CAPITOLO BETATO DA ALE03.....
~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Fiùùù, il primo capitolo, fa schifo lo so non accade nulla, so pure questo ^^
ma da qualche parte dovevo pure iniziare. O_O wow ho già fan che mi commentano
^^, mi fate felicissima! sperando che sia leggibile sta robaccia vi lascio alla
lettura, se notate eventuali errori scusatemi ma io e l'italiano siamo come
cane e gatto ^^.
Mi guardai attorno e notai che non c'era nessuno, nessuna madre ficcanaso o
parenti dallo sguardo censorio all'orizzonte.
Balzai a terra e accarezzai soddisfatto il mio cavallo, mentre i miei stallieri
si affrettavano a raggiungermi e a prendere in consegna l'elegante veicolo.
Mi avviai attraverso il cortile lastricato insieme al mio segretario personale,
William.
Ero partito da Londra dopo pranzo, felice di accarezzare la brezza primaverile,
e
di disintossicarmi dal ricordo di una contessa lasciva.
"Questo è il mio rifugio"pensai con un sorriso sulle labbra.
Già, la mia difesa dalle trappole che le giovani nobildonne, e soprattutto le
loro madri
tendevano ai giovani e baldi gentiluomini come me.
Sfuggire dalle loro grinfie non era poi così difficile.
«Sei certo che mia madre abbia accettato di giustificare la mia assenza con
«Assolutamente, signore» continuando un po’ imbarazzato aggiunse «Mi sono
permesso di mandarle un promemoria. Ho avuto risposta mentre Voi eravate
con...Lady Jessica».
Sorrisi compiaciuto, «Ben fatto, vecchio mio».
Poi sospirando tra me e me, pensai che per adesso ero salvo dalle cospirazioni
della matrona Starling,
Ma quanto sarebbe durata la mia libertà?
Mi tornarono in mente tutte le donne affascinanti, che avevano fatto capitolare
ai loro piedi i miei fratelli.
Il primo, a cadere sotto le grinfie della splendida Rosalie, fu Emmett.
La cosa non sembrava grave, poiché tra i nostri doveri c'era purtroppo quello
di sposarsi per garantire un erede.
Ma il colpo più duro era avvenuto con Jasper, letteralmente ipnotizzato dalle
grazie di una fata, Alice.
Due in un sol colpo, gli scapoli più ambiti di Londra stavano scomparendo, uno
ad uno.
No, io non ci sarei cascato.
Svoltai l'angolo della scuderia e mi fermai, osservando il maneggio, dove i
migliori purosangue trottavano liberi.
Avrebbero iniziato gli addestramenti, per le gare, il più presto possibile e
quindi provai a cercare Harry, il mio intenditore di cavalli.
Le verdi distese di NewMarket ne facevano una regione ideale per l'allevamento,
tanté che tutta la zona era costellata da scuderie, da cui uscivano i migliori
purosangue del regno.
Congedai William e notando Harry nei pressi dell'aria dei recinti, dove
venivano messi i cavalli appena arrivati, la mia attenzione si concentrò
sulla figura slanciata e sui muscoli possenti di uno splendido baio irlandese.
Mentre ero intento a studiare quel puro sangue vidi un fantino avvicinarsi,
prendere le redini e accarezzare il muso del cavallo,
infilare un piede nella staffa e balzare in sella.
Mi gelai sul posto, incredulo iniziai a studiare quel agile figura del fantino.
Non potevo aver sbagliato.
A grandi passi iniziai ad avvicinarmi ad Harry,
«Sir Edward, che sorpresa!» aggiunse indicando il recinto «Siete arrivato al
momento giusto»
«Da quanto è qui?»
«Si chiama Tempesta ed è...».
«Non parlavo del cavallo, il fantino chi è?».
Harry davanti al mio tono brusco si schiarì la voce. Era lui a scegliere i
fantini, quindi potevo capire la sua perplessità,
visti i risultati che otteneva.
Ma la grande esperienza, che lo rendeva uno dei migliori addestratori, non si
rifletteva su gli altri aspetti della vita.
Perché quel fondoschiena aveva un profilo inconfondibile.
Il fantino era...una donna.