Perché essere umano? Perché doversi lasciar trasportare da quei sentimenti così inutili e destabilizzanti? Hai visto che razza di effetto hanno avuto su John?

Quando sei tornato era distrutto. Ti ha preso per il colletto e ti ha buttato a terra, ti ha dato una testata sul naso e ti ha urlato in faccia.
Ti ha insultato e ha tentato di non far fuoriuscire tutta la rabbia in una volta, perché altrimenti ti avrebbe rotto qualcosa.

Poi quando è morta Mary. Quel dolore lo ha devastato, ha iniziato a farlo appassire piano piano e ti ha costretto a stargli lontano, perché pensava fosse colpa tua.

Quando si è reso conto che non era così, ha pianto. Si è lasciato finalmente andare dopo aver accumulato tanto dolore, dopo aver sentito di non farcela più, si è sciolto. Non ha urlato o singhiozzato, ha solo lasciato che le lacrime gli scorressero addosso.

Un fiume di sofferenza che gli inondava il cuore e lo stomaco da quando era rimasto vedovo e quando tu hai rischiato di morire di nuovo, stavolta sul serio.

Tu hai sempre detto che i sentimenti sono un difetto chimico, che compromettono la funzionalità e la stabilità del cervello. E hai ragione, è così.
I sentimenti ti buttano a terra e ti schiacciano, qualunque essi siano.

E tu non puoi farci niente. Mi dispiace, Sherlock Holmes, nemmeno tu.

Perché, che ti piaccia o meno, anche tu sei umano. E lo sai.
 
“I have this terrible feeling, from time to time, that we might all just be human”.
 
Nemmeno tu puoi opporti a quelle sensazioni che provi quando vedi John tenere in braccio Rosie, guardarla con amore ed invitarti a sederti vicino a loro sul vostro divano.

Pensavi che non avresti mai avuto momenti del genere, che non ti sarebbero mai stati concessi dal tuo carattere freddo, distaccato e insensibile.

Ma John ha scavato a fondo e ti ha trovato. Ha trovato il vero te, quello ancora alla ricerca di Redbeard.

Ti ha teso la mano, tu l’hai afferrata e ti sei fatto catapultare in quella realtà così bella e dolce.

Ancora non apprezzi tutte le smancerie tipiche di una qualunque coppia e non sai se mai le accetterai, ma nel frattempo ti godi quei pochi e rari baci che ti permetti di dare al tuo compagno.

È un percorso lungo e accidentato per una persona come te, ma sai che se qualcuno come John Watson ti ha scelto, allora probabilmente qualcosa di buono c’è davvero.