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Autore: Monkey D Akiko    09/01/2018    2 recensioni
C’era una volta, in un regno molto, molto lontano chiamato Tokyo, una giovane fanciulla dalle lunghe trecce verdi e dagli occhi del color del mare il cui nome era Ceneretasu.
La ragazza viveva con le tre sorellastre che non facevano che maltrattarla obbligandola a fare le faccende domestiche e i loro compiti, ma Ceneretasu era troppo buona per lamentarsi e obbediva ad ogni loro ordine, sperando che un giorno le sue sorellastre le avrebbero voluto bene.
Spesso sognava che un bel giorno un principe azzurro l’avrebbe aiutata e che tutti avrebbero vissuto felici e contenti.
A quel sogno si aggrappava così forte perché convinta che se ci avesse creduto fino in fondo si sarebbe realizzato.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Retasu Midorikawa/Lory, Ryo Shirogane/Ryan, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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~PRINCIPESSA CENERETASU~

CAPITOLO I

C’era una volta, in un regno molto, molto lontano chiamato Tokyo, una giovane fanciulla dalle lunghe trecce verdi e dagli occhi del color del mare il cui nome era Ceneretasu.
La ragazza viveva con le tre sorellastre che non facevano che maltrattarla obbligandola a fare le faccende domestiche e i loro compiti, ma Ceneretasu era troppo buona per lamentarsi e obbediva ad ogni loro ordine, sperando che un giorno le sue sorellastre le avrebbero voluto bene.
Così trascorreva le sue giornate lavorando, solo la sera si chiudeva nella sua stanzetta a cucire peluches, i suoi unici amici. Tra questi c’era Mash, un piccolo e soffice cuoricino rosa con grandi occhioni, un paio d’ali e una lunga coda terminante con un pom-pon, a cui confidava tutti i suoi pensieri come all’amico più caro che avesse e così si sentiva meno sola. Spesso gli raccontava che sognava che un bel giorno un principe azzurro l’avrebbe aiutata e che tutti avrebbero vissuto felici e contenti.
A quel sogno si aggrappava così forte perché convinta che se ci avesse creduto fino in fondo si sarebbe realizzato.
 
Un giorno arrivò inaspettatamente per le quattro donzelle un invito al gran ballo reale, organizzato per trovare la futura sposa del principe Ryo Shirogane. Le sorellastre impazzirono per la gioia, e anche Ceneretasu era felice perché questo sarebbe stato il suo primo ballo e forse avrebbe conosciuto il principe. Purtroppo ben presto questa speranza andò in frantumi.
“Ceneratasu tu non verrai!” ordinò la sorellastra dai capelli rossi.
“Già, ci faresti fare brutta figura davanti al principe!” continuò la bionda.
“Ora cucici degli splendidi vestiti, dobbiamo distinguerci dalle altre invitate!” terminò la castana.
Ceneretasu non ebbe il coraggio di replicare e corse in camera a cucire gli abiti per le sorelle. Dopo aver confezionato tre bellissimi vestiti si accorse che le era rimasta abbastanza stoffa per cucirne un quarto, più semplice rispetto agli altri ma comunque molto carino.
“Perché ho cucito questo abito? Tanto non potrò partecipare al ballo … – pensò tra sé sconsolata Ceneretasu – Ma forse se dico alle mie sorelle che vorrei tanto andarci e che non mi avvicinerò al principe me lo permetteranno …”
 
