31 ottobre.
I Gold Saint si erano messi d'accordo col gran sacerdote per permettere ai bimbi di Rodorio e dei villaggi vicini di accedere al tempio, per il tradizionale “dolcetto o scherzetto”.
<< ripulite le vostre dimore, e non fatemi fare figuracce >> si era raccomandato quest'ultimo, preoccupato sopratutto per gli arredi alquanto orridi di UNO di loro.
<< sappiamo che speri... non so se otterrai qualcosa >> commentarono i più, quando il diretto interessato, stringendo a se Aphrodite se ne esordì con un << mio unico e grande amore, prometto di fare tutto quel che desideri >> detto , nessuno lo sapeva, nel tentativo di riappacificarsi dopo una piccola discussione.
Fu sentito da tutti, e tutti speravano una sola cosa.....
mentre tutti facevano ritorno alle loro case, DeathMask prese in braccio l'amato, e incurante che questo scalciasse emanando cosmo ovunque lo trascinò giù... fino alla quarta, lugubre, casa.
Il giovane svedese, all'ennesima vista delle teste che decoravano la dimora dell'italiano scosse la testa << sei incorreggibile!! >> esclamò << io??? >> << si, tu e ste teste del cavolo, vuoi traumatizzarli i bimbi??? >> << questa sera??? loro sono pronti a tutti !! >> esclamò il custode della quarta casa.
Di li a poco arrivarono i bimbi, che sembravano entusiasti di quell'atmosfera inquietante e, come supponeva Deathmash, nessuno di loro ne aveva paura.
La serata di festa passò allegramente per tutto il tempio e, a notte ormai fonda tutti i civili rincasarono facendo tornare al tempio la consueta quiete.
1 novembre
mentre tutti, sperando di evitare rimproveri assurdi, sono intenti a pulire casa tranne il custode della casa del Cancro, talmente fiero dei suoi macabri arredi da uscire di casa e andare a rompere le scatole all'amato.
<< qui sembra un negozio di lampadari tanto luccica >> esclamò appena entrato nella dodicesima casa << questo è il modo in cui un luogo sacro andrebbe tenuto, disgraziato di un crostaceo >> ribattè lo svedese ridendo poi continuò << e tu... la quarta casa?? >> << è in ordine! >> << le hai tolte le teste?? >>
a quella domanda vi fu un momento di silenzio da parte dell'Italiano che all'improvvisò urlò a pieni polmoni << non le tolgo le teste dalla parete!! >> e lo svedese, di solito calmo e paziente , con un urlo che ancora un po' faceva crollare tutto ribattè << ti ho detto che fanno schifoooo!! toglile! >> e nel fare questo bloccò l'amato a una sedia << ma..... >> << ora vedi te....... o mi baci all'istante.... o io scendo in quarta casa a far due cosette... >> tuonò il Cavaliere dei Pesci, con tono di sfida....
inutile dire che l'italiano, facendosi forza sulle gambe, ribaltò se stesso e la sedia addosso all'esile svedese e lo accontentò.... e che le teste rimasero lì... per ora...
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questa storia doveva essere pubblicata ad Halloween, ma capitemi, ero su un treno diretto al Comics...
l'ispirazione è arrivata grazie all'immagine qua sotto il cui uso mi è concesso dalla sua autrice, di cui vi lascio il link FB, fateci un salto
Daphne