Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ad sororem
Venga la notte del dì di novembre
D'una mattina di scuro terrore
Sentii la voce pien di sgomento
Il suono svanisce e torna il dispero
E tu, che lì stavi esanime
Non pensasti a noi mortali
Pensa il pensiero di color or vive
Non era quel tempo l'esatto momento
Di studio infinito finisce 'l regno
Canti d'amore or ti circondano
Raccontami i ricordi d'antiche memorie
Sebbene non puoi, se non contorta
Nel momento più critico tu abbandonasti
Un mondo soave, d'amore e laude
Col sangue firmasti un contratto immortale
Addio non potemmo a te consegnare
Una fuga, un istante, dall'anima pensante
Tentasti una volta, o Morte megera,
Invana cadesti alla gloria del vero
Impotente scappasti, in tua ritirata
Ma stasti in agguato, per un lungo canto
Di sciagura perimmo, di dolor soffrimmo
Questa cara famiglia e la gente d'intorno
E i loro flussi mentali ci attaccano
Rendon triste la brevità della vita
Chi per noi ha sofferto, per lor perdon sarà
Chi per noi non ha cantato
Nulla d'umano avrà provato
Ma nulla può ancora spezzare un legame
Oltre la morte e ogni confine
Si vive all'interno e all'interno di menti
Interno di un'anima di gioia incantata
Se qualcun tentò di romper la sorte
Misero fallì in questo suo intento
Nessuno all'infuori di questa famiglia
Potrà spezzare il filo del nostro amore