Fango, sabbia, acqua, paglia...
Svelti!
Fango, Orsù!
Sabbia, e tira...
Acqua, solleva...
Paglia, svelti!

Milioni di pony, tutti terrestri, lavoravano sotto il sole cocente dell'Antico Egitto.
Due milioni di pegasi e unicorni li frustavano per farli lavorare più velocemente, li spingevano, gli sputavano, li prendevano a calci.
Tutti quei pony terrestri erano sul fascio d'età dai 14 anni a...quando potevano sugli zoccoli.

Le frustate ci piegan la schiena 
e il sudore ci solca la fronte. 
Elohim, Tu che puoi
non abbandonare noi
non lasciarci nel buio.
Ascoltaci! 
Nel deserto guidaci
Tu che sei il solo Dio
ricordati di noi. 
Ascoltaci!
E la fede ci darà
la Terra che hai promesso a noi.

Tutti lavoravano per costruire una grande statua di un alicorno, dal muso serio.

 

Più in là, nelle case dei pony terrestri, le giumente era sole in casa.

" Yal-di ha-tov veh ha-rach
Al ti-ra veh al tif-chad
Così,
devi andare figlio mio
questo è il tempo dell'addio
ma io ti rincontrerò
se Iddio ci ascolterà "

Dentro una casa una giumenta insieme ai suoi due figli più grandi, stava coprendo l'ultima nata : una alicorna dal manto giallo come il sole, criniera castana come i tronchi degli altri e occhi fucsia.

Un grido da fuori fece spaventare la piccola famigliola.
Le guardie stavano camminando per tutto il piccolo villaggio, con falce piene di sangue...sangue così giovane...troppo giovane.
Madri davanti all'uscio della porta piangenvano di un grandissimo dolore.
La piccola famigliola corse verso il Grande Fiume di quella terra.

 

" Non devi piangere
mio dolce amor,
il fiume ti cullerà.
Fa che il mio canto 
ti resti nel cuor, 
così insieme a te crescerà. "

La madre della piccola puledrina avvolse per bene la figlia in fasce e la mise in una cesta che la figlia più grande, pegaso, aveva trasportato a fatica. Il fratello più grande, un strano alicorno, le guardava consapevole di quello che stava succedendo. La madre coccolò ancora la piccola figlia. Poi prese la cesta ed entrò nel fiume, poggiò la cesta sul fiume e quella galeggiò.

" Fiume che scorri 
gentile per me,
e grazie a te lui vivrà.
Conosci un luogo
che libero è
fiume, conducilo là. "

Due lacrime rigarono il viso della madre che guardava la cesta allontanarsi da lei.
Ma la pegaso non era sicura e perciò seguì la cesta. Vide che per poco non veniva schiacciata da una nave di schiavi, mangiata da un coccodrillo o affondata da ippopotami.

Ma alla fine la cesta arrivò in una grande...abitazione. Il Palazzo Reale.
Galleggiando la cesta andò a sbattere delicatamente su una alicorna bianca che reggeva in braccio la propria puledrina. L'alicorna diede la figlia alle serve e aprì la cesta con la magia. Vide la piccola puledra e sorrise.

" Ora sei salvo
sicuro vivrai.
La nostra speranza sei tu:
"Cresci fratello,
ritornerai,
libererai tutti noi". "

La sorella pegaso piano, piano se ne andò, sorridente.

L'alicorna prese in braccio la più piccola e sorridendo passò in mezzo alle sue due serve.
- Vieni, mostreremo al Faraone la tua nuova sorellina...Giuly.

Ascoltaci!
Un pastore ci guiderà 
nella terra che hai promesso a noi
La terra che hai promesso a noi!

" ASCOLTACI! "


Angolo autrice

Come detto prima, questa storia l'ho trovata nell'archivio del mio PC.
Non ricordo bene perchè l'ho scritta, però buh, eccola qua xD
Spero possa piacervi :'3 Ovviamente la canzone viene dal Principe d'Egitto, capolavoro DreamWorks.

- Francesca