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Autore: Naomi Haruna Chan    16/12/2017    2 recensioni
[Attenzione!AU, OOC]
I nostri protagnonisti vivono in un mondo apparentemente normale, ma inrealtà in essa sono nascosti, fuori dalla portata di esseri umani normali, centinaia anzi migliaia di demono buoni o malvagi che siano. Ma c'era una parte di esseri umani, in quanto essi sono sacerdoti, monaci e serminatori. E quest'ultimi avevano stipulato un trattato di pace con i demoni, così in questo mondo regna la pace. Ma durerà a lungo? Nella viscere di un luogo sperduto un demone, anzi mezzo demone stava covando vendetta.
Genere: Azione, Fantasy, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome | Coppie: Inuyasha/Kagome, Miroku/Sango, Rin/Sesshoumaru
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: Triangolo
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Capitolo uno 





–Un altro paio di giri?– chiese una ragazza dai lunghi capelli castani alla persona che correva insieme a lei in quella mattinata di fine Marzo.
–Sì, dai! Facciamo presto e poi un bel bagno rilassante!– disse la ragazza corvina tutta sorridente.
E così fu, infatti dopo essersi lavate si ritrovarono sedute a tavola per la ricca colazione preparata dalla madre delle due ragazze. Beh, in realtà era la madre della corvina, Kagome, e matrigna della castana, Sango. I genitori delle due si erano sposati dieci anni prima, ed entrambi trattavano i figli l'uno dell'altro/a come se fossero stati i propri.
–Allora, Kagome, esami quest'anno, eh?– a proferir parola fu un uomo tra i quaranta e i cinquant'anni, ma si poteva dire che li portava proprio bene: quasi non si vedevano le rughe caratteristiche della sua età e i capelli erano ancora quasi del tutto neri come la pece.
–Beh, è ancora presto. Domani sarà solo il primo giorno.– disse l'interpellata, era sempre stata brava a scuola e non aveva certo di che preoccuparsi, se non di matematica, materia che odiava profondamente, con tutti quei orripilanti numeri e quelle formule matematiche incomprensibili, insomma il suo incubo.
–Mai sottovalutare un esame, Kagome– intervenne nel discorso Sango –L'anno scorso! ho dovuto sudare per prendere solamente novantatre.– continuò non particolarmente contenta del voto ottenuto, come se voti simili cadessero come pioggia dal cielo.
–Su, non pensarci troppo. È stato solo perché ti è andata male a mate– anche la castana aveva problemi in questa terrificante materia –non è la fine del mondo, poteva andarti peggio! Comunque, se ne avrò bisogno andrò a ripetizioni.–
–Ehm... se lo dici tu...– Sango aveva qualche dubbio sul fatto che qualche lezione di ripasso potesse servire alla ragazza in quanto lei ha la discalculia, ma preferì far tacere questo suo pensiero e credere in lei o meglio sperare che abbia fortuna.
–Mamoru, fai presto che sono le 7:45. Devi andare al lavoro. – lo avertì Junko, la madre di Kagome, dopo aver guardato l'orologio.
–Uh, quant'è tardi!–esclamò per poi alzarsi da tavola e andare fuori salutando –Allora a stasera!–
Dopo dieci minuti anche le ragazze avevavo finito i propri pasti, si alzarono da tavola e uscirono dicendo che avevano dato appuntamento alle amiche al centro commerciale per l'acquisto della cancelleria.