I giorni trascorsero velocemente e venne la sera del ballo tanto atteso. Le tre ragazze erano già tutte agghindate ed erano pronte a salire sulla carrozza che le avrebbe condotte alla festa. Timidamente Ceneretasu si mise davanti a loro con addosso il suo vestitino, provocando così la rabbia delle sorellastre.
“Che cosa ti avevamo detto?”
“Tu non puoi venire!” la rimproverarono.
“Ma io ci terrei tanto a partecipare, vi prometto che il principe non si accorgerà nemmeno di me!” le pregò congiungendo le mani davanti al volto.
Le sorelle si guardarono l’una con l’altra sogghignano malefiche.
“Certo che non si accorgerà di te con un vestito così orribile ahahah!” la presero in giro.
“Uno straccio come questo è meglio buttarlo via subito!”
Detto questo le tre streghe strapparono il vestitino di Ceneretasu mentre la poverina le supplicava tra le lacrime di smettere. Dopo quello scempio le tre salirono sulla carrozza, ridendo ancora per la loro malefatta, Ceneretasu invece corse a rifugiarsi in camera.
Si buttò sul letto e ricoprì il cuscino di lacrime, poi vide il piccolo pupazzetto e lo strinse al petto per confortarsi.
“Oh Mash, avrei tanto desiderato andare al ballo!” si sfogò singhiozzando tra una parola e l’altra.
Improvvisamente il cuoricino rosa si illuminò e da quella calda luce comparvero quattro giovani fanciulle.
“E voi chi siete?” domandò sorpresa Ceneretasu.
“Noi siamo le Mew Mew, le tue fate madrine!” affermò allegramente la giovane dai capelli rossi.
Dopo di che le quattro si presentarono con i rispettivi nomi.
“Ora Ceneretasu dicci perché sei così triste” la invitò Ichigo.
Così la ragazza raccontò loro tutta la storia.
“Non puoi lasciare che ti trattino così! Ora tu andrai al ballo!” dichiarò grintosa la piccola Purin.
“Quelle tre si meritano una lezione” continuò Zakuro, che però mantenne un atteggiamento contenuto.
“Ma io non posso, non ho più un abito e non so come arrivare al ballo …” rispose tristemente Ceneretasu.
“A questo ci pensiamo noi, ti aiuteremo e staremo al tuo fianco tutta la sera!” la incitò Ichigo.
“Ora pensiamo agli abiti, lasciate fare a me” disse Mint e con la sua magia fece comparire cinque splendidi abiti per ognuna di loro.
Ceneretasu era meravigliosa, il vestitino che aveva cucito non era niente in confronto al sontuoso vestito verde che le calzava a pennello. Come una sirena in mezzo all’oceano, una piccola tiara svettava tra le lunghe verdi onde lasciate libere dalle trecce. Ceneretasu stessa stentava a riconoscersi.
“Ed ora la carrozza!” esclamò Purin.
E con una magia fece comparire un’enorme carrozza a forma di budino, al che le ragazze rimasero un pochino perplesse.
“Non è bellissima?!” esclamò trionfante.
Le ragazze vi salirono sopra e si diressero al gran ballo, inconsapevoli che qualcuno stesse tramando nell’ombra …
“A quanto pare le Mew Mew sono tornate”
“E sembrano dirette a un ballo”
“Vorrà dire che animeremo la festa eh eh eh”

