Tè verde
.
[SoMa]
Il risveglio non fu certamente
dei migliori. Si stava
placidamente rotolando nel letto – era sveglio, ma troppo
impigrito per alzarsi
definitivamente – quando a un certo punto il materasso
sparì da sotto il suo
corpo e lui, il cuscino e tutte le coperte si trovarono per terra.
Con un sospiro, Soul si
rassegnò a tirarsi su. Ributtò sul
letto il guanciale e le lenzuola e con passo strascicato si
avviò verso il
bagno.
Dopo che ebbe sbrigato tutti i
suoi bisogni personali –
alias fare la pipì e sciacquarsi il viso, di cavarsi il
pigiama non se ne
parlava neanche –, ciondolò fino in cucina.
Maka si era già
alzata, aveva già fatto colazione, aveva rimesso
a posto tutte le pentole ed era uscita. La sera precedente aveva
accennato a
una qualche gita per sole ragazze con le altre, ma l’albino
non ne era certo.
Sul tavolo gli aveva lasciato
un piatto in cui c’erano del
bacon e un uovo strapazzato ormai freddi. Il ragazzo
controllò l’ora sull’orologio
appeso alla parete e constatò che forse, più che
come colazione, li avrebbe
potuti mangiare come antipasto del pranzo, dato che era quasi
mezzogiorno.
Arricciò il naso e
mosse i vari muscoli facciali per cercare
di darsi una svegliata e di assumere anche un’espressione
più cool di una da
ebete appena svegliatosi, di sicuro Kid e Black*Star gli sarebbero
piombati in
casa entro mezz’ora. Tanto nemmeno loro si alzavano presto,
quando Tsubaki e le
gemelle se ne andavano a orari improponibili – a detta di
Maka, erano
improponibili solamente per loro tre.
Appena il tempo di formulare
quel pensiero, che qualcuno
bussò alla porta così forte da poterla quasi
buttare giù.
– Soul, apri!
– strillò da fuori la voce di Black*Star
– Il grande
me deve fare la sua entrata in scena!
L’albino
soffocò uno sbadiglio e con calma
si diresse verso l’uscio. I suoi migliori amici a volte
ci si mettevano proprio di impegno per scocciarlo.
– Questo scemo stava
per passare dalla finestra. Sono riuscito
a fermarlo all’ultimo – gli disse Kid quando li
fece entrare.
Il ragazzo gli rivolse un cenno
di ringraziamento: il vetro
e la sua vita erano salvi dalle furiose ire della sua maestra
d’armi.
I tre andarono in cucina, dove
il bacon era rimasto
intoccato.
– Woah, ti tratti
bene a colazione! – l’assassino
dei suoi timpani in quel momento fissava fin troppo famelico il suo piatto.
Con uno scatto olimpico
riuscì a sfilarlo da sotto il naso di
Black*Star prima che questo riuscisse anche solo a sfiorare la
forchetta. Il turchino
era un pozzo senza fondo e ingurgitava qualsiasi cosa commestibile gli
capitasse a tiro.
– Ehi, Soul, ma in
questo bicchiere c’è del... tè verde?
–
ghignò Kid.
Non appena vide ciò
che reggeva, il giovane si
dimenticò totalmente della sua colazione e del predatore che
ci sbavava dietro
e si protese per prendere di mano il contenitore al piccolo shinigami.
– Santo me, non dirmi
che ti bevi il tè verde come le signore! –
sghignazzò il suo migliore amico.
– È Maka
che lo prepara! Si ostina a lasciarmene sempre un po’...
–
borbottò l’albino fingendo un tono scocciato,
tradito solo dall’impercettibile
rossore delle sue orecchie.
I due maestri d’armi
non sembrarono convinti della risposta
ma lasciarono cadere l’argomento e spinsero l’amico
ad andare a vestirsi.
***
Finché si cambiava,
Soul era sollevato che gli amici non gli
avessero rivolto ulteriori domande sulla questione tè verde.
Era una cosa solo sua e di
Maka, che gli altri non potevano
capire; non potevano sapere la motivazione che c’era dietro.
All’albino piaceva
tutto di quella bevanda: il profumo che
sapeva di casa, il sapore forte e al contempo dolce e quel colore che
racchiudeva
tutte le sfumature del verde.
.
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Hola gente
Eccomi con il quarto capitolo, che ho totalmente riscritto percé l'altro non mi piaceva per nulla!
Nemmeno questo mi convince al 100% soprattutto nel finale (che quando mai riesco a metter gù in maniera decente) , ma comunque mi sembra più sensato di quello precedente sulla menta.. lasciamo stare, che è meglio -_-
Ehh, niente, ho finito le cose da dire! XD
Spero vi piaccia, ringrazio chi recensirà e chi leggerà e basta
Alla prossima gente
Adios