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Autore: Leila 95    21/01/2018    3 recensioni
Il regalo più bello che possiamo fare a chi amiamo non si può comprare, non vale tutti i crediti dell'universo...siamo noi stessi.
Genere: Angst, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Han Solo, Jyn Erso, Owen e Beru Lars, Principessa Leia Organa
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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I
Leia adorava fare regali: per lei un regalo fatto con il cuore era un modo concreto per dire ad una persona quanto questa fosse importante per lei. Decisamente, amava più fare i regali che riceverli: nulla le dava più soddisfazione che vedere il volto di una persona cara illuminato di sorpresa per un suo regalo. In questo Han non faceva eccezione: si ostinava a dirle che non doveva fargli regali, che non doveva spendere soldi per lui, ma era impossibile non notare quel guizzo di felicità nei suoi occhi ogni volta che gli porgeva un pacchetto incartato. Si chiedeva spesso se Han avesse mai ricevuto regali, vista la sua evidente difficoltà ad accettarli e lo stupore con il quale li accoglieva.
 
Per questa occasione così speciale – San Valentino, la festa degli innamorati che per la prima volta si trovava a festeggiare – aveva già in mente il regalo perfetto: si sarebbe concessa a lui, anima e corpo, gli avrebbe donato la sua innocenza. Voleva essere finalmente sua, unirsi a lui in modo completo, totale.
Era più che sicura che Han avrebbe capito l’importanza di quell’atto d’amore: avrebbe potuto metterle le mani addosso già da tempo se avesse voluto – eppure non lo aveva fatto. In tutto quel tempo trascorso insieme Han non aveva mai neppure provato ad andare oltre, nonostante non vi fossero mancate occasioni per farlo. Non che non fosse appassionato nelle sue manifestazioni di affetto, specie quando erano a riparo da sguardi indiscreti: i suoi baci bollenti e le sue carezze le facevano toccare le stelle ogni volta, tuttavia si era sempre fermato giusto un attimo prima che le cose potessero prendere una piega irreversibile, lasciando Leia sbigottita, interdetta. Sarebbe bastato un attimo in più per arrivare sull’orlo della perdizione, insieme finalmente…ma questo non accadeva mai. Sapeva bene che Han era molto più esperto di lei in queste cose: la sua fama in questo campo lo precedeva – bastava chiedere ad una qualsiasi ragazza del paese. Percepiva il suo desiderio per lei, lo leggeva chiaro e lampante nei suoi occhi ogni volta che arrivavano quasi al limite, e poteva solo immaginare quanta fatica gli costasse trattenersi.
Quello che aveva sperimentato finora era solo un’anticipazione, un minuscolo assaggio di ciò che poteva succedere fra di loro. Il solo pensiero delle sue mani calde sulla pelle nuda, dove ora scorrevano le sue dita sottili, le generava sensazioni incredibili. La sua fervida immaginazione volava alta, seppur consapevole di non rendere giustizia alla realtà che si sarebbe potuta materializzare.
Solo una volta Han sembrava avesse perso il proprio autocontrollo. Una sera di gennaio pioveva a dirotto, e i loro piani di uscire insieme per fare un giro in moto erano falliti miseramente sotto il diluvio. Leia era andata a casa di Han, portando delle pizze per passare la serata insieme, e dopo la cena si era fermata a chiacchierare con lui in quella casa che sentiva sempre più parte della sua vita. Dopo molto tempo si era alzata e affacciata alla finestra, per vedere se finalmente stesse spiovendo e se potesse tornare a casa. Approfittando del fatto che gli stava dando le spalle, intenta a fissare la pioggia che cadeva ancora incessante, le si era avvicinato da dietro e aveva iniziato a baciarla sulla guancia, sul collo, sull’orecchio, mentre le stringeva languidamente fra le braccia e le sussurrava dolci sciocchezze con l’intento di farla ridere – sulla pizza che avevano appena mangiato, su quel temporale che non accennava a smettere, sul fatto che fossero soli e che tutto poteva accadere in una serata come quella. Si era girata fra le sue braccia e lui l’aveva spinta contro il vetro freddo della finestra, facendola sedere sul davanzale di marmo. Per qualche momento erano rimasti a guardarsi, mentre un lampo fuori illuminava la strada a giorno e la tensione fra di loro cresceva sempre di più. In quell’istante Leia si era ricordata di un mito che aveva studiato a scuola, di un dio bellissimo che ogni notte – nascosto dalle tenebre – giaceva con una fanciulla senza rivelarle chi fosse e di quella fanciulla che – troppo curiosa per non vedere chi fosse il suo misterioso amante – una notte ne illuminò il viso meraviglioso con una lanterna. In quel momento, illuminato per un attimo dalla luce del fulmine, Han le era sembrato bello come aveva sempre immaginato che potesse essere quel dio: aveva il volto di un eroe, con i capelli che gli ricadevano in ciocche disordinate sulla fronte e quel sorriso sghembo che le faceva battere forte il cuore, non importava quanto fossero lontani dall’Olimpo.
In quell’istante, stretta fra le sue braccia, Leia si era sentita al sicuro, nonostante tutto. Per istinto aveva intrecciato le gambe dietro la sua schiena e le dita fra i suoi capelli, senza resistenza aveva accolto le sue labbra umide contro le sue e aveva lasciato che le sue mani si infilassero sotto la felpa. Si fidava di lui in modo totale. Era il suo ragazzo e sapeva che non l’avrebbe forzata in nulla che non volesse fare anche lei. E infatti, benché le sue dita tamburellassero sui suoi fianchi, non avevano accennato a spostarsi più su – o più giù, ma erano rimaste ancorate alla vita dei suoi jeans.
Inevitabilmente la mancanza di ossigeno li aveva costretti a separarsi. Le labbra di Han avevano continuato a navigare sulle sue guance, sulle palpebre socchiuse, sull’orecchio, e si erano fermate sul suo collo, sulla vena che pulsava forte per l’eccitazione. Lì erano rimaste premute, serrate, finché il ragazzo non si fu allontanato improvvisamente da lei, lasciandola sorpresa.
Forse è meglio che tu te ne vada, le aveva detto sottovoce. Era frustrato – lo si vedeva chiaramente – e il rossore sulle sue guance tradiva rabbia mista a vergogna. L’aveva baciata sulla fronte e l’aveva aiutata a rimettersi con i piedi per terra, poi aveva atteso che recuperasse le sue cose e si infilasse il cappotto, e in silenzio l’aveva accompagnata alla porta.
Ciò che Leia non sapeva era che, appena chiusa la porta alle sue spalle, Han si era stravaccato sul letto, si era sbottonato i pantaloni e aveva sedato i suoi istinti, provvedendo da solo a ciò che non aveva neanche osato chiedere a Leia, perché sapeva che non era pronta – pensando a lei, al profumo dei suoi capelli, al suo corpo perfetto, alle sue mani sulla propria pelle…a ciò che negli ultimi tempi aveva assunto i tratti di una vera e propria ossessione: farla sua.

