Questa storia partecipa al Calendario dell’Avvento (Ripopoliamo i Fandom!) indetta dal gruppo facebook Il Giardino di Efp
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24 dicembre,
Sonya del Calabrone era solita sfuggire alle ferree regole impostele dalla matrigna per passare qualche ora spensierata, almeno durante le festività.
Lasciava l'armatura a casa di un'amica fidata - da cui diceva di essere – in modo che il cosmo venisse rilevato dalla donna, abbassava il suo e nascosta nel piumone prestatole dalla ragazza, si avviava nel paese poco distante.
Tornava nel luogo in cui, anni prima, aveva ucciso Kazuma della Croce del Sud.
Tornava perchè innamorata di Soma del Leone Minore , il figlio dell'uomo da lei assassinato, voleva vederlo sempre, qualsiasi cosa capitasse, nonostante fosse odiata da tutti.
Soma dal canto suo – ignaro che fosse lei l'assassina del genitore - la attendeva in un capanno al limitare del bosco, dove nessuno poteva vederlo, sopratutto non i cavalieri amici del padre.
L'accordo era usare il cosmo attorno alle 14, per dirsi che erano vicini.
Tutti gli anni andò effettivamente così, ma quell'anno una tormenta bloccò il sentiero, senza far presagire nulla di buono.
Infatti, sorpresa dal maltempo Sonya scivolò su un lastrone di ghiaccio, rimanendo bloccata a fondovalle.
<< Sonya!! >> la invocava il ragazzo, più e più volte, aggirandosi in mezzo ai sentieri innevati finchè a un certo punto percepì il cosmo della giovane, ormai flebile a causa dell'ipotermia
<< Lionet Bournig Fire!!!! >> esclamò, assenstando il suo pugno infuocato nella neve, liberando e riscaldando la ragazza.
<< Soma.... ho avuto paura..... >> singhiozzò stringendosi a lui
<< amore, va tutto bene, sono qui con te >>> disse il giovane, mentre i due si dirigevano verso il loro rifugio, per passare la notte di Natale insieme, come consuetudine