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Autore: _aivy_demi_    07/12/2017    26 recensioni
Anche le menti più imperturbabili possono perdere fermezza davanti ai sentimenti.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
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Alla fine, nulla è ciò che sembra


Fatico a stringere la penna tra le dita. Lasciare qui queste parole mi sta costando più forza di volontà di ciò che pensassi.

Fuori nevica, quella maledetta neve che tanto detestiamo. La osservo scendere da un cielo cupo e grigio: sta scurendo sempre più col passare dei minuti. Ripensandoci, ormai è parecchio tempo che non metto piede a Konoha per poterti rivedere: la carica di Settimo non permette grandi spazi di manovra per gli spostamenti.

Guardo questa pergamena e la mia mano trema mentre appoggia la punta della penna sulla superficie ruvida. Mi rendo conto di essere prolisso, più del solito; è alquanto strano, solitamente non sono così. Sono consapevole di questa mia scelta, visto che sarà l'ultimo contatto che stabilirò con te. Accettalo senza chiederne il motivo, non porti domande a riguardo anche perché non ce n'è bisogno ora che hai realizzato il tuo sogno.

Sai, nel corso degli anni ti ho osservato con molta attenzione, un po' di nascosto, un po' per invidia, nonostante il mio obiettivo di vendetta come una ragione di vita mi abbia portato ad allontanarmi. Ti ho guardato mentre sprofondavo sempre più nella disperazione ed ardevo d'una sete di rivincita che non mi dava pace: odiavo con tutto me stesso, odiavo più della mia capacità di amare. Ho odiato fino all'ottenimento del mio scopo... Nonostante tutto quelle sensazioni non hanno portato a nulla, nemmeno al riempimento di quel vuoto che mi ha oppresso fin da bambino.

È assurdo e inspiegabile come le cose più profonde della propria esistenza si comprendano più facilmente soffrendo, ed è decisamente triste. Quando mi resi conto della tua superiorità nei miei confronti partii alla ricerca del potere, mosso da un agonizzante, spasmodico desiderio di rivincita che ha lasciato soltanto tracce d'amarezza dentro di me, fino a rendere il mio cuore incapace di amare. Sasuke ha un cuore ti chiederai: sembra assurdo ma è così e mi permise di capire di non sentirmi più solo unicamente nel momento in cui combattemmo l'uno contro l'altro l'ultima volta, anni fa. Mi sentivo felice: menomato, immobile, sanguinante ma felice.

Gli anni trascorsero inesorabili da quel momento all'evento della tua investitura ad Hokage, ed ai nostri incontri: non ci importava il dove o il come, neppure il quando... Sembravamo semplicemente giovani innamorati. Anzi, lo eravamo, come eravamo troppo codardi per ammettere i nostri sentimenti, come per ammettere il nostro errore essendo legati ad altre persone.. Diciamocelo, non avrebbe potuto funzionare comunque: fin troppo consapevoli cercavamo uno straccio di prova, a dimostrazione di una qualche utilità di tutto quel tempo passato a rincorrerci. Volevamo solo assicurarci che non fossero stati inutile tempo sprecato.

Pensaci: con che occhi potresti guardare in faccia tua moglie continuando così? Io non ho potuto reggere e mi sono allontanato dal villaggio; da Sakura, da mia figlia. E da te. Qualcuno ha arrischiato a definirmi erroneamente un “Hokage nell'ombra”, tentando di dare una spiegazione a questo mio comportamento: colui che vigila i confini, che permette a Konoha di vivere in tranquillità mentre Naruto si occupa degli equilibri interni. Quanta stoltezza in queste affermazioni, quanta falsità. Se la realtà fosse davvero questa... Non un insensato bisogno di scappare eternamente dai sensi di colpa. Tutto questo perché tu vivi di legami, ne hai bisogno come ogni essere umano necessita dell'ossigeno per sopravvivere. All'interno del villaggio ti attendono tua moglie e due bambini, un'intera popolazione adorante e tanti ricordi. Ecco, io tutto questo non lo possiedo più. Sakura sapeva benissimo a cosa sarebbe andata incontro facendosi coinvolgere in un rapporto fin troppo complicato, eppure è andata avanti nonostante tutto. So bene di essere un marito pessimo ed un padre peggiore, ma a lei andava bene così comunque... Perché, mi chiedo? Forse per lo stesso motivo per cui continuo questo mio legame con te, anche se sono consapevole che così non può continuare.

