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Autore: Chiara_BarianForce    16/11/2017    0 recensioni
"Nonostante io chiedessi pietà loro non me ne facevano grazia, uno di loro un giorno mi disse che la pietà non è un diritto, è un lusso."
Maya è una ragazza di 16 anni come tante e non vede l'ora di costruirsi un futuro ma purtroppo il fato ha altro da riservarle; d'altronde si sà, di rado il destino lascia a noi la scelta del momento della chiamata.
Genere: Avventura, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, McClain Lance, Nuovo personaggio, Thace
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo, Violenza
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Maya non era abituata a studiare molto, le bastava capire; comprendere l'essenziale, poi il resto veniva da solo.
Purtroppo questo metodo non funzionava per i problemi di matematica.
Ogni volta bisognava applicare un metodo diverso, ragionare in modo diverso di continuo e questo le creava confusione facendole quindi scambiare numeri per altri...più con meno..
Insomma, era un vero strazio.
Decise di lasciar perdere e provare a capire in classe passando al compito successivo.
Alcune ciocche dei capelli della ragazza, nonostante fossero raccolti dietro la testa con un mollettone, sfuggirono piazzandosi proprio davanti agli occhi verde smeraldo.
I capelli invece erano di un semplice castano scuro ed erano ricci sulle punte.
La giovane rivolse lo sguardo al cellulare controllando l'ora e le notifiche.
Aveva un viso piuttosto infantile in netto contrasto con la serietà degli occhi che, non mascherati come erano sempre, lasciavano intravedere il temporale che era la sua anima, così strappata e ricucita da essere ormai quasi impermeabile alle parole.
Le labbra erano piuttosto carnose e nonostante fossero sempre tirate in un sorriso, ora erano rilassate.
Era una slenziosa sera nella modesta cittadina in cui viveva e faceva leggermente freddo, per questo si stava bene con una copertina e una tisana calda.
Si poteva udire il Maestrale che soffiava fra le strette vie di Nemiña creando una lugubre musica ma ecco un auto con la musica alta passare a tutta velocità per poi sparire in lontananza.
Maya non si era mai lamentata della sua sedentarietà; non le era mai importato di uscire la sera con gli amici, lo riteneva più una cosa stancante che divertente e di amici di cui si fidasse ciecamente non ne aveva. 
Aveva la sua famiglia però, quella si che la amava con tutto il cuore.
Alle volte rimpiangeva il suo essere sola, ma ben sapeva che non si sarebbe mai adattata per essere come piaceva agli altri.
Ben presto il sonno prese possesso della giovane ragazza che ripose il libro sul comodino e si accoccolò per dormire.
Stretta nelle sue lenzuola di flanella non ci volle molto prima che le braccia di Morfeo l'accogliessero, ma il suo sonno venne presto disturbato da uno strano sogno.
La ragazza sognava un cerchio nero ma contornato da una corona azzurra e verde che ruotava in un modo ipnotizzante e lentamente.
-wow...- 
Maya era attratta da quel misterioso oggetto che pareva un buco nero, argomento che da sempre l'aveva incuriosita.
E se normalmente era una persona prudente in quel momento la sua razionalità andò direttamente a quel paese perchè la ragazza di avvicinò allo strano oggetto delle dimensioni di una piccola piscina e lo toccò.
La sua mano venne avvoltà da una strana fanghiglia nera che sembrava quasi viva perchè pian piano si attorcigliò attorno al suo braccio e poi a tutto il suo corpo.
Maya annaspò spaventata cercando di tirarsi indietro ma nulla, più tirava più veniva risucchiata.
Finì completamente sommersa da quella strana fanghiglia e tutto divenne buio.

  
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