoro ciò che lui ha effettivamente fatto. « Mi hai salvato la vita… e se ci penso… »
Non vado oltre perché poi scoppio in lacrime come una ragazza innamorata, ma se mi fossi solo accorto che il mio è da sempre amore e che questo gesto me l'ha fatto capire?

Non mi è mai parso per l'anticamera del cervello che potessi amare lui, ho sempre sentito per lui profonda stima, amicizia, fratellanza, ma ora…

« Ma che mi prende? Ma perché è tornato? »

Lo maledico che mi ha di nuovo lasciato perché ormai mi ero abituato a pensarlo lontano da me, ma il suo gesto per me è stato troppo…
« Non poteva essere un suo parente, o altri a venire qui? Perché lui? »

Non smetto di piangere, non smetto a tal punto che corro sul mio letto e mi butto sotto le coperte strizzando gli occhi mettendo una mano al petto cercando di dormire, di non pensarlo, ma è difficile, tuttavia gli sforzi poco a poco riescono a farmi dormire e sognare Atem.
In questo sogno le emozioni mi sembrano reali, forti, intense, sembra quasi che Atem sia diventato come Anzu.
Nel sogno non ci parliamo, non so nemmeno che cosa accade ma ci baciamo…

Mi risveglio per poi sentire che altre lacrime ho versato per poi guardare il sole dalla finestra che indica il mattino. « Mi sono innamorato di lui… »
A capirlo metto una mano in faccia, arrossisco e mi inizio ad odiare. « Sono pazzo! Come è accaduto? Proprio un fantasma…»

E so che questo mai muterà.
So che morirò a cercare una persona che corrisponda ad Atem.
So che vivrò nel tormento.
So che tornerò falso.
So che mentirò a me stesso.
So cosa accadrà.

«ma non poteva piuttosto entrare in kaiba e usarlo, perché me, e ora come vivo se già prima era insopportabile la sua assenza… »

Come un pazzo urlo guardando in alto. « PRENDITI LE TUE Responsabilità! IO COME CAVOLO VIVO ORA?
DOVEVI LASCIARMI MORIRE! SEI IL SOLITO EGOISTA, STUPIDO FARAONE!! » forse insultandolo l'avrei visto?

Il fiatone non va via, la rabbia è immensa.

Mio nonno corre in camera. « Yugi che diavolo urli alle 7.00 di mattina? » e se ne accorge che piango e tremo. « Che ti prende? »

 

Non posso dirgli la verità, non capirebbe mai, ed è qui che inizia la mia maschera. « Niente nonno, scusami se ho urlato, era un incubo… scusa. » Avrei voluto fosse un incubo questo amore palesemente platonico, impossibile.
« Va bene, allora termino di prepararti la colazione. » Afferma lui rientrando in cucina mentre io mi metto una mano in faccia. « Atem sei un bastardo, ti odio e ti amo, come posso farti tornare se tu hai pure rubato il puzzle?! Mi odi?! Va al diavolo, no anzi tu sei già negli inferi... » A pensarci mi arrabbio sempre più che per scaricare la tensione me ne vado a fare una doccia calda.

Terminata la doccia faccio colazione apparentemente tranquillo ma non parlo se non del più e del meno. - Devo distrarmi, devo smetterla, è accaduto e quel sadico maledetto manco lo sa che ci soffro… l'avessi tra le mani gli strappo i capelli! Stupido faraone, stupido me.
Ma perché ti sei portato via il nostro tramite, Non dovevi, mai te lo perdonerò. -

Mio nonno mi guarda stralunato perché ho praticamente l'umore nero e mangio tutto a velocità. « Ho terminato. »
Il nonno chiede. « Stai bene giusto? »
Io annuisco. « Mai stato meglio, ora vado a scuola, ciao nonno! »

Corro presso la scuola. « Addirittura mi hai rovinato la giornata faraone sadico, ma aspetta che muoia e te le faccio pagare tutte!! »
Mi fermo di colpo mormorando. « E se invece mai ci vedremo?»

