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Autore: Night Dream    06/01/2018    3 recensioni
| Non so quanto il titolo possa essere scritto bene eheheh |
Era una tranquilla e soleggiata giornata di fine maggio a Ponyville, i pony tranquilli passeggiavano per la piccola cittadina. Alcuni, nel palco, prendevano il sole, facendo un picnic. Tutti erano tranquilli… eppure, l’apparenza inganna alle volte.
All’ospedale di Ponyville, qualcuno si stava arrendendo alla morte.
Genere: Angst, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era una tranquilla e soleggiata giornata di fine maggio a Ponyville, i pony tranquilli passeggiavano per la piccola cittadina. Alcuni, nel palco, prendevano il sole, facendo un picnic. Tutti erano tranquilli… eppure, l’apparenza inganna alle volte.
All’ospedale di Ponyville, qualcuno si stava arrendendo alla morte.
Il piccolo, ma ormai anziano Luke, che era diventato uno degli scrittori più famosi di Equestria, si trovava sul letto dell’ospedale, guardava debolmente la moglie Mental, che piangendo debolmente, stringeva a se una giovane giumenta, dietro di loro, un giovane stallone li consolava, erano i loro figli. Dietro i tre pony, c’era una grande finestra, da dove entravano dei caldi raggi di sole. Erano molto piacevoli.
Ai piedi del letto, c’erano i loro amici : la coppia Sweet Darkness e Star Blue, le gemelle Dark & Light, Hebi e Kitty.
Luke guardava debolmente e lentamente la stanza, arredata in modo accogliente, con fiori, mobili di legno di noce, le tende color crema con fantasie floreali celesti.
A Luke era stata diagnosticata una malattia, proveniente dalle Terre del Sud, molto probabilmente l’aveva presa quando era andato per un firma copie.
La malattia consisteva nel sentire un terribile caldo all’inizio, poi freddo. Dopo poco tempo iniziavano a spuntare linee per tutto il corpo. Questi erano i primi due stadi, il terzo consisteva nel sudare freddo, tossire. Il quarto, cioè l’ultimo stadio, era semplicemente la morte. Per “ fortuna “ di chi l’aveva, era indolore, sembrava quasi come addormentarsi.
Luke tossì, la lunga criniera lilla e verdina era leggermente più scura, causa l’età, gli occhi gialli erano socchiusi, come il muso.
Mental non riuscì a trattenere un singhiozzo, stringendo la figlia.
Hebi piangeva così tanto che Kitty fu costretta ad uscire insieme a lei per tranquillizzarla, per poi rientrare dopo qualche minuto.
Davanti a se Luke iniziò a vedere piano, piano una figura alta, era un alicorno dal manto castano chiaro, la criniera pel di carota, occhi blu, un neo nell’angolo sopra a destra della muso. Aveva un mantello arancione con ricami blu.
Luke la guardava, il petto lentamente iniziava a respirare più velocemente.
- M…Mental…?
- S-sì?! – rispose la moglie, quasi singhiozzando.
- … come immagini l’Alicorno della Morte?
Nella stanza calò il silenzio.
- … Mental?
Cercando di trattenere i singhiozzi, Mental rispose - … s-suppongo nero. Un alicorno magari … incappucciato in una mantella nera … con la famosa Falce della Morte… -
- Uhm… capisco… - Luke ritornò a guardare l’alicorno marroncino.
- Stereotipato. – disse infine, con un filo di voce.
L’alicorno guardava Luke, aveva uno sguardo tranquillo, che emanava caloria …
-  Buon pomeriggio, signor. Luke. Credo che non ci sia bisogno di presentarmi dalla domanda posta a sua moglie mi ha già riconosciuto.
Luke pensò che per essere Thanatos, l’Alicorno della Morte, era davvero colorato e vivace, sembrava anche tranquillo e gentile. Luke sorrise mentalmente, era contento di sapere che una delle Tre Grandi Figure, da tutti immaginato come l’aveva descritto la moglie, dal carattere freddo, arrogante e maligno, in realtà era un pony totalmente diverso, privo di stereotipi.
- Non sono qui perché è giunta la tua ora, almeno, non del tutto. In realtà è proprio il momento… ma io e i miei fratelli, sotto il permesso del Grande Capo, come lo chiamate voi, abbiamo deciso che tu devi ancora vivere, devi ancora dare al mondo la dimostrazione completa del tuo genio… del tuo intelletto… attraverso loro. Sono venuto io perché come ti ho detto prima, questo sarebbe il mio momento per farti lasciare questo meraviglioso mondo per portarti in quello mio e dei miei fratelli… dal Grande Capo. Purtroppo non posso fare di più, per questo motivo non posso dirti cosa devi fare per ritrovare la forza di vivere. Ma ci fidiamo di te, sappiamo che ce la farai. Ora vado, ci vedremo molto tardi, tranquillo. Torno nel mio mondo.
Detto ciò, scomparve così come era venuto.
Un motivo per ritrovare la forza di vivere?
Ripensò il più velocemente possibile a quale poteva essere, confuso.
La famiglia?
Guardò la sua pony speciale e i suoi figli.
Beh, poteva essere.
Avrebbe fatto di tutto per proteggerli e vederli felici. Lo faceva soffrire vederli tristi.
Ma questo cosa c’entrava con far vedere il genio e intelletto al mondo? E poi… loro chi?
Guardò gli amici, stesso discorso.
Ripensò allora a come aveva effettivamente fino a quel momento fatto vedere i suoi pensieri.