In poco tempo le fanciulle arrivarono a destinazione, ma prima di fare il grande ingresso nella sala, le Mew Mew fecero un’ultima raccomandazione a Ceneretasu: al dodicesimo rintocco della mezzanotte la loro magia sarebbe svanita.
La fanciulla si ripromise che sarebbe tornata a casa prima che questo accadesse, d’altronde non pensava che un ballo potesse durare così tanto.
Aperto l’enorme portone di legno massiccio, la musica di un valzer accompagnò le ragazze all’interno di un nuovo mondo tutto da scoprire. Pavimenti splendenti come specchi, quadri preziosi e tende di velluto rosso appesi alle pareti, ricchi candelabri pendenti dal soffitto alto e una piccola orchestra in un angolo della sala. Gli occhi di Ceneretasu non avevano mai visto uno spettacolo più bello!
Gli invitati, al contrario, rimasero incantati dalla bellezza della fanciulla e delle sue quattro amiche. Non appena entrarono tutti si fecero da parte e iniziarono a chiedersi chi fossero. La loro presenza destò anche l’attenzione di una persona speciale.
“Ragazze perché tutti ci guardano?” chiese Ceneretasu titubante.
“Sono ammaliati dalla nostra bellezza, è ovvio. Andiamo a ballare, questo è un ballo!” spiegò Mint con aria altezzosa.
“Mint ha ragione, forza buttiamoci!” la spinse Ichigo per darle la carica.
 A causa della sua goffaggine la ragazza urtò qualcuno e così si scusò immediatamente.
“Le chiedo scusa, mi dispiace molto. Spero di non averle fatto male!” si scusò molto preoccupata.
Dopo di che alzò gli occhi e realizzò chi si trovava di fronte. Un bellissimo ragazzo in uniforme bianca, con i capelli biondi e gli occhi color cielo la guardava dolcemente.
“Sono io che spero che una bella fanciulla come voi non si sia fatta male” le rispose con un sorriso rassicurante.
Non poteva crederci, il principe Ryo era lì davanti a lei e le stava parlando! Questo però voleva anche dire che tra tutti si era scontrata proprio con un principe …
“Vostra altezza! Sono mortificata non vi avevo visto!” si scusò ancora, ma molto più agitata di prima.
Il principe rise.
“Non c’è bisogno di agitarsi, non ho mai mangiato nessuno – scherzò per metterla a suo agio – posso sapere con chi ho l’onore di parlare?”
“Mi chiamo Ceneretasu, è un piacere conoscervi” si presentò facendo un piccolo inchino.
“Il piacere è tutto mio. Ora che ci conosciamo, diamoci del tu e chiamami per nome” le propose sorridente.
“Siete sicuro? Voglio dire, voi potete chiamarmi come preferite, ma io …” esitò Ceneretasu.
“Stai tranquilla, non mi sono mai piaciute tutte queste formalità” la rassicurò e la ragazza annuì sorridente.
In quel momento l’orchestra iniziò a suonare una nuova canzone e i cavalieri portarono le loro dame al centro della sala per danzare con loro.
“Mi concedi questo ballo?” domandò il principe porgendo la mano alla ragazza.
Ceneretasu esitò un secondo per cercare l’approvazione delle sue fate madrine ma loro non erano più dietro di lei, bensì si erano trovate tutte un cavaliere, tutte tranne Purin che si era fiondata sul banchetto. Così si fece coraggio e accettò l’invito di Ryo.
I due si portarono al centro del gruppo e iniziarono a danzare sotto lo sguardo curioso e un po’ invidioso degli altri invitati. Tutti si domandavano chi fosse la bella fanciulla dai capelli verdi che aveva il privilegio di stare così vicino al principe. Anche le tre sorellastre di Ceneretasu se ne accorsero.
“Guardate quella! Dovrei esserci io al suo posto!” si lamentò la bionda.
“È appena arrivata e già si è accalappiata il principe! E comunque dovrei ballare io con lui” protestò la rossa.
“Lasciando perdere che io dovrei ballare con il principe – iniziò la castana fulminando le sorelle – a voi non sembra Ceneretasu?”
“No è impossibile, quella stracciona non è così bella!”
“E poi come avrebbe fatto ad avere quel vestito e ad arrivare qui?”
La incalzarono le due.
“Potrebbe averlo cucito lei ed aver architettato un piano per ingannarci e venire qui!” replicò la castana.
“Quella stupida ingenua non può essere così furba” disse la rossa.
“Io non ne sarei così sicura. È meglio tenerla d’occhio, potrebbe essere davvero la nostra inutile sorellastra e se è così ce la pagherà cara!” terminò la bionda e le sorelle annuirono cariche di risentimento.


NOTE DELL'AUTORE
Salveee a tutti! <3
Dopo secoli sono tornata in questo fandom con una nuova coppia, anche se la mia preferita rimane la Purin x Taruto ^^
Come avete visto si tratta di una rivisitazione della fiaba di Cenerentola, interpretata dalla nostra dolce e servile Retasu, chi meglio di lei poteva avere quel ruolo? *^*
Tra gli altri personaggi figurano le quattro Mew Mew, diventate fate madrine, le tre "amiche" di Retasu che bene interpretano le sorellastre cattive (niente matrigna questa volta, cast troppo giovane ... XD ) e tanti altri!
La storia sarà breve, circa tre capitoli e avrà una pubblicazione settimanale (giorno non fisso).
Ringrazio tutti coloro che leggeranno e spero con tutto il cuore che vi piaccia! <3
A presto!
Monkey D Akiko <3
   
 
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