Ho troppi dubbi, paure, e ora mi spaventa anche la morte.
A volte penso che non sia il destino ma è lui che gioca con il mio cuore…

Per lui sono una bambola diventato?
Butto fuori l'aria, alla fine se fosse così o meno mai lo saprò tanto vale non pensarci.

I miei amici sono sorridenti, felici, loro non pensano ad Atem, loro penano a loro stessi, futuro, presente…
Tutti si accorgono che ho l'umore a terra e Jonouchi tenta di sollevarmi il morale, riuscendoci per un secondo; insomma le sue battute sono spiritose e lo adoro per questo.
Bakura invece è lontano da noi preso dalle sue fan, che poi mi chiedo come le abbia ma che posso farci e io non sono bello quanto lui, tuttavia so che Atem lo batte, o forse è ai miei occhi e ricordi che mi pare un Dio sceso in terra (tralasciando il suo potere) e poi mi accorgo che lui nemmeno era umano quando era in vita… - Atem ed io siamo la stessa anima, eppure perché sno umano?
Devo essere proprio sfigato, forse è per questo che non lo rivedrò più? -

Della vicenda accaduta con Aigami, Diva, l'anello del millenio non se ne fa parola.

Aigami ha lasciato la scuola, è tornato nella sua patria con sua sorell Sara, mentre noi tutti alla nostra vita, felici spensierati, pieni di compiti, studi, e per me c'è anche il tormento, il rimpianto.

In una serata andiamo al karaoke: Jonouchi è stonatissimo tutti noi lo imploriamo di non cantare; Anzu invece ha il senso del ritmo e appunto si mette a ballare cantando mostrandosi un po' una stella; di lei sono orgoglioso e sfido che mi piaceva è perfetta: spontanea, determinata, gentile, buona, onesta, non l'avrei mai cambiata ma ora sì, mi pare noiosa, anche il fatto che abbia un corpo da sogno che si nota dal suo top scollato e mini gonna, mi lasciano indifferente cosa che prima non accadeva perché anche solo in costume io impazzivo e arrossivo, ma ora anche e mi guarda ad occhi dolci, io mi sento gelido, per me è un' amica del cuore e basta, è terminato il tempo che io l'ami, e questo non sopporto perché mi fa capire uanto Atem mi abbia rubato l'anima.

