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Autore: BloodyMeii    08/11/2017    2 recensioni
Questa è una storia parallela dove Neal non è morto quindi il bacio dopo il viaggio nel tempo non c'è mai stato. Killian ed Emma riusciranno a sistemare le cose ? O l'orgoglio di Emma dominerà sulle sue emozioni ?
Ambientata nella 3 stagione subito dopo l'episodio 3x22
Dal testo:
Entrando quasi non riconobbi quel posto, era tutto sotto sopra pieno di bottiglie, c'era un forte odore di alcool che ricopriva tutta la stanza. In un angolo vidi Hook privo di sensi con una ferita molto profonda sulla fronte, corsi verso di lui in preda al panico "Hook, Hook apri gli occhi"
Genere: Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Emma Swan, Killian Jones/Capitan Uncino
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Sapeva che aspettare il momento dell’appuntamento per parlare con Neal era una cosa meschina però sapeva anche che non poteva fare altrimenti. Aveva chiesto nuovamente aiuto a sua madre ma questa volta l’aveva ascoltava non come aveva fatto la mattina. Anche Snow aveva constatato che era meglio aspettare, e soprattutto le aveva suggerito di meditare sulle parole da usare con entrambi gli uomini, con Neal doveva usare parole non troppo dirette e con Hook doveva riuscire ad aprirsi come voleva senza avere problemi. Distesa sul suo letto la salvatrice continuava a meditare senza alcun risultato, non era mai stata brava con le parole, lei faceva sempre tutto con i fatti, era sempre stata questa la sua filosofia quindi perché questa volta doveva essere diverso ? forse se faceva come sempre sarebbe stato tutto più semplice esprimersi però anche per colpa del suo modo di fare che si era messa in quella situazione quasi imbarazzante. L’emicrania stava diventando sempre più forte e pulsante nella testa di Emma, stava pensando da troppo tempo e lei lo sapeva bene ma non poteva farne a meno in quel momento, però quel mal di testa la stava distruggendo, forse una piccola pausa l’avrebbe aiutata a riordinare le idee. Mentre scendeva le scale notò un foglio di carta che sporgeva dalla porta. Raccolse l’oggetto con molta curiosità, sembrava una lettera, e nel leggere il destinatario il terreno sotto i suoi piedi sprofondò completamente, una sola parola “Swan” e lei sapeva bene di chi fosse quella calligrafia così perfetta che solo un ex marinaio che aveva servito un re corrotto sapeva usare.

Da Granny’s qualche ora prima...
Killian sapeva che quella era la cosa giusta da fare, lo aveva sempre saputo ciononostante quella scelta lo stava distruggendo pian piano da dentro. Se lo faceva era solo per la sua Swan e per il ragazzo, era quello che continuava a ripetersi mentalmente, senza risultato alcuno. Era davanti Granny’s da qualche minuto, le sue gambe non volevano collaborare in alcun modo, le mani gli tremavano, quella sarebbe stata l’ultima volta che avrebbe visto quel posto. Prese coraggio e si avviò verso la tavola calda con passo molto lento, appena varcò la porta i suoi occhi si puntarono su due figure molto famigliari, Regina e Bea stavano parlando mentre bevevano, per quello che riusciva a vedere Hook, lui della cioccolata e lei un caffè. Si avvicinò a loro e prese a parlare “Lo so che non è il momento adatto ma potete farmi un favore ?” parlava non con la solita convinzione che caratterizzava Hook, ma il suo tono era triste. “Captain eyeliner qual buon vento ti porta da queste parti” a Regina non scappò il tono del pirata, sapeva che in quel periodo le cose non gli andavano a gonfie vele ma non credeva che stesse così male da chiedere aiuto a lei ed a Bealfire. “Già Killian cosa ti serve ?” anche a Neal non scappò lo stato d’animo di quest’ultima ma non ci fece molto caso. “Beh, dovreste consegnare questa lettera ad Emma” e tirò fuori l’oggetto nominato da una tasca dentro il suo pesante cappotto “lo farei io ma…” stava per finire la frase quando entrambe le figure davanti a lui lo fermarono con un secco “no” detto all’unisono. Era confuso sperava che almeno quel favore gliel’avrebbero fatto ma effettivamente si sbagliava. “Non serve leggere quella lettera per sapere cosa c’è scritto, quindi no non gliela consegniamo” a parlare per grande sorpresa del pirata fu’ Neal che sembrava quasi deluso dal suo comportamento. “E’ divertente vedere come tu dia sempre del codardo a Gold quando tu stesso in questo momento stai facendo la stessa cosa” questa volta fu’ Regina a proferire parola mentre sorseggiava il suo caffè. Quella lunatica gli stava davvero dando del codardo ? quando lei si era rifugiata in una città creata da un sortilegio dove i suoi abitanti non ricordavano chi fossero davvero. “Va bene gliela consegnerò io non scomodatevi” cominciava ad irritarsi, era così difficile fargli questo favore ? Lui sapeva che non ci sarebbe mai riuscito perché se avesse incrociato quelle gemme tanto amate non sarebbe mai partito e sapeva che non poteva farlo. “Senti Killian non so’ come mai tu ed Emma continuate a rincorrervi così tanto, sarebbe più semplice se voi due vi chiariste subito così finiamo questi stupidi capricci da bambini dell’asilo, ok ?” il pirata non poteva credere alle parole appena proferite da Bae, secondo lui era capricci quelli, secondo lui tutto quello che stava facendo erano capricci!! Dopo quelle parole in un impeto di rabbia Killian tirò un pugno in faccia a Neal senza pensare troppo alle conseguenze, “Ma dico sei impazzito per caso ?!” Bea si stava tenendo la mascella per il dolore, Regina invece lo fulminò con lo sguardo, “Credevo che dopotutto quello che ti è capitato fossi maturato e invece mi sbagliavo, non hai ancora capito che quelli che tu chiami capricci li stiamo anzi li sto facendo per te, per Henry e per Emma voglio che siate la famiglia che tu non hai potuto avere per causa mia, non voglio rifare lo stesso errore due volte ma evidentemente sei anzi siete troppo occupati a vedermi come il pirata senza cuore che mi descrivono” finalmente si stava liberando dal macigno che l’opprimeva da tempo oramai, si sentiva più leggero. Tutti dentro Granny’s si ritrovarono a vedere la scena in silenzio, anche Regina che in quel momento non sapeva proprio cosa fare e dire. “Comunque credo che abbiate già capito le mie intenzioni quindi l’unica cosa che posso dirvi è addio e salutatemi Snowhite e il principe” così dicendo si diresse verso la porta ma una voce lo fece fermare per un secondo “Non lo fare, lei non merita di soffrire ancora e sappiamo entrambi che se te ne vai lei ne uscirebbe distrutta e so per certo che non è questo quello che vuoi per lei” un solo istante e poi Hook continuò per la sua strada, niente e nessuno l’avrebbe persuaso a rimanere lì. Con la lettera tra le mani si avviò verso l’appartamento di Emma.