Per me Konoha equivale soltanto a dolore, desiderio inespresso, amore impossibile; è la tomba del mio clan, la causa del male di mio fratello, ed il fardello da portare stancamente sulle spalle insieme ad un amore che non deve assolutamente continuare ad esistere.

Settimo, Uzumaki, eroe, Hokage; Naruto, papà, marito, amico.

Ho perso il conto di quanti titoli tu possieda, ma per me uno solo è valido, l'unico: Usuratonkachi. Proprio come quando eravamo solo dei ragazzini, così diversi da ora. Nonostante gli anni passati ancora adesso ti chiamo in questa maniera, e sarà l'unica cosa che permetterò di portarmi appresso come ricordo, ovunque andrò.

Ti prego non cercare di cambiare le cose, perché così sono e così devono essere: tu tra i tuoi cari, circondato da chi ti ama e che tu ami. Sei troppo ingenuo, vero, genuino per non poter amare qualcuno con cui hai deciso di passare il resto dell'esistenza. Dio, quanto mi sto dilungando e mi sto perdendo in questi discorsi... Mi sto odiando, ma sono sempre e comunque un essere umano e sento il bisogno di dire ciò che penso davvero. So che soffri vivendo così, ed io conosco la soluzione, l'unico modo per permetterti di essere nuovamente sereno, nuovamente tu; purtroppo è anche la sola cosa che mi farà soffrire terribilmente. L'ho capito davvero durante il nostro ultimo incontro, quando nei tuoi occhi ho letto quella frustrazione che ti stringeva sempre più il cuore in petto.

Proprio per questo ho deciso di spezzare nuovamente il nostro legame, e stavolta per sempre; me ne andrò, non ho intenzione di tornare da te, né di seguirti. Non posso accollarmi la responsabilità di sostituirmi a Hinata, Boruto e Himawari... Ti affido Sakura e Sarada fino al momento in cui mi sentirò pronto per poter tornare soltanto da loro.

Non ti chiedo di perdonarmi, sto facendo questo solo e soltanto per te.



L'uomo rigirò tra le mani il rotolo. Era convinto di pensare davvero a tutto ciò che aveva scritto, non poteva, anzi non doveva essere altrimenti. Osservò di nuovo il cielo ormai buio, ed i fiocchi candidi scendevano copiosamente silenziosi; l'esterno era fiocamente illuminato da una lanterna appesa ad una vecchia porta di legno, la stessa che separava Sasuke dal resto del mondo.

L'uomo si alzò sospirando dopo aver raccolto il mantello gettato malamente sullo schienale di una sedia. Inforcò l'uscita rabbrividendo a causa della gelida neve spazzata con violenza contro il suo viso.

-Maledetta...- sussurrò.
I passi ovattati non producevano alcun suono mentre la notte proteggeva silenziosamente il cammino di un uomo perso nel biancore pallido di un paesaggio solitario. Piano le orme vennero ricoperte da un velo leggero, cancellando ogni traccia di vita; il breve viaggio in quell'ambiente morto e surreale trovò la propria meta in una piccola radura, accanto ad un enorme sempreverde.

Il moro lesse un labiale muto: non ci fu bisogno di udire e riconoscere voce alcuna in quella landa, mentre un uomo in piedi attendeva al di sotto di quelle fronde enormi e gelate. Sasuke si avvicinò e strinse l'altro a sé baciandolo. Lo sfiorò con le labbra sul viso tremante, sugli occhi, sulla bocca. Lo baciò sulla fronte, sul collo ed in ogni centimetro gelido di quella pelle scossa da brividi, non solo mossi dall'inverno perenne. Il moro lo abbracciò fino a confondere il proprio respiro con quello dell'amante.

L'ansimare di quell'incontro fu l'unico suono udibile nello spazio circostante. Loro unica compagna la notte nevosa, dedita a proteggere un incontro proibito agli occhi del resto del mondo.


Una lettera giaceva ancora schiusa, abbandonata su un polveroso tavolo di legno in un anonimo rifugio sperduto, seppellito dal silenzio ed in completa solitudine. Uno scritto che non avrebbe mai raggiunto il destinatario, che figurava con il nome di un certo Naruto.


   
 
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