Tocca a me cantare: non sono né bravo, né stonato, ma me la cavo, anche se questa canzone rispecchia un po' ci che provo: è d'amore, parla di un amore a distanza platonico.
Poche volte mi sento gli occhi scoppiare in lacrime ma trattengo anche se la voce slitta.
Honda scoppia a ridere perché è praticamente una steccata, ma Anzu essendo sensibile si accorge che c'è qualcosa che non va in me, e così quando tocca a Honda che si mostra un reppista nato, io esco con lei.
« Yugi prima ho sentito molto sconforto e tristezza, ti è accaduto qualcosa? »
la sua dote è quella di capire tutti, dovrei amarla per questo. « Solo la canzone era triste e mi sono emozionato eh eh. »
Anzu non ci crede. « Sai yugi tu sei forte per me. »
Dove mai vedrà questa forza se sono fragile come un grissino? « Non quanto te. »
« io? Tu sei fantastico perché nonostante tu sia un maschio sai trasmettere le emozioni, è un dono il tuo. Prima mi hai per un attimo ricordato il faraone… sembrava quasi un messaggio d'amore destinato a lui. » Mi sento scoperto. « M-ma che dici? Tu vai di fantasia. »
« Mi hai emozionata, e credo che anche lui avrebbe sentito ciò. »
Deglutisco, questo argomento è doloroso. « Ma lui non c'è… è inutile pensarlo, ormai… non c'è… siamo senza lui… » Si vede che tento di convincermi anche se il tono è stato meccanico.
« Non è così, io credo che tu sia il più legato a lui rispetto a noi, io credo che lui sappia come stai.
Quel giorno ti ha salvato la vita. »
Abbasso lo sguardo. « Non sa un bel niente…
Anzu… lui se davvero sapesse la verità allora non glielo perdonerei mai! » Stavolta la guardo con decisione, spiazzandola perché nota un forte rissentimento. « Non dovresti odiarlo… lui ti ha lasciato per il tuo bene. »
Stavolta chiedo. « il mio bene? O il suo? Non ha detto altro “ salutami gli altri” se ne è andato… non mi ha chiesto nemmeno se stessi bene, ah, ma lui sta bene, perché è solo un egoista…
Che ne sa lui di me eh?!
Ha salvato due volte questo mondo usando il mio corpo!
La storia dell' amicizia ormai l'ha scordata!»
Anzu non crede. « Lui è morto, eppure ha salvato noi! Se avvero avesse scordato ciò non avrebbe mai varcato questo mondo di nuovo. »
Io ammetto. « L'ha fatto solo a causa del puzzle, solo perché l'ho richiamato! E lui per vendetta per non sentirci più ha rubato il puzzle! Mi ha detto addio per sempre! Mi ha solo usato!
Lo odio per questo! »
Anzu cerca di calmarlo. «L'avrà fatto per evitare che tornasse il gioco delle ombre! »
« LO SO!! » rulo di colpo strizzando gli occhi. « Ma cosa dovrei pensare? » Domando a tono mortificato e disperato. « Anche se fosse… non mi ha lasciato altro che dolore… »
« A tutti ha lasciato il dolore, ma noi andiamo avanti, e dovresti anche tu. »
« Per voi Atem era solo un' giocatore, un amico, uno spirito, per me era oltre ciò, oltre! Eravamo un tutt'uno e lui ha spezzato tutto! Lo odio! »
« Come puoi odiarlo, è stato una parte di te! »
« Era una parte di me, ora non esiste più! Ora è finita per sempre! Lui non esiste più in questo mondo, è inutile ricordarlo. » Dico stavolta perdendo lacrime.
« Yugi, Atem ha fatto tutto per te, per renderti adulto. » Con la fregatura dell' amore.
« Adulto un corno! Io ho le mie supposizioni sul perché se ne sia andato, e su come si è approfittato della situazione! » Perchè penso queste cose? Questa malvagità, non è nemmeno da me.
« Sei solo frustrato e accecato dall' odio, ma lui ti vuole bene. »
« Voleva bene! »
« Yugi perché sei così? Pare quasi che lo amavi. » A dirlo lei rimane sbiancata. « Non puoi amarlo vero? »
Mi sento capito però mi viene da dire. « Perchè tu lo amavi? »
Anu arrossice, esattamente lui ha sempre amato Atem. « Sai già cosa c'era, ma ho dovuto guardare altri… te! »
Io rispondo secco. « E dopo anni ti accorgi di me? Lo fai perché sono molto simile a lui di viso? Vuoi stare con me per sostituzione?»
nzu lievemente si sente scoperta. « Figurati se sono così disperata. »

« Potevi svegliarti tipo tre anni fa, da quanto sai che ti amavo eh?! » Domando arrabbiandomi ancora; ma cosa è questa voglia di spaccare tutto.
« Calmati, sì lo sapevo, o meglio lo sospettavo. »

« Eh ma per te esisteva solo chi ti ha salvato no? Lo cercvi, e poi mi vieni a dire la frase che se è lui o me non cambia?! Cambia Anzu, io e lui siamo diversi, lui è uno furbo, io ingenuo, lui è vendicativo, io sono uno che perdona, siamo opposti, stando con me non avresti nemmeno quella sicurezza che lui ti donava» e mi donava.
Anzu non va oltre, si è accorta di aver toccato un tsto dolente. « Ho capito, scusami se ti ho alterato. » Esprime lei per calmarmi anche se io ormai credo di non farcela più. « Anzu, dì agli altri di non parlarmi più di lui.
Me ne torno a casa. »

 

Torno in sala e prendo le mie cose per poi andarmene a casa mia e chiudermi dentro. « Litigo pure con quella con cui uscivi volentieri… sai vorrei io farti soffrire maledetto fantasma! »
_________________________________________________________________________

Ciao a tutti, se volete il continuo fatemelo sapere con un commento, perchè se no non aggiornerò dato che ho altre storie e pochissimo tempo. ^^
A presto^^
Ringrazio comunque di essere giunti fino a qui.

 

   
 
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