Princess Celestia è sempre stata considerata una sovrana sempre molto pacata, che mantiene la calma, che sorride sempre. Tutti i pony la pensavano così.

Tranne Princess Luna, lei conosceva sua sorella.

Anche quella sera, Celestia si recò, dopo aver finito tutte le sue faccende regali, nella stanza della minore.

- Lulu…?

- Tia! Ciao – Luna stava accoccolata su un divanetto, davanti il fuoco caldo. – Vieni qui, sorella.

Celestia si mise stancamente sul divano, a fissare il fuoco. Il suo sguardo era molto stanco per il lavoro, ma la minore comprese immediatamente che non si trattava solo di quello.

-Tia … cosa c’è che non va?

La Regnante del Sole guardò la sorella - … pensi mai di … voler scappare via?

Luna rimase un po’ sorpresa, per poi riflettere sulla domanda, rimanendo in silenzio.

Celestia - … scusa. Non intendevo quello. Intendevo … beh, ecco … di andarcene noi due, lontane da qui, per una vacanza prolungata.

Mai nessuno avrebbe pensato che la Principessa potesse dire qualcosa del genere. Ma Luna sapeva benissimo che quello della sorella non era un desiderio di abbandonare il Regno a se stesso. Nessuna delle due l’avrebbe mai pensato. Amavano il loro popolo.

- … ti riferisci a qualcosa in particolare?

- …  solo che … i nostri sudditi … non dico certo che magari siano sempre felici ogni momento della loro vita e certamente ci sono casi che perdono pony a loro cari … ma … - sospirò, era un discorso troppo pesante - … ma perché noi non possiamo avere una vita semplice come la loro? Ti ricordi … i nostri amici? Pony normali, mortali, che ora non ci sono più?

Luna abbassò leggermente lo sguardo, sul fuoco.

- … Snowdrop.

Celestia annuì  – Oppure Sombra, quando ancora il suo cuore era puro …

- Chrysalis …

- Mamma …

- Papà …

- Starwirl …

- Sunset … anche se ora sta bene, nell’altro universo.

Le due Principesse andarono avanti ad elencare nomi di loro cari amici che ormai erano morti da tanto tempo o che erano passati al lato oscuro.

Celestia tremava lievemente, stringendosi fra le ali, Luna le mise un’ala sulla schiena.

- Ehy …

- Uhm …?

- … abbiamo ancora Discord.

Celestia sbottò in una risata, mentre si asciugava le lacrime, arrossendo un po’.

- Si … Discord … quel pazzo …

Luna ridacchiò – Oppure Novo, con la piccola Skystar.  Cadence, Shining Armor e la pargoletta Flurry Heart.

- Si … - Celestia tirò su col naso. – Hai ragione Lulu … non siamo completamente sole … grazie sorella, ti voglio bene.

- Anch’io te ne voglio, Tia, più di chiunque altro – Luna strinse  a se la sorella. – Ce la faremo, sta tranquilla.

Qualche giorno dopo, si festeggiò il compleanno di Princess Celestia, in tutto il Regno fu festa. A fine serata, Luna trascinò la sorella maggiore, ripetendole tutto il tempo su quanto adesso fosse vecchia, verso la stanza di quest’ultima.

- Cosa devi farmi vedere, Lulu?

- E’ una sorpresa! Chiudi gli occhi!

-  Ok, ok!

Passarono pochi secondi.

-  Ok … ora, aprili!

Celestia aprì gli occhi, davanti a lei, c’erano Discord, Novo e Skystar, Cadence e Shining Armor, con la piccina e le Mane Six, tutti sorridenti.

-  … ehm. – Celestia guardò Luna, perplessa. La sorpresa erano loro? No perché, alla festa di qualche minuto prima c’erano.

- Guarda il tetto!

Celestia, più perplessa che persuasa, alzò il capo verso il tetto della propria stanza e a quel punto lo vide. Un’enorme dipinto, dove c’erano tutti : da Snowdrop in mezzo alla coppia di sorelle alle Mane Six, con Sunset.

Era un dipinto enorme, Celestia aveva le lacrime agli occhi. Si abbracciarono tutti, Fluttershy, Rarity e Pinkie piangendo ( nel caso di Pinkie facendo una fontana di lacrime ), Rainbow Dash e Applejack che nascondevano le lacrime, Twilight felice più che mai.

- Comunque … c’è qualcuno che vorrebbe vederti. – Luna, sorridendo, indicò l’uscio della porta, Celestia si girò.

- Ehm … salve Principessa … buon compleanno. – davanti alla porta c’era Sunset Shimmer, che sorrideva nervosamente.

- Sunset … - Celestia l’abbracciò, dietro di loro Twilight era commossa.

I festeggiamenti continuarono fino all’alba.

Celestia guardò la sorellina Luna, che segnava sulla propria agenda di controllare quanti incubi c’erano stati in quell’anno.

Celestia si promise che l’avrebbe protetta, al costo di qualsiasi cosa.