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Autore: ashtonslaugh    13/01/2018    0 recensioni
Quando la vita ti mette alle strette è difficile dire di no.
Sophie e Harry si detestano dal loro primo incontro e farli stare anche solo nella stessa stanza è sempre stata un'impresa eroica.
Quando però si trovano davanti alla prematura scomparsa dei loro due migliori amici scopriranno di essere stati nominati tutori legali della loro bambina.
Un'avventura che sconvolgerà le loro vite per sempre, riusciranno mai a mettere da parte i loro dissapori per mettere al primo posto la piccola Emma?
Genere: Commedia, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Non mi ero mai accorta di quanto la vita fosse imprevedibile, di quanto un giorno possa essere il migliore della tua vita e quello dopo un incubo che vuoi solo dimenticare.

Una solitaria lacrima solcò il mio viso, la asciugai veloce mentre posteggiavo la mia auto. Il parcheggio della stazione di polizia era freddo e desolato, cercai di darmi un contegno "magari stanno bene, mi hanno chiamato solo per avvisarmi" pensai.
Non appena varcai la soglia il nodo allo stomaco che avevo si strinse mentre nella mia testa continuava a formarsi la peggiore dell'ipotesi, avevo cercato di scacciarla per tutto il tragitto ma non appena i miei occhi incrociarono quelli di Harry il suo viso parlò per lui.

Erano davvero morti.

 

Mesi prima

"Chi è la bambina più bella del mondo? Chi è Emma? Si,sei tu! Brava amore della zia!" Posai un soffice bacio sulla tempia della bambina mentre la mettevo di nuovo nel suo box "sei sicura che starete bene qui? Insomma, è così isolato" chiesi alla mia amica mentre si accomodava sul divano accanto a me.

"Solo perchè ci siamo trasferiti in campagna non vuol dire che sia isolato, ci sono negozi, ristoranti e anche un pediatra! Cosa vuoi di più?" disse ridacchiando "non fare la solita snob"

"Non sono e non faccio la snob,ma è così lontano da me" piagnucolai.

Dopo aver avuto la bambina la mia migliore amica Lizzie e suo marito Bryson avevano lasciato Leicester per trasferirsi nel piccolo paesino di Bakewell, Derbyshire. Quel posto era talmente piccolo che se giravi il paese in venti minuti tornavi al punto di partenza.

"Sophie è bello" cercò di rincuorarmi "ed è l'ambiente perfetto per Emma, voglio che cresca in una comunità raccolta, avrà tempo tutta la vita per la grande città"

"Da Leicester ci vogliono praticamente due ore, se volessi strapazzarmi un po' la mia nipotina dovrei chiedere un permesso lavoro"

"Ma cosa dici" disse ridacchiando mentre mi dava un buffetto sulla guancia, prese un sorso di vino rilassandosi "sei sempre la benvenuta, poi la casa è grande, potresti fermarti anche un paio di giorni quando vorrai. In più è un quartiere super sicuro questo,meglio di così!"

"Certo che è super sicuro non c'è niente nell'arco di 5 km!" esclamai "scapperà di casa a 14 anni, te lo garantisco, stanca di vivere nel nulla si infatuerà di un tatuatore 18enne e andrà via con lui, magari pure di Londra" convenni sorseggiando il calice di vino che entrambe avevamo nelle mani. "almeno che sia ricco Em" bisbigliai alla bambina mentre Lizzie scoppiò in una risata cristallina. Non fece in tempo a dirmi il suo solito - ne spari di cavolate Soph- che sentimmo delle grasse risate al di fuori della porta e in due secondi questa si spalancò rivelando le sagome di Bryson e di Harry.
Storsi il naso alla vista di quest'ultimo, avrei preferito ingoiare un riccio che incontrarlo ogni volta.
Era il miglior amico di Bryson dai tempi del liceo ed era la persona più immatura, irresponsabile ed egocentrica sulla faccia della terra. Essendo invece io la migliore amica di Lizzie, eravamo costretti a sopportarci continuamente ad ogni compleanno, festa o celebrazione qualsiasi; nessuno dei due si sarebbe mai separato dal proprio amico ma sopportarci nella stessa stanza era faticoso per chiunque.

I suoi occhi vispi incontrarono i miei prima di aprire quella sua maledetta bocca

"ubriacona anche davanti ai bambini, pazzesco Sophie, raggiungi limiti inimmaginabili" eccola lì,sapevo che la battutina sarebbe arrivata

"non puoi proprio farne a meno eh? Tu sei nato per darmi fastidio Harry, ci metto la mano sul fuoco" schioccai con la lingua mentre lui si abbassava a prendere Emma in braccio che sgambettò felice.

"se fosse così te ne accorgeresti, comunque ho il numero di un gruppo di alcolizzati sulla quinta strada, magari.."

"taci! Non sono un'alcolizzata, idiota!" risposi irritata

"uuh sembra che la zia Sophie ti debba una monetina per le parolacce Emma" prese un braccino della bambina e lo alzò in aria come segno di vittoria. Alzai gli occhi al cielo, quanto lo odiavo.

"ragazzi, per favore, abbiamo ancora tanti scatoloni da portare dentro, sopportatevi per ancora qualche ora e poi potrete scannarvi" disse Bryson mentre stringeva Lizzie in un abbraccio.
 

Sarei impazzita prima.

 
  
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