Celebri l'odio
Tu sei un libro e un foglio immacolato,
tu sei un ricordo di ciò che non è stato,
tu sei l’estate e il gelo dell’inverno,
sei il paradiso e il fuoco dell’inferno.
Sei quel coraggio che mi fa paura,
tu sei il malanno di cui sei la cura,
tu sei quel cuore che ho trovato e perso,
sei sole e pioggia, neve e cielo terso.
Tu sei un dono, sì, ma a quali spese,
dolci richieste ed avide pretese,
tu sei la casa, tu sei la tempesta,
Fuggi! Mi gridi, poi mi implori. Resta!
Sei confusione che mi dà chiarezza,
schiaffo violento e tenera carezza,
calde parole, vergognosi scherni,
ti sottometti mentre mi governi.
Sei una vittoria arresa alla sconfitta,
sei una poesia che mai fu stata scritta;
non mi dai mai ciò ch’io non posso darti:
celebri l’odio, e poi mi forzi a amarti.