–Eri, Yuki, Ayumi.– le aveva chiamate Kagome quando le vide sedute fuori al bar lì vicino –Ah, ho portato con me anche Sango, dopotutto anche ha bisogno di fare compere per il nuovo anno scolastico.– spiegò, vedendo gli sguardi rivolti alla sorella, la quale salutò sentendosi appellata.
–Allora andiamo!– sentenziò Eri alzandosi dala sedia aiutandosi appoggiando le mani sul tavolo davanti a lei –Che oltre alla cancelleria devo anche acquistare qualche snack.–
Così le cinque ragazze girarono per tutta la mattinata nel centro commerciale, inutile dire che come al solito Eri, la golosa, prese un mucchio di patatine, croccantini e robe varie e Ayumi, la studiosa (non le piace il termine secchiona), acquistò alcuni libri scolastici non richiesti mentre Yuka e Kagome non poterono far a meno di scuotere la testa e pensare mentalmente "Siamo alle solite, non cambieranno mai." Kagome avrebbe capito Ayumi se fossero romanzi, ma libri di scuola?! E per giunta un paio di matematica!
–Ragazze, vi spiace accompagnarmi da Japan Art? Devo comprare qualche tela, della tempera e i pennelli– disse a un certo punto Sango.
–Tele, tempere, pennelli... Fai un corso di pittura su tela?!– esclamò Ayumi.
–Beh, penso che sia normale alle superiori...– a parlare non fu Sango, bensì Yuka, la quale si fermò vedendo che la ragazza non la stava nemmeno ascoltando, aveva gli occhi fissi su Sango come una bambina piccola a cui avevano detto che si andava a Disneyland; a questa scena lei non potè che scuotere la testa per l'ennesima volta. Mentre Sango si sentiva alquanto a disagio per la situazione e chiese aiuto con lo sguardo alla sorella, la quale capì subito e le venne in soccorso.
–Ayumi, pensa che l'anno prossimo potrai frequentre anche tu un corso simile.–incominciò mettendo una mano sulla spalla destra della ragazza arrivandole da dietro, per attirare la sua attenzione distrarla da Sango.
–Già, non vedo l'ora!

Le ragazze entrarono nel negozio, non era molto grande, giusto giusto perché entrasse il neccessario: era pieno di tele, pennelli, tempere, acquerelli, oli per pittura eccetera. C'era tutto il neccessario per un pittore, infatti era considerato il negozio più fornito di Tokyo per la pittura. Sango si diresse subito nella sezione in cui erano depositate le tele e alzò tese il baraccio per prendere una di esse proprio nel momento in cui lo anche fece qualcun altro, infatti vide una mano di uomo sulla stessa tela che lei voleva. Lei alzò lo sguardo e vide un ragazzo alto, con i capelli un po' lunghi per un uomo legati un piccolo codino dall'aspetto abbastanza bello a opinione della castana e pareva avere qualche anno in più di lei.
–Oh!– esclamò lui notandola a sua volta–Credo che prenderò quest'altro lasciando questo a te, dolce ragazza– continuò spostando la mano su una tela lì accanto che prese e le sorrise con un meraviglioso sorriso che incanterebbe la maggior parte delle ragazze, ma peccato per lui che Sango non era tra quelle, così rigraziò senza farci troppo caso.
Non ottenendo, la reazione che s'immaginava, s'incuriosì e tedendo la mano libera verso di lei per poi presentarsi –Piacere, Miroku– la castana fece lo stesso e disse –Sango, piacere mio–
–Ti piace la pittura?– chiese il ragazzo per incominciare un discorso.
–Sì, l'arte è affascinante–
–Sono perfettamente daccordo con te, adoro sopratutto i dipinti di Leonardo–
–Davvero?!– esclamò Sango –Anche io!–
–Wow, che coincidenza! E se non sono indiscreto potrei sapere qual è il tuo dipinto preferito? No, aspetta fammi indovinare la Gioconda, giusto?–fino a quel momento tutte le ragazze che aveva conosciuto e che sostenevano di "amare" la pittura dicevano che il loro dipinto preferito era la Gioconda, ma quando chiedeva "e potrei sapere cosa della Monna Lisa ti piace?" non erano mai riuscite a rispondere e c'era una che addiritttura non capiva a cosa si stesse rifferendo.
–Ehm... non proprio, il ritratto di Monna Lisa e senz'altro bellissimo, ma con so, non m'ispira. Io preferisco ammirare più paesaggio in un dipinto, in modo da immergermici, non so se mi spiego– disse sbalordendo Miroku, non pensava che avrebbe mai conosciuto una ragazza tanto giovane a cui piaceva veramente l'arte come lui, ma non era finita ciò che lei disse di seguito lo sorprese ancor di più –Il mio dipinto preferito, anzi no, i miei dipinti preferiti sono l'Annunciazione di Leonardo e Viandante sul mare di nebbia di Friedrich– erano esattamente anche i suoi due dipinti preferiti.

