Storie originali > Storico
Segui la storia  |       
Autore: ToscaSam    01/12/2017    1 recensioni
Ho ottenuto dalle Alte Sfere la possibilità di intervistare 5 personaggi storici. Quando il signor Pietro mi ha posto sotto gli occhi questo contratto, non potevo crederci! Ho scelto accuratamente cinque persone poco conosciute oppure conosciute male, su cui si fanno mille affermazioni stupide, maligne e anche incorrette.
Eccomi qui per dar loro voce e mettere a tacere tutte le falsità che circolano sul loro conto.
Pensate di conoscere queste cinque figure storiche? Fate un salto e dite la vostra. Magari vi potrebbero rispondere.
Puro e semplice divertimento. Chiamatelo esercizio di scrittura di una povera laureanda in Storia.
Genere: Sovrannaturale, Storico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 
Oggi è il primo giorno di quella che sarà una settimana memorabile. Cinque giorni, cinque interviste, questo il contratto. Dire che sono emozionata è dire poco.
Prima di iniziare, è doveroso che ringrazi i signori: Pietro, Catone e Mino, che mi hanno gentilmente concesso di prelevare personale dalle loro proprietà, per essere intervistato.
Rinnovo i miei ringraziamenti anche al loro capo, di cui non mi è stato possibile conoscere il nome vero. Lo lascio così in sospeso, confidando che egli capisca (mi è stato riferito che circolano addirittura leggende sulla sua esistenza o meno, ma lasciamo i lettori nel beneficio del dubbio).
Dicevo che oggi è il primo giorno e il mio ospite è già sensazionale. Mi tremano un po' le gambe, ma immagino che sia il minimo, quando ci si trova davanti a una regina.
È proprio lei, signore e signori. Per gentile concessione della A.L.D.I.L.A. (Appartamenti Luciferini o Divini o In Limbo, Association) mi è possibile intervistare Maria Antonietta d'Asburgo Lorena, regina consorte di Luigi Augusto di Borbone, re di Francia.
Entro nella stanza: un piccolo salotto con tavolino circolare su cui troneggiano due tazze di cioccolata calda. Lei è seduta su un divano basso, rivestito di broccato.
Ha un abito molto sobrio: è bianco, di flanella. Mi ricorda il ritratto di Élisabeth Vigée-Le Brun, quello semplice, col cappellino di paglia.
Mi sorride, appena entro. Segue i miei passi finché non mi siedo al piccolo tavolo.
 
  • Altezza non so esprimere la mia emozione nel vedervi.
  • Oh, ti prego. Dammi del tu, mia cara.
  • Non credo di riuscirci molto facilmente, altezza. Per iniziare, vorrei dirti che ho chiesto subito di te all'Associazione. Conoscerti è un sogno che si realizza. Per me sei la più buona e dolce delle regine. Senza dubbio la più incompresa.
  • Che gentile. Spero di non risultare antipatica. Quando parlo, sembro sempre antipatica.
  • Non lo sarete, ve lo prometto. Siamo qui per darvi la luce che meritate
  • Il tu, mia cara, il tu.
  • Scusami! Non è facile. Trovarsi dinnanzi a te è l'onore più grande che mi sia mai stato concesso.
  • Non fare così o diranno che sei di parte **ride**
  • Oh, per quello siamo già in ritardo: sono totalmente di parte. Iniziamo la nostra intervista, altezza, che ne dici?
  • Adesso sono emozionata anch'io!
  • Un'ultima cosa, prima di iniziare con le domande ufficiali. Per evitare che io venga accusata di falsificazione, mi confermi che conosci la lingua italiana?
  • Ma certo! Non sarò stata una grande studiosa, però l'italiano è uno dei miei pochi successi intellettuali.
  • Dunque questa conversazione si tiene in italiano e non sto mediando le tue parole
  • Assolutamente.
  • Possiamo cominciare allora?
  • Ne sarei deliziata.
 
La regina fa un movimento elegante per afferrare la tazza di cioccolata dalla sua postazione. È incredibile come sia riuscita a rimanere dolce e accorta, senza dare l'impressione di compiere una piroetta goffa.
Adesso sorseggia il liquido caldo e corposo, soffiando con gentilezza sulla tazza di porcellana prima di portarla alle labbra.
 
