L'aereo era decollato da qualche ora - così come i pensieri, diametralmente opposti, di entrambi - quando Shura si voltò cercando lo sguardo del compagno accanto a lui.
I suoi occhi verdi così lucenti e profondi guardavano dritto davanti a lui emanando una strana determinazione.
Lo spagnolo quell'espressione risoluta la conosceva bene.
Non lasciava presagire nulla di buono: quello sguardo che tante volte era valso più di mille parole adesso avrebbe spezzato il suo cuore a metà.
D'istinto volse lo sguardo fuori dal finestrino, come se quelle nuvole che li sovrastavano avrebbero potuto cancellare tutti i pensieri negativi del momento.
Una voce risoluta – nell'irreale silenzio dell'aeromobile pieno di gente addormentata - lo fece voltare di scatto quasi come se un nemico lo attaccasse all'improvviso << Shura...ascoltami: sai che non mi piace lasciare le cose in sospeso! Credo che ormai ci siamo detti tutti quelli che c'era da dire e tu sai che non tornerò indietro quindi la nostra sto... >> si interruppe Aiolia quando Shura gli bloccò un braccio con la mano sovrapponendosi al suo discorso. << Questo viaggio in aereo mi ricorda l'ultimo che abbiamo fatto con DeathMask... ricordi? Shion ci aveva mandati a fare da balia a lui temendo che avrebbe fatto casini...ed invece alla fine fu lui a dover controllare noi che stavamo per distruggere una camera d'albergo... >> rise – amaramente – il Capricorno, soffocando troppe emozioni e troppi ricordi.
Riprese a parlare non senza fatica << Ricordi...parlare non è mai stato il nostro forte, siamo troppo orgogliosi per mostrarci deboli e indifesi anche tra dì noi... per mostrare le nostre debolezze, bastava uno sguardo o un abbraccio per sciogliere dubbi e incertezze...può essere ancora così basta provarci >>.
Lo sguardo fisso di Aiolia gli toglieva la forza di respirare ....lui che dentro quello sguardo aveva trovato serenità e nelle sue forti braccia trovava conforto e calore dopo una vita di battaglie e solitudine
Adesso quello sguardo era più tagliente della sua Excalibur...e il gelo che c'era tra di loro surclassava il cosmo di Camus .
Aiolia stava per parlare - e Shura capì di dover dire qualcosa immediatamente – quando, d'un tratto una voce estranea spezzò il discorso...<< Salve signori.... gradite un caffè qualche stuzzichino o qualcosa da bere? >> << tempistica perfetta, e questa da dove esce? Con quel sorrisetto provocante ... >> pensò Shura.
L'hostess aveva percorso il corridoio dell'aereo innumerevoli volte, augurandosi che il Leone la notasse , il Capricorno aveva visto tutto e capì che quelle non erano solo carinerie di un hostess troppo zelante ma tipici approcci di una donna interessata a ben altro.... << no grazie, non desideriamo alcunché >> la liquidò, senza troppi complimenti.