Continuo a scendere... ormai
quanto tempo è passato... qualche giorno... di preciso quanti saranno? Quattro?
Cinque? In fondo a me poco importa.
Per quanto tempo sia trascorso...
tu sei rimasto sempre e comunque lì a fissarmi col tuo sguardo...
E' uno sguardo profondo...
profondo come il mare... o forse il mare non è abbastanza profondo per essere
paragonato alle gemme viola incastonate sul tuo volto sempre imbronciato.
Per nascondere il tuo passato...
ecco a cosa serve la profondità dei tuoi occhi... è sempre stato così... dal
momento in cui il tuo maestro ti ha trovato!
Nascosta nel tuo cuore è la storia
del tuo ritrovamento sulle rive di un lago... una storia che nessuno avrà mai
la possibilità di conoscere!
Occhi di una profondità scura e
fredda...
Mi guardi...
Riaffiorano quei ricordi vero,
Sanzo?
Per quanto possa essere lontana
nella tua anima... per quanto tu possa sforzarti di andare avanti come se il
richiamo del rimorso non giungesse alle tue orecchie e segnasse il tuo volto,
immagini di sangue ti vengono riproposte dalle mie lacrime... gocce d'acqua
battente.
Ascolti il mio scrosciare...
ascolti le grida della tua anima che soffre.
Se dovessi interessarmi seriamente
alla storia di qualcuno... ad una delle tante vite che bagno durante i miei
giorni d'esistenza... se dovessi dare un giudizio... ciò che
penso di te è che sei dannatamente
patetico.
Anche dopo aver cessato la mia
caduta... io continuo ad osservare... osservo sotto altre forme che sfuggono
agli occhi di chi mi conosce solo come coltre di lacrime...
sono rugiada sulle foglie verdi
che pian piano viene asciugata dal sole... ma io vedo... e di te vedo quanto
sei diverso dai miei giorni... dai giorni in cui sono io, la pioggia, a
dominare sul mondo.
Vedo la tua anima scura... rivestita
dal telo di una notte perenne...
Ecco perché mi odi...perché con me
il mondo diventa totalmente simile al tuo universo... nulla che rompa
l'oscurità... nulla che ti sottragga alle voci dei fantasmi che popolano il tuo
cuore.
Quando il sole brilla invece tutto
viene nascosto, vero?
Quante sono quelle cose che ti
sottraggono dal tocco del silenzio, vero uccellino? (riferito alla prima parte
della storia, in cui la pioggia paragona sanzo ad un uccello che si nasconde
nel suo nido ndCleo)
Clank.
Cosa succede?
Oh, guarda uccellino... la porta
della tua solitudine si è dischiusa... i tuoi compagni sono con te nella stanza
e sono lì per stare con te...
Cosa fanno? Stanno forse tentando
di portarti un pò di calore? Non sanno che io porto solo freddo... dolore?
O loro non sanno chi sono io?
Credi di essere il solo ad avermi
avuta come compagna?
Loro... Son Goku... Cho
Hakkai... Sha Gojyo...
Risuonano i loro nomi nella mia
silenziosa memoria... conosco anche la loro storia...
Lui... demone eretico... la pura essenza
della terra rinchiusa in quegli occhi del colore dell'oro... la cosa più
materiale che l'uomo cerca... rinchiusa negli occhi di chi invece ha cercato la
vera fonte della vita... il sole.
Vedevo i suoi occhi da dietro
quelle sbarre di pietra... quel brillante colore posarsi su di me... le mie
gocce posarsi sulla sua mano tesa al di fuori di quella prigione... sembrava
che sorridesse nel vedermi cadere...
Non era forse lui a desiderare il
sole... e allora perché sorrideva... non ero per lui forse una nemica? Nemica
come lo sono per te? No...
Un giovane dagli occhi dello
smeraldo... occhi del colore della speranza... ma quanta speranza può esserci
davvero negli occhi di quell'uomo?
L'ho visto piangere sotto di me...
piangere e gridare... gridare il nome di colei che amava... accusarsi di quella
morte... del suo omicidio...
Scivolavo lungo i suoi lineamenti
gentili tirati da quel dolore per la perdita della sua anima...