  • Hai parlato dei tuoi studi, poco fa. Sei stata modesta: l'italiano non è il tuo unico successo. Che mi dici della musica e del canto?
  • Oh! Se si possono considerare attività intellettuali, allora si! Quanto mi piaceva la musica … Gluck è stato un insegnante eccezionale. Sapevo suonare il clavicembalo ma più di tutto mi piaceva cantare.
  • Perché parli al passato? Non puoi farlo, qui nell'aldilà?
  • Certo, certo. Però la vita era tutta un'altra cosa. Nella sua imperfezione, nella sua capacità di provocare gioia e dolore … era pur sempre piena di emozioni e di sentimento. Mi fosse concesso di vivere di nuovo, accetterei con gioia.
  • La stessa vita o una diversa?
  • Non sono così sciocca da definirmi fiera di tutto quello che ho fatto, né così codarda da tirarmi indietro. Vivrei di nuovo la mia vita, sperando di poterla migliorare.
  • In cosa la miglioreresti?
  • Credo che cercherei di seguire da subito il mio cuore e non presterei attenzione ai suggerimenti di mia madre. Mi aveva messo una gran confusione: non capivo bene se dovessi essere la futura regina di Francia oppure una spia tedesca alla corte del re. Di certo inizierei a migliorarmi su questo punto. Avrei sviluppato un carattere più forte.
  • Parlaci del rapporto con tua madre. Ricordiamo ai lettori che si tratta nientemeno che dell'Imperatrice Maria Teresa.
  • Oh, si, una vera imperatrice. Non posso dire cose cattive su di lei: è la mamma più buona e tenera del mondo … forse un po' monolitica, fissa nelle proprie convinzioni. Ha sempre creduto di fare il meglio per me, quindi non le rimprovero nulla. Anche io forse, sono stata tirannica con i miei bimbi; specialmente con Maria Teresa
  • Che sarebbe la tua primogenita.
  • Si, sia benedetta. L'unica che ha vissuto una vita di degna lunghezza, anche se non oso immaginare l'orrore che ha portato sempre con sé.
  • L'hai ritrovata, qui, nell'aldilà?
  • Nel contratto che ho firmato mi hanno detto di non rivelare troppe informazioni su come funziona da queste parti … però si. L'ho ritrovata. Mi dispiace non poterti dire di più.
  • Non preoccuparti, l'importante è che tu e la tua famiglia siate riuniti. Nelle domande che mi ero segnata, riguardo la tua vita, ti chiederei se hai dei rimpianti particolari.
  • Rimpianti? Quello di non aver visto crescere i miei bambini. La mia più grande sofferenza è quella di aver causato loro così tanto dolore. Hanno patito pene indicibili solo perché erano figli miei e di Luigi.
  • E che ci dici di Luigi?
  • Oh, che piacevole domanda. Luigi è la persona più cara di questo mondo. Sapeva che sarei arrivata presto, così dopo che lui era arrivato, mi ha aspettata. Non si è mosso dall'ingresso finché non mi ha vista e quando … oh, no scusami. Sto rilasciando troppe informazioni, vero? Il signor Pietro mi sgriderà.
  • Dicci solo quello che puoi
  • Beh. Luigi è stato un marito devoto. L'unico re devoto alla famiglia che si possa ricordare nella storia del regno di Francia. È stato così difficile, per lui, all'inizio. Soffriva molto.
  • Tu hai sofferto?
  • Certo. Mia madre continuava a insistere che fossi io il problema. Ero stata abituata a suscitare dolcezza nelle persone, quindi immaginavo servisse quello per far decidere mio marito a consumare il matrimonio
  • Invece non è servito?
  • Dovevo solo concedergli tempo e dimostrarmi tranquilla (cosa che certamente non ero). Il problema erano le voci biforcute che avvelenavano tutta la corte.
  • Torneresti a vivere a Versailles?
  • No. Mai. Forse ci tornerei, ma da adulta e in qualità di regina. Il periodo del delfinato è stato terribile. Ero esposta al giudizio in qualunque momento della mia vita. Non potevo sorridere, sussurrare, camminare, dimostrarmi stanca, favorevole, contraria, felice o triste, senza venire vista e commentata dagli occhi di tutti. Tutto significava tutto. Se facevo un passo storto, ecco che tutti lo notavano e dovevano parlare del perché, quella mattina, la delfina avesse i piedi di papera.
  • Immagino sia stato frustrante, dato che sei arrivata a corte a soli quattordici anni
  • Frustrante, umiliante e terribilmente frastornante.
  • Non vorrei turbarti con questa domanda. Che mi dici del Conte Fersen?

***************
​Fine prima parte.
Il pubblico ha domande da rivolgere alla Regina? è possibile che Maria Antonietta non si sdegni di rispondere alle vostre curiosità. Scrivete, rcensite e nella prossima puntata proverò a sottoporre le vostre parole alle attenzioni dell'ultima regina di Francia.
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Storico / Vai alla pagina dell'autore: ToscaSam