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Autore: xUndercoverGirl94x    11/11/2017    0 recensioni
"Perché quando perdi il tuo tutto,ti ritrovi con il vuoto che riempiva"
Justin è una specie di Vampiro molto rara.
Anche lui ha il suo lato umano ma spesso "il mostro" che è in lui prende il sopravvento e Justin cambia non solo mentalmente ma anche fisicamente. I suoi occhi diventano azzurri e la sua pelle bianca.
Cloe è una semplicissima umana, come tutte le ragazze della sua età ha i soliti problemi adolescenziali; i suoi genitori.
I due ragazzi si incontreranno fra le mura della scuola e appena Justin incrocerà lo sguardo della ragazza, sia il suo lato umano che il suo lato Vampiro vorranno una cosa: lei.
Solo ed unicamente lei.
[IN FASE DI REVISIONE]
©2014 (Wattpad)
©2017 (EFP)
Tutti i diritti riservati.
Genere: Fantasy, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Justin Bieber, Pattie Malette, Selena Gomez
Note: Lime | Avvertimenti: Violenza
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-My name is Justin Bieber-

Los Angeles


Parcheggiai la mia auto nel parcheggio riservato noi e correndo mi diressi verso l'enorme cancello.
"Chaz sono arrivato" dissi col mio solito tono di voce scocciato. Ero cosciente del fatto che sapesse che io ero arrivato. Sicuramente aveva udito e riconosciuto la mia Ferrari.

"chi è?"chiese Chaz al citofono facendomi alzare gli occhi al cielo.

Non risposi e il cancello venne aperto comunque permettendomi di entrare nel giardino che circondava la nostra villa.

Erano passati giorni dall'ultima volta che avevo avuto il piacere di dormire, da quando siamo arrivati non c'è stato tempo per le faccende umane di cui io avevo bisogno a differenza di Josh e Chaz.

Qualcosa nel mio trasformamento non era andato nel verso giusto, non ero pienamente vampiro né pienamente umano. Io mi definisco un semi Vampiro. I medici dicono che quando sono stato trasformato il mio creatore sia stato interrotto lasciando così la mia trasformazione incompleta.

Ciò che sono non è molto raro,ovviamente siamo in netta inferiorità rispetto ai Vampiri comuni. La mia specie può resistere senza bere sangue per massimo una settima o poco più ma quando il mio corpo reclama del sangue divento tutta un'altra persona, divento pericoloso, più pericoloso di quanto a cose normali sarei.

È come se la mia parte Vampira mi ricordi chi sono io veramente, posso sembrare un umano: mangio, bevo, dormo e la mia pelle non è bianca come quella di Chaz e Josh ma dentro di me è come se ci fosse una belva dormiente che ogni tanto si risveglia.

Appena entrai in casa come un fulmine raggiunsi il piano superiore per entrare nella mia camera. Non avevo nemmeno le forze di sfilarmi i vestiti di dosso così togliendo le coperte e le lenzuola mi stesi sul materasso chiudendo successivamente gli occhi.

05:05 pm.

Scesi le scale raggiungendo il piano inferiore per cercare qualcosa da mangiare nel frigo quando davanti a me potei vedere tre ragazzi che non avevo mai visto prima sdraiati sul divano a guardare la TV.

Assottigliando lo sguardo li scrutai dall'ultimo scalino.
Quello seduto sul bracciolo era biondo,alto più di me ed era totalmente preso dalla trasmissione.

Quello al suo fianco era biondo come il primo e i suoi occhi erano azzurri, da seduto non è semplice intuire l'altezza ma mi sembrava più basso di me.
L'ultimo non stava nemmeno guardando la televisione dato che era preso dal suo telefono.
Lui a differenza dagli altri aveva i capelli castani ma non potei capire il colore dei suoi occhi dato che aveva il volto chino.

Non dissi nulla dato che credevo di non aver attirato la attenzione di nessuno e mi diressi verso la cucina.

Chaz e Josh stavano prendendo dal frigo birre e patatine, per caso c'era in programma una partita di hockey?

Aspettai che avessero finito di saccheggiare il frigo così da poterne usufruire pure io.

"Justin ti unisci a noi? Dopo dovremmo andare a fare una partita"
Mi informò Josh prima di andare in salotto.
"No, credo che visiterò il quartiere" sussurrai consapevole del fatto che fosse in grado di ascoltarmi.

I miei amici si unirono insieme ai tre ragazzi seduti sul divano e iniziarono a commentare la partita.
Il mio stomaco iniziò a brontolare reclamando un po di cibo, afferrai gli avanzi di ieri e non persi tempo nel riscaldarli dato che avevo decisamente troppa fame.

Consumato il pasto infilai tutto nella lavastoviglie e afferrai il mio giubbotto malamente gettato sull'attacapanni nel salotto e con un saluto uscii di casa.

Diedi un'occhiata all'orologio che segnava le cinque e mezza di pomeriggio iniziando così a camminare.
La città non aveva nulla di eclatante, avevo visitato numerose città più affascinanti e ricche di storia, tuttavia il fatto che ci fosse molta gente mi tranquillizzava, è più semplice non distinguersi quando ci sono molte persone.