I LIBRI!
Certo!
Bene, ma… aveva finito tutte le saghe che aveva avuto in mente fin a quel momento…

No… non era così.
Le puledre di quel sogno, tanti anni fa, alla baita in montagna di Kitty.
Non aveva più scritto, anche se l’aveva promesso. Si sentì improvvisamente inutile. Meschino. Bugiardo.
Quelle puledre, quel mondo, la voce del narratore.
Avevo promesso… aveva scritto qualche libro, ma quel che aveva in mente era troppo complesso, forse non sarebbe piaciuto, forse sarebbe stato deriso, forse non avrebbe avuto successo, forse…

Forse doveva fregarsene del parere degli altri.
Non doveva aver paura, il creare storie è una cosa personale. Non doveva farsi bloccare dai pony.
Iniziò a chiudere gli occhi, sentì il respiro sentir meno.
La macchina alla quale era attaccato, che controllava il battito cardiaco, iniziava a dare un “ bip “ continuo.
“ Non posso morire. “
Vide le puledre e tutti gli altri personaggi che aveva creato nella sua mente.
“ Se io ora muoio, loro faranno lo stesso! “
Iniziò a vedere anche i paesaggi che aveva immaginato.
“ NON POSSO PERMETTERLO! “
I presenti piangevano, chi singhiozzando, chi coprendosi il muso.
“ Sono praticamente i miei primi figli! Sono le mie creazioni! HANNO DIRITTO CHE IO GLI DIA UNA VOCE! “
Il bip iniziò a prendere un motivetto molto forte.
“ DEVONO INSEGNARE MOLTO A CENTINAIA DI CREATURE! “
Il cuore batteva all’impazzata.
- Chiamate un dottore! Credo che stia per avere un infarto!
“  NON POSSO MORIRE! “
 
 
Qualche tempo dopo, era tutto sui giornali.
 
|LUKE, SCRITTORE DI MOLTE STORIE PER TUTTE LE ETA’, HA LOTTATA CONTRO L’ALICORNO DELLA MORTE E HA VINTO. |
 
Luke si ritrovò nella piazza di Canterlot, dove pony da tutte le parti festeggiavano per la sua miracolosa vincita contro l’Alicorno della Morte. Il party era stato organizzato interamente da Pinkie Pie.
Rideva quando gli dicevano che aveva vinto contro Thanatos, i pony erano confusi quando lo faceva.
Non disse mai la verità, non c’era bisogno.
 
Tornò a scrivere subito dopo la festa.
 
In sogno, una notte, mentre stringeva a se Mental, sognò di nuovo le alicorne e tutti gli altri personaggi.
 
Grazie, Luke, per averci dato la possibilità di farci conoscere.
Grazie, Luke, per averci dato voce.
Grazie, Luke, per averci salvato.
Grazie, papà.
Grazie a voi.
 
 
 
Angolo autrice
 
Quando ti svegli alle tre di notte e ti vengono certe paranoie non puoi non scriverle.
Anche se sono assurde.
Avevo bisogno di pubblicarlo ù.ù
Spero possa piacervi c:
Mi raccomando, fatemi sapere come vi sembra la mia personale interpretazione della morte.
E come ve la immaginate voi.
Sono curiosa, scambiamoci idee e pensieri u.u
Avanti, su u.u
Socializzate piccole perzzzzone uwu
 
- Francesca
 
 
 
   
 
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