Un demone nato dallo spirito di un
uomo in lacrime...
Anche lui mi ha vista quando il
suo mondo stava crollando senza che le sue mani potessero fermare tutto...
Per lui io sono una portatrice di
voci lontane? Ha rinchiuso nel mio suono la sua vita? L'ha rinchiusa come l'hai
rinchiusa come hai fatto tu? No... lui accusa se stesso...
Il colore del sangue dipinto nei
suoi occhi... capelli tinti da una natura considerata proibita...
Cosa gli è successo... cosa abbia
ferito il suo cuore... non l'ho mai saputo
Di lui ricordo solo le notti
passate a camminare sotto la mia acqua senza fretta... come se volesse che continuassi
ad accarezzare i suoi tratti... il suo corpo... le sue cicatrici.
Perché si è lasciato accarezzare
da me? Non sa che le mie lacrime sono macchiate di rosso? Il sangue che tu vedi
in me... lui non lo vede? No... lui vorrebbe che cancellassi i suoi dolori...
ma sa che non è possibile.
Sei solo tu quindi... sei solo tu
ad attaccarti a me con rammarico...
Ognuno di loro è come te...
segnati da ferite profonde ferite...
Mi hanno conosciuta anche loro...
però nel mio canto non odono nulla...
Li hai cacciati in malo modo...
come al solito...
Ora che i tuoi occhi tornano a
poggiarsi su di me... riesco a scorgere l'ira...
Cosa c'è Venerabile Sanzo? Non ti
va giù che loro siano venuti a tirarti su il morale?
Non sanno che tu in queste
situazioni soffri?
Ma chi credi di essere?!
Pensi di essere il solo che
soffre?!
Sei arrabbiato perché loro ti
hanno fatto notare con parole amiche quanto tu sia patetico?!
Sei totalmente cieco!!!
Ti credi tanto forte invece sei
solo un uomo timoroso che va avanti fingendo di vivere!!!!!
Credi che possa essere considerata
vita l'esistenza di un uomo il cui unico pensiero è nascondersi all'ombra del
proprio passato?!
Idiota!!!
Vuoi sapere cosa sei? Sei un
attore!! Un attore che finge di vivere solo per nasconderti dietro al ricordo
del tuo maestro! Dici di voler vivere solo per te stesso! Ma ti sei mai accorto
che stai solo vivendo quella vita che il tuo maestro, tuo padre, Komyo Sanzo ti
ha dato?
Forse è anche questo uno dei
motivi per cui non sopporti la mia vista...
Perché quando il mio canto
raggiunge la tua anima... la canzone sofferta narrante la tua storia della tua
vita ritorna e ti costringe a calare quella maschera che neanche sai di possedere.
Tu... davanti a me... non
riuscirai mai ad essere Genjo Sanzo... in me rivedrai sempre Koryu... rivedrai
sempre quel ragazzino inerme davanti ad un corpo senza vita.
Guarda... ormai il mio tempo sta
per finire... i raggi tiepidi del sole cominciano a svelarsi da dietro il mio
manto di nubi... svanirò tra non molto, e insieme a me queste lunghe notti...
Vedo tuoi occhi spostarsi sul riflesso
dei raggi dorati riflessi dalle mie lacrime sulla lastra vitrea della finestra.
Dimenticherai di nuovo chi sei
ora, vero? Dimenticherai di nuovo che per te il titolo che porti è solo un velo
indossato per nascondere il tuo io debole?
Dimenticherai... così come la mia
memoria si perde nella terra e nei raggi di luce...
Ma non smetterò di vivere nel tuo
spirito, Genjo Sanzo... finché tu non capirai che il solo a poterti perdonare
sei tu...
Non sono io ad esserti nemica...
tu per me sei solo una vita che pateticamente rivive la sua storia come una
vecchia pellicola di un film...
Non mi importa quante volte la
rivedrai... quante volte riascolterai quella canzone di morte nella mia voce...
Io continuerò imperterrita la mia
breve esistenza... di chi tu sia o cosa voglia tu da me... non mi importerà mai
nulla.. così come non mi è mai importato.