Nei primi anni da semi Vampiro ero stato in piccole città ma ho scoperto che non era la cosa giusta da fare, essendo in poche persone tutti sanno tutto e io sono riuscito a capirlo prima che fosse troppo tardi. Nelle grandi città è semplice garantirsi l'anonimato o sembrare come gli altri.

Tra tutti i negozi e i ristoranti la confusione iniziò ad irritarmi così mi affrettai per cercare un posto più tranquillo, magari un parco abbandonato o qualcosa del genere.

Ogni tanto tra sui marciapiedi spuntavano degli alberelli recintati e su ognuno di esso compariva il volto di diversi bambini. Che in giro ci fosse un malvivente che faceva traffico illegale sui bambini. Ho ucciso molte persone per molto meno in passato.
Se avessi avuto la fortuna di trovarne uno di certo non avrei esitato a rispedirlo all'inferno.

Finalmente dopo aver camminato per un lungo tratto di strada riuscii ad intravedere un pezzo di zona verde.

Sospirando per il sollievo raggiunsi il parco ma purtroppo lì era peggio di prima.
I bambini urlavano e saltavano come biglie impazzite da una parte all'altra del parco. Le madri erano tutte prese a leggere libri o a parlare con altre madri non curandosi dei propri figli. Ora capivo perché qui a Los Angeles non ci fosse un albero privo di foto di bambini.

Proprio mentre stavo lasciando il parco una ragazza attirò completamente la mia attenzione. 
Dopo questa mattina credo che l'avrei riconosciuta ovunque.
Mi avvicinai con cautela alla sua figura, proprio come facevo quando dovevo uccidere la mia preda,non facevo rumore e la facevo sentire a suo agio per poi attaccare.

Un bambino andò a sbattere contro la mia gamba destra per poi cadere col sendere sulla terra.

"Marcus sta attento" disse la ragazza dai capelli lunghi e mori.
Il piccoletto si alzò subito sulle gambe e si nascose dietro il corpo della ragazza.
"Mi scusi è che alcune volte è distratto" disse porgendomi le sue scuse.

"Non fa niente. È giovane e ha bisogno di divertirsi, è suo fratello?" Chiesi incuriosito dal piccolo bambino.
"Sono la sua babysitter per oggi" mi informò guardando il bambino correre verso lo scivolo.
"Comunque il mio nome è Justin Bieber" dissi porgendole la mia mano destra. La ragazza la fissò per qualche minuto titubante sul cosa fare ma alla fine la accettò.

"Cloe Gomez" rispose staccando la sua mano dalla mia dopo pochi secondi.
"Io devo andare. Sai vengo pagata per tenere d'occhio il piccolo Marcus quindi..." annuii scusandomi per averla distratta e decisi di ritornare a casa.

A questa ora i ragazzi dovrebbero essere tornati tutti a casa loro.

Mi avviai verso casa con l'immagine della ragazza in mente e d'improvviso mi ritrovai a ringraziare mentalmente mia madre per aver insistito così tanto nel farmi iniziare nuovamente l'ultimo anno di lezioni.
Per fortuna avrei iniziato subito l'indomani.

Al ritorno trovai i ragazzi fuori intenti a giocare a basket. Sorridendo appena mi sfilai il giubbotto e sfilai la palla dalle mani del ragazzo dagli occhi azzurri facendo canestro alla sua squadra.

"Justin giochi?" Mi chiese Josh passandomi una casacca verde.
"Qualcuno dovrà pur insegnarvi a giocare" risposi iniziando a palleggiare.
"Forse sarà il contrario" mi rispose il ragazzo dai capelli biondi e gli occhi castani.

"Vedremo" risposi io passandogli la palla con forza a mò di sfida.

La partita non durò poi tanto dato che la squadra dei vampiri giocava da più di loro.

Il ragazzo che mi aveva sfidato mi porse la mano per congratularsi ma nei suoi occhi lessi tutta un'altra cosa.

"Anche voi nel nostro liceo?" Chiesi passando gli asciugamani, che ci aveva portato Chaz, al resto dei ragazzi incuriosito.
Loro annuirono e bevvero un sorso d'acqua per riprendere fiato.

"quali sono i vostri programmi?" Chiesi rientrando in casa seguito dagli amici di Josh e Chaz.
"Ci fermiamo per la notte" mi rispose il tizio dagli occhi marroni e i capelli biondi.

Girandomi verso i miei due amici li fulminai velocemente serrando la mascella totalmente contrariato.
"Dobbiamo farci degli amici" sussurrò Josh facendomi grugnire sapendo che in fonda aveva perfettamente ragione.
Chaz mostrò ai ragazzi le loro stanze e iniziammo a cenare, ovviamente Josh e Chaz dissero che non avevano molto appetito ma si sedettero comunque accanto a noi.

Nel cuore della notte

Di scatto aprii gli occhi sentendo la mia gola totalmente secca.

Il mio lato Vampiro desiderava ardentemente del sangue. Respirai profondamente sentendo il profumo del sangue che mi chiamava.

   
 
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