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Autore: eliseCS    25/12/2017    1 recensioni
[Questa ff resta fedele alla serie tv fino alla prima stagione, già sul finale ci sono cambiamenti]
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Eleven vince contro il Demogorgon e viene successivamente trovata da Hopper ma i due sono poi costretti a lasciare Hawkins.
Nessuno sa che lei è ancora viva e per undici anni la vita di tutti va avanti normalmente finchè dopo un brusco risveglio l'incubo sembra cominciare di nuovo.
Perchè a quanto pare anche l'Upside Down stava solo dormendo, recuperando le sue forze per l'attacco successivo.
E poi... beh, per sapere cosa succede dopo dovrete leggere, no?
-
[Primo tentativo di scrittura in questo fandom - nel quale non mi sarei mai immaginata di scirvere.
I capitoli saranno pubblicati ogni due settimane, probabilmente il lunedì.
Auguro buona lettura sperando che a qualcuno possa piacere questa "cosa".
E.]
Genere: Fantasy, Generale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jim Hopper, Mike Wheeler, Un po' tutti, Undici/Jane, Will Byers
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Prologue
 
 
 
Silenzio.
Tutto intorno a lui è buio e silenzioso.
 
“Eleven?”
 
Passi rimbombano nel vuoto, finchè non sente un rumore simile allo sgocciolio dell’acqua.
Si
ferma.
 
“El?”
 
Il suo grido si perde ancora una volta nell’aria senza ricevere alcuna risposta.
Ma dopotutto chi vuole prendere in giro? Non c’è nessuno lì.
Tutto è di nuovo muto e immobile finchè un altro suono comincia a farsi strada fino a raggiungere le sue orecchie, il suono di una radio che sta venendo sintonizzata...
 
Un puntino luminoso compare all’orizzonte e lui comincia a correre nella sua direzione prima che anche quell’unico punto di riferimento sparisca.
La luce aumenta progressivamente man mano che si avvicina, allargandosi sempre di più, mentre anche il rumore della radio diventa più intenso.
 
“Eleven!” grida un’ultima volta.
Ormai è senza fiato, costretto a fermarsi piegato su se stesso, le mani sulle ginocchia per non crollare.
Chiude gli occhi: sia perché la luce è ormai diventata insopportabile sia per cercare di fermare la testa che gira dopo la corsa.
 
Quando finalmente li riapre è tutto com’era prima: buio e silenzioso.
 
 
“No, no...” gira su se stesso cercando invano di orientarsi, ma ormai è tutto finito.
Ha perso la sua occasione.
“No, no, no!”
Si accascia per terra in ginocchio, le mani tra gli scuri capelli ricci.
I suoi singhiozzi sono l’unico rumore adesso.
 
 
 
 
 
 
 
“Mike?”
 
 
 
‡‡‡
 
 
 
Michael Wheeler si svegliò di soprassalto al rumore assordante della sveglia.
Secondo la lancetta dei secondi era quasi un minuto intero che suonava.
La spense con una manata ben assestata ricadendo poi all’indietro sui cuscini.
Lasciò vagare il suo sguardo per il soffitto seguendo alcune crepe sottili nell’intonaco.
Gli veniva da ridere.
Ma non una di quelle risate di gioia, spensierata.
No, era più una risata incredula e sarcastica, di quelle che vogliono dire “mi stai prendendo in giro?”.
Perché era esattamente così che si sentiva: preso in giro.
Il fatto che il tutto provenisse dalla sua testa, dal suo stesso subconscio, non aiutava affatto.
Perché non era per niente divertente che dopo undici anni – undici! – fosse tornato a fare quello stramaledetto sogno.
Perché proprio adesso?
E come se non bastasse questa volta aveva addirittura ottenuto una risposta, alla fine; cosa che non era mai successa prima.
 
Buttò di lato le coperte per alzarsi, raccattò dei vestiti a caso dall’armadio e uscì dalla stanza per dirigersi verso uno dei due bagni dell’appartamento che divideva con gli altri tre coinquilini.
Quella giornata doveva ancora cominciare e già si preannunciava pessima.
 
 
 
‡‡‡
 
 
 
A chilometri di distanza una ragazza si svegliò con le stesse modalità.
Quel sogno le aveva lasciato addosso una strana e sinistra sensazione che sembrava non volersene andare.
 
Abbandonò il caldo delle coperte per andare in bagno a sciacquarsi il viso, ma si bloccò a metà strada dopo aver intravisto la sua figura allo specchio appeso al muro della camera.
Si avvicinò alla superficie riflettente sgranando appena gli occhi quando capì cosa aveva attirato la sua attenzione.
Una mano incerta si alzò fino a sfiorare con la punta dei polpastrelli il liquido rosso, ormai rappreso, che le era colato dalla narice sinistra, e la sua mente tornò subito al peculiare sogno appena fatto.
E se non fosse stato affatto un sogno?
Gli occhi le si riempirono di nostalgia e tristezza.
Se quello non era stato un sogno allora...
 
“Jane? Sei sveglia? È quasi ora di andare!”
Sei colpi alla porta, dati in una precisa sequenza, accompagnati da una voce maschile la riscossero dai suoi ragionamenti.
Afferrò dalla sedia i vestiti che aveva preparato la sera prima e riprese il tragitto per la sua destinazione originale.
“Arrivo! Dammi cinque minuti” urlò in risposta prima di chiudersi dentro il bagno che aveva in camera.
Il suo interlocutore sembrò soddisfatto e si allontanò con passi pesanti non prima di aver borbottato un “La tua colazione ti aspetta” rivolto all’occupante della stanza.
 
La ragazza abbozzò un sorriso aprendo il rubinetto del lavandino; quando ebbe finito il sangue secco era stato lavato via dal suo viso, e con esso anche tutti i pensieri derivanti dal sogno di quella notte.
Doveva essere pronta e concentrata per il lavoro.
 
 
 
 
 
 
 
Nessuno dei due ragazzi aveva la minima idea del fatto che quella mattina, oltre a loro, anche qualcos’altro si era svegliato dopo undici anni di sonno.













Innanzitutto buon Natale a tutti!
Siccome oggi ho turno di notte e non avevo nulla da fare durante il giorno se non perdere tempo ho deciso di cominciare a pubblicare anche questa mia ultima fan fiction. 
Stranger Things era probabilmente l'ultimo fandom in cui avrei pensato di scrivere ma sapete com'è... cose strane possono sempre succedere (e per dirla tutta di questa serie non ho mai neanche letto niente).
Non ho ancora finito di scrivere questa storia, nonostante sia arrivata a buon punto, motivo per cui per il momento gli aggiornamenti saranno ogni due settimane (salvo capricci e impegni della sottoscritta o eventi di causa maggiore che potrebbero farmi anticipare o posticipare gli aggiornamenti).
Stimo che la storia arriverà ad avere 10-11 capitoli, 12 se proprio mi dilungo ma non di più (le ultime parole famose...).
So che questo è solo il prologo e che non dice assolutamente niente di niente, ma se voleste lasciarmi un commento (che sia un incoraggiamento o qualcosa del tipo "che scempio stai facendo smettila subito") sarebbe cosa più che gradita.
Sia mai che decida di postare il vero primo capitolo in anticipo...
Mi sono dilungata anche troppo - come al solito.
Rinnovo gli auguri di buon Natale e buone feste.
A presto
E.
   
 
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