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Autore: Night Dream    12/11/2017    3 recensioni
Si svegliò in una stanza di pietra, dalle finestre alte, gotiche. Fissò quelle finestre che facevano entrare una debole luce solare.
Pian, piano osservò il resto della stanza : le mura erano di pietra, il pavimento anche, il tetto pure. Era probabilmente un castello.
Intorno non c'era nulla, la stanza era piccola. Dell'edera sbucava dalle mura. Si alzò lentamente, notò che per tutto quel tempo era stata sotto un lenzuolo, aprì le ali per stiracchiarle, si girò... e in quel momento lo vide : uno specchio. Uno specchio al muro, con una cornice intorno tutta d'oro. Era l'unica cosa pulita e nuova in quella stanza. Gli si avvicinò e vide il proprio riflesso.
Genere: Fantasy, Malinconico, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Si svegliò in una stanza di pietra, dalle finestre alte, gotiche. Fissò quelle finestre che facevano entrare una debole luce solare.

Pian, piano osservò il resto della stanza : le mura erano di pietra, il pavimento anche, il tetto pure. Era probabilmente un castello.

Intorno non c'era nulla, la stanza era piccola. Dell'edera sbucava dalle mura. Si alzò lentamente, notò che per tutto quel tempo era stata sotto un lenzuolo, aprì le ali per stiracchiarle, si girò... e in quel momento lo vide : uno specchio. Uno specchio al muro, con una cornice intorno tutta d'oro. Era l'unica cosa pulita e nuova in quella stanza. Gli si avvicinò e vide il proprio riflesso.

Lo fissò per un istante.  Chiuse gli occhi e li aprì nuovamente.

Si avvicinò allo specchio.

Avvicinò lentamente lo zoccolo al vetro dello specchio, appena lo tocco, sentì che era davvero molto freddo.

Per qualche minuto restò immobile a guardarsi, dopo notò qualcosa che luccicava dietro di se, vicino alla porta di legno. Guardò un'ultima volta il riflesso, sporco poiché il vetro lo era, poi camminò lentamente verso quella cosa che era vicino alla porta, la prese con un'ala : era... era uno specchietto da taschino, era d'oro. Lo girò per un po' fra le piume delle ali, poi piano lo aprì, vide di nuovo il proprio riflesso, però sdoppiato, il vetro era rotto. Lo fissò per pochi secondi, poi lesse cosa c'era scritto dentro. O almeno ci provò, era troppo sporco per leggerlo. Guardò la porta, poi tornò indietro, verso il lenzuolo, provò a pulirlo. Ma nulla da fare, la sporcizia non andava via. Se non avesse pulito, non avrebbe letto nulla. Alzò lo sguardo verso lo specchio grande e guardò il riflesso della porta. Decise di portare con se lo specchietto, ma non sapevo dove metterlo... allora prese il lenzuolo e, dopo un po', aveva creato un piccolo sacco, ci mise dentro lo specchietto e se lo mise in spalla. Andò verso la porta, provò ad aprirla, fece un po' di fatica, sembrava che il legno fosse gonfio, come se fosse stato bagnato. Quando la aprì, si ritrovò in una stanza circolare, anch'essa vuota, ma che aveva dei mosaici alle pareti, per l'esattezza ne aveva quattro. E poi c'era un'altra porta. Guardò i mosaici uno per uno, da destra verso sinistra.

Il primo mostrava una alicorno bianco, dal crine che ricordava l'aurora boreale, il suo Simbolo di Bellezza era un sole. Sul capo portava una corona oro.

Il secondo mostrava una alicorno rosa aveva una coroncina, il Simbolo di Bellezza rappresentava un cuore di cristallo, un unicorno bianco con un'armatura e una alicorna rosa chiaro.

Il terzo una alicorna lilla, sul fianco aveva una stella a sei punte e sul capo una coroncina.

Il quarto, ultimo, era una alicorna blu notte, con un mezza luna sul fianco. Aveva sul capo una corona d'argento.

Di fronte alla porta, una finestra alta.

La puledra allora camminò verso la porta, la aprì e, dopo aver guardato un'ultima volta la finestra, entrò.