Le mani gli tremavano, il mal di testa aumentò, doveva leggere, voleva sapere cosa diceva quella lettera così si fece coraggio e comincio a leggere
Cara, Swan
Lo so è da vigliacchi scrivere una lettera ma non sarei mai riuscito a dirti a voce, guardandoti negli occhi, quello che ho da dirti. Io ti feci una promessa, avrei conquistato il tuo cuore però non sono riuscito a mantenerla. Nella tua vita sono solo stato uno sbaglio me l’hai detto anche tu quando ci siamo baciati a Neverland, quindi per non crearti altri  problemi e farti vivere la tua vita con Bealfire ed Henry in pace ho deciso di lasciare Storybrooke per sempre. Per me qui non c’è più niente. Ti volevo solo dire che ti amo e ti amerò per sempre Emma Swan e spero che troverai finalmente il tuo lieto  fine. Addio Emma
-Killian

L’unica cosa che Emma riuscì a fare in quel momento era versare lacrime, l’unica volta in cui aveva trovato la felicità era riuscita a rovinare tutto per colpa del suo passato che l’aveva spinta ad allontanare chiunque anche l’unica persona che l’amava e che non l’avrebbe mai delusa. La rabbia nella salvatrice aumentò sempre di più, tale da rompere le lampadine in casa con la magia, Regina gliel’aveva detto che la magia deriva dalle emozioni di chi la usa. Non riusciva a reagire, era colpa sua e solo sua come sempre, era la salvatrice ma non era riuscita a salvare la persona più importante, se stessa. Sentì la porta dell’appartamento aprirsi ma non voleva vedere chi fosse voleva stare sola, prese per uscire da quella stanza con l’aria ormai troppo pensante per lei ma una mano conosciuta la fermò “So cosa sta succedendo e sei ancora in tempo per fermarlo” Neal la stava fissando dritto negli occhi, era confusa “Come fai a...” forse gliel’aveva detto di persona era l’unica spiegazione razionale. “Non ha importanza devi solo sapere che ho preso un pugno in faccia per questo motivo” e fece segno di guardare un livido che aveva sullo zigomo. Ma una domanda la stava tormentando “Perché me lo stai dicendo ?” era solo curiosa del suo cambio di idee verso il pirata e verso soprattutto la loro storia, “Ti conosco Emma, ti conosco anche meglio di te stessa ma nessuno sa leggerti dentro come Killian l’abbiamo notato tutti qui a Storybrooke tranne te. So che lo stai allontanando solo per non affezionarti a lui e soffrire perchè pensi che ti possa lasciare come ho fatto io, ma ho visto qualcosa che in lui non avevo mai visto, sta mettendo la tua felicità e quella di Henry prima di se stesso e sinceramente io una scelta così non l’avrei mai fatta” erano parole difficili per Neal ma anche lui sapeva che era tutto vero e ne fu’ anche un po’ triste ma anche sollevato, finalmente Emma avrebbe trovato qualcuno che la rendeva felice sempre se quella testona non si sbrigava ad andare. “Cosa ci fai ancora qui, vai e corri molto veloce” mentre proferiva quella frase vide il sorriso di Emma aumentare ad ogni singola parola, la donna poi corse veramente perché non poteva perdere la sua possibilità di essere felice.

Angolo autrice:
Salve mondo, allora cambio di idee tattico questo sarà il penultimo capitolo di questa long e questa volta è veramente così. Secondo voi Emma riuscirà a fermare Hook prima che parta ? oppure la sua sfiga farà la sua parte ? beh lo scoprirete nel prossimo ed ultimo capitolo di "Solo per te, Swan" 


   
 
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