Intanto Ayumi accompagnata da Eri e Yuka stavano girando per tutto il negozio mentre Kagome, parlando con il proprietario, aveva scoperto che nel negozio c'era anche una parte dedicata ai manga che lei adorava, per cui Kagome si ritrovò a guardare quel scaffale, ripieno di manga leggermenti consumati per il tempo ai suoi occhi, ne prese uno delicatamente e incominciò a sfogliarlo lentamente, per paura di rovinarlo. Per lei ogni libro o manga doveva essere trattato con estrema cura, infatti odiava le orecchie ai libri, le piegature, per non parlare di chi spesso gettava così a caso in aria i libri e li rovinava, per lei era un ortraggio. Come si poteva non amare quei libri portatori di saggezza e con la capacità di farti entrare in un mondo tutto nuovo e di farti provare le emozioni che i protagonisti provavano, lei non lo concepiva. Kagome stava leggendo un fumetto che parlava di una ragazza con una cicatrice di ustione sul volto che voleva diventare attrice tornava a casa da lavoro la sera tardi venne travolta da una ragazza che si era buttata giù dal tetto da un condominio e venne il demonietto della morte per portare via la ragazza che si era suicidata, ma capì che qualcosa non va vedendo la protagonista, che non doveva morire, così le propose di entrare nel corpo della ragazza che si era gettata giù, in quanto la sua anima non poteva più tornare nel suo corpo. Così la ragazza si ritrovò ad essere qualcun altro, esattamente una attrice debuttante che non era per niente famosa ed ebbe così inizio la sua scalata per la fama.

Kagome era talmente concentrata nella lettura che non si era accorta che qualcuno era arrivato lì e aveva preso a sua volta un manga. Solo quando alzò la testa lo notò, era a poco meno di un metro da lei, si trattava di un ragazzo molto alto, con i capelli neri un po' in disordine, ma che risaltavano il suo bellissimo volto. Poi il suo sguardo cadde sul manga che stava leggendo: Fairy Tail, il manga che anche lei aveva incominciato a leggere qualche giorno prima e doveva dirlo, le piaceva molto; così pensò che doveva passare in una fumetteria uno di questi giorni per andare a prendere qualche volume.
Lui sentendosi lo sguardo addosso sollevò la testa e vide la ragazza fissarla –Che hai da guardare!– sbuffò, l'aveva presa per una di quelle tipiche ragazze che sbavavano dietro al primo carino che vedevano.
–Il manga– rispose senza pensare e senza aver ben inteso che le parole del ragazzo non erano affatto una domanda, ma inutile dire che lei era troppo presa dai suoi pensieri e senza dire altro se ne andò lasciando il ragazzo da prima accigliato a perplesso per la reazione della ragazza e pensò "Questa è strana."







Angolo dell'Autrice:
Hey, ciao e grazie per aver letto fin qui!
Allora è da tanto che non scrivo una fanfic, spero che per adesso piaccia nonostante ci siano tanti errori grammaticali (i quali ci saranno sicuramente e che io non riesco a individuare... T_T). Comunque, sorvoliamo l'argomento precedente, i personaggi non ehmm... un po', anzi no, MOLTO OOC, purtroppo... credo... che appunto vivono nell'età moderna e non nell'era Sengoku, l'idea mi è venuta leggendo l'intro di una fanfic su Wattpad che non inrealtà non c'entra un bel niente, perché l'idea iniziale era completamente diversa, ma poi è venuta fuori così╮(︶﹏︶)╭ Che ci posso fare?! Con me è sempre così: mi viene un'idea e dopo un po' un'altra. Peccato che non sia così con i titoli, lo lascio così finché non ne troverò uno che vada bene
EDIT: ho cambiato uno dei dipinti che piacciono a Sango. XD 【#elemosinarecensionitime】 hahaha, se vi va e se avete tempo lasciate una recensione? Grazie ٩(๛ ˘ ³˘)۶❤

   
 
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