 
*****

Han Solo non aveva mai avuto bisogno di fare regali. Di solito le ragazze cadevano ai suoi piedi senza troppa difficoltà e senza bisogno che lui sborsasse anche solo un credito in fiori, cioccolata e altre smancerie simili.
Tuttavia non era solo la sua inesperienza in materia di regali a farlo sentire impreparato. Ora non doveva fare un regalo, ma voleva farlo con tutto il cuore – e voleva che fosse unico e speciale, come la sua ragazza. Non aveva bisogno di conquistare Leia: inspiegabilmente, lei lo amava già e glielo aveva dimostrato in tanti modi diversi. No, voleva riuscire a dimostrarle quanto fosse importante per lui, quanto lui l’amasse e la rispettasse con tutto se stesso. Trovare un regalo adatto a questo scopo, nonché alla persona, si prospettava un’impresa assai ardua, ma avrebbe fatto qualsiasi cosa per renderla felice come lei rendeva lui. 

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NOTE DELL'AUTRICE
Ciao a tutti e buona domenica!
Ho ripreso in mano la storia AU che scrissi in estate e che conclusi con l'intenzione di scrivere ancora delle vicende dei nostri giovani protagonisti - quindi eccomi qui. L'estate è passata, ed ecco Leia e Han alle prese con il regalo di San Valentino (sto scrivendo seguendo davvero lo scorrere del tempo, quindi ecco qui il primo capitolo della storia quando manca poco alla festa degli innamorati).
Spero che vi piaccia anche questa storia, e che continuiate a leggere anche i prossimi capitoli ☺Ovviamente recensioni, commenti e critiche sono sempre ben accetti!
Che la Forza sia con voi!
Sabrina

P.S.: Il mito a cui Leia fa riferimento è il mito greco di Amore e Psiche, uno dei miei preferiti ♥

 
   
 
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