Quella stanza era rettangolare, aveva le pareti bianche, sulle mura meno lunghe aveva delle finestre alte, sul muro di fronte alla puledra invece c'era una porta e agli angoli della porta c'erano due mosaici, quello di sinistra rappresentava una unicorna lilla, come Cutie Mark aveva una stella a quattro punte, il crine viola e verde acqua; il mosaico di destra rappresentava una unicorna gialla, il crine rosso e giallo, il Cutie un sole dagli stessi colori del crine.

La puledra uscì da quella stanza e si ritrovò in un'altra stanza circolare. Questa volta la stanza non era vuota. Il tetto era alto, era tutta bianca, aveva delle colonne dove sopra c'erano dei cesti con dei fiori. C'era un'unica finestra, che però si interrompeva per l'asciar spazio ad un unico, immenso mosaico : sei puledre, e un drago.

La puledra riconobbe quella che c'era al centro, era quella della prima stanza. Alla sua sinistra c'era una unicorna bianca, una pony rosa e una pony arancione, alla sua destra invece c'era una pegaso gialla e una pegaso celeste. Il drago, grande, lilla e verde, era dietro le sei puledre, ognuna delle quali al collo aveva dei girocolli, eccetto la prima, che possedeva sul proprio capo un grande corona con una stella a sei punte incastonata. Sotto il mosaico, una ennesima porta. La puledra allora rimase per un attimo a fissare il mosaico, poi entrò nella porta. Si ritrovò in un mercato. Moltissimi pony vendevano e compravano di tutto. La porta si chiuse alle sue spalle. Sobbalzò leggermente, si girò e la porta non c'era più. Rimase a guardare il muro, poi la sua attenzione venne catturata da una voce.

- RIPARIAMO I VOSTRI SPECCHI! DI TUTTE LE DIMENSIONI!

Guardò la pony panna che gridava ciò, cercando qualche cliente. Era un caso davvero strano. Le si avvicinò.

- Oh, una cliente!

La puledra, silenziosamente, prese il sacchetto che aveva fatto col lenzuol- ... era un sacchetto normale. Le venne un dubbio. Velocemente lo aprì, mentre la pony panna la guardava, stranita e incuriosita allo stesso tempo. Dentro il sacchetto non c'era più lo specchietto.

- Oh, ehm, signorina? Io riparo specchi, no cuori.

Ebbene si, dentro il sacchetto ora c'era un cuore, molto probabilmente di zaffiro. Era ugualmente sporco, come lo specchietto.

Rimase a guardare stranita il cuore, allora la pony panna le indicò quello che sembrava un negozio. - Deve andare lì per il suo cuore! L' Heartsmith se la cava con i cuori!

La puledra la salutò con un segno del capo, poi si incamminò verso il negozio. Entrò piano. Vide un cervo.

- Buonasera signorina.

Le sorrise. La puledra salutò timidamente col capo, arrossendo appena, poi mostrò il cuore. Ora aveva pure qualche crepa.

- Oh, signorina, lei ha il cuore spezzato! Non si preoccupi, l'aiuto io! Non ci vorrà molto, se vuole si può sedere qua.

La puledra però guardava il cuore, come se fosse bloccata.

- Ehm...signorina?

Alzò il capo e lo guardò, annuì lentamente e consegnò il cuore al cervo, che lo prese con cura. Sentì dentro di se un calore che non ci spiegava.

Confusa si sedette su una poltrona.

Rimase in attesa, ripensando a quello che le era successo in quella breve mezz'ora.

 

 

Il cervo, nel suo laboratorio, non riusciva a aggiustare il cuore. Quel cuore era troppo spezzato. L' Heartsmith non ne aveva mai visto uno così rovinato prima d'ora. Non restava più nulla da fare.

Il cervo entrò in una stanza, piccola. Al centro c'era una piccola colonna, sopra essa una bacheca di vetro, dentro un cuore lucido e di bellissimo aspetto. Una targhetta d'oro era messa attaccata alla colonna, sopra c'era inciso : Heartsmith's hearth. 

 

 

Dopo poco, il cervo ritornò dalla puledra che era intenta a guardare fuori dalla finestra. - Ecco a voi signorina! Mi scusi per averla fatta aspettare!

Le diede il sacchetto con dentro il cuore, la puledra lo prese.

- E' gratis per voi, non si preoccupi! - il cervo sorrise radiante. La puledra, mettendosi sopra la groppa il sacchetto. Salutò con lo zoccolo in cervo, poi uscì dal negozio.

Una volta fuori dal negozio, non seppe più dove andare. Ora c'erano molte strade da dove prendere, decise allora di sedersi vicino alla fontana che c'era al centro del mercato. Ripensò di nuovo a quello che le era successo. Non trovava il nesso fra le cosse che le erano accadute.

Aprì il sacchetto e guardò dentro. Vide il cuore. Lo prese con le ali, sopra c'era scritto un nome.

 

 

Theo.

 

 

 

 

La puledra si svegliò, era in un letto.

- Flower! Ti sei svegliata! Finalmente!

- Magic Rainbow, non gridare!

- Scusa Theo!

Flower girò il volto verso Theo, arrossendo.

- Cosa...cosa è successo?

I due amici si guardarono.

- Non ricordi? Stavamo sciando, ma all'improvviso è arrivata una bufera! Theo ti ha salvata! Eri spacciata, perché da puledra intelligente invece di sciare ti eri addentrata nella foresta! Fortuna che lui è un cervo e... - Magic continuò a parlare, mentre Theo arrossendo cercava di farla stare zitta.

Flower Star ridacchiò.

- Era preoccupato per te! Tu invece, hai sognato qualcosa? Hai dormito per ore!

- Oh...ehm... nulla. - mentì lei, sorridendo.

- Oh okie! Sai, dovevi vedere come Theo era preoccupato per te!

- MAGIC, Z I T T A.

- ... eri preoccupato per me?

Lui arrossì. - No! Cioè, si...ma... no!

Magic Rainbow scoppiò a ridere.

- Vi lascio soli soletti, ciao! - l'unicorno uscì dalla stanza, ridacchiando e dicendo cose al riguardo una ' ship '.

- ...ehm...quindi...va tutto bene?

- Si, grazie di esserti preoccupato per me. - sorrise lei, lui arrossendo scostò lo sguardo.

- Di nulla... Magic Rainbow ti ha preparato un bagno caldo, io ora esco...ti consiglio di fartelo, così ti riprenderai! Ti aspettiamo di sotto, Magic sta preparando la cena.

Flower annuì. Dopo che l'amico fu uscito dalla stanza, si alzò e si diresse in bagno.

Dopo che si fu immersa nella vasca d'acqua calda, ripensò al sogno. Ancora non aveva un senso, ma lo ricordava tutto perfettamente. Un po' le dispiaceva di non aver scoperto cosa ci fosse inciso sullo specchio...o sul cuore.

Sapeva solo che Theo le aveva donato il suo cuore. Certo, nel sogno, ma... magari poteva significare qualcosa.

Si rilassò, fin quando non sentì gridare.

- ALLORA, TI SEI DICHIARATO?

- MAGIC RAINBOW, NO.

E una risata da parte della sua migliore amica.

Flower sorrise e chiuse gli occhi. Vide per un istante Theo, vestito da Heartsmith che le porgeva il cuore.

Sorrise.

Prima o poi si sarebbe dichiarata...ma per ora... era meglio godersi quell'acqua calda.

 

 

 

Angolo Autrice

 

Non ho davvero molto da dirvi, scrivo questa...cosa da tipo un'oretta e mezza. Non ne sono molto fiera sinceramente, l'ho scritta totalmente di botto.

Spero comunque che possa piacervi un po'.

Magic Rainbow : https://aleufreedom.deviantart.com/art/NEW-OC-Magic-Rainbow-714741226?ga_submit_new=10%3A1510509051
Theo : https://aleufreedom.deviantart.com/art/NEW-OC-Theo-611959494?ga_submit_new=10%3A1510509513&ga_type=edit&ga_changes=1

​Purtroppo non mi fa fare il collegamento per le immagini, funziona solo con Flower Star.
​Se volete vedere le immagini e se cliccando il link non vi porta alla pagina, copiatelo e cercatelo nella barra. Non posso fare di più purtroppo.

- Francesca

   
 
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