Come
un temporale d’inverno..
Quella
notte
d’inverno era la più fredda da anni nel villaggio
della sabbia. Un vento gelido
sollevava la sabbia fredda, facendola volare lontano. Tutti si erano
già
scambiati un saluto affrettato prima di tornare a casa a mangiare dalle
proprie
mogli.
Temari,
invece,
era ancora in ufficio a sistemare gli ultimi documenti. Doveva ultimare
entro
la mattina, poiché sarebbe dovuta partire per una missione
molto lunga e
difficile.
Finì
che ormai
era notte inoltrata e non aveva voglia di uscire in quella notte fredda
e
raggiungere casa sua, per trovarla vuota e fredda. Decise
perciò di restare in
ufficio.
Si
sdraiò sul
divano ma non riusciva a prendere sonno, allora andò a
cercare un libro da
leggere.
Aprì
uno scaffale
polveroso e vi trovò un vecchio album di fotografie. Si
sistemò sul divano a si
mise a sfogliarlo con nostalgia.
Le
foto che
guardava con occhi pieni di lacrime erano le sue e di lui,
l’unico che
l’avesse
mai fatta veramente innamorare, l’unico
che se n’era andato senza un ciao,
l’unico che lei non avrebbe mai capito veramente..
Sfogliava
le
pagine lentamente, guardando il suo volto sorridente. Quel sorriso era
ormai
scomparso da tempo dal suo viso. Da quando
lui se ne era andato, lasciandola ancora una volta sola.
Si
addormentò
accoccolata sul divano con in mano quel vecchio album e le guance
rigate da
calde e amare lacrime.
Venne
svegliata
nel cuore della notte da un lampo.
Un
lampo in pieno
inverno, un lampo con un tuono al seguito, un lampo con un temporale.
Era
stupita,
sorpresa. Al suo villaggio non c’erano mai piogge e
temporali, tanto meno in
pieno inverno come quella notte.
Temari
sentì che
non era sola in quella stanza..
Sentì
un respiro
affannoso, delle gocce che producevano un rumore sordo cadendo a terra,
un
odore di fumo di sigaretta, che a lei dava fastidio..
Quell’odore
non
fece altro che rievocare un doloroso ricordo di lui.
Quante volte gli aveva detto di non fumare? E invece lui
fumava sempre imperterrito, aveva
preso questo vizio dal padre.
Lei
si limitò a
ricambiare il bacio che quell’insolito visitatore le stava
dando e a toglierli
i vestiti zuppi d’acqua.
Quella
notte Temari non la passò da sola nel suo letto freddo, ma
finalmente
la
passò con lui, lui che
aspettava da
troppo tempo..
Il
mattino dopo
Temari si svegliò sola nel suo letto,come tutte le mattine.
Lui era scomparso com’era
solito fare, ma questa volta prima di
andarsene aveva promesso che sarebbe presto tornato, per prendersi cura
del
bambino che giaceva addormentato nella culla.
Temari
prese in
braccio dolcemente il bebè ancora assopito, lo
cullò a lungo, ammirando i
lineamenti del padre. Aveva i capelli scuri legati in un codino che
ricordava
un ananas, gli occhi erano blu come quelli di Temari.
Appena
si svegliò
e vide la madre il bambino sorrise e si mise a giocare con i suoi
capelli.
Temari mormorò piano “dai stai buono..
papà tra poco tornerà..”.
Lei
era sicura
che un giorno avrebbe mantenuto la sua promessa e sarebbe tornato,
perché lui era come un
temporale d’inverno..
sarebbe
tornato
un giorno..
e quel giorno Temari non gli avrebbe
permesso di andarsene un'altra volta.
So che il finale non è dei migliori ma non avevo più idee..
Spero vi sia piaciuta e dedico questa fanfic al ShikaTema day!!! Perché questa coppia è assolutamente stupenda!!! xD http